Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 1
2008 09586/009
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 18 GENNAIO 2010
(proposta dalla G.C. 23 dicembre 2008)
Convocato
il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del
Palazzo Civico, oltre al Presidente CASTRONOVO Giuseppe ed al Sindaco
CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BUSSOLA Cristiano CALGARO Marco CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria FURNARI Raffaella |
GALASSO Ennio Lucio GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe MAURO Massimo |
OLMEO Gavino PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SALTI Tiziana SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria
Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TROMBINI Claudio TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In
totale, con il Presidente ed il Sindaco, n. 47 presenti, nonché gli Assessori:
BORGIONE Marco - MANGONE Domenico - SBRIGLIO Giuseppe - TRICARICO
Roberto - VIANO Mario.
Risultano assenti i
Consiglieri: BONINO Gian Luigi - COPPOLA Michele - LOSPINUSO Rocco - MORETTI
Gabriele.
Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr.
Adolfo
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Viano, comprensiva degli emendamenti approvati nella presente seduta.
Il Piano Regolatore approvato nel 1995 ha
previsto per l'intero impianto produttivo Lancia una trasformazione globale mediante
la demolizione degli edifici esistenti e una nuova edificazione secondo i
parametri urbanistici previsti dallo stesso. In particolare l'area posta tra
via Monginevro e via Lancia è classificata come Zona Urbana di Trasformazione Ambito 8.16 Lancia, mentre l'area su cui
insiste l'autorimessa, posta in corrispondenza di via Cumiana angolo via
Limone, è classificata come Area da Trasformare per Servizi Ambito 8.ag Limone
sud.
La trasformazione dei due ambiti secondo
la normativa vigente deve avvenire unitariamente applicando l'indice di 0,7
mq./mq. per la Z.U.T., con una destinazione prevalente a residenza (min. 80%) e
attività ASPI (max 20%), mentre per l'A.T.S. l'indice di edificabilità è
elevato allo 0,5 mq/mq, ai sensi dell'articolo 20 comma 4 delle N.U.E.A..I mix
funzionali previsti sono: min. 80% residenza e max 20% ASPI (attività di
servizio alle persone e alle imprese).
Per la Zona Urbana di Trasformazione il
fabbisogno dei servizi viene determinato ai sensi dell'articolo 21 della
L.U.R., e viene inoltre previsto un fabbisogno di servizi pregressi pari al 10%
della S.T.. Nell'A.T.S. i tipi di servizi previsti sono: aree per spazi
pubblici a parco per il gioco e lo sport e aree per attrezzature di interesse
comune; la quantità degli stessi viene determinata ai sensi dell'articolo 20
delle N.U.E.A. (80% della S.T.).
La Città, con la collaborazione dell'Urban Center Metropolitano e di concerto con i soggetti proponenti ha condotto studi ed approfondimenti volti ad esplorare le opportunità di trasformazione dell'area, con l'obiettivo di studiare la matrice del tessuto dell'insediamento industriale. L'analisi storica ha messo in luce come la forma urbana dell'attuale insediamento produttivo sia frutto di un processo di trasformazione avviato all'inizio del '900 quando venne acquisita la piccola azienda meccanica collocata nel borgo S. Paolo, allora isolato dal resto della città e dagli altri insediamenti produttivi che punteggiavano il territorio urbano. All'interno del patrimonio edilizio della Lancia le acquisizioni immobiliari avvennero in modo graduale e spesso non programmato grazie ad una serie di fortunate opportunità che consentirono all'azienda di espandersi nel quartiere in modo abbastanza omogeneo e continuo.
E' proprio il processo di densificazione
progressiva della fabbrica, svoltosi dal 1915 al 1939, anno in cui l'area
oggetto di interesse, raggiunse sostanzialmente l'attuale configurazione ad
eccezione di alcune ricostruzioni e trasformazioni avvenute dopo la guerra, che
ha determinato il carattere microurbano di "città nella città" chiusa
all'interno del recinto della produzione. Gli edifici, alla fine degli anni
'80, hanno subito ulteriori parziali demolizioni e ristrutturazioni progettuali
relative alle strutture principali della fabbrica, unitamente ad un intervento
di restauro unitario delle facciate.
Gli approfondimenti condotti sull'area
hanno portato ad elaborare alcune proposte di trasformazione che hanno messo in
luce, in linea con gli obiettivi di tutela e qualità urbana perseguiti dalla
Città, l'opportunità di conservare, dal punto di vista morfologico, la matrice
storica dell'insediamento produttivo nei suoi tratti generali, attraverso il
mantenimento, quasi totale, degli edifici esistenti nella porzione a sud
dell'area e la previsione di una nuova edificazione nella porzione a nord. In
particolare l'idea guida del progetto di trasformazione dell'ambito è quella di
aprire il cosiddetto recinto creando nuove relazioni sia dal punto di vista
morfologico sia dal punto di vista funzionale. Gli edifici considerati
singolarmente non presentano particolare rilievo storico-architettonico mentre
risulta di interesse l'impianto nel suo complesso. Il ridisegno degli spazi
pubblici attigui e interni all'ambito, la localizzazione di nuove funzioni di
servizio che integrano e arricchiscono quelle già esistenti sulla via
Monginevro, sono l'occasione per ricucire un tessuto urbano per anni tenuto
separato dal contesto urbano dall'ingombrante presenza della fabbrica.
Per tali motivazioni si è ritenuto
opportuno classificare la Zona Urbana di Trasformazione come "Ambito di
Riordino" ai sensi dell'articolo 7, lettera E delle NUEA del Piano
Regolatore vigente.
In particolare viene prevista una S.L.P.
massima realizzabile pari a mq. 56.000 suddivisa in pari proporzione fra gli
edifici da conservare (50%) e gli edifici previsti come nuova edificazione
(50%). Si è ritenuto opportuno, inoltre, allegare alla scheda normativa una
tavola con l'indicazione degli edifici da conservare (Tav. 1).
Sugli edifici conservati sono consentiti
interventi di ristrutturazione edilizia (articolo 4 delle NUEA), comprese
parziali demolizioni e riplasmazioni che tengano conto dei caratteri tipologici
strutturali e architettonici degli stessi. I mix funzionali previsti sono:
Residenza max 70%, Eurotorino/ASPI minimo 30%.
Per quanto riguarda l'Area da Trasformare
per Servizi le prescrizioni del PRG vigente vengono confermate ed in
particolare viene previsto il mantenimento dell'edificio esistente con la
destinazione a parcheggio pubblico.
All'interno degli ambiti è ammesso il
superamento dei limiti di cui agli articoli 13, 40 e 41 del Regolamento
Edilizio, come puntualmente indicato nelle N.T.A. e nelle Tavole Prescrittive.
Il fabbisogno di servizi relativo alla
Z.U.T. viene calcolato ai sensi dell'articolo 21 della Legge Regionale 56/1977
e s.m.i. (80% della S.L.P. per le attività Eurotorino/ASPI e 25 mq./ab., per
l'attività residenziale), mentre per l'area da Trasformare per Servizi viene
calcolato ai sensi dell'articolo 20 punto 8 delle N.U.E.A. del P.R.G. vigente
(80% della S.T.).
Il fabbisogno relativo alla
trasformazione unitaria dei due ambiti ammonta a 46.376 mq. da reperire in
parte a raso ed in parte in sottosuolo o mediante monetizzazione delle aree
sino ad un massimo del 50% del fabbisogno, ai sensi dell'articolo 7, lettera E
delle N.U.E.A..
