Divisione Urbanistica ed Edilizia
Privata
Settore Procedure Amministrative
Urbanistiche
2009 02800/009
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12
OTTOBRE 2009
(proposta dalla G.C. 12 maggio 2009)
Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2
del Regolamento del Consiglio Comunale
Convocato il Consiglio
nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo
Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO
Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi BUSSOLA Cristiano CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica COPPOLA Michele CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco |
MAURO Massimo MORETTI Gabriele PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il
Presidente ed il Sindaco, n. 47 presenti, nonché gli Assessori: MANGONE
Domenico - PASSONI Gianguido - SBRIGLIO Giuseppe - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO
Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: CALGARO Marco - MINA Alberto - OLMEO Gavino - SALTI Tiziana.
Con la partecipazione del Vicesegretario Generale PICCOLINI
dr.ssa Carla.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Viano.
Qualora le zone e gli ambiti assoggettati a piano di recupero
non fossero stati individuati in sede di formazione dello strumento urbanistico
generale, gli stessi possono essere determinati con deliberazione del Consiglio
Comunale.
Il piano regolatore generale della Città di Torino, approvato
con deliberazione della Giunta Regionale n. 3 - 45091 il 21 aprile 1995 e
pubblicato sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995, ha qualificato tutte le zone
consolidate e quelle di trasformazione come "zone di recupero";
tuttavia non ha individuato ambiti specifici per la formazione di Piani di
Recupero, ai sensi della Legge n. 457 del 5 agosto 1978 e s.m.i., così
come previsto dall'articolo 12 della L.U.R e s.m.i..
La Città, in anni recenti, ha attivato ricerche e indagini
volte a qualificare e caratterizzare le situazioni di maggiore disagio sociale
e degrado urbano, nonché ad individuare possibili interventi attuabili per
correggere e tendenzialmente invertire le dinamiche del degrado.
L'immobile oggetto del presente
provvedimento, ubicato nella Circoscrizione Amministrativa 1 (Centro -
Crocetta) e precisamente in via Barbaroux n. 28 angolo via Botero n. 7, è
destinato dal P.R.G. vigente a residenza (R5) all'interno della zona urbana
centrale storica, disciplinata dall'articolo 10 delle N.U.E.A., individuata
nella Tavola 3 Foglio n. 10 come: edificio di rilevante interesse; fronte di
architettura uniforme e di notevole pregio; androne collegato con cortile e con
giardini privati improntati ad un disegno architettonico di prestigio e
coerente.
Si tratta, come indicato nel volume
"Beni culturali e ambientali nel Comune di Torino" (Dipartimento Casa
- Città del Politecnico di Torino), del Palazzo Cigliano attribuito al
Plantery, con androne coperto da volta
a spicchi e arretramento della parte centrale della facciata il cui motivo è
sottolineato dallo sky-line del cornicione.
L'immobile in
oggetto è situato nell'"isola" di San Secondo compresa tra le vie
Garibaldi, San Francesco d'Assisi, Barbaroux e Botero, che appartiene al
reticolo della città quadrata, costituita dall'insediamento romano (castrum).
Esso è altresì posto in adiacenza all'Area da Trasformare n. 22 del P.R.G. di
cui alla variante parziale n. 154 al P.R.G.. In particolare quest'ultima prevede,
oltre alla costruzione di un nuovo edificio lungo la via Botero angolo via
Garibaldi, il mantenimento del portale di ingresso di via San Francesco
d'Assisi n. 2, per consentire la vista verso il campanile della Chiesa dei
Santi Martiri, nonché il ripristino dell'antico percorso che attraversa
l'intero isolato collegando la via San Francesco d'Assisi alla via Botero. Tale
percorso pedonale, peraltro già presente nel rilievo congetturale di
Cavallari-Murat (1968) riferito ai tessuti urbani anteriori al Settecento
esistenti nella zona centrale di Torino, rende complementari, in qualche
misura, l'intervento in oggetto e l'intervento dell'Area da Trasformare n. 22.
Le caratteristiche
manutentive dell'edificio in esame presentano condizioni differenziate, da
stati di degrado nelle parti comuni a situazioni di media conservazione delle
parti private.
L'attenzione è rivolta
alla riqualificazione di questo immobile, in quanto la trascuratezza nella
manutenzione e nell'adeguamento impiantistico e di sicurezza delle parti comuni
come androni, scale, facciate, cortile, riverbera verso lo spazio pubblico
un'immagine complessiva di forte degrado in una porzione di centro storico
progressivamente riqualificato.
