Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Coordinamento Edilizia Privata
Settore Permessi di Costruire
n. ord. 134
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 28 SETTEMBRE 2009
(proposta dalla G.C. 26 maggio 2009)
Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica COPPOLA Michele CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria GALLO Domenico |
GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GIORGIS Andrea GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco MORETTI Gabriele OLMEO Gavino |
PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 42 presenti, nonché gli Assessori: DEALESSANDRI Tommaso e VIANO Mario.
Risultano assenti i Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - CALGARO Marco - CUTULI Salvatore - GALASSO Ennio Lucio - GHIGLIA Agostino - GOFFI Alberto - MAURO Massimo - MINA Alberto - SALTI Tiziana.
Con la partecipazione del Vicesegretario Generale PICCOLINI dr.ssa Carla.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Viano.
Detto articolo disciplina le modalità d'intervento su immobili riconosciuti di valore storico-documentario esterni alla Zona Urbana Centrale Storica, consentendo di realizzare interventi edilizi in aggiunta a quelli indicati nella tabella dei tipi d'intervento contenuta nell'articolo 26 e relativo Allegato A delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale, ordinariamente non superiori alla ristrutturazione edilizia, limitatamente agli edifici "di particolare interesse storico" dei gruppi 3, 4 e 5 e agli edifici "caratterizzanti il tessuto storico", a condizione che il progetto sia approvato dal Consiglio Comunale, avendo preventivamente acquisito il parere della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte.
La normativa consente, in sostanza, di andare oltre le limitazioni d'intervento fissate dal Piano, orientate alla conservazione e valorizzazione delle preesistenze, sulla base di un progetto edilizio che sia riconosciuto migliorativo rispetto alle indicazioni del Piano Regolatore Generale, in quanto capace di delineare soluzioni architettoniche innovative ma organiche e pertinenti, finalizzate in primo luogo alla qualificazione del contesto urbano e ambientale, in cui la preesistenza costituita dall'edificio "caratterizzante" è inserita.
Attualmente il lotto di proprietà è occupato da fabbricati utilizzati un tempo come falegnameria; nello specifico, verso via esiste una tettoia con struttura in calcestruzzo armato e copertura in tegole marsigliesi, mentre all'interno si trova una seconda tettoia, con struttura in legno e copertura in materiale plastico e un laboratorio di falegnameria.
Il fronte verso via è costituito da un semplice muro intonacato alto metri 4,20, con presenza di un portone metallico e una finestra protetta da inferriata.
Nel suo complesso tutto l'organismo
edilizio risulta essere privo di pregio architettonico, in stato di
conservazione precario e senza elementi tipologici e di decoro che ne
giustifichino la tutela.
L'immobile è compreso nella Zona
Urbana Storico Ambientale IX, Area Normativa M1, con indice di edificabilità
1,35 mq. SLP/mq. SF. ed è compreso dal Piano Regolatore Generale tra gli
"edifici caratterizzanti il tessuto storico" esterni alla zona
centrale storica, disciplinati dall'articolo 26 e dall'Allegato A delle Norme
Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale in base alla
quale, in via ordinaria, sono consentiti interventi fino al risanamento
conservativo verso l'esterno su spazi pubblici e nel sistema distributivo e
interventi di ristrutturazione edilizia nei cortili, giardini privati e fronti
verso tali spazi e nell'interno dei corpi di fabbrica.
Inoltre l'immobile è compreso nella classe II (p) dell'Allegato B nelle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione (ex Variante 100) e in area sottoposta a vincolo archeologico e palentologico di Piano Regolatore Generale.
L'intervento si qualifica come
completamento ai sensi dell'articolo 4 lettera f2) delle Norme Urbanistico
Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale e supera, pertanto, quello
massimo ammesso dalle norme di Piano, risultando superiore a quelli permessi
dall'Allegato A per gli edifici "caratterizzanti il tessuto storico",
che, come noto, si limitano alla ristrutturazione edilizia.
L'intervento consiste:
- nella demolizione dei fabbricati esistenti;
- nella realizzazione del nuovo edificio con piano interrato destinato a autorimesse private e cantine, piano terra con ingresso condominiale e monolocale residenziale, tre piani residenziali con doppio alloggio e un piano con due unità residenziali collegate al soprastante sottotetto abitabile.
Il prospetto dell'edificio riprende, coerentemente, il filo di gronda e la linea di colmo dell'edificio confinante, al fine di integrare lo "skyline" dell'isolato e della via secondo regole consuete. Il progetto, inoltre, segue gli allineamenti e il disegno del bugnato dell'edificio adiacente per creare un basamento unitario, riprendendo la quota di imposta dei balconi al secondo piano dell'edificio accanto.
L'Urban Center Metropolitano, con nota del 12 dicembre 2007, ha espresso parere favorevole all'intervento, sottolineando come, non essendo presenti nell'edificio esistente partiture da cui muovere per il disegno della nuova facciata, le strategie perseguite in fase di progetto, al fine di riqualificare il contesto urbano, abbiano portato alla definizione di un volume costruito ex novo, basato su una struttura verticale di tre file di aperture, rimarcate dal bovindo centrale e una struttura orizzontale caratterizzata da materiali diversi per il basamento, la parte centrale e quella superiore. Lo stesso Urban Center ha richiesto che i balconi venissero dotati di modiglioni e le aperture di gelosie, richiesta alla quale il progettista ha ottemperato con nuovi elaborati.
La Soprintendenza per i Beni Ambientali e per il Paesaggio del Piemonte non ha espresso osservazioni contrarie in ordine e nel merito del progetto dichiarando che "risponde ai concetti di tutela e valorizzazione del settore urbano interessato".
L'istruttoria tecnica si è conclusa con esito positivo con proposta di provvedimento del Settore Permessi di Costruire del 9 marzo 2009, previo parere favorevole della Commissione Edilizia nella seduta del 31 luglio 2008, con proposta di approvazione dell'intervento con deliberazione del Consiglio Comunale ai sensi dell'articolo 26 comma 23 bis delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore Generale.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto il P.R.G. approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
E ALL'EDILIZIA PRIVATA
F.to Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE COORDINATORE
EDILIZIA PRIVATA
F.to Cortese
IL SEGRETARIO
Piccolini
IL PRESIDENTE
Castronovo