Le aree saranno cedute, assoggettate e/o
monetizzate secondo le prescrizioni contenute nelle norme tecniche e nella
convenzione allegata al PR.IN..
Il PR.IN. viene attuato attraverso la
realizzazione di 5 Unità Minime di Intervento, mediante Permesso di Costruire
esteso all'intera Unità Minima di Intervento (U.M.I.) o anche ad una sua parte.
Congiuntamente al rilascio del primo
permesso di costruire dovrà essere redatto un progetto unitario di massima
esteso all'intera U.M.I., così come definito all'articolo 4 delle Norme
Tecniche del PR.IN..
Il Settore
Ambiente e Territorio ha inviato il progetto del PR.IN. in variante all'Organo
Tecnico Comunale, alla Provincia di Torino nonché agli altri Enti competenti in
materia ambientale, per l'acquisizione del parere circa la prospettata
esclusione dalle successive fasi di valutazione della procedura di V.A.S..
Con determinazione dirigenziale n. 218 del 2 luglio 2009
(allegato 31), lo stesso Settore recepiva quindi le osservazioni pervenute
disponendo l'esclusione del Programma Integrato in variante al PRG - Area
Lancia - Ambito 8.16 Lancia e Ambito 8.ag Limone Sud, dal processo di
Valutazione Ambientale Strategica e prevedendo prescrizioni.
Il Settore Ambiente e
Territorio del Comune di Torino in data 9 ottobre 2009, prot. n. 11862 Tit. 06
Cl..9-5 Fasc. 4 (allegato 32) esprimeva parere favorevole di coerenza con il
Piano di Classificazione Acustica.
Con D.G.R. n. 21-9903 del 27 ottobre 2008
la variante n.100 è stata approvata dalla Regione Piemonte, pertanto a far data
dalla sua pubblicazione (B.U.R. n. 45 del 6 novembre 2008) la stessa è entrata
in vigore e costituisce a tutti gli effetti parte integrante del P.R.G.
vigente. Sulla base di tale variante l'area in oggetto è classificata, sotto il
profilo idrogeologico della Tavola n. 3 - Carta di Sintesi della pericolosità
geomorfologia e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica - in classe I (P),
Zone non soggette a pericolo di inondazione né di allagamento. Si rimanda, in
ogni caso per gli aspetti di carattere generale, ai disposti e alle ulteriori
prescrizioni dell'allegato B delle N.U.E.A., parte integrante della Variante n.
100.
Si specifica che per quanto attiene alla
quantità globale di servizi, per effetto di tutte le Varianti parziali del
P.R.G. vigente adottate ed approvate successivamente alla data di approvazione
del P.R.G., compreso il provvedimento in oggetto, non si producono gli effetti
di cui al comma 4 dell'articolo 17 della Legge Regionale 56/1977 e s.m.i. e,
pertanto, la presente Variante è classificabile come Variante Parziale ai sensi
dell'articolo 17, comma 7, della L.U.R..
In sintesi le modifiche proposte dal Programma Integrato in variante al P.R.G. sono essenzialmente riconducibili:
- la Zona Urbana di Trasformazione, Ambito
8.16 Lancia, viene classificata come Ambito di Riordino ai sensi dell'articolo
7, lettera E delle N.U.E.A.;
- vengono modificati i mix funzionali
dell'ambito prevedendo Residenza max 70%, Eurotorino/ASPI min. 30%;
- viene allegata alla scheda normativa la
Tavola n. 1 con l'indicazione degli edifici da conservare;
- nell'Area da Trasformare per Servizi,
Ambito 8.ag Limone sud, viene previsto il mantenimento dell'edificio esistente
con destinazione a parcheggio pubblico.
La suddetta variante è allegata al
presente provvedimento (allegato 1).
Il
Programma Integrato in variante al P.R.G. prevede una S.L.P. massima realizzabile
pari a 58.570 mq., di cui 56.000 mq. relativi all'ambito 8.16 Lancia e 2.570
mq. relativi all'ambito 8.ag Limone Sud.
Il fabbisogno di servizi riferito ai due
ambiti ammonta a mq. 46.376 ed è stato determinato in relazione ai possibili
mix funzionali previsti nella scheda normativa.
L'offerta di servizi prevista nel
presente PR.IN., è pertanto la seguente:
- aree da cedere per spazi pubblici
attrezzati in superficie mq. 5.947
- aree private da assoggettare all'uso
pubblico per spazi pubblici attrezzati mq.
19.780
- parcheggio pubblico in struttura (edificio
esistente) mq.
15.641
- parcheggio pubblico di nuova realizzazione in sottosuolo
o in alternativa monetizzazione delle aree mq. 5.008
Totale aree per servizi pubblici mq.
46.376
Il dimensionamento del parcheggio o la
eventuale monetizzazione, previa presa d'atto da parte dell'Amministrazione,
potranno subire modificazioni senza che ciò comporti modifiche alla convenzione
che verrà stipulata.
Le opere di urbanizzazione di cui al Progetto Preliminare allegate al PR.IN., indotte dall'insediamento, consistono nella realizzazione di Reti fognarie e acquedotto, Reti gas, teleriscaldamento e illuminazione pubblica, Sistemazioni superficiali, Sezioni stradali, Parcheggio pubblico interrato.
Il costo delle suddette opere ammonta complessivamente a circa Euro 7.459.796, di cui opere da realizzare a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti pari ad Euro 3.974.291 (ridotti del 10%) e opere da realizzare su aree assoggettate ad uso pubblico, realizzate a cura e spese dei Proponenti pari a 3.485.505 Euro.
In
conformità al D.Lgs. n. 152/2008 (c.d. terzo decreto correttivo), entrato in
vigore il 17 ottobre 2008, le opere di urbanizzazione previste dal PR.IN. in variante,
secondo le indicazioni fornite dal progetto preliminare delle opere di
urbanizzazione e sulla base del relativo computo metrico, sono ricondotte al
D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. (c.d. Codice dei Contratti Pubblici).
Pertanto,
le opere a scomputo verranno eseguite da impresa selezionata dal Proponente il
PRIN in variante mediante procedura negoziata ai sensi del combinato disposto
degli articoli 57 comma 6 e 122 comma 8 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i..
I Proponenti si impegnano per se stessi, loro successori o aventi causa a qualsiasi titolo, a corrispondere i contributi inerenti agli oneri di urbanizzazione, pari a Euro 6.444.822, di cui Euro 3.635.164 per gli oneri di urbanizzazione primaria ed Euro 2.809.658 per gli oneri di urbanizzazione secondaria. Tali oneri, calcolati al momento dell'adozione del PR.IN. secondo il metodo tabellare, in ogni caso saranno da adeguarsi a seguito dell'entrata in vigore della deliberazione del Consiglio Comunale del 16 aprile 2008 (mecc. 2007 02672/009) ed in ottemperanza a successivo provvedimento consiliare da assumere, così come indicato con deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 2009 01057/009) approvata il 3 marzo 2009.
Il Proponente si impegna inoltre a corrispondere, a titolo di risorsa aggiuntiva privata, un contributo pari a Euro 2.500.000,00, ed ulteriori oneri determinati in sede di approvazione del presente Programma.
La quota di edilizia convenzionata, ai sensi della nuova scheda normativa di P.R.G. proposta con il presente PR.IN. in variante, prevede l'impegno dei Proponenti a cedere alla Città un numero di alloggi pari a 3.057 mq. di S.L.P, corrispondente al 10% del totale della SLP realizzabile.
