Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 92
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 15
GIUGNO 2009
(proposta dalla G.C. 30 dicembre 2008)
Convocato il Consiglio
nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo
Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco CHIAMPARINO
Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi CALGARO Marco CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica COPPOLA Michele CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco |
MORETTI Gabriele OLMEO Gavino PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SBRIGLIO Giuseppe SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Presidente ed il
Sindaco, n. 47 presenti, nonché gli Assessori: BORGOGNO Giuseppe - CURTI Ilda -
DEALESSANDRI Tommaso - DELL'UTRI Michele - LEVI Marta - MONTABONE Renato -
PASSONI Gianguido - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: BUSSOLA Cristiano - MAURO Massimo - MINA Alberto - SALTI Tiziana.
Con la partecipazione del Vicesegretario Generale PICCOLINI
dr.ssa Carla.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta
dell'Assessore Viano.
La
Linea 2 della Metropolitana attraverserà la Città da Nord a Sud, permetterà
l'interscambio con il passante alle stazioni Rebaudengo e Zappata, raccorderà i
flussi di traffico pedecollinare della Statale 11 con il nodo di scalo
Vanchiglia, incrocerà la Linea di Metropolitana 1 e raggiungerà a Sud il corso
Marche. Tutto ciò con il funzionamento integrato a regime del passante
ferroviario di Torino faciliterà l'utilizzo del sistema di trasporto pubblico
ed incrementerà l'accessibilità urbana e in particolare dell'intorno delle
stazioni.
Il
tratto di Linea 2 da Rebaudengo allo Scalo rappresenta inoltre una grande
opportunità di riqualificazione urbana della zona Nord di Torino ed il
riutilizzo della trincea ferroviaria dismessa, con la sua copertura, è
occasione per "ricucire" due parti di Città ad oggi separate.
La
condizione dei quartieri delle Circoscrizioni 5 e 6 attraversati dal passante
ferroviario e dalla futura Linea 2, è paradigmatica dei tessuti consolidati
periferici di Torino in cui il degrado fisico è spesso associato al degrado
sociale e per i quali un intervento infrastrutturale di tale portata
costituisce un'occasione in termini di qualità urbana, di dotazione di servizi,
di mix funzionali e di qualità dello
spazio pubblico.
Gli interventi di riqualificazione, e la relativa dotazione
dei servizi necessari per queste aree, dovrà essere concordata con le
Circoscrizioni 5 e 6 sul cui territorio insiste il presente progetto di
trasformazione, dando luogo a forme di "progettazione partecipata",
utili per il coinvolgimento della popolazione che vive nei quartieri
interessati.
Le
Circoscrizioni 5 e 6 potranno inoltre far parte, con funzione consultiva, della
Società che la Città intenderà promuovere, individuata quale strumento più
appropriato per la riqualificazione ed il recupero di queste aree da troppo tempo
abbandonate al degrado, prevedendo a tale scopo anche il ricorso all'indizione
di "mirati concorsi di idee".
L'ossatura
del trasporto pubblico metropolitano è oggetto in questi anni di importanti
progetti di riorganizzazione che fanno perno sul rilancio del trasporto su
ferro, sulla realizzazione di alcune importanti infrastrutture stradali e,
soprattutto, sulla stretta integrazione modale dei sistemi di trasporto.
Dallo
studio "Scenario strategico del trasporto pubblico torinese" redatto
dalla Città di Torino di concerto con l'Agenzia per la mobilità Metropolitana e
il Gruppo Trasporti Torinese, è emerso che tra le zone dell'area Metropolitana
torinese più carenti di offerta di linee di trasporto di forza risultano quelle
dei quadranti sud-ovest e nord-est.
In
base a tali approfondimenti è stato definito il tracciato della Linea 2,
approvato con deliberazione della Giunta Comunale del 4 aprile 2006 dove la
Città ha orientato la scelta sul tracciato nord est - sud ovest da stazione
Rebaudengo a corso Orbassano - Mirafiori. Successivamente
la Città ha sviluppato lo studio di fattibilità per la definizione del
tracciato urbano della Linea 2 che è stato approvato in linea tecnica con
deliberazione della Giunta Comunale del 10 giugno 2008.
Lo
sviluppo del tracciato misura complessivamente circa 20 km., di cui 15 circa in
territorio cittadino, e comprende al suo interno importanti poli di servizio e
centralità, già presenti o di prevista realizzazione.
Data
l'estensione del tracciato e la notevole entità dell'opera la Città ha ritenuto
che la Linea potrà essere realizzata in tre lotti funzionali, due in territorio
urbano e uno in territorio extraurbano, così suddivisi:
- Lotto 1 funzionale Stazione Rebaudengo -
corso Vittorio Emanuele II
Lunghezza
circa 7,2 km;
- Lotto 2 funzionale corso Re Umberto -
Cimitero Mirafiori
Lunghezza
circa 7,6 km;
- Lotto 3 funzionale Cimitero Mirafiori -
comune di Orbassano
Lunghezza
circa 6 km.
