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n. ord. 38
CITTÀ DI TORINO
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 9 MARZO 2009
(proposta dalla G.C. 25 novembre 2008)
Testo coordinato ai sensi dell'art. 44 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale
Sessione Programmatica e del Bilancio Preventivo
Convocato il Consiglio nelle prescritte forme sono intervenuti nell'aula consiliare del Palazzo Civico, oltre al Vicepresidente COPPOLA Michele ed al Sindaco CHIAMPARINO Sergio, i Consiglieri:
ANGELERI Antonello BONINO Gian Luigi CALGARO Marco CANTORE Daniele CAROSSA Mario CASSANO Luca CASSIANI Luca CASTRONOVO Giuseppe CENTILLO Maria Lucia CERUTTI Monica CUGUSI Vincenzo CUNTRO' Gioacchino CUTULI Salvatore FERRANTE Antonio FERRARIS Giovanni Maria GALASSO Ennio Lucio |
GALLO Domenico GALLO Stefano GANDOLFO Salvatore GENISIO Domenica GENTILE Lorenzo GHIGLIA Agostino GIORGIS Andrea GOFFI Alberto GRIMALDI Marco LAVOLTA Enzo LEVI-MONTALCINI Piera LO RUSSO Stefano LONERO Giuseppe LOSPINUSO Rocco MAURO Massimo MINA Alberto |
MORETTI Gabriele OLMEO Gavino PETRARULO Raffaele PORCINO Gaetano RATTAZZI Giulio Cesare RAVELLO Roberto Sergio SALINAS Francesco SALTI Tiziana SBRIGLIO Giuseppe SCANDEREBECH Federica SILVESTRINI Maria Teresa TEDESCO Giuliana TROIANO Dario TRONZANO Andrea VENTRIGLIA Ferdinando ZANOLINI Carlo |
In totale, con il Vicepresidente ed il Sindaco, n. 50 presenti, nonché gli Assessori: BORGIONE Marco - BORGOGNO Giuseppe - CURTI Ilda - DEALESSANDRI Tommaso DELL'UTRI Michele - PASSONI Gianguido - SARAGNESE Luigi - SESTERO Maria Grazia - TRICARICO Roberto - VIANO Mario.
Risulta assente il Consigliere: BUSSOLA Cristiano.
Con la partecipazione del Segretario Generale REPICE dr. Adolfo.
SEDUTA PUBBLICA
Proposta dell'Assessore Viano.
Qualora le zone e gli ambiti assoggettati a piano di recupero non fossero stati individuati in sede di formazione dello strumento urbanistico generale, gli stessi possono essere determinati con deliberazione del Consiglio Comunale.
Il Piano Regolatore Generale della Città di Torino, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3 - 45091 il 21 aprile 1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995, ha qualificato tutte le zone consolidate e quelle di trasformazione come "zone di recupero"; tuttavia non ha individuato ambiti specifici per la formazione di piani di recupero, ai sensi della Legge n. 457 del 5 agosto 1978 e s.m.i., così come previsto dall'articolo 12 della L.U.R e s.m.i.. La Città, in anni recenti, ha attivato ricerche e indagini volte a qualificare e caratterizzare le situazioni di maggiore disagio sociale e degrado urbano, nonché ad individuare possibili interventi attuabili per correggere e tendenzialmente invertire le dinamiche del degrado.
Una realtà urbana oggetto di attenzione risulta il tessuto urbano corrispondente ad una parte del Borgo Vittoria, compreso tra le vie Orvieto, Tesso, Stradella e costituente una porzione di forma triangolare che si chiude in largo Giachino. Questo tessuto, formatosi prevalentemente a partire dalla metà dell'ottocento e caratterizzato da insediamenti di tipo rurale, residenziale e artigianale, si è sviluppato all'esterno della cinta daziaria, dove viene ricompreso solo a partire dal 1907.
Lo sviluppo urbano di questo settore "fuori cinta" è stato storicamente condizionato dalla presenza dell'asta ferroviaria Torino Ceres, lungo via Giachino e via Stradella, e successivamente con la costruzione della seconda cinta daziaria su corso Grosseto e la pianificazione urbanistica del 1908, che hanno comportato l'adattamento delle differenti griglie del tessuto fino ad allora costruito.