Per le modalità di attuazione degli interventi relativi al PR.IN. sopra sinteticamente descritti, si rinvia al più dettagliato e puntuale schema di Convenzione allegato al presente provvedimento (allegato 2).
Si specifica, inoltre, che per quanto attiene alla quantità
globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G.
vigente adottate ed approvate successivamente alla data di approvazione del
P.R.G., compreso il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di
cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica
Regionale.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente
comunale, non presenta incompatibilità con i piani sovracomunali vigenti e
costituisce variante parziale al P.R.G. vigente, ai sensi del comma 7
dell'articolo 17 della L.U.R..
La presente proposta di Programma Integrato in variante al
P.R.G., adottata dal Consiglio Comunale, verrà trasmessa, ai sensi
dell'articolo 17, comma 7, della Legge Regionale 56/1977 e s.m.i., alla
Provincia di Torino, che dovrà pronunciarsi, entro 45 giorni dal ricevimento,
circa la compatibilità della variante con il Piano Territoriale Provinciale.
In
data 11 novembre 2009, in sede di audizione del Comitato Parco Lancia innanzi
alla II Commissione Consiliare Permanente, il suddetto Comitato ha formulato ed
illustrato 20 questioni all'Amministrazione Comunale. A tali richieste, il cui
elenco (allegato 33) puntuale è stato consegnato durante la seduta di
Commissione, si è replicato quanto segue:
1. Il P.R.G.
vigente prevede per l'Ambito 8.16 Lancia la trasformazione completa dell'area
mediante la totale demolizione degli edifici esistenti e l'edificazione di
nuovi manufatti con indice pari a 0,7 mq/mq.
In coerenza
con quanto previsto dal P.R.G. vigente il Proponente, nelle prime fasi della
progettazione, aveva presentato una proposta di P.E.C. che, in analogia con
quanto già avvenuto nelle aree collocate a sud della via Lancia, prevedeva la
demolizione integrale delle preesistenze edilizie e la riconfigurazione
dell'insediamento in sostanziale continuità con le parti già trasformate.
Un'analisi più approfondita, di quanto non si sia fatto in sede di
redazione del P.R.G., della consistenza e del valore storico documentario ed
architettonico della preesistenza, hanno condotto a proporre all'operatore la
riconduzione della trasformazione dell'area ad altra disciplina rispetto a
quella prevista dal piano, che avrebbe condotto a disperdere un patrimonio di
notevole valore. Infatti assumendo la disciplina prevista dalle NUEA per gli
ambiti di riordino appunto caratterizzati da preesistenze significative, si è
reso possibile conservare la matrice storica dell'insediamento produttivo nei
suoi tratti generali, attraverso il mantenimento, quasi totale, degli edifici
esistenti nella porzione a sud dell'area e la previsione di una nuova
edificazione nella sola porzione a nord. Gli edifici da conservare, infatti,
considerati singolarmente, risultano di interesse storico - documentario sotto
il profilo della evoluzione dell'architettura industriale e presentano un buono
stato di conservazione.
L'idea guida del progetto di "riordino" dell'ambito è
quella di aprire il cosiddetto "recinto industriale" creando nuove
relazioni sia dal punto di vista morfologico sia dal punto di vista funzionale.
Il ridisegno degli spazi pubblici attigui e interni all'ambito, la localizzazione
di nuove funzioni di servizio che integrano ed arricchiscono quelle già
esistenti sulla via Monginevro, sono l'occasione per ricucire un tessuto urbano
per anni tenuto separato dal contesto circostante.
Qualificando la Zona Urbana di Trasformazione come "Ambito di
Riordino" ai sensi dell'articolo 7 lettera E delle NUEA del Piano
Regolatore vigente, ne sono state applicate le seguenti regole di
trasformazione:
- SLP totale pari alla
preesistente;
- mantenimento di almeno
il 50% della S.L.P. esistente;
- possibilità di
monetizzazione sino al 50% del fabbisogno di servizi in caso di dimostrata
impossibilità del loro idoneo reperimento nell'ambito di intervento, in
alternativa alla cessione gratuita.
2. L'Amministrazione svolge ordinariamente una
valutazione economico-finanziaria degli effetti di valorizzazione immobiliare
indotti dalle modifiche della disciplina urbanistica (le varianti) che vengono
proposte, al fine di dimensionare la richiesta di versamento di risorse private
aggiuntive da porre a carico dell'operatore. Tali risorse sono finalizzate al
finanziamento di ulteriori urbanizzazioni primarie e secondarie, rispetto a
quelle strettamente connesse alla trasformazione che sono già, in forza della
normativa vigente, poste integralmente in carico al proponente la
trasformazione. Anche nel caso in esame si è proceduto in tal senso, ma, sia
ben chiaro, solo dopo aver definito una ipotesi di ridisegno e riconfigurazione
urbana che è stata ritenuta soddisfacente.
3. Il calcolo delle
Superfici Lorde di Pavimento degli edifici esistenti è stato effettuato sulla
base delle piante dei singoli manufatti la cui documentazione è allegata al
PR.IN. (Tavola R03 "Schedatura dei fabbricati esistenti" - Tavola R05
"Misurazione degli edifici esistenti"). Attraverso questi elaborati è
stata raccolta tutta la documentazione storica disponibile presso gli archivi
dell'azienda per poter verificare sia le quantità che lo stato di conservazione
degli edifici esistenti. La superficie sviluppata totale ammonta a circa 64.000
mq., mentre al fine di non densificare eccessivamente l'ambito oggetto di
trasformazione, la S.L.P. massima realizzabile, che la Città ha ritenuto
opportuno riconoscere all'operatore, per l'Ambito 8.16 Lancia, ammonta a 56.000
mq. di cui almeno il 50% riguarda la conservazione di edifici esistenti.
4. Con
Determinazione n. 218 del 2 luglio 2009, il Settore Ambiente e Territorio della
Città di Torino sulla scorta dei pareri espressi dai Componenti dell'Organo
Tecnico, ha determinato di escludere il Programma Integrato in oggetto dal
processo di VAS, con prescrizioni che sono state integralmente inserite nelle
Norme Tecniche di Attuazione (Elaborato R02). La valutazione, in sostanza, è
affidata ad un organismo tecnico terzo ed indipendente.
5. - 6. - 7. Sulla base delle osservazioni formulate da
parte della Circoscrizione 3 e delle prescrizioni del Settore Ambiente e
Territorio nella determinazione dirigenziale nella quale si è escluso di dover
sottoporre l'intervento a Valutazione di Impatto Ambientale (determinazione del
2 luglio 2009), è stato predisposto uno studio specialistico sul traffico (contenuto nella Relazione R11 - "Studi
specialistici componente mobilità e infrastrutture").
