Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA",
convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
9 FEBBRAIO 2009
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano,
FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, LAZZARINI Massimiliano, FARANO Nicola, MAFFEI
Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore,
RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, D’ACUNTO
Angelo, CAVONE Nicola.
Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna
Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del
giorno:
C.4 PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO: NUOVA PROPOSTA DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO DEL
COMUNE DI TORINO AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO N.
447/1995 E DELLA LEGGE REGIONALE 20 OTTOBRE 2000 N. 52 ADEGUAMENTO AL DPR N.
142/2004. ADOZIONE E NUOVO AVVIO PROCEDURA DI APPROVAZIONE.
CITTÀ DI TORINO
Vice
Direzione Generale Serv. Amm. e Legali - Gioventu' - Decentr. -
Comm-Suolo
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
OGGETTO: C. 4 PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REG. DEL DEC.) AVENTE AD
OGGETTO:NUOVA PROPOSTA DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI
TORINO AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO SULL'INQUINAMENTO ACUSTICO N. 447/1995 E
DELLA LEGGE REGIONALE 20 OTTOBRE 2000 N 52 ADEGUAMENTO AL DPR N 142/2004.
ADOZIONE E NUOVO AVVIO PROCEDURA DI APPROVAZIONE.
Il Presidente Guido Alunno,
di concerto con il Coordinatore della VI^ Commissione Ferdinando Cartella,
riferisce.
La Giunta Comunale, in ottemperanza ai disposti del comma 1
art. 6 della Legge 447/1995 e del comma 2 art. 5 della Legge Regionale 52/2000,
in data 26 novembre 2002 con deliberazione (mecc. 0210032/21), approvava la
Proposta di Zonizzazione Acustica del territorio redatta dalla Società
Modulo Uno incaricata dalla Città sulla base dello studio DISIA 2
predisposto dall'ARPA Piemonte.
La Città di Torino, ai sensi
dell’art. 7 della Legge della Regione Piemonte 20 ottobre 2000, n. 52, in
data 10 settembre 2003 avviava l’iter di approvazione inviando alla
Provincia di Torino e ai Comuni limitrofi, per eventuali rilievi e proposte, la
Proposta di Zonizzazione Acustica del territorio e pubblicando l’avviso di
tale avvio tramite affissione all'albo pretorio e pubblicazione sul B.U.R. (n.
39 del 25 settembre 2003).
La Provincia di Torino, Area Ambiente, Parchi,
Risorse Idriche e Tutela della fauna, Servizio Qualità dell’Aria,
Inquinamento Atmosferico Acustico ed Elettromagnetico, con comunicazione prot.
331831 LA9 del 16 dicembre 2003, prot. Divisione Ambiente e Verde n. 10712 del
23.12.03, esprimeva i propri rilievi, proponendo la revisione di alcune scelte
metodologiche e pratiche effettuate nella stesura del Documento e, in
particolare:
- l’elaborazione della Classificazione quale strumento di pianificazione
urbanistico ambientale e di controllo amministrativo, superando la distinzione
tra classificazione di breve termine e di lungo periodo;
- la piena applicazione delle Linee Guida regionali DGR 6 agosto 2001, n.
85-3802, anche nel caso di revisioni, escludendo criteri di omogeneizzazione
non previsti dalla normativa vigente;
- la riclassificazione di scuole, ospedali case di cura e di riposo da
associare con la classe I, la revisione delle aree poste in Classe V (aree
prevalentemente industriali), e la verifica delle aree industriali, da non
associare in nessun caso con classe III (aree di tipo misto);
- l’analisi del PRG con l’individuazione delle connessioni tra le
definizioni delle destinazione d’uso del suolo e le classi acustiche;
l’elenco delle aree per le quali è impossibile assegnare
univocamente una classe acustica, gli accostamenti critici rimossi durante la
fase di omogeneizzazione e la motivazione e descrizione dei casi di adiacenza di
classi non contigue; l’adozione per le rappresentazioni cartografiche
delle simbologie e le scale cromatiche proposte dalle Linee Guida
regionali.