In particolare, il primo lotto funzionale parte da nord, dove
la stazione di testata si interscambia con la stazione del passante ferroviario
Rebaudengo in corrispondenza del parco Sempione e delle aree ex industriali da
riqualificare dell'Ambito 4 della Spina Centrale. Da Rebaudengo la Linea si
diparte verso est inserendosi nella trincea ferroviaria dismessa di
collegamento con l'ex scalo Vanchiglia. In questo tratto si rilevano l'ospedale
San Giovanni Bosco, la futura sede universitaria dell'ex Manifattura Tabacchi,
il cimitero Monumentale e l'area dell'ex scalo Vanchiglia. E' previsto che
l'infrastruttura prosegua in interrato in asse a corso Regio Parco
intercettando il campus universitario dell'area ex Italgas, proseguendo poi
verso i Giardini Reali, piazza Castello, via Pietro Micca, piazza Solferino e
quindi corso Re Umberto dove è previsto l'interscambio con la Linea 1 della
Metropolitana sul corso Vittorio Emanuele II.
Fondamentale
elemento innovativo della presente variante urbanistica è l'approccio
progettuale integrato del tema infrastrutturale descritto e di quello della riqualificazione
e dello sviluppo, introducendo importanti innovazioni nella configurazione
dello spazio pubblico e privato, delle relazioni urbane, della qualità
architettonica e creando al contempo l'occasione per una "valorizzazione
territoriale" nelle aree di Barriera di Milano e Regio Parco, dotate di
ampie potenzialità, per dotazione di spazi, identità sociale e del sistema
economico e produttivo locale.
Il progetto infrastrutturale e di
riqualificazione urbana del quadrante nord-est concentra in particolare
l'attenzione sui seguenti ambiti di intervento:
- Ambito Spina 4
- relativo alle aree posizionate attorno alla stazione Rebaudengo - in corso di
realizzazione, testata della Linea 2 di Metropolitana e di interscambio con il
passante ferroviario e con il sistema metropolitano. Il comparto urbano
interessato si colloca all'estremità nord del futuro viale della Spina, in una
localizzazione strategica rispetto al nuovo assetto che la Città di Torino
assumerà a partire dai prossimi anni: al termine dei lavori per il passante
ferroviario, infatti, questo luogo costituirà la principale porta di accesso
settentrionale al capoluogo piemontese e il collegamento preferenziale verso
l'aeroporto internazionale di Caselle.
- Ambito Scalo
Vanchiglia e trincea ferroviaria tra il corso Vercelli e la Manifattura
Tabacchi. La presenza della trincea ferroviaria lungo le vie Gottardo e
Sempione rappresenta oggi un forte elemento che marca fisicamente la frattura
del territorio da corso Vercelli al nucleo storico del Regio Parco, a piazza
Abba, ed ai quartieri residenziali posti al contorno. Alcune porzioni
dell'ambito, come l'area a ovest dell'ex Scalo Merci Vanchiglia sono
caratterizzate da un elevato disordine distributivo del tessuto insediativi,
spesso adibiti ad attività artigianali, che limitano, e spesso impediscono, la
continuità della fruizione pubblica. Inoltre, la presenza di importanti
strutture areali, come il Cimitero Monumentale o alcune aree produttive e lo
stesso complesso dell'ex Scalo Vanchiglia, dirada la rete viaria e limita la
riconoscibilità e la lettura del territorio. Allo stesso modo è di difficile
percezione la vicinanza del fiume Po e delle sue sponde separate dal quartiere
da una cortina di edifici, e dall'assenza di percorsi verdi ciclopedonali di
connessione.
L'ex Scalo Merci Vanchiglia, nato a
servizio dell'attività produttiva della Manifattura Tabacchi, ha da tempo perso
la sua funzione di scalo ferroviario. Il recupero del sito consentirà la
creazione di un nuovo parco urbano in continuità con le vaste aree verdi
esistenti, la costruzione di nuove stazioni della Linea di Metropolitana, la
realizzazione di una stazione di interscambio tra i mezzi pubblici ed i mezzi
privati in corrispondenza con l'arteria di penetrazione in continuità con l'ex
strada Statale n. 11 e la costruzione di un nuovo quartiere, con un'articolata
graduazione dei mix funzionali con
residenze, attività artigianali, produttive e terziarie. Per queste
ultime si tratta di mantenere e valorizzare la presenza di attività compatibili
con la residenza e di elevato know how e di favorire la creazione di un
comparto produttivo di elevata qualità implementando la presenza di nuovi
insediamenti di analogo livello. L'attuazione delle trasformazioni previste
necessita della riduzione parziale della fascia di rispetto cimiteriale sul
lato di corso Regio Parco da assoggettare alle necessarie verifiche sotto il
profilo ambientale e sanitario.
Riguardo la localizzazione della stazione
di interscambio fra mezzo privato e mezzo pubblico si provvederà a verificare,
a seguito di approfonditi studi di fattibilità tecnico-economici secondo forme
e modalità che dovranno essere identificate, l'opportunità di soluzioni
alternative.
In particolare si dovrà verificare la
possibilità di una dislocazione più esterna dell'interscambio (zona Pescarito)
attraverso la realizzazione di una diramazione, in direzione nord-est, della
Linea Metropolitana in attestamento sull'attuale tracciato della Statale 11,
che in tal modo non richiederebbe la realizzazione di nuova viabilità di
penetrazione urbana.