In
particolare nell'analisi del traffico e della sosta nella situazione attuale e
negli scenari di progetto è stata adottata la seguente metodologia:
- sono state
preliminarmente effettuate le analisi dei flussi di traffico in sezioni
particolarmente significative, nell'arco delle 24 ore nei giorni della
settimana in cui si è previsto il manifestarsi delle punte critiche, mediante
rilevazione automatica e continuativa dei flussi bidirezionali con
apparecchiature radar di tipo Easy Data, in grado di effettuare un conteggio
continuativo dei passaggi disaggregando gli stessi per direzione e per corsia,
con classificazione di lunghezza e velocità del veicolo in transito. In
parallelo, con metodo tradizionale, sono state conteggiate le manovre di svolta
nelle singole intersezioni;
- sono state
inoltre effettuate analisi puntuali rispetto alla dimensione delle sezioni
stradali, ai tempi semaforici degli incroci più rappresentativi (esaminando
tutte le fasi e le rispettive durate). L'indagine ha inoltre riguardato la
presenza dei mezzi pubblici esaminando sia il numero che la loro frequenza;
- sono stati
rilevati ed analizzati i tempi di percorrenza media di ciascuna arteria in
entrambe le direzioni;
- sono state
effettuate opportune valutazioni in merito alla sosta sia attuale che in
progetto;
- si sono
ipotizzati alcuni scenari che riguardano sia la situazione precedente in cui
era funzionante la fabbrica, sia quella attuale nella quale la fabbrica risulta
completamente chiusa, sia, infine, quella di progetto inserendo la previsione
di tutte le funzioni individuate dal PR.IN. ripartite nelle singole
destinazioni d'uso (residenza, ASPI ed Eurotorino), tenendo naturalmente anche
conto degli interventi da effettuarsi nella viabilità esistente (quali ad
esempio l'inserimento della rotonda all'incrocio tra via Lancia e via Caraglio,
la riorganizzazione dei parcheggi a raso, ecc.);
- è stata infine
effettuata una verifica della viabilità in tutti gli scenari ipotizzati
attraverso una "micro simulazione dinamica del traffico" mediante
l'utilizzo di un software opportuno;
- sono state
tratte le conclusioni finali nei vari scenari derivanti anche dal confronto
delle velocità medie istantanee nelle varie sezioni, dei tempi medi di
percorrenza e dei veicoli contemporaneamente presenti nella rete.
In
conclusione lo Studio specialistico ha valutato l'impatto sulla viabilità che
la riqualificazione proposta potrebbe generare sulla circolazione del
quartiere.
Le simulazioni condotte con micro simulatore dinamico del traffico
hanno evidenziato come, nonostante l'incremento di traffico indotto, nello
scenario futuro non si verificheranno significative problematiche.
Inoltre,
così come descritto nella Relazione, nello scenario di progetto la circolazione
veicolare risulta più scorrevole rispetto allo stato attuale e questo
soprattutto per effetto delle misure di risistemazione viaria previste che sono
funzionali all'eliminazione delle interferenze causate dai veicoli in sosta
irregolare e regolare lungo la viabilità ordinaria.
Su tale
Relazione, che costituisce parte integrante del PR.IN., si è espressa, con
parere favorevole, la Divisione Infrastrutture e Mobilità della Città.
8. Le previsioni
di modificazione del traffico a livello urbano sono contenute nel Piano Urbano
del Traffico e nel Piano Urbano dei Parcheggi vigenti presso il Comune di
Torino.
Il
miglioramento del traffico, nelle aree fortemente consolidate come quella in
cui è contenuto l'ambito in esame, per le quali non sono possibili interventi
strutturali radicali, è strettamente legato al potenziamento del servizio
pubblico (disincentivando, per quanto possibile, l'utilizzo dei mezzi privati)
ed all'incremento della dotazione degli spazi per la sosta.
In particolare va ricordata l'importante potenzialità costituita
dalla previsione di realizzare, a medio termine, una nuova stazione ferroviaria
entro l'area dello scalo San Paolo, realizzando una connessione con il Passante
Ferroviario e di conseguenza collegando l'intero quartiere alla rete
metropolitana cittadina.
9. Nella
modellazione del traffico sviluppata nella relazione specialistica si è
rilevato non necessario prevedere i sensi unici nelle vie Monginevro e Lancia
mentre si è ritenuto opportuno limitare marginalmente i parcheggi nelle vie
suddette, limitatamente al tratto prospiciente l'area di intervento.
10. La previsione di
realizzare due edifici alti all'interno dell'area di riordino Lancia che,
occorre precisare, avranno il primo un'altezza variabile fra i 54 e i 60 metri
ed il secondo fra 48 e 54 metri, quindi comunque inferiore all'altezza
dell'esistente Grattacielo Lancia di circa 65 metri, è scaturita da un
costruttivo confronto con i professionisti incaricati della progettazione con
l'Urban Center Metropolitano.
Gli studi condotti hanno portato a concludere che,
tenuto conto della necessità di localizzare lungo le vie Caraglio, Issiglio e
Monginevro edifici con altezze congruenti con quelle degli edifici esistenti di
5-6-7 piani con cui si confrontano, la soluzione dell'edificazione in altezza
della parte centrale dell'area appariva la sola in grado di non impegnare
eccessivamente i sedimi da destinare a funzioni pubbliche, ed offrire
l'occasione di un dialogo di architetture che simbolicamente rappresentano il
moderno ed il contemporaneo. Inoltre tali edifici, di altezza variabile tra i
50 e i 60 metri, vista la loro collocazione in posizione centrale rispetto
all'intero ambito, non comportano particolari impatti sugli edifici e sui
tessuti urbani già esistenti.
11. Con riferimento
al grattacielo Lancia esistente, si fa presente che il P.R.G. vigente classifica
l'area su cui insiste lo stesso come area consolidata con destinazione TE
(terziario); tale edificio non è stato compreso al momento della redazione del
Piano Regolatore nella Zona Urbana di Trasformazione 8.16 Lancia e pertanto ad
oggi non risulta oggetto di intervento. Il fabbisogno di servizi espresso dal
palazzo uffici va ricondotto all'ambito delle valutazioni effettuate a livello
urbano relative a tutte le aree consolidate classificate dal Piano Regolatore e
pertanto i presunti vantaggi che ne deriverebbero sono gli stessi di tutti gli
edifici che hanno avuto tale oggettivo riconoscimento al momento della
redazione del P.R.G..
12. All'interno del
Programma Integrato sono previste le seguenti risorse a carico degli operatori
privati:
- Oneri di urbanizzazione tabellari Euro 6.444.821
(di cui Opere da realizzare a scomputo
Euro 3.974.291)
- Opere di urbanizzazione da realizzare con
risorse private
su aree da assoggettare all'uso pubblico Euro 3.485.505
- Contributo sul costo di costruzione (da definirsi
in sede di rilascio dei Permessi di Costruire)
- Contributo aggiuntivo da versare da parte
del Proponente Euro 2.500.000
TOTALE Euro 12.430.426
Il valore
degli oneri di urbanizzazione dovuti viene via via adeguato contestualmente al
rilascio delle singole autorizzazioni edilizie.
13. Gli oneri
versati derivanti dal Programma, dopo la realizzazione delle Opere di
Urbanizzazione previste, confluiranno nel bilancio della Città al fine di
finanziare gli interventi pubblici ritenuti prioritari in relazione alla
programmazione annuale e pluriennale a scala cittadina.
14. Il bilancio dei
parcheggi pubblici, al netto quindi dei privati pertinenziali che comunque sono
largamente superiori allo standard Tognoli, è a favore della trasformazione.
Nei
parcheggi pubblici in struttura (sia quello ristrutturato con circa 500 posti
auto, che quello di nuova realizzazione lungo via Lancia per circa 180 posti
auto) i nuovi posti auto a disposizione sono in incremento secco della
dotazione attuale. Per essi saranno previste tariffe agevolate a favore dei
residenti, così come già avviene in casi analoghi in altre aree della Città,
per promuoverne l'uso e per disincentivare la sosta in superficie.
Il quantitativo
dei posti auto a raso presenti nelle aree limitrofe l'intervento subisce invece
una riduzione soprattutto in quanto l'attuale sistemazione di via Caraglio, che
prevede il parcheggio a pettine sul lato ovest (con le autovetture che invadono
quasi integralmente il marciapiede), non è più ripetibile in fase di
trasformazione in quanto incompatibile con gli attuali regolamenti comunali e
con il Codice della Strada.