Il 30 marzo 2004, veniva emanato il Decreto del
Presidente della Repubblica n. 142 “Disposizioni per il contenimento e la
prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma
dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447” che stabilisce le
norme per la prevenzione ed il contenimento dell'inquinamento da rumore avente
origine dall'esercizio delle infrastrutture stradali, definendo (ovvero per le
strade di quartiere e locali richiedendo ai Comuni di definire) fasce di
pertinenza acustica e limiti di riferimento.
Con il D.Lgs. 19 agosto 2005,
n. 194, in attuazione della Direttiva 2002/49/CE, veniva introdotto un nuovo
specifico approccio alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale
che, seppur presentando evidenti analogie con quanto previsto dalla L. 447/95,
ha fissato nuovi obblighi in capo alla Città, cui, quale ente gestore
delle infrastrutture di trasporto, spetta:
- l'elaborazione della mappatura acustica delle infrastrutture stradali;
- l'elaborazione e l'adozione dei piani di azione volti ad evitare e a ridurre
il rumore ambientale laddove necessario, in particolare, quando i livelli di
esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonché ad
evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose;
- assicurare l'informazione e la partecipazione del pubblico in merito al
rumore ambientale ed ai relativi effetti.
Al fine di recepire i
rilievi della Provincia di Torino e di adeguare il Piano di Classificazione
Acustica ai sensi del decreto 30 marzo 2004, definendo fasce di pertinenza
acustica e limiti di riferimento, funzionali anche all'elaborazione e l'adozione
dei piani di azione e di risanamento, con determinazione dirigenziale (mecc.
0507089/126), n. cronologico 602, approvata il 12 settembre 2005, la
Città di Torino avviava la revisione della Proposta, attribuendo
specifico incarico professionale all'Associazione professionale denominata
"ENVIA".
Con la medesima determinazione, si incaricava l'Associazione
professionale "ENVIA" di eseguire una campagna di monitoraggio acustico
ambientale per gli anni 2005 e 2006 necessaria alla caratterizzazione acustica
delle infrastrutture stradali, anche di tipo locale, gestite dalla Città
di Torino.
In applicazione delle linee Guida regionali al fine di recepire i
rilievi della Provincia di Torino, sono state condotte le seguenti quattro fasi
operative:
- I l’analisi delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G.C., la
determinazione delle corrispondenze tra classi di destinazione d’uso e
classi acustiche e l’elaborazione di una nuova bozza di Classificazione
Acustica
- II l’analisi territoriale della bozza di Classificazione Acustica;
tale analisi, prevista di completamento e perfezionamento, è stata poi
estesa all’intero territorio cittadino, non costituendo più, in
molti casi, le indicazioni di ARPA relative al progetto DISIA 2 valido
riferimento per la classificazione acustica del territorio;
- III l’omogeneizzazione della Classificazione Acustica e la revisione
dell’individuazione delle aree destinate a spettacolo a carattere
temporaneo, oppure mobile, oppure all’aperto;
- IV l’inserimento delle fasce “cuscinetto” e delle fasce di
pertinenza delle infrastrutture dei trasporti.
Nell’ambito
della fase I, già nel mese di giugno 2005 veniva istituito un gruppo di
lavoro misto tra la Divisione Ambiente e Verde e la Divisione Urbanistica ed
Edilizia Privata, per garantire il pieno coordinamento tra la Proposta di
Zonizzazione Acustica con gli strumenti urbanistici vigenti.
Nel quadro di
tali attività, è stata condotta l’analisi delle varianti
urbanistiche e degli strumenti urbanistici esecutivi approvati dalla data di
adozione della Proposta nel periodo 2003-2006, i cui pareri di coerenza sono
stati riesaminati e confermati nell’ambito della revisione della
zonizzazione.
Nel quadro delle analisi delle varianti urbanistiche e degli
strumenti urbanistici esecutivi approvati nel periodo 2007-2008, specifici
incontri hanno approfondito gli aspetti legati alla classificazione delle aree
sensibili e le procedure da adottare per la futura gestione delle varianti e
delle attuazione del PRG. Le medesime tematiche sono state oggetto di confronto
tra il tavolo di lavoro e le competenti Direzioni Regionali.