Nel comparto urbano trattato sono
presenti proprietà pubbliche comunali e di altri enti, tra
cui
due vaste aree di proprietà del Demanio militare, che si affacciano sulla via Cimarosa
e, sulla via Monteverdi, il complesso delle Poste; sono inoltre presenti
considerevoli estensioni di proprietà privata, pertanto, a fini conoscitivi e
onde consentire la partecipazione più estesa fin dalle fasi di stesura
preliminare del presente al provvedimento, dal 15 giugno al 15 luglio 2008, è
stata pubblicata una "Richiesta di Manifestazione di Interesse"
riferita in particolare al tessuto urbano compreso tra corso Novara, via
Bologna, via Regaldi e la trincea ferroviaria dello Scalo Vanchiglia. A seguito
di tale iniziativa sono state presentate una decina di adesioni, sia di
carattere generale sia puntualmente riferite a lotti di intervento, di cui è
stato tenuto conto nella logica di una ricomposizione urbana unitaria.
Elemento fondante della complessa
trasformazione urbana, è la qualità dei servizi, con ciò riferendosi alla loro
tipologia, alla loro distribuzione sul territorio, alla loro qualità
architettonica ed alle garanzie circa i tempi di realizzazione.
In
particolare per tali zone l'attribuzione dell'indice farà riferimento alla
superficie territoriale e sarà definito tenendo conto:
- sia degli obiettivi
economici che la variante intende perseguire (ossia la valorizzazione delle
aree di proprietà comunale mediante l'attribuzione di un indice superiore
rispetto a quello delle aree private);
- sia delle effettive
conseguenze sotto il profilo della qualità urbana, sociale ed ambientale del
nuovo insediamento;
- sia dell'impatto che il nuovo insediamento
produce sul resto del quartiere.
Innanzi tutto, si procederà ad una
attenta indagine sulla dotazione di servizi pubblici e di interesse pubblico,
presenti sul territorio interessato dagli effetti della riqualificazione,
accompagnata da una verifica congiunta con gli Enti e gli Assessorati
competenti, circa l'attuale situazione di adeguatezza, carenza o esubero. Tali
verifiche dovranno garantire che i nuovi insediamenti non portino aggravio alle
eventuali situazioni di inadeguatezza, ma soprattutto che costituiscano
l'occasione per il loro necessario riequilibrio e miglioramento.
A tal fine occorrerà distinguere i
servizi "rari" e le attrezzature di livello metropolitano,
caratteristici delle nuove centralità, rispetto a quelli di vicinato e di
quartiere.
Per quanto attiene ai primi, deve essere
qui sottolineato che per il territorio considerato l'infrastruttura della Linea
Metropolitana costituisce "l'attrezzatura di servizio" principale ed
imprescindibile cui è connessa l'intera trasformazione.
La concentrazione dei servizi di livello
sovracomunale in presenza di un servizio di trasporto pubblico e di un sistema
della mobilità pubblico/privato efficace, costituisce infatti il primo elemento
di valorizzazione territoriale e di identificazione delle nuove centralità.
Le attività al servizio del quartiere
(istruzione materna ed inferiore, centri civici, attività istituzionali, sport
e verde di quartiere, etc.), dovranno essere integrate nel tessuto, ma in
posizione di particolare rilievo, visibilità e raggiungibilità pedonale (ove
possibile in posizione baricentrica). La loro progettazione architettonica sarà
oggetto di particolare attenzione al fine di garantirne il corretto inserimento
nel tessuto e la necessaria riconoscibilità a rafforzare l'identità del
quartiere.
Nel dare una nuova e specifica identità
architettonica al tessuto urbano si inserirà nelle caratteristiche tecniche
della variante l'adozione delle migliori tecnologie della green technology. Un
elemento caratterizzante per tutto il futuro edificato sarà rappresentato dalla
ormai diffusissima esperienza della tecnologia dei tetti verdi, sperimentata
anche a Torino nel caso di Environment Park in Spina 3. L'adozione di questa
scelta servirà a migliorare il microclima, aumentare la ritenzione idrica con
possibile recupero dell'acqua piovana per usi irrigui, filtrare le polveri,
aumentare la protezione dagli agenti atmosferici e l'isolamento termico delle
coperture. Questa misura unita al possibile utilizzo delle aree verdi ad orti
urbani e giardini pensili, sarà un tangibile segnale di miglioramento della
qualità di abitazione e di vita.
Per quanto attiene invece la
quantificazione dei servizi pubblici, la presente variante si avvale degli
strumenti normativi del P.R.G. vigente, aggiornandone la modalità applicativa e
coniugandola alla peculiare complessità del tema trattato.
Si precisa, altresì, che le
prefigurazioni morfologiche prodotte a supporto ed illustrazione dei contenuti
del Documento Programmatico, hanno valore meramente indicativo e non
costituiscono in alcun modo elemento prescrittivo, o semplicemente cogente, per
lo sviluppo della progettazione preliminare e definitiva di variante.
Considerato che la realizzazione della
Linea Metropolitana 2 costituisce elemento imprescindibile per la
trasformazione urbanistica delineata, è indispensabile che la sua definizione
progettuale venga condotta in stretta connessione con la verifica delle
possibili fonti di finanziamento, nonché dei tempi di avvio ed ultimazione dei
lavori. Si consideri che le prime stime indicano in circa 600 milioni di euro
il costo di costruzione del primo lotto che dovrebbero, almeno in fase di avvio
dell'intervento, trovare una parziale copertura nella valorizzazione delle
capacità edificatorie assegnate alle aree pubbliche.
Fermo restando che trattandosi di
un'opera di notevole entità e di indubbia utilità pubblica nazionale, il
progetto sarà sottoposto all'esame del Governo per ottenere adeguati
finanziamenti ai 3 lotti che saranno realizzati nel territorio urbano ed
extraurbano.