L'intero sistema ruota attorno ad alcune vie principali, in particolare via Giachino, su cui si affacciano i fronti edilizi "nobili", corrispondenti a diverse tipologie, i cui retri, organizzati su corti che ospitano locali destinati al servizio e alle attività (laboratori), costituiscono, a seguito dell'interramento e copertura della linea ferroviaria, gli attuali fronti su via Stradella.
Gli edifici che costituiscono la traccia di quel sistema possono essere identificati tipologicamente come case rurali, case opificio, ville, edifici in linea con i caratteri tipici delle case da reddito ottocentesche. Questo tessuto, così variamente articolato tipologicamente, si caratterizza nel tipo di edifici in linea lungo via Giachino ottocenteschi o di inizio novecento, alternati a case umbertine da reddito di inizio novecento, soprattutto all'incrocio con via Gramegna, a palazzine di tardo ottocento. Il fronte su via Orvieto, il lato sud di corso Brin e parte della via Tesso sono caratterizzati prevalentemente da edifici novecenteschi successivi agli anni 40.
Le caratteristiche manutentive delle costruzioni presentano condizioni differenziate, da stati di grave degrado a situazioni di buona conservazione, correlate anche con la differente situazione proprietaria.
Sotto il profilo della disciplina urbanistica, gli isolati compresi in questo settore urbano sono classificati dal P.R.G. vigente per la maggior parte come M1, due isolati come R1 e R2, un isolato è classificato come A.T.S., oltre ad un'area a servizi destinata all'istruzione. Parte di questo tessuto è perimetrato come zona urbana storico ambientale, disciplinata dall'articolo 11 delle N.U.E.A.
Il tessuto urbano in argomento è limitrofo, inoltre, alle aree di trasformazione riconducibili all' ambito 3 della Spina Centrale, i cui interventi sono in fase quasi conclusiva.
L'attenzione dell'Amministrazione Comunale è rivolta alla riqualificazione a breve-medio periodo degli spazi pubblici di questo settore urbano, via Giachino e corso Brin in particolare, per concorrere a creare le condizioni per un graduale recupero e riqualificazione dell'intero contesto, che va difeso nella sua composizione formale e tipologica e non snaturato sotto la spinta di sollecitazioni immobiliari indotte dalle trasformazioni in atto nei settori urbani limitrofi.
A questo
fine, l'Amministrazione Comunale ha colto l'opportunità fornita dalla Regione
Piemonte che, in attuazione di un Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo
locale, ha approvato, per gli anni 2005/2006, il bando "Programmi
integrati per lo sviluppo locale", a cui la Città ha partecipato con tre programmi di intervento, fra cui quello
relativo al territorio compreso tra Barriera di Milano, area della Spina 4 e
Borgata Vittoria.
Alla Città è
stato quindi assegnato un finanziamento globale di Euro 15.071.412,00 metà a
valere sulle risorse regionali, metà a valere sulle risorse statali, a titolo
di cofinanziamento di opere pubbliche che siano cantierabili entro la fine del
2008.
Nello specifico,
per la Riqualificazione del Suolo Pubblico di Borgata Tesso, sono state
assegnate risorse finanziarie che hanno consentito l'attivazione del
"Progetto di Riqualificazione del Suolo Pubblico di Borgata Tesso"
che prevede interventi che razionalizzano la viabilità e ne riqualificano le
caratteristiche, attraverso una
maggiore fluidità del traffico in base alle differenti modalità di
utilizzo viabile e pedonale, nel rispetto dell'assetto urbanistico e del
carattere particolare dell'area. Il Progetto di riqualificazione riguarda via
Giachino e corso Brin in particolare, le cui opere saranno attivate a breve.
Con tali interventi la Città di Torino intende avviare un percorso di rinnovo
urbano che andrebbe esteso all'intero comparto.
Oltre alla riqualificazione degli spazi
pubblici, da considerarsi come elemento trainante per la riqualificazione
complessiva della borgata, risulta
necessario introdurre misure rivolte alla tutela del territorio, avviando nel
contempo azioni sul piano sociale, economico e culturale.