Nel quadro della
piena applicazione della Linee Guida regionali, la nuova Proposta di
Zonizzazione Acustica ha previsto:
- il riconoscimento della classe I di massima tutela alle strutture sensibili
(ospedali, scuole, case di cura, Residenze Sanitario-Assistenziali), fatta
eccezione per rari casi ubicati in aree normative non coerenti con le previsioni
di PRG, ovvero quando vi sia predominante presenza di altri usi, per i quali
sarà necessario valutare la modifica dello strumento urbanistico generale
al fine di garantire uniformi livelli di tutela;
- la valorizzazione di tutti gli ambiti da trasformare quali occasioni di
risanamento, come anticipato dalla Variante Strutturale n. 38 (approvata con
D.G.R. n. 212495 del 03/04/2006);
- il riconoscimento della classe I ai parchi collinari (per i quali la quiete
costituisce elemento caratterizzante) e della classe III a tutti gli altri
parchi (per i quali sono qualificanti svago, attività sportive e, in
alcuni casi, manifestazioni sportive e musicali);
- la precisazione delle procedure per la modifica e la revisione del
piano.
Nell’ambito della fase II, sono stati condotti
sopralluoghi sistematici del territorio cittadino, per l’acquisizione di
informazioni sugli usi in atto, testimoniati da un patrimonio di circa 9000 foto
georiferite.
Nell’ambito della fase IV, si è proceduto
all’analisi dei casi di adiacenza di classi non contigue, descrivendo
singolarmente circa 2000 contatti critici residui a causa di preesistenti
destinazioni d’uso e non eliminabili né attraverso il processo di
omogeneizzazione, né per mezzo dell’inserimento di fasce
cuscinetto.
Sempre nel corso del 2005, veniva avviato il confronto tra le
Divisioni Ambiente e Verde e Infrastrutture e Mobilità al fine di
valutare le ipotesi per la classificazione e i limiti acustici delle
infrastrutture stradali ed individuare le modalità di adeguamento al
Decreto del Presidente della Repubblica n. 142 del 2004.
L’adeguamento
a tale Decreto, funzionale alla piena applicabilità di quanto previsto
dalla vigente normativa in termini di valutazione previsionale di clima ed
impatto acustico di nuove opere e all'elaborazione e all'adozione dei piani di
azione e di risanamento, prevede sia l’associazione delle fasce di
pertinenza acustica alla rete cittadina sia la definizione dei limiti di
riferimento per le strade di tipo acustico E ed F.
Il Decreto stesso indica
fasce di pertinenza acustica e limiti di immissione per infrastrutture stradali
di nuova realizzazione ed esistenti, individuando tipi acustici in funzione del
tipo di strada (secondo Codice della strada) e di sottotipi (secondo DM 6.11.01
Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade, norme Cnr 1980 e
direttive PUT) ad eccezione per le strade di tipo acustico E ed F i cui limiti
devono essere definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tabella
C allegata al DPCM in data 14 novembre 1997 e comunque in modo conforme alla
zonizzazione acustica delle aree urbane, come prevista dall'articolo 6, comma 1,
lettera a) della legge n. 447 del 1995.
Considerato che l’art. 7 della
legge 447/95 prevede che i comuni provvedano all'adozione di piani di
risanamento acustico, assicurandone il coordinamento con il piano urbano del
traffico di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, appare
ottimale che tale coordinamento sia garantito già nell’applicazione
di quanto fissato dal DPR 142/04 al P.U.T. della Città.
Pertanto, al
fine di coordinare la gerarchia viaria del P.U.T con quanto previsto dal DPR
142/04, garantendone la reciproca coerenza, si prende atto che alle autostrade
è da assegnare il tipo acustico “A” e si propone di assegnare
alle strade D1 (scorrimento veloce), D2 (scorrimento) e E1* (urbana
interquartiere ad alta capacità) il tipo acustico “D” (ovvero
tipo acustico “Db” per le strade esistenti), alle strade tipo E1
(urbana di interquartiere) e E2 (urbana di quartiere) il tipo acustico
“E” ed infine alle strade tipo F (locale) il tipo acustico F, come
rappresentato graficamente nelle tavole di fase IV.