Gli approfondimenti sino ad oggi svolti
su tale tema, già oggetto del primo studio di fattibilità curato da Finpiemonte
e presentato in Regione, nello scorso luglio, nell'ambito dei finanziamenti sui
P.T.I. (Programma Territoriale Integrato),
si sono indirizzati sull'utilizzo dello strumento della Società di
Trasformazione Urbana (STU) di cui all'articolo 120 del D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267, che avrebbe come missione, la realizzazione di un intervento complesso
di recupero e riqualificazione di un ampio quadrante urbano e, al contempo, la
progettazione, costruzione e gestione della Linea Metropolitana destinata a
servire anche quell'area urbana.
Dal punto di vista della sua
costituzione, la STU dovrebbe essere promossa dalla Città con l'eventuale
partecipazione della Provincia e della Regione, mentre per quanto riguarda la
partecipazione alla stessa la STU, è aperta all'ingresso dei soggetti privati,
da ricercare tra quelli "che hanno conoscenza ed esperienza comprovata nei
settori di maggiore rilevanza per l'attività della STU (progettazione,
realizzazione, gestione e commercializzazione)", oltre che tra quelli
capaci di "apportare risorse finanziarie" e di "fornire servizi
per la fattibilità finanziaria e la gestione del programma da attuare".
Nel rapporto con la pianificazione
urbanistica, deve essere precisato che la STU opera, in ogni caso, in
attuazione degli strumenti urbanistici vigenti ovvero a valle degli adeguamenti
eventualmente necessari mentre la strumentazione urbanistica rimane nella piena
competenza istituzionale dell'Amministrazione Comunale.
Tale competenza dovrà incidere efficacemente sulle
trasformazioni urbanistiche che si verificheranno sulle aree interessate dalla
variante in questione, in particolare su quelle di proprietà pubblica e sulle
aree private dove saranno realizzati insediamenti residenziali.
L'Amministrazione Comunale considera
l'operazione nel suo complesso una straordinaria occasione per raggiungere
importanti obiettivi sociali, tra questi la realizzazione di una adeguata
percentuale di edilizia pubblica sovvenzionata e convenzionata, per rispondere
al problema della casa per le famiglie disagiate e per coloro che hanno
difficoltà ad accedere all'abitazione a causa delle condizioni economiche
imposte dal marcato edilizio. La realizzazione di questo obiettivo dovrà
rappresentare uno dei punti dell'accordo da raggiungere con le imprese che
manifesteranno interesse al processo di trasformazione urbana previsto dalla
Variante 200 e che parteciperanno alla costruzione dei nuovi insediamenti abitativi,
facendolo diventare parte integrante del documento programmatico.
La prima fase procedimentale della STU è
quella dell'avvio dell'iniziativa, che include tra l'altro la realizzazione di
uno studio di prefattibilità per verificare la sostenibilità economico -
finanziaria del programma che si intende attivare, in parallelo alla procedura
di adeguamento urbanistico. La seconda fase è la costituzione della STU che
avviene con deliberazione del Consiglio Comunale, con la quale si provvede in
primo luogo all'individuazione delle aree la cui trasformazione è affidata alla
STU e che per espressa disposizione di Legge, equivale a dichiarazione di
pubblica utilità, dando alla Società la
possibilità di acquisizione coattiva delle aree incluse nel perimetro di intervento.
L'interlocuzione con i diversi
proprietari/operatori presenti nell'Ambito
di cui si è dato conto precedentemente, ha consentito tra l'altro di
ottenere importanti elementi e sviluppare, al contempo, interesse crescente
sull'operazione. Da quanto ad oggi noto, emerge l'orientamento di massima a
separare, nella sola gestione operativa, le aree poste tra la via Regaldi e la
via Bologna che potrebbero vedere attivate le trasformazioni su iniziativa
diretta dei privati, a seguito dell'adeguamento della disciplina urbanistica,
ferme restando le necessarie relazioni con la STU che, secondo quanto dovrà
definirsi all'atto della sua costituzione, dovrà garantire la regia e
l'unitarietà nella strategia di intervento di tutto l'Ambito di trasformazione
considerato.
Per quanto invece riguarda le aree
proprie dello Scalo Vanchiglia, poste ad est della via Regaldi e comprensive di
tutto il cd. "trincerone" Sempione Gottardo, si è verificata la
disponibilità dell'attuale proprietà a cederne la maggior parte alla Città in
relazione ad un intervento in anticipazione rispetto alla trasformazione
complessiva con il quale si prevede di localizzare nella testata sud, sul
fronte dal corso Novara e sino alla intersezione del prolungamento della via
Pacini, un nuovo insediamento di sviluppo commerciale integrato al quartiere
sulla base di una proposta di Programma Integrato di Intervento ai sensi della
Legge Regionale 18/1996 e s.m.i..
Nel PR.IN dovrebbe, pertanto, essere
regolato il primo importante tassello della trasformazione, a seguito del quale
la Città acquisirebbe la piena titolarità delle aree sulle quali è prevista la
concentrazione pubblica in connessione con la nuova Linea Metropolitana.
Considerata la particolare entità e
rilevanza delle trasformazioni previste sul territorio e le riverberazioni
indotte dalle stesse, la presente variante apporta modifiche all'impianto
strutturale del Piano Regolatore Generale vigente e, con l'inserimento della
Linea 2 della Metropolitana, alla funzionalità delle infrastrutture urbane di
rilevanza sovracomunale (articolo 17, comma 4, lett. a) della L.U.R.); tuttavia
il provvedimento non riveste carattere di variante generale in quanto non
interessa l'intero impianto strutturale né l'intero territorio comunale,
inoltre non riguarda l'adeguamento al P.A.I. (già oggetto della variante n.