15. Le modalità con
le quali sarà affidata la gestione del parcheggio pubblico sono quelle
ordinariamente in uso nella Città di Torino. Come è noto è possibile
l'affidamento diretto a GTT, che dovrà finanziare con la tariffa solo il costo
vivo di funzionamento e non l'ammortamento dell'investimento, a carico del
proponente.
16. Proprio perché
non si ripeta quanto segnalato in merito al parcheggio Gardino, si evidenzia
che per il parcheggio interrato di circa 5.000 mq. da realizzare nei pressi di
via Lancia è stata prevista convenzionalmente la possibilità di rimandare alla
fase attuativa la scelta di prevederne la monetizzazione, in relazione alle
effettive esigenze che si manifesteranno con l'insediamento delle nuove
funzioni ASPI. Tale previsione risulta in linea con quanto espresso nel parere
della Divisione Infrastrutture e Mobilità, che ritiene la dotazione di
parcheggi pubblici in struttura presenti nell'area (derivanti dal progetto)
idonea a soddisfare la richiesta attuale e quella futura ad oggi prevedibile.
17. Nell'ambito del
progetto è stato effettuato un attento censimento vegetazionale (contenuto in
una specifica relazione agronomica); le alberature di pregio esistenti vengono
generalmente mantenute ed in parte integrate. Inoltre viene creato un nuovo
fronte alberato sia lungo via Issiglio che lungo via Lancia tentando di privilegiare
le aree in piena terra, così come vengono integrate le "fallanze"
presenti nei giardini di largo Lancia e quello di fronte alla Fondazione Merz.
Lungo via Caraglio viene mantenuto il filare di magnolie esistente e lungo lo
stesso asse vengono aggiunti alcuni alberi della stessa specie, mentre alcuni
di quelli presenti vengono spostati per garantire i nuovi accessi agli edifici
privati (complessivamente si prevedono circa 70 nuovi esemplari tra medio ed
alto fusto).
La
realizzazione di nuove aree verdi deve rispettare le prescrizioni specificate
dagli uffici tecnici comunali nelle Norme tecniche e comunque devono essere
garantite tutte le specificazioni contenute nel Regolamento del Verde vigente.
In particolare gli alberi ad alto fusto devono avere una circonferenza di
almeno 30/35 cm misurata ad un metro di altezza.
18. Per quel che
riguarda il parcheggio su via Lancia (Ambito 12.27), lo stesso è stato
ricompreso nel progetto delle opere di urbanizzazione soltanto al fine di
renderlo omogeneo rispetto all'intero progetto di sistemazione superficiale
delle aree a servizi e viabilità. Tale risistemazione consegue tra l'altro
l'obiettivo di favorire la connessione pedonale tra i due ambiti a nord e a sud
di via Lancia (quest'ultimo già ultimato) e quindi, ovviamente, non computato
fra le opere a scomputo del comprensorio nord.
19. Per quel che
riguarda lo spazio pubblico in prossimità dell'incrocio della via Caraglio con
la via Lancia, si fa presente che è stata richiesta ai responsabili di tale
opera di prevedere una progettazione integrata ed unitaria della sistemazione
superficiale del parcheggio pertinenziale in corso di realizzazione, coerente
con le scelte di progetto di tutta la sistemazione superficiale del PR.IN.
Lancia. Anche in questo caso i costi di tale intervento non riguardano il
PR.IN. Lancia.
20. L'Amministrazione
Comunale sta da tempo trattando con la Società RFI e Sistemi Urbani,
l'acquisizione al patrimonio della Città dell'area verde residua dell'ex
Poligono di Tiro di corso Brunelleschi, prevedendone la destinazione a parco
urbano. L'interlocutore, come noto, non è facilissimo. Tuttavia siamo
ottimisti.
La presente
deliberazione è stata trasmessa, ai sensi degli articoli 43 e 44 del
Regolamento sul Decentramento, alla Circoscrizione 3 per l'acquisizione del
relativo parere.
In data 3 marzo
2009, con deliberazione n. 17/3-09 (mecc. 2009 00988/086) che si allega
(allegato 30), il Consiglio Circoscrizionale 3 ha espresso parere favorevole al
Programma Integrato in variante di cui all'oggetto, condizionato alle seguenti
richieste:
1. ristrutturazione dell'edificio ex Lancia di via Cumiana e dell'edificio "Belleville" di via San Paolo con gli oneri dovuti dal proponente;
2. realizzazione di un asilo nido sull'area destinata ad ASPI;
3. esclusione della possibilità di monetizzare l'area a parcheggio, attualmente prevista in convenzione;
4. apertura di una trattativa con RFI per la cessione al Comune dell'area verde residua dell'ex Poligono di tiro di corso Brunelleschi, per poter realizzare l'ampliamento del parco Ruffini;
5. realizzazione, nell'ambito 2, di aree giochi aggiuntive per bambini da 2 a 6 anni;
6. conservazione dei parcheggi a raso esistenti del tipo a spina e previsione di una politica di tariffe dei parcheggi in struttura per massimizzarne l'utilizzo per i nuovi ed i vecchi insediamenti;
7. messa in atto di tutte le possibili azioni atte a fluidificare il traffico nell'area;
8. possibilità di presentare osservazioni e proposte anche in data successiva all'espressione del parere, soprattutto in relazione ad istanze di carattere ambientale, proiezioni delle ombre delle torri sugli edifici preesistenti, valutazioni di impatto, anche alla luce del confronto pubblico con i cittadini.
A tali richieste si controdeduce come segue:
1. gli oneri aggiuntivi a carico degli operatori privati, previsti nel Programma, confluiranno nel bilancio della Città al fine di finanziare gli interventi pubblici ritenuti prioritari in relazione alla programmazione annuale e pluriennale a scala cittadina;
2. ai sensi della vigente normativa, nella destinazione ASPI (Attrezzature di Servizio alle Persone ed Imprese), è sempre consentita la realizzazione di servizi quali asili nido, attività per lo spettacolo ed il tempo libero, attività per la pratica sportiva, ecc.; pertanto sarà cura dei soggetti attuatori privati valutare, in sede attuativa, la possibilità concreta di insediare tali funzioni, in relazione alle necessità manifestate nell'area. Si fa presente, inoltre, che l'edificio destinato ad ASPI / Eurotorino non si presta dal punto di vista fisico-funzionale ad ospitare un asilo nido, in quanto lo stesso richiede spazi aperti ed aree verdi riservati, non reperibili nell'area. Per quanto concerne l'offerta di strutture per l'infanzia, si fa presente che il Settore Edilizia Scolastica ha già approvato il progetto preliminare per l'asilo nido previsto nell'area compresa tra via Issiglio, corso Rosselli e via San Paolo e che lo stesso è già stato inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche;
3. nel Programma Integrato, come peraltro consentito dalle NUEA del P.R.G. vigente, è stata prevista convenzionalmente la possibilità di demandare alla fase attuativa la scelta di realizzare i parcheggi pubblici in struttura o di prevederne la monetizzazione, in relazione alle effettive esigenze che si manifesteranno con l'insediamento delle nuove funzioni ASPI. Tale previsione risulta in linea con quanto espresso nel parere della Divisione Infrastrutture e Mobilità, che ritiene la dotazione di parcheggi pubblici in struttura presenti nell'area sufficiente a soddisfare la richiesta attuale e quella futura ad oggi prevedibile. Si ritiene, pertanto, di confermare quanto previsto nel Programma;
4. l'Amministrazione Comunale sta da tempo trattando, con la Società RFI e Sistemi Urbani, l'acquisizione al patrimonio della Città dell'area verde residua dell'ex Poligono di Tiro di corso Brunelleschi;
5. per quanto concerne le aree gioco richieste, si fa presente che eventuali ulteriori aree gioco potranno essere previste, in accordo con la Circoscrizione ed i Settori competenti, in fase di progettazione definitiva/esecutiva delle opere di urbanizzazione relative alla sistemazione dello spazio pubblico previste nel Programma;
6.-7. in merito alle questioni viabilistiche, è stato condotto un approfondimento da parte dei proponenti che ha portato alla stesura del documento "Studi Specialistici componente mobilità e infrastrutture" (Elaborato R11) (allegato 29), che costituisce parte integrante degli elaborati del Programma Integrato. In relazione al documento prodotto la Divisione Infrastrutture e Mobilità, ha assentito le soluzioni previste nello scenario di progetto, sulla base di considerazioni alle quali si rimanda. Con riferimento al parcheggio pubblico in struttura si stanno valutando misure di agevolazione per i residenti, nel quadro di obiettivi di riduzione della sosta in superficie. Al fine di fluidificare il traffico, la Divisione Infrastrutture e Mobilità si è impegnata a verificare nel dettaglio la soluzione progettuale prevista, in particolare in corrispondenza dell'intersezione tra le vie Lancia e Isonzo, riducendo la superficie riservata alla circolazione alle effettive esigenze ed eliminando la possibilità di sosta irregolare a contorno dell'incrocio;
8. l'Amministrazione Comunale terrà conto, comunque, di tutte le eventuali proposte e suggerimenti che potranno giungere, in fase di attuazione del Programma, da parte della Circoscrizione.