Occorre quindi, porre
in atto azioni amministrative che siano in grado di contrastare efficacemente
tali processi ed introdurre un "obbligo" di recupero che a partire
dal versante edilizio-impiantistico può sortire effetti importanti anche sul
piano dell'immagine urbana.
Al fine di perseguire
l'obiettivo sopraindicato si rende opportuno procedere, ai sensi
dell'articolo12 della L.U.R. 56/1977 e s.m.i., con l'individuazione
dell'immobile da assoggettare a Piano di Recupero di cui all'articolo 27 della
Legge 457/1978 e s.m.i., sito in via Barbaroux n. 28 angolo via Botero n. 7
(Allegato 1 - Estratto Carta Tecnica).
Nell'edificio
individuato, pertanto, il rilascio dei provvedimenti abilitativi, per
interventi eccedenti la manutenzione straordinaria, è subordinato alla
formazione di Piano di Recupero, da approvarsi entro tre anni dalla
deliberazione in oggetto, ai sensi degli articoli 27 e 28 della Legge 457/1978
e s.m.i., nonché, dell'articolo 41 bis della Legge Regionale 56/1977 e s.m.i..
Tale Piano potrà essere presentato dai privati interessati, purchè costituenti
almeno il 75% dei proprietari, entro due anni dalla data di approvazione del
presente provvedimento.
Decorso tale termine,
senza che siano stati presentati piani di iniziativa privata, la Città potrà
predisporre ed approvare i relativi piani di recupero, ai sensi e per gli
effetti di cui all'articolo 41 bis sopra citato, intervenendo anche in via
coattiva, in caso di inerzia dei privati, per garantire l'effettiva
riqualificazione degli immobili individuati.
Il
Piano di Recupero si attuerà in conformità a quanto disposto dalla normativa in
materia, con particolare tutela e attenzione ai soggetti socialmente ed
economicamente deboli e delle attività legittimamente presenti nell'immobile
oggetto di intervento.
Dell'approvazione del presente provvedimento verrà data
adeguata pubblicità, anche sui quotidiani di maggiore diffusione, al fine di
garantirne la conoscenza da parte di tutti i soggetti interessati.
La presente deliberazione è stata trasmessa ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento alla Circoscrizione 1 per l'acquisizione del relativo parere.
La Circoscrizione ha espresso parere favorevole, con deliberazione di Consiglio Circoscrizionale (mecc.2009 04296/084) (all. 2 - n. ), "in quanto l?edificio interessato al piano di recupero, di notevole interesse architettonico, presenta parti comuni che necessitano di un adeguamento degli impianti e relativa manutenzione".
La deliberazione in oggetto è stata depositata in visione
presso l'Albo Pretorio per la durata di 60 giorni consecutivi e, precisamente,
dal 12 giugno 2009 al 10 agosto 2009.
Dell'avvenuto deposito è stata data notizia al pubblico
mediante avviso pubblicato presso l'Albo Pretorio nel periodo sopracitato e sul
B.U.R. del 18 giugno 2009.
Nei termini prescritti, ovvero dal trentesimo al sessantesimo giorno di pubblicazione, non sono pervenute osservazioni nel pubblico interesse.
Tutto ciò
premesso,
Vista
la Legge n. 457/1978 e s.m.i.;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale, approvato con
deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995 pubblicata
sul B.U.P. n. 21 del 24 maggio 1995;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto
Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di fissare il termine di presentazione del
Piano di Recupero, di iniziativa privata da parte di almeno il 75% dei
proprietari interessati, entro due anni dalla data di approvazione del presente
provvedimento e di fissare in tre anni dalla stessa data il termine per
l'approvazione di detto Piano; in attesa di tale provvedimento, sono consentiti
unicamente interventi fino alla manutenzione straordinaria;
3) di stabilire, ai sensi dell'articolo 28,
comma 5, lettera C, della Legge 457/1978 e s.m.i., che decorso inutilmente il
termine di cui al punto 2 per la presentazione del Piano di Recupero, l'Amministrazione
potrà predisporre e approvare il relativo Piano di Recupero, intervenendo anche
in via coattiva, in caso di inerzia dei privati, per garantire l'effettiva
riqualificazione dell'immobile individuato.
Viene dato atto che non
è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non
comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4, del Testo Unico
approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
EDILIZIA PRIVATA E
PATRIMONIO
F.to Viano
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE SETTORE
TRASFORMAZIONI
CONVENZIONATE
F.to Ciocchetti
IL DIRETTORE DELLA
DIVISIONE
URBANISTICA ED EDILIZIA
PRIVATA
F.to Virano
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Piccolini
IL PRESIDENTE
Coppola