100), e risulta pertanto da approvarsi secondo le procedure sperimentali
introdotte dalla Legge Regionale n. 1/2007 del 26 gennaio 2007.
Il presente Documento Programmatico è stato
conseguentemente predisposto ai sensi dell'articolo 2 della Legge Regionale n.
1/2007 e rappresenta così il primo necessario passo per l'avvio del
procedimento di variante.
In riferimento alla deliberazione della Giunta Regionale del 9 giugno 2008, n. 12-8931, inerente i "Primi indirizzi operativi per l'applicazione delle procedure in materia di Valutazione Ambientale Strategica di Piani e Programmi", deve essere effettuata obbligatoriamente la Valutazione Ambientale Strategica nel caso di varianti strutturali ai sensi dell'articolo 17, comma 4, lettere a) e d) della Legge Regionale 56/1977 e s.m.i. come modificata dalla Legge Regionale 1/2007. Pertanto, con l'adozione del presente Documento Programmatico, sarà avviata la stesura del Rapporto ambientale. Il Progetto Preliminare della variante comprenderà conseguentemente il documento del Rapporto ambientale (e la relativa sintesi non tecnica), che dovrà tenere conto delle indicazioni emerse nel corso delle Conferenze di Pianificazione e degli esiti della consultazione a seguito della pubblicazione del presente Documento Programmatico.
Il
Consiglio Circoscrizionale della Circoscrizione 6, ai sensi dell'articolo 43
del Regolamento sul Decentramento, con deliberazione del 4 giugno 2009 (all. 2
- n. ),
ha espresso parere favorevole a condizione che:
1) risulti
assicurato come prevalente il ruolo pubblico, prevedendo come in ogni grande
opera un investimento in senso economico e una funzione di regia a garanzia che
non prevalgano interessi privati e speculativi e tale ruolo caratterizzi
l'azione della Società di Trasformazione Urbana (STU), nella quale si ritiene
utile il diretto coinvolgimento della Circoscrizione;
2) sia mantenuto
un costante rapporto di coinvolgimento informato e partecipazione nei confronti
della popolazione residente, oltre che naturalmente della Circoscrizione, dal
momento che viva è la preoccupazione in merito alla prevalenza di interessi
privati, nella realizzazione e potenzialmente addirittura nella gestione degli interventi
attuativi, compresa la linea metropolitana, e da questo punto di vista,
risulterebbe certamente importante sapere quali vincoli di ecocompatibilità si
prevede di dare ai costruttori;
3) venga fugato il
timore che le "anticipazioni" che consentirebbero l'avvio di ampi
interventi di edificazione, attraverso la modifica della pianificazione
urbanistica, consentano il prevalere di interessi privati su quelli pubblici, quali appunto la costruzione della
linea metropolitana;
4) vada precisato
in che modo le risorse derivanti dalla realizzazione delle modifiche
urbanistiche - che devono comunque rispettare le esigenze di equilibrio
ambientale - andrebbero a ricadere sul territorio e tra queste gli oneri di
urbanizzazione a scomputo. In questi anni sul nostro territorio, a partire da
Villaretto e dalla realizzazione dei primi interventi su Spina 4, si è
quotidianamente constatato quanto sia sfibrante per i residenti la sconnessione
temporale tra insediamenti abitativi e strutturazione dei servizi sul territorio,
indebolendo la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche;
5) venga definito
in modo preciso a tal fine che i servizi sul territorio siano attentamente
programmati e realizzati in tempi precedenti agli insediamenti abitativi, anche
in considerazione che il notevole aumento della densità abitativa - da
ridiscutere attentamente - produrrebbe un notevole aumento della popolazione
residente;
6) data l'evidente
interconnessione tra passaggio della linea metropolitana e presenza nell'area
della ex Manifattura Tabacchi/ex Fimit dell'insediamento di facoltà
universitarie ed in particolare della SUISM e dei relativi servizi, che
potrebbero avere anche un utilizzo da parte dei residenti, venga finalmente
assicurata la realizzazione di questo progetto, ricavando le risorse necessarie anche attraverso le risorse
derivate dalle modifiche urbanistiche;
7) vada
attentamente considerata la previsione di una biforcazione della linea 2, nel
tratto finale, all'altezza delle fermate Zanella o Manifattura, che intercetti
utenze da aree altrimenti marginalizzate come Barca e Bertolla, ma sopra tutto
consenta, con un attestamento per esempio a Pescarito, un'altrenativa credibile
ad un parcheggio d'interscambio attualmente previsto in scalo Vanchiglia a seguito
di una complessa opera di attraversamento del Po. Ciò consentirebbe di ridurre
fortemente il carico di attraversamento del traffico privato sul territorio
circoscrizionale ed assicurerebbe una valida soluzione ambientale, evitando il
rischio che si ripeta la costruzione di parcheggi d'interscambio semi deserti;
8) venga definito
un progetto di sostegno e rafforzamento del
tessuto artigianale presente, dal momento che le zone di maggior
investimento edilizio andrebbero a toccare le principali aree di residua
attività produttiva ed artigianale del territorio circoscrizionale, con
ricadute preoccupanti sul piano occupazionale.