Tutto ciò premesso,
Vista la Legge Regionale n. 56/1977 e s.m.i.;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995, pubblicato sul B.U.R. n. 21 del 24 maggio 1995;
Vista la Legge Regionale n. 18 del 9 aprile 1996 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
per i motivi esposti nella parte narrativa, che qui
integralmente si richiamano:
1) di adottare, ai
sensi dell'articolo 6 della Legge Regionale n. 18 del 9 aprile 1996 e s.m.i. e
dell'articolo 17, comma 7, della Legge Regionale n. 56 del 5 dicembre 1977 e
s.m.i., il Programma Integrato in variante al P.R.G., relativo alla zona urbana
di trasformazione "Ambito 8.16 Lancia" e all'area da trasformare per
servizi "Ambito 8.ag Limone Sud".
Fanno parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento l'elaborato di variante parziale al P.R.G. (allegato 1) ed i
seguenti elaborati di Programma Integrato (allegati da 2 a 28) e, come di
seguito specificato:
- Variante parziale al P.R.G.C. (all. 1 - n. );
- Elaborato R10 Schema di Convenzione (all. 2 - n. );
- Tavola T01 Estratto di mappa catastale (all. 3 - n. );
- Tavola T02 Estratto di P.R.G.C. (all. 4 - n. );
- Tavola T03 Individuazione dell'area oggetto di intervento (all. 5 - n. );
- Tavola T04 Individuazione dei fabbricati da mantenere e da demolire (all. 6 - n. );
- Tavola T05.1 Destinazione d'uso delle aree e dei fabbricati in superficie - Tavola Prescrittiva (all. 7 - n. );
- Tavola T05.2 Destinazione d'uso delle aree e dei fabbricati in interrato - Tavola Prescrittiva (all. 8 - n. );
- Tavola T06 Regole urbanistiche ed edilizie - Tavola Prescrittiva (all. 9 - n. );
- Tavola T07 Planovolumetria (all. 10 - n. );
- Tavola T08.1 Profili e sezioni (all. 11 - n. );
- Tavola T08.2 Suggestioni progettuali (all. 12 - n. );
- Tavola T09.1 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Reti fognarie e acquedotto (all. 13 - n. );
- Tavola T09.2 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Reti gas, teleriscaldamento e illuminazione pubblica (all. 14 - n. );
- Tavola T10 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Sistemazioni superficiali (all. 15 - n. );
- Tavola T11 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Sezioni stradali (all. 16 - n. );
- Tavola T12 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Parcheggio pubblico interrato (all. 17 - n. );
- Elaborato R00 Elenco Elaborati (all. 18 - n. );
- Elaborato R01 Relazione illustrativa (all. 19 - n. );
- Elaborato R02 Norme tecniche di attuazione (all. 20 - n. );
- Elaborato R03 Schedatura dei fabbricati esistenti (all. 21 - n. );
- Elaborato R04 Cronoprogramma (all. 22 - n. );
- Elaborato R05 Misurazione degli edifici esistenti (all. 23 - n. );
- Elaborato R06 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Relazione illustrativa e computazione dei costi (all. 24 - n. );
- Elaborato R07 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - "Kit" dei componenti (all. 25 - n. );
- Elaborato R08 Progetto Preliminare Opere di Urbanizzazione - Relazione agronomica (all. 26 - n. );
- Elaborato R09 Valutazione previsionale di clima acustico - Valutazione revisionale di compatibilità acustica (all. 27 - n. );
- Elaborato A01 Relazione Tecnica di verifica di assoggettabilità a VAS (all. 28 - n. );
- Elaborato R11 Studi specialistici componente mobilità e infrastrutture (all. 29 -
n. );
- Deliberazione n. 17/3-2009 del Consiglio
Circoscrizionale 3 - mecc. n. 2009 00988/086 (all.
30 - n. );
- Determinazione Dirigenziale n. 218 del 2
luglio 2009 (all.
31 - n. );
- Parere di coerenza con il Piano di
Classificazione Acustica prot. n. 11862 Tit. 06 Cl..9-5 Fasc. 4 (all.
32 - n. );
- Elenco 20 domande per l'Amministrazione Comunale, formulate dal Comitato Parco Lancia (all. 33 - n. );
2) di
dare atto che, con determinazione dirigenziale n. 218 del 2 luglio 2009
(allegato 31), il Settore Ambiente e Territorio ha disposto l'esclusione del
Programma Integrato in variante al PRG - Area Lancia - Ambito 8.16 Lancia e
Ambito 8.ag Limone Sud, dal processo di Valutazione Ambientale Strategica con
relative prescrizioni e che, con comunicazione del 9 ottobre 2009 prot.n. 11862
Tit. 06 Cl..9-5 Fasc. 4 (allegato 32), lo stesso Settore esprimeva parere
favorevole di coerenza con il Piano di Classificazione Acustica;
3) di dichiarare,
attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'articolo 134, comma 4,
del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
ALL'EDILIZIA PRIVATA E PATRIMONIO
F.to Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE COORDINATORE
ATTUAZIONE DEL P.R.G.
F.to Ciocchetti
IL DIRIGENTE SETTORE
PROCEDURE AMM.VE URBANISTICHE
F.to Virano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile.
per IL VICE DIRETTORE GENERALE
RISORSE FINANZIARIE
Il Dirigente Delegato
F.to Tornoni
Il Presidente pone in votazione il provvedimento comprensivo degli emendamenti approvati nella presente seduta..
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento.
Non partecipano al voto i Consiglieri Galasso Ennio Lucio, Ravello Roberto Sergio e Ventriglia Ferdinando.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bussola Cristiano, Cantore Daniele, Furnari Raffaella, Ghiglia Agostino, Goffi Alberto, Lonero Giuseppe, Porcino Gaetano, Scanderebech Federica e Tronzano Andrea.
Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Ferraris Giovanni Maria, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Esprimono voto contrario, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca, Ferrante Antonio e Silvestrini Maria Teresa.
Al termine della votazione il Presidente proclama
il seguente risultato:
PRESENTI 35
Si astengono i Consiglieri Angeleri Antonello, Carossa Mario e Salti Tiziana.
ASTENUTI 3
VOTANTI 32
VOTI FAVOREVOLI 28
VOTI CONTRARI 4
Per l'esito della votazione che precede il Presidente dichiara approvato il provvedimento nel testo quale sopra emendato.
Il Presidente pone in votazione l'immediata eseguibilità
del provvedimento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
procede alla votazione nei modi di regolamento, ai sensi di legge.
Non partecipano al voto i Consiglieri Angeleri Antonello, Carossa Mario, Furnari Raffaella, Ravello Roberto Sergio, Salti Tiziana, Tronzano Andrea e Ventriglia Ferdinando.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bussola Cristiano, Cantore Daniele, Ghiglia Agostino, Goffi Alberto, Lonero Giuseppe e Scanderebech Federica.
Esprimono voto favorevole, oltre al Sindaco Chiamparino Sergio, i Consiglieri Calgaro Marco, Cassiani Luca, Centillo Maria Lucia, Cerutti Monica, Cugusi Vincenzo, Cuntrò Gioacchino, Cutuli Salvatore, Ferraris Giovanni Maria, Galasso Ennio Lucio, Gallo Domenico, Gallo Stefano, Gandolfo Salvatore, Genisio Domenica, Gentile Lorenzo, Giorgis Andrea, Grimaldi Marco, Lavolta Enzo, Levi-Montalcini Piera, Lo Russo Stefano, Mauro Massimo, Olmeo Gavino, Petrarulo Raffaele, Porcino Gaetano, Rattazzi Giulio Cesare, Salinas Francesco, Tedesco Giuliana, Troiano Dario, Trombini Claudio e Zanolini Carlo.
Esprimono voto contrario, oltre al Presidente Castronovo Giuseppe, i Consiglieri Cassano Luca, Ferrante Antonio e Silvestrini Maria Teresa.
Il Presidente dichiara approvata
l'immediata eseguibilità del provvedimento con il seguente risultato:
PRESENTI E VOTANTI 34
VOTI FAVOREVOLI 30
VOTI CONTRARI 4
Sono stati inoltre approvati i seguenti emendamenti.
All'allegato
n. 2 (Elaborato R10 Schema di Convenzione)
A pagina 3, sostituire il periodo: "contributo pari a Euro 2.000.000,00" con il seguente: "contributo pari a Euro 2.500.000,00".
A pagina 7, art. 4 ultimo capoverso, dopo le
parole "medesima legge." inserire il periodo:
"Il monitoraggio della contaminazione
delle acque sotterranee avviene mediante dei piezometri, in siti sempre
accessibili, che verranno individuati su un'apposita Tavola prima del rilascio
del Permesso di Costruire in esecuzione di quanto previsto all'art. 5 punto 20
delle N.U.E.A. modificato dalla Variante Idrogeologica n. 100.
Il monitoraggio e la manutenzione dei
piezometri individuati saranno a carico del Proponente e/o dei suoi aventi
causa."
A pagina 12, sostituire il testo dell'articolo
11 con:
"In conformità al D.Lgs. n. 152/2008 (c.d.
terzo decreto correttivo), entrato in vigore il 17 ottobre 2008, le opere di
urbanizzazione previste dal PRIN in variante al P.R.G., secondo le indicazioni
fornite dal progetto preliminare delle Opere di Urbanizzazione e sulla base del
relativo computo metrico, sono ricondotte al D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. (c.d.
Codice dei Contratti Pubblici).
Pertanto, le opere a scomputo sono eseguite da
impresa selezionata dal Proponente il PRIN in variante al P.R.G. mediante
procedura negoziata ai sensi del combinato disposto degli artt. 57 comma 6 e
122 comma 8 del citato D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.; in particolare l'invito va
rivolto ad almeno 5 soggetti.
In tutti i casi, le imprese che concorrono alla procedura
di scelta del contraente dovranno essere in possesso dei requisiti di cui
all'art. 40 del Codice dei Contratti, adeguati in relazione alle categorie ed
agli importi dei lavori da eseguire.
Tutte le Opere di Urbanizzazione previste nei
progetti esecutivi, anche esterne agli Ambiti di intervento determinati dal
PRIN in variante al P.R.G, dovranno, comunque, essere realizzate senza
ulteriori oneri per la Città.
Tali progetti dovranno essere redatti secondo
le modalità del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. (Codice dei Contratti Pubblici).
Il Proponente si impegna, inoltre, ad eseguire
a propria cura e spese le opere di urbanizzazione previste sulle aree da
assoggettare all'uso pubblico.
Le opere da eseguire a scomputo degli oneri di
urbanizzazione e quelle a cura e spese del soggetto Proponente sono indicate
nelle Tavole del Progetto Preliminare delle Opere di Urbanizzazione (approvate
contestualmente al PRIN) e che si compongono dei seguenti elaborati:
- Tavola T09.1 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Reti fognarie e acquedotto;
- Tavola T09.2 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Reti gas, teleriscaldamento e
illuminazione pubblica;
- Tavola T10 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Sistemazioni superficiali;
- Tavola T11 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Sezioni stradali;
- Tavola T12 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Parcheggio pubblico interrato;
- Elaborato R06 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Relazione illustrativa e computazione dei
costi;
- Elaborato R07 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - "Kit" dei componenti;
- Elaborato R08 Progetto
Preliminare Opere di Urbanizzazione - Relazione agronomica.
I lavori relativi alle opere in oggetto dovranno
essere eseguiti a perfetta regola d'arte, in conformità agli elaborati
progettuali approvati.
Il Proponente potrà richiedere al Comune
l'autorizzazione alle modifiche o alle integrazioni degli elaborati tecnici
richiamati, purché non modifichino il quadro economico nel suo complesso.
L'importo dei lavori non potrà eccedere quello
preventivato a meno che, in fase di esecuzione non si verifichi la necessità di
realizzare maggiori opere non previste e/o non prevedibili in fase di
progettazione. Tali maggiori opere, prima della loro esecuzione, dovranno
essere approvate dall'Amministrazione Comunale.
La progettazione delle opere di urbanizzazione
consta di due fasi:
- progetto
preliminare approvato contestualmente al PRIN con indicazione delle opere da
realizzare;
- progetto
esecutivo, corredato da un cronoprogramma dei lavori che indichi i termini di
realizzazione ed ultimazione delle opere.
I progetti preliminari ed esecutivi delle
singole opere di urbanizzazione, le quali dovranno essere realizzate con una computazione
esclusivamente a misura, dovranno essere comprensivi del computo metrico
estimativo delle stesse, da effettuarsi con perizia di stima redatta da
professionista abilitato e con l'applicazione dei prezzi unitari degli elenchi
prezzi adottati dalla Città al momento della stipula della Convenzione.
Per i prezzi eventualmente mancanti si
applicano le disposizioni in materia di lavori pubblici per la determinazione
dei nuovi prezzi.
Il valore delle opere da realizzarsi a scomputo
viene definitivamente stabilito in sede di approvazione del progetto esecutivo
delle opere stesse, sulla base dei computi metrici estimativi, purché nel
rispetto dello scostamento ammesso dalla deliberazione del Consiglio Comunale
n. 43/2008 (mecc. 2007 02672/009) approvata in data 16 aprile 2008 ed in
ottemperanza a successivo provvedimento consiliare da assumere, così come
indicato con deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 2009 01057/009)
approvata il 3 marzo 2009. In caso di importo superiore derivante da opere non
espressamente richieste dalla Città, l'onere sarà integralmente posto a carico
del Proponente.