Per le strade di tipo
acustico E ed F di nuova realizzazione ed esistenti, alla luce:
- delle raccomandazioni del Libro verde della Commissione Europea del 4
novembre 1996 sulle politiche future in materia di inquinamento acustico
(COM(96) 540 def.) che indica un livello di rumore in ambiente esterno tra 55 e
65 dB(A) quale fonte di disturbo non trascurabile (cosiddetta “zona
grigia”) e individua quali obiettivi strategici evitare l’aumento
della popolazione esposta in tale intervallo di livelli e l’esposizione
della popolazione a livelli superiori a 65 dB(A);
- dei risultati delle campagne di monitoraggio acustico ambientale condotte
negli anni, integrate della campagna 2005/2006, che hanno evidenziato elevati
livelli sonori nella gran parte del territorio cittadino, anche superiori a tali
soglie;
- dei limiti fissati dal decreto per i generici recettori per le strade di
tipo acustico D di nuova realizzazione ovvero esistenti (Db): 65 dB(A) diurni e
55 dB(A) notturni;
- dei limiti fissati di decreti attuativi della L. 447/95 per scuole,
ospedali, case di cura e di riposo (strutture sensibili): 50 dB(A) diurni e 40
dB(A) notturni;
si propone di assegnare per i generici recettori
limiti di immissione conformi a quelli previsti dal DPCM 14 novembre 1997 per la
classe di destinazione d'uso del territorio IV – aree di intensa
attività umana, pari a 65 dB(A) diurni e 55 dB(A) notturni – e per
le strutture sensibili limiti di immissione conformi a quelli previsti dal DPCM
14 novembre 1997 per la classe di destinazione d'uso del territorio I –
aree particolarmente protette – pari a 50 dB(A) diurni e 40 dB(A)
notturni.
Una prima versione della Proposta di Zonizzazione Acustica,
elaborata sulla Versione di PRG aggiornata a giugno 2006 e adeguata al Decreto
del Presidente della Repubblica n. 142 del 2004 è stata inviata alla
Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata, che ha avanzato alcuni rilievi
puntuali e ha richiesto un ulteriore approfondimento circa le modalità di
gestione dell’evoluzione di ambiti consolidati verso mix di destinazioni
più ampi. In risposta a tali rilievi le Tavole e le Norme Tecniche di
Attuazione del Piano di Classificazione Acustica sono state oggetto di
revisione, pervenendo a marzo 2007 ad una seconda versione della Proposta.
Su
indicazione del lavoro del tavolo tecnico, al fine di garantire il pieno
coordinamento tra strumenti urbanistici vigenti e zonizzazione acustica, la
Divisione Patrimonio, Partecipazioni, Sistema Informativo, Innovazione e
Integrazione ha avviato nel quadro del Piano di Sviluppo del Sistema Informativo
per l’anno 2007 le procedure per l’informatizzazione secondo gli
standard in uso per il PRG del Piano di Classificazione Acustica e la gestione
delle variazioni al Piano integrando gli applicativi già in uso per le
varianti al PRG (Gestore varianti). A seguito dell’approvazione dello
schema di convenzione con CSI Piemonte e del finanziamento del Piano di Sviluppo
(deliberazione Consiglio Comunale - mecc. 0703814/73 del 12 giugno 2007;
deliberazione Giunta Comunale - mecc. 0707142/73 del 6 novembre 2007) si
è pertanto provveduto a coordinare la Proposta di Zonizzazione Acustica
al PRG aggiornato a gennaio 2008, effettuando le opportune modifiche sulla
struttura dati per permettere una corretta gestione nell’ambito delle
nuove procedure informatiche previste, pervenendo a marzo 2008 alla versione
ultima della Proposta.
La revisione delle scelte metodologiche e pratiche
circa la zonizzazione acustica, l’evoluzione del tessuto urbano
nonché l’adeguamento al Decreto del Presidente della Repubblica n.