A tali osservazioni si controdeduce quanto segue:
Si premette innanzi tutto che, in via
generale, gli elementi messi in luce sono senz'altro meritevoli di grande
attenzione e che, per quanto riguarda le proposte atte a garantire la qualità
finale del progetto complessivo e della sua realizzazione, le stesse sono
condivisibili ed inoltre già previste - seppure in forma programmatica - nel
documento di variante.
Nel merito delle specifiche questioni si
riferisce puntualmente come segue:
1) l'Amministrazione
intende costituire una società per
azioni a carattere prevalentemente pubblico con la funzione in primo luogo di
garantire la realizzazione della metropolitana ed insieme di
progettare, realizzare e commercializzare interventi di trasformazione urbana
in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti, sotto una stretta regia
pubblica;
2) l'Amministrazione
assicura il coinvolgimento della popolazione e della Circoscrizione con
l'azione, già avviata di concerto con l'Urban Center Metropolitano, che prevede
un'informazione continua delle varie fasi dell'iter procedurale, progettuale e
di realizzazione, con l'apertura, a breve, di un info-point nel territorio
della Circoscrizione medesima;
3) l'anticipazione
degli interventi commerciali localizzati nella testata sud sul fronte di Corso
Novara, si rende necessaria al fine di acquisire gratuitamente l'area dell'ex
Scalo Vanchiglia e del "trincerane" Sempione Gottardo, da attribuire
alla STU, insieme alle aree necessarie per la realizzazione della nuova
infrastruttura, e alle quali viene principalmente assegnata la capacità
edificatoria di proprietà comunale. La cessione delle aree alla Città,
derivante dall'approvazione del PRIN Regaldi, risulta pertanto essere il primo
indispensabile provvedimento, necessario per procedere con la trasformazione
delle ulteriori aree e con la realizzazione della metropolitana. Analogamente
l'anticipazione dell'approvazione del PRIN relativo alle ZUT Gondrand e
Metallurgica Piemontese si rende necessaria al fine dell'acquisizione gratuita
delle aree relative alla collocazione di parte dell'edificabilità dei diritti
edificatori comunali previsti dalla variante 200;
4)-5) le risorse
aggiuntive derivanti dalla vendita dei diritti edificatori di proprietà
comunale saranno utilizzate per il finanziamento della Linea Metropolitana. Per
quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, si precisa che i servizi pubblici
di quartiere dovranno essere integrati nel tessuto, ma in posizione di
particolare rilievo, visibilità e raggiungibilità pedonale (ove possibile in
posizione baricentrica) e con elevata progettazione architettonica, al fine di
garantire il corretto inserimento nel tessuto e la necessaria riconoscibilità a
rafforzare l'identità del quartiere. Per quanto concerne il rispetto
dell'equilibrio ambientale, si rammenta che uno degli obiettivi strategici
della Città è quello di caratterizzare i nuovi comparti con trasformazioni
urbanistico-edilizie di alta qualità in riferimento ai temi ambientali e in
particolare a quelli della ecocompatibilità, della ecosostenibiltà, della
qualità architettonica e non ultimo della valorizzazione delle potenzialità
paesaggistiche. Inoltre la variante 200 è assoggettata obbligatoriamente a
Valutazione Ambientale Strategica. Sarà avviata la stesura del Rapporto
ambientale e la definizione dei contenuti verrà integrata con le indicazioni di
carattere ambientale che emergeranno nel corso delle Conferenze di
Pianificazione ed in base agli esiti della consultazione a seguito della
pubblicazione del Documento Programmatico;
6) data la
rilevanza assunta dall'insediamento universitario nella ex Manifattura
Tabacchi, sarà cura della Città assicurare la realizzazione del progetto, anche
tramite l'accantonamento di apposite risorse;
7) si condivide
l'osservazione ribadendo che riguardo la localizzazione della stazione di
interscambio fra mezzo privato e mezzo pubblico si provvederà a verificare, a seguito
di approfonditi studi di fattibilità tecnico-economici secondo forme e modalità
che dovranno essere identificate, l'opportunità di soluzioni alternative.
In particolare si dovrà verificare la possibilità di una
dislocazione più esterna dell'interscambio (zona Pescarito) attraverso la
realizzazione di una diramazione, in direzione nord-est, della Linea
Metropolitana in attestamento sull'attuale tracciato della Statale 11, che in
tal modo non richiederebbe la realizzazione di nuove viabilità di penetrazione
urbana;
8) il comparto
compreso tra corso Novara, via Bologna, e lo Scalo Vanchiglia, è caratterizzato
dalla presenza di attività produttive e artigianali. Sono insediate attività
con capacità di alta specializzazione, che in alcuni casi costituisce riferimento
a livello nazionale ed internazionale. L'obiettivo principale è quello di
valorizzare e promuovere la potenzialità già esistente e la capacità attrattiva
del comparto partendo dalle sue attuali connotazioni, diversamente da quanto
previsto dal P.R.G. vigente. Si tratta quindi di consolidare e valorizzare la
presenza delle attività di pregio esistenti, inglobandole in un tessuto idoneo
ad ospitarle, con la necessaria visibilità ed in un contesto urbanisticamente
ed ambientalmente adeguato. A tal fine saranno introdotti nuovi mix funzionali
che promuovano e sviluppino la presenza delle attività artigianali e produttive
di alto rango, innovative, con laboratori di ricerca e studi professionali,
terziario ed attività di servizio alle persone ed alle imprese. Naturalmente in
funzione di tali indirizzi vengono escluse dall'ambito le attività non
compatibili per impatto ambientale e paesaggistico (emissioni, rumorosità,
induzione di traffico pesante, etc.).