La contabilità dei lavori sarà effettuata a
"misura" a cura del Direttore dei Lavori. L'importo dei lavori non
potrà eccedere quello approvato nel progetto esecutivo, a meno che, in fase
esecutiva, non si verifichi la necessità di realizzare opere di maggior importo
non previste e/o prevedibili in fase di progettazione. Tali opere, prima della
loro esecuzione, dovranno essere approvate dall'Amministrazione Comunale.
Qualora, in sede di collaudo, si verificasse
un'eccedenza di costi dell'opera rispetto al prezzo determinato con il progetto
esecutivo, dovuta ad errori progettuali e/o maggiori opere realizzate senza la
preventiva approvazione, questa sarà a totale carico del Proponente e non
potrà, di conseguenza, essere scomputata dagli eventuali oneri di
urbanizzazione dovuti a conguaglio.
Qualora il costo dell'opera risultante dalla
contabilizzazione finale fosse inferiore all'importo definito, il Proponente è
tenuto a versare la relativa differenza.
Il primo progetto esecutivo dovrà essere
presentato entro 90 giorni dall'approvazione del progetto preliminare, al
Settore Urbanizzazioni della Divisione Infrastrutture e Mobilità, che avrà a
disposizione 150 giorni, a far data dalla presentazione del progetto, per
l'istruttoria, e, in caso favorevole, per procedere alla relativa approvazione.
Durante i predetti 150 giorni, il Settore Urbanizzazioni sottoporrà il progetto
esecutivo alla valutazione degli Uffici tecnici competenti della Città
richiedendo le eventuali modifiche finalizzate a renderlo conforme ai pareri
pervenuti. Il termine di 150 giorni non decorre per tutto il tempo impiegato
dal Proponente per adeguare il progetto alle prescrizioni dei suddetti Uffici.
Rispetto al computo metrico estimativo delle
opere contenute nel progetto preliminare, l'importo previsto in sede di
progetto esecutivo non potrà discostarsi più del 5%; qualora si verificasse uno
scostamento maggiore, il nuovo valore dovrà essere espressamente approvato dal
Consiglio Comunale.
Le fideiussioni di cui all'articolo 18 della
presente Convenzione verranno utilizzate per garantire la realizzazione delle
opere di urbanizzazione di cui al presente articolo.
Decorso il termine per l'adempimento della realizzazione
delle opere previste, la Città provvederà a mettere in mora e a richiedere al
Proponente di produrre, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione,
una relazione comprovante le ragioni dei ritardi nella realizzazione delle
stesse, oltre alla predisposizione di un nuovo cronoprogramma per l'ultimazione
delle opere entro il nuovo termine assegnato dalla Città di Torino. Decorso
inutilmente il termine di 30 giorni senza che il Proponente abbia provveduto a
fornire alla Città la relazione ed il nuovo cronoprogramma, la stessa potrà
incamerare le garanzie fideiussorie presentate dal Proponente oppure disporre
la revoca dell'intervento.
Gli oneri relativi al progetto esecutivo, alla
direzione dei lavori ed ai collaudi delle opere di urbanizzazione sono a carico
del Proponente. Il valore delle opere da realizzare deriverà dall'applicazione
dell'elenco prezzi vigente al momento della stipulazione della presente
Convenzione, ridotto del coefficiente pari al 10% di cui alla deliberazione del
Consiglio Comunale n. 43/2008 (mecc. 2007 02672/009) approvata in data 16
aprile 2008 ed in ottemperanza a successivo provvedimento consiliare da
assumere, così come indicato con deliberazione della Giunta Comunale (mecc.
2009 01057/009) approvata il 3 marzo 2009.
Il rilascio del titolo abilitativo edilizio è,
comunque, subordinato all'approvazione del progetto esecutivo delle opere di
urbanizzazione."
A
pagina 18, Articolo 18, punto 1), lettera B), sostituire
"2.000.000,00" con "2.500.000,00".
All'allegato n. 20
(Elaborato R02 Norme Tecniche di attuazione)
A
pagina 12, dopo l'Art. 6 inserire:
"Art. 6 bis -
Prescrizioni Ambientali
In esito alla procedura di
verifica di assoggettabilità a VAS, nello sviluppo progettuale del Programma Integrato
devono trovare concreta attuazione i seguenti elementi di mitigazione
ambientale:
- Ottimizzazione dell'uso delle risorse mediante il riciclo
dell'acqua:
- Il risparmio della risorsa idrica deve avvenire attraverso la
riduzione dei flussi idrici ai punti di utenza terminale e utilizzo di
macchinari e tecnologie a cielo chiuso.
- Deve essere garantito il recupero e riuso delle acque
meteoriche provenienti dalle coperture (possibilità di accumulo e rilancio alle
utenze, realizzazione di reti duali di distribuzione interna delle acque di
rete e delle acque di riuso e/o recupero), prevedere la possibilità di recupero
e utilizzo delle acque meteoriche per uso irriguo.
- Corretta gestione delle acque meteoriche raccolte sulla
superficie di strade, piazzali e parcheggi creando dorsali separate per la
raccolta e la possibilità di introdurre modalità differenziate per il
trattamento delle acque di prima pioggia.
- Ottimizzazione della gestione rifiuti:
- Diffondere e favorire la realizzazione di sistemi di raccolta
differenziati dei Rifiuti Urbani, prevedendo la disponibilità di adeguati spazi
e/o locali dedicati alla raccolta differenziata e alla riduzione volumetrica
dei rifiuti sulla base delle utenze attese nei singoli lotti edificatori
previsti.
- Gestione
integrata del sistema energetico:
- Valutare la possibilità di predisporre sia gli edifici sia la
rete di sottoservizi previsti in progetto, di accorgimenti tecnici atti ad
incentivare l'uso dei vettori energetici derivanti da sistemi di cogenerazione
(teleriscaldamento), quali ad esempio la realizzazione di centrali termiche con
piastre di scambio termico, rete di teleriscaldamento, ecc.
- Qualsiasi intervento di riqualificazione urbanistica ed
edilizia dovrà rispettare gli eventuali vincoli e limitazioni d'uso, nonché le
modalità costruttive, che scaturiranno dai risultati del procedimento di
bonifica in corso e, in particolare, dall'analisi del rischio che sarà
predisposta al termine della caratterizzazione ambientale dell'area ai sensi
dell'art. 242 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
- Le indicazioni che saranno fornite a seguito dell'approvazione,
ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dell'Analisi del Rischio sono da
considerarsi a tutti gli effetti come parte integrante per le indicazioni di
compatibilità ambientale per l'attuazione del piano.
- In relazione alle operazioni di demolizione dell'esistente
stabilimento, si dovranno adottare tutti gli accorgimenti tecnici, nonché di
gestione del cantiere, da introdurre nel piano di sicurezza e coordinamento,
necessari ad assicurare la tutela dall'inquinamento sulle diverse componenti
ambientali (atmosfera, acque, traffico, impatto acustico, gestione dei rifiuti
prodotti, suolo e sottosuolo, ecc.).
- Dovrà essere valutata una riorganizzazione del traffico a livello
urbano viste le già presenti problematiche di traffico nell'ora di punta su via
Caraglio (presenza del centro commerciale Bennet ecc.)."
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Repice
IL PRESIDENTE
Castronovo