Consiglio Comunale

2009 01637/002

 

 C I T T À  D I  T O R I N O

 

ORDINE DEL GIORNO

 

Approvato dal Consiglio Comunale in data 29 aprile 2009

 

OGGETTO: NO ALL'EQUIPARAZIONE TRA PARTIGIANI DELLA RESISTENZA E MILIZIANI DELLA REPUBBLICA DI SALO'.

 

          "Il Consiglio Comunale di Torino,  

 

PREMESSO

 

che in data 23 giugno 2008 è stata presentata la proposta di Legge n. 1360, in discussione dal 12 novembre 2008 alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati, avente per oggetto "Istituzione dell'Ordine del Tricolore e adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra", che equipara i miliziani della Repubblica di Salò ai partigiani della Resistenza;

 

RICORDATO

 

che dopo l'Armistizio e durante la guerra di Liberazione dall'invasione tedesca, il Governo del Regno d'Italia rifugiato nel Sud Italia era regolarmente operante e adempiva alle sue funzioni garantendo la continuità legale dello Stato italiano. La Repubblica di Salò non aveva pertanto alcuna legittimità. Da ciò deriva che i suoi aderenti, volontari o cooptati, non possono essere assimilabili agli appartenenti all'Esercito Italiano, né i suoi reduci possono avere, in quanto tali, alcun riconoscimento da parte della Repubblica Italiana;

 

CONSIDERATO CHE

 

-        la proposta di legge sopracitata, che propone l'istituzione di un "Ordine del Tricolore" presieduto dal Presidente della Repubblica:

-        nasce da un'ottica negazionista dell'evidenza della storia, equiparando i miliziani della Repubblica Sociale ai partigiani che durante la Resistenza combatterono contro il fascismo e il nazismo, assegnando loro indistintamente il titolo di "cavaliere";

-        mira al riconoscimento di onore, già respinto da numerosi Decreti Luogotenenziali dello Stato italiano fin dal 1944-1945, ai miliziani di Salò;

-        sostiene, nel prologo, che tra il 1943 e il 1945 in Italia si scontrarono due distinti eserciti di "pari dignità": uno formato da coloro che "ritennero onorevole la scelta a difesa del regime, ferito e languente", e un altro formato da quanti, rimasti fedeli al loro giuramento al Governo Italiano, "maturati dalla tragedia in atto o culturalmente consapevoli dello scontro in atto a livello planetario, si schierarono dalla parte avversa, "liberatrice"";

-        mette sullo stesso piano, confondendoli, i valori di libertà, giustizia e democrazia per cui combatterono i partigiani e le potenze alleate, con gli obiettivi perseguiti dai totalitarismi fascista e nazista, i quali intendevano costruire un "Nuovo Ordine Europeo" fondato sulla supremazia "razziale", sulla discriminazione e la riduzione in schiavitù dei popoli ritenuti inferiori e sullo sterminio di intere comunità;

-        offende i familiari delle vittime del fascismo, che rischiano di vedere assegnato ai loro congiunti lo stesso riconoscimento dato a coloro che li hanno torturati e uccisi;

-        discredita gli organismi che da anni si impegnano nella ricerca storica per mantenere viva la memoria e accrescere la coscienza di quel passato;

-        nega dignità a quanti hanno combattuto affinché in Italia prevalesse la democrazia contro chi insanguinava preordinatamente e sistematicamente il Paese;

-        lede i principi ideali fondamentali e i valori umani e politici su cui si fonda la Repubblica Italiana nata dal ripudio del fascismo;

-        la "pacificazione nazionale" non può essere perseguita mettendo sullo stesso piano la Resistenza e la Repubblica sociale, la lotta dei partigiani per la libertà e la lotta dei repubblichini per negare la libertà;

 

RICORDATO ALTRESI'

 

che la Città di Torino è Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'eroica lotta di resistenza al nazifascismo e per il contributo alla propria Liberazione;

 

INVITA

 

I Parlamentari presentatori della proposta di Legge n. 1360, a ritirare il provvedimento, che è contrario ai principi fondanti della Repubblica Italiana, della Costituzione e della Democrazia, affermatisi in Italia in seguito alla Resistenza e alla Liberazione del nostro Paese dal fascismo collaborazionista con l'esercito occupante nazista."