La definizione del Progetto preliminare di variante sarà
pertanto accompagnato da una specifica analisi, condotta con il competente
Assessorato al Lavoro, relativa all'assetto delle attività economiche e
artigianali presenti sull'area, a seguito della quale saranno definite, di
concerto con i soggetti interessati, le azioni di sostegno necessarie.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA COMUNALE
Visto
il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21
aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Vista la Legge Regionale 26 gennaio 2007 n. 1;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto
Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i motivi espressi in premessa che qui
integralmente si richiamano:
1) di approvare il
Documento Programmatico "Relazione illustrativa" (all. 1 -
n. )
ed il relativo allegato "Analisi Territoriali" (all.1.1 - n. ),
ai sensi dell'articolo 31 ter commi, 2, 3, 5, della Legge Regionale 5 dicembre
1977, n. 56, così come da ultimo modificata dalla Legge Regionale 1/2007,
finalizzato alla redazione della Variante n. 200 al P.R.G. vigente concernente
la Linea 2 Metropolitana e quadrante Nord-Est di Torino;
2) di disporre, ai
sensi dell'articolo 31 ter, comma 4, della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n.
56 così come da ultimo modificata dalla Legge Regionale 1/2007, il deposito del
presente provvedimento e dei relativi allegati in visione presso l'Albo
Pretorio della Città, per la durata di sessanta giorni consecutivi durante i
quali chiunque potrà prenderne visione e presentare eventuali osservazioni nel
pubblico interesse dal trentunesimo al sessantesimo giorno di pubblicazione;
3) di demandare al
Sindaco o suo delegato, ai sensi dell'articolo 31 ter, comma 5, della Legge
Regionale 5 dicembre 1977, n. 56, così come da ultimo modificata dalla Legge
Regionale 1/2007, la convocazione della Conferenza di Pianificazione per
l'esame del Documento Programmatico.
Viene dato
atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il
presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
4) di dichiarare,
attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il
presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma
4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
L'ASSESSORE
ALL'URBANISTICA
F.to
Viano
Si esprime parere
favorevole sulla regolarità tecnica dell'atto.
IL
DIRIGENTE COORDINATORE
PIANIFICAZIONE
URBANISTICA
F.to
Gilardi
IL
DIRIGENTE COORDINATORE
ATTUAZIONE
DEL P.R.G.
F.to
Ciocchetti
IL
DIRIGENTE SETTORE
PROCEDURE
AMM.VE URBANISTICHE
F.to
Virano
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Piccolini
IL PRESIDENTE
Coppola
Sono stati inoltre approvati i seguenti emendamenti accorpati dal 103 al 111 all'allegato 1 - Relazione Illustrativa -:
Emendamento 103:
a pagina 90, punto B1), nona e decima riga, il testo:"Il Centro Commerciale, con caratteristiche di Localizzazione Urbana Periferica di tipo L2 (circa 12.000 mq. di vendita)," è soppresso.
Emendamento 104:
a pagina 90, punto B1), decima riga, prima delle parole: "dovrà essere oggetto", inserire il seguente testo:"Il polo di sviluppo commerciale".
Emendamento 105:
a pagina 91, punto B1), il primo capoverso:"Al fine di poter consentire?D.C.R. n. 563-13414 del 29/10/1999 e s.m.i.." è soppresso.
Emendamento 106:
a pagina 93, punto B), C), gli ultimi due capoversi: "L'attribuzione dell'indice, viene quindi così?centro commerciale mq 12.000), residenza ed ASPI.", sono sostituiti dal seguente testo:
"L'attribuzione dell'indice viene quindi così articolato:
indice massimo pari a 1,00 mq. di SLP/mq. per le aree di proprietà comunale
destinate alla realizzazione del nuovo quartiere residenziale connesso con il
sistema metropolitano; indice massimo pari a 0,50 mq di SLP/mq ST per la
trasformazione dei nodi sull'ex-trincea ferroviaria.
Per tali zone l'attribuzione dell'indice sarà definito
tenendo conto:
- sia degli obiettivi economici che la variante intende
perseguire (ossia la valorizzazione delle aree di proprietà comunale mediante
l'attribuzione di un indice doppio rispetto a quello delle aree private );
- sia delle effettive conseguenze sotto il profilo della qualità
urbana, sociale ed ambientale del nuovo insediamento;
- sia
dell'impatto che il nuovo insediamento produce sul resto del quartiere.
Per il nuovo isolato in
cui potrebbe essere accolto un complesso commerciale (sempre che dalle analisi
che si svilupperanno nella fase di elaborazione del progetto preliminare tale
ipotesi risulti da confermare, in relazione agli effetti della stessa sul
comparto del commercio, sia dal punto di vista della compatibilità economica di
tale investimento per i potenziali operatori, che degli interessi dei
consumatori, si valuterà l'applicazione dell'indice applicato per altre ZUT di
questo comparto urbano, sempre che esso determini la realizzazione di un
insediamento di qualità e tale da incidere positivamente sulle condizioni
urbanistiche del quartiere. Le destinazioni sin d'ora ipotizzabili potrebbero
essere quella commerciale, residenziale ed ASPI. La variante indicherà le
quantità massime realizzabili in relazione agli esiti (sempre sotto il profilo
della qualità urbana che della compatibilità economica).".
