Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, CAVONE Nicola,
COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE
Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, LAZZARINI Massimiliano, FARANO Nicola,
MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO
Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
OGGETTO: C 4 (ARTT 43 E 44 DEL REG. DEC.) PARERE AVENTE AD OGGETTO:
PROVVEDIMENTO DI VARIAZIONE AL P.R.G., AI SENSI DELL'ARTICOLO 17, COMMA 8 DELLA
LEGGE REGIONALE 56/1977, CONCERNENTE L'ERRATA CLASSIFICAZIONE DELL'EDIFICIO DI
PARTICOLARE INTERESSE STORICO UBICATO IN VIA DURANDI 10 - APPROVAZIONE
Il Presidente Guido Alunno,
di concerto con il Coordinatore della II Commissione Claudio Cerrato,
riferisce:
Con nota del 14 gennaio 2009 prot.n. 104, il Direttore della
Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata ha invitato la Circoscrizione ad
esprimere parere preventivo in merito alla variazione al P.R.G. riguardante
l’errata classificazione dell’edificio di particolare interesse
storico ubicato in Via Durandi n 10, di cui alla deliberazione del Consiglio
Comunale n. mecc. 2008 09588/009.
Il presente provvedimento riguarda il
complesso edilizio industriale situato in via Jacopo Durandi 10, e rivolto sulle
vie San Donato e Carlo Vidua.
L'immobile originario, denominato ex
"Concerie Fiorio", edificato su progetto di dell'Arch. Pietro Fenoglio nell'anno
1900, costituisce uno dei più significativi manufatti industriali di
Torino. L'area in oggetto è costituita da immobili a due piani fuori
terra, improntati a notevole decoro, da un basso fabbricato, prospettante su via
Vidua, di più recente edificazione, privo di ogni carattere stilistico
decorativo e da un cortile scoperto attualmente occupato da una tettoia di
lastre ondulate.
L'intero complesso immobiliare, è stato
classificato dal Piano Regolatore Generale vigente come appartenente al gruppo
di "Edifici di valore storico ambientale". L'immobile è incluso nella
zona storico ambientale XIII e ricade nell'area normativa "misto MP", con indice
di edificabilità 1,35 mqSLP/mqSF.
La Proprietà, al fine di
attuare il recupero e l'adeguamento funzionale dell'immobile e del cortile
interno, presentava istanza di verifica della classificazione storico ambientale
del complesso edilizio, allegando un progetto di massima, che prevedeva la
demolizione del corpo di costruzione aggiunto, risultante incongruo e la
sopraelevazione di un'ala del fabbricato di più antica edificazione
prospettante su via Durandi e via San Donato.
L'istanza
veniva quindi compiutamente valutata alla luce dei criteri posti dai commi 23 e
23 bis dell'articolo 26 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione
(N.U.E.A.), anche mediante la richiesta di parere al "Gruppo di Consulenza" del
Politecnico di Torino. La relazione predisposta in ottemperanza riconosceva la
fondatezza della richiesta di correzione dell'errore materiale nella
classificazione del basso fabbricato e della tettoia, ma respingeva la
possibilità di sopraelevazione dell'edificio di valore
storico-ambientale. Veniva infatti confermato il rilevante valore storico
dell'edificio originario, tuttora in buon stato di conservazione, citando le
numerose pubblicazioni che ne riportavano le immagini consegnate alla
storiografia del Novecento e precisando che, data la necessità di
preservare la fruizione visiva degli elementi stilistici e compositivi, "si
ritiene che non debbano essere consentite, in ogni caso, modificazioni alle
facciate e sopraelevazioni o comunque interventi che comprometterebbero
l'immagine storicamente consolidata".
Pertanto, mentre il fabbricato a
due piani f.t. prospiciente sull'esterno deve mantenere inalterato il proprio
valore storico ambientale, gli elementi aggiunti, costituenti il corpo di
costruzione risultante incongruo rispetto al preesistente complesso edilizio,
devono essere declassati. Più specificatamente, si elencano gli elementi
incongrui oggetto di declassamento:
- il basso fabbricato con fronte su via
Vidua di m 13,60 circa e manica di metri 11,40 circa;
- la tettoia in
vetroresina occupante quasi interamente il cortile;
- lo stanzino addossato
al muro di cinta con fronte di metri 5 circa e profondità di metri
2,00 circa.
In relazione a quanto sopra il presente provvedimento
prevede:
a) la cancellazione nelle aree corrispondenti agli elementi
descritti in narrativa (basso
fabbricato, tettoia e locale), nelle tavole
di piano interessate, della campitura nera
affiancata al numero 3, che
denota l'appartenenza al gruppo degli "edifici di carattere
storico
ambientale";
b) la conseguente modifica della Tavola di Piano n. 2, scala
1:2000 - Foglio n. 32 - "Edifici
di interesse storico" e, analogamente
della Tavola n. 1, scala 1:5000 - Foglio n. 8B -
Azzonamento - Aree
normative e destinazioni d'uso".
Successivamente all'approvazione del
presente provvedimento, si procederà all'aggiornamento della Tavola di
Piano n. 1, scala 1:5000 - Foglio n 8B - "Azionamento - Aree normative e
destinazioni d'uso" del Piano Regolatore Generale e della Tavola n. 2, scala
1:200 - Foglio n. 32 - "Edifici di interesse storico" in conformità alle
modifiche precedentemente descritte.
Ai sensi e per gli effetti
dell'articolo 26 comma 23 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione
(N.U.E.A.), si dà atto dell'avvenuta segnalazione alla competente
Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte.
Il
presente provvedimento urbanistico ha rilevanza esclusivamente comunale, non
presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e costituisce
provvedimento di variazione ai sensi dell'articolo 17, comma 8, lettera a) della
Legge Urbanistica Regionale.
Il parere in questione
è stato discusso nel corso della seduta della II^ Commissione tenutasi
in data 12 Febbraio 2009.
Si raccomanda l’amministrazione comunale di
coinvolgere la Circoscrizione nell’iter di riutilizzo dell’area
declassata in quanto si ravvisano preoccupazioni per eventuali edificazioni
nell’area stessa.
Tutto ciò premesso