142 del 2004, hanno condotto alla predisposione di una Proposta profondamente
rinnovata. Nel quadro delle attività di revisione sono state valutate
anche le osservazioni pervenute da soggetti diversi dalla Provincia di Torino,
potendo verificare a fronte dei mutati criteri di classificazione il sostanziale
recepimento in numerosi casi delle stesse ma non potendo escludere
l’emergere di criticità precedentemente non evidenziate da scelte
diverse in merito alla classificazione delle aree.
In relazione a tali
considerazioni, si rende necessario riavviare l’iter di approvazione,
secondo le procedure previste dalla L.R. 52/2000, garantendo la
possibilità di esame da parte degli enti e del pubblico.
Alla luce
di quanto sopra esposto, il dirigente del Settore Ambiente e Territorio, con
lettera in data 9 gennaio 2009, n. prot. 320, ha trasmesso copia della proposta
di deliberazione con la quale si intende approvare la “Nuova Proposta di
di classificazione acustica del territorio del Comune di Torino ai sensi della
Legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e della Legge
regionale 20 ottobre 2000 n. 52 – adeguamento al D.P.R. n. 142/2004.
Adozione e nuovo avvio procedura di approvazione” per le motivazioni
espresse in narrativa.
Nell’ambito delle competenze riservate dal
Regolamento del Decentramento, ai sensi dell’art. 43, è pertanto
richiesto alla Circoscrizione IV di esprimere il parere di competenza, in merito
alla proposta di deliberazione in argomento.
La VI^ Commissione,
competente per materia, ha esaminato la proposta di deliberazione avente ad
oggetto “Nuova Proposta di di classificazione acustica del territorio del
Comune di Torino ai sensi della Legge quadro sull’inquinamento acustico n.
447/1995 e della Legge regionale 20 ottobre 2000 n. 52 – adeguamento al
D.P.R. n. 142/2004. Adozione e nuovo avvio procedura di approvazione”
nella seduta del 5 febbraio 2009.
Nel corso di tale Commissione è
stata data risposta alle osservazioni espresse in occasione della redazione del
precedente piano di classificazione acustica ed è stata altresì
data puntuale illustrazione dei criteri utilizzati per la definizione
dell’attuale classificazione del territorio della Circoscrizione IV, anche
in considerazione delle indicazioni espresse dagli Enti regionali e provinciali
competenti in materia nonché dalle linee di intervento previste dalla
Città per il governo del proprio territorio.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento del Decentramento - approvato con deliberazione
del Consiglio Comunale n. 133 (n. mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e n.
175 (mecc. n. 199604113/49) del 27 giugno 1996 - il quale, fra l'altro,
all'art.42 comma III, dispone in merito alle "competenze delegate" attribuite ai
Consigli Circoscrizionali, cui appartiene l'attività in oggetto;
Dato
atto che i pareri di cui all’art. 49, comma 1 del Testo Unico delle Leggi
sull'Ordinamento egli Enti Locali, approvato con D. Lgs.18 agosto 2000, n. 267 e
61 del succitato Regolamento del Decentramento sono:
- favorevole sulla regolarità tecnica;
- favorevole sulla regolarità contabile;
- Viste le disposizioni legislative sopra richiamate.
PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
Di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione
avente ad oggetto: “Nuova Proposta di di classificazione acustica del
territorio del Comune di Torino ai sensi della Legge quadro
sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e della Legge regionale 20 ottobre
2000 n. 52 – adeguamento al D.P.R. n. 142/2004. Adozione e nuovo avvio
procedura di approvazione”
OMISSIS DELLA
DISCUSSIONE
Risultano assenti dall’aula al momento della votazione
i Consiglieri Lavecchia, Novo, per cui i Consiglieri presenti in aula al momento
del voto sono20.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 20
VOTANTI:
20
VOTI FAVOREVOLI: 16
VOTI CONTRARI: 4
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
- di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione
avente ad oggetto “Nuova Proposta di di classificazione acustica del
territorio del Comune di Torino ai sensi della Legge quadro
sull’inquinamento acustico n. 447/1995 e della Legge regionale 20 ottobre
2000 n. 52 – adeguamento al D.P.R. n. 142/2004. Adozione e nuovo avvio
procedura di approvazione”;