Emendamento 107:
a pagina 104 e 105, punto 4.1, Provvedimenti connessi, Z.U.T. 5.10/7 Spina 4 Gondrand/PRIN GONDRAND, il secondo paragrafo: "Nel corso dell'iter approvativo della presente variante ? ai sensi della Legge Regionale 18/96 per la ZUT Gondrand.", è sostituito dal seguente:
"Nel corso dell'iter approvativo della presente variante strutturale, si renderà necessario, ricorrere parallelamente all'approvazione di provvedimenti attuativi del PRG con contenuti parziali di modifica al PRG, per i motivi sopraddetti. Per l'ambito Spina 4 si renderà necessario, con il ricorso all'approvazione di un Programma di Riqualificazione Urbana ai sensi della Legge Regionale n. 18/1996, consentire l'attuazione della trasformazione della ZUT 5.10/7 Spina 4 Gondrand e della ZUT 5.10/5 Metallurgica Piemontese. La trasformazione si rende necessaria in relazione al trasferimento delle attività, previsto a breve, in altra parte dell'area metropolitana o della Regione. La previsione a breve della trasformazione urbana di tali ZUT secondo il disegno urbano che si sta delineando, richiede di eliminare dalle schede di Piano alcuni segni grafici dell'attuale assetto compositivo. Per il resto, la trasformazione urbana complessiva dell'ambito Spina 4, in corso di studio, delinea l'edificabilità privata delle ZUT prevalentemente sul fronte di via Cigna e del Parco Sempione, lasciando, con la cessione alla Città delle aree poste sul fronte del viale della Spina, la collocazione dell'edificabilità dei diritti edificatori comunali. Tali modifiche potranno essere effettuate con il ricorso ad un Programma di Riqualificazione Urbana in variante al Piano Regolatore. Per il resto, rimarranno invariati i parametri urbanistici delle ZUT, che sono illustrati nel documento allegato. Si prevede, pertanto, dopo l'approvazione del presente Documento Programmatico, l'attivazione del provvedimento PRIN ai sensi della Legge Regionale 18/1996 per la ZUT Gondrand e la ZUT 5.10/5 Metallurgica Piemontese.".
Emendamento 108:
a pagina 106,
paragrafo Z.U.T. 9.36 FS - Scalo Vanchiglia e 9.37 Gottardo / PRIN REGALDI,
ottava riga, il testo: ", configurabili, ai sensi dell'articolo 14 -
lettera b) , punto 4)? la realizzazione di corpi emergenti." è
sostituito dal seguente: ". Il PRIN prevederà la realizzazione, oltre
alle attività commerciali sopra dette, di artigianato di servizio e pubblici
esercizi, nonché di funzioni residenziali integrate con servizi privati. Il
PRIN modificherà, inoltre, le previsioni del P.R.G. vigente, apportando alcune
rettifiche al disegno della viabilità e riducendo parzialmente la fascia di
rispetto cimiteriale prevista dal Piano.".
Emendamento 109:
a pagina 106, paragrafo Z.U.T. 9.36 FS - Scalo Vanchiglia e 9.37 Gottardo / PRIN REGALDI, l'ultimo paragrafo: "Come accennato precedentemente, il PRIN? dalla normativa regionale della D.C.R. n. 563-13414 del 29/10/1999 e s.m.i.." è sostituito dal seguente:
"Il PRIN relativo all?insediamento commerciale su via Regaldi necessita del contestuale aggiornamento della variante al P.R.G. n. 160 adottata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 2 marzo 2009;".
Emendamento 110:
a pagina 107, paragrafo Z.U.T. 9.36 FS - Scalo Vanchiglia e 9.37 Gottardo / PRIN REGALDI, il testo: "Infatti, in assenza del presente Documento Programmatico, i documenti di urbanistica? affacci commerciali e vetrine rivolte verso lo spazio pubblico." è sostituito dal seguente:
"Infatti, in assenza del presente Documento Programmatico,
la variante non poteva che prescindere dalle valutazioni strettamente
discendenti dalla radicale trasformazione dell?Ambito Vanchiglia e dalla
previsione di una nuova Linea Metropolitana.
Va tuttavia rilevato che, pur non essendo espressamente individuata
tra le localizzazioni commerciali, il nuovo complesso rientra appieno nei
criteri generali commerciali comunali delineati nel 2007. Con il documento
citato, infatti, l'Amministrazione ha ritenuto opportuno riservarsi la
possibilità di riconoscere ulteriori localizzazioni nel caso in cui vadano a
costituire occasione di riqualificazione urbana, ovvero negli ambiti produttivi
ove le attività non più in esercizio lasciano estese aree degradate, nel
frattempo inserite in contesti urbanizzati.
Le specifiche prescrizioni progettuali dovranno, inoltre, favorire l'insediamento nel tessuto commerciale diffuso, nonché la sua integrazione e complementarietà coinvolgendo anche gli aspetti organizzativi ed edilizi al fine di creare un intervento "estroverso", con affacci commerciali e vetrine rivolte verso lo spazio pubblico.".
Emendamento 111:
a pagina 114, Capitolo 5. Modalità di attuazione degli interventi urbani e infrastrutturale. STU e attuazioni ordinarie, punto 4, penultimo capoverso, sesta riga, il testo: "di circa 20.000 mq. di SLP," è soppresso.