Al fine di perseguire gli obiettivi sopraindicati, si rende opportuno procedere in prima istanza, coll'individuare strumenti rivolti alla tutela e valorizzazione architettonico-ambientale del tessuto urbano in argomento. Si ritiene, pertanto, di procedere ai sensi dell'articolo 12 della L.R. 56/1977 e s.m.i., ad una perimetrazione della porzione di territorio da assoggettare ad uno o più piani di recupero (riferiti ad uno o più isolati), di cui all'articolo 27 della Legge 457/1978 e s.m.i., come indicato nell'allegato 1.
Nel tessuto urbano sopra individuato, pertanto, il rilascio dei provvedimenti abilitativi, per interventi eccedenti la manutenzione straordinaria, è subordinato alla formazione di piani di recupero ai sensi degli articoli 27 e 28 della Legge 457/1978 e s.m.i., nonché dell'art. 41 bis della Legge Regionale 56/1977 e s.m.i.. Tali piani potranno essere proposti dai privati interessati, relativi almeno a ciascun isolato, purché costituenti almeno il 75% dei proprietari, entro due anni dalla data di approvazione del presente provvedimento.
Decorso tale
termine, senza che siano stati presentati piani di iniziativa privata, la Città
potrà predisporre ed approvare i relativi piani di recupero, ai sensi e per gli
effetti di cui all'articolo 41 bis sopra citato, intervenendo anche in via
coattiva, in caso di inerzia dei privati, per garantire l'effettiva
riqualificazione degli immobili individuati.
Dell'approvazione del presente provvedimento verrà data adeguata pubblicità, anche sui quotidiani di maggiore diffusione, al fine di garantirne la conoscenza da parte di tutti i soggetti interessati.
La presente deliberazione è stata trasmessa ai sensi degli articoli 43 e 44 del Regolamento del Decentramento alla Circoscrizione 5 per l'acquisizione del relativo parere.
La Circoscrizione ha espresso parere favorevole, con deliberazione di Consiglio Circoscrizionale (mecc. 2009 00494/088) (all. 2 - n. ), segnalando alcune priorità connesse al recupero di alcuni edifici particolarmente degradati e suggerendo il coinvolgimento della Sovrintendenza delle Belle Arti al fine di un recupero che valorizzi il patrimonio architettonico. Inoltre la Circoscrizione richiede un intervento che possa mitigare l'impatto della centrale termica realizzata all'interno del comprensorio Savigliano del Priu Spina 3 ed il coinvolgimento della stessa nelle operazioni di pubblicizzazione dell'iniziativa nei confronti dei cittadini della Borgata.
Nel prendere atto delle segnalazioni della Circoscrizione, relative anche ad alcuni edifici della Borgata che presentano condizioni di particolare degrado fisico-funzionale, si segnala che i Piani di Recupero saranno in un momento successivo presentati dai soggetti privati, d in quella fase l'Amministrazione potrà farsi carico di organizzare incontri con la Circoscrizione e i residenti al fine di approfondire i temi connessi alla predisposizione degli stessi e d'interesse della Circoscrizione stessa.
Inoltre, per quanto concerne la Centrale Termica, si precisa che il tema è stato affrontato più volte con la Circoscrizione e a riguardo si ribadisce che sono state assunte tutte le misure necessarie alla mitigazione dell'impatto visivo, ambientale ed acustico.
Infine si conferma che la Soprintendenza sarà interessata qualora sussitano vincoli ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio".
La deliberazione in oggetto è stata depositata in visione
presso l'Albo Pretorio per la durata di 60 giorni consecutivi e, precisamente,
dal 17 dicembre 2008 al 14 febbraio 2009.
Dell'avvenuto deposito è stata data notizia al pubblico
mediante avviso pubblicato presso l'Albo Pretorio nel periodo sopracitato e sul
B.U.R. del 24 dicembre 2008.
Nei termini prescritti, ovvero dal trentesimo al sessantesimo giorno di pubblicazione, non sono pervenute osservazioni nel pubblico interesse.
Tutto ciò premesso,
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE
2) di fissare il termine di presentazione dei piani di recupero, relativi almeno a ciascun isolato, da parte di almeno il 75% dei proprietari interessati, entro due anni dalla data di approvazione del presente provvedimento e di fissare in tre anni dalla stessa data il termine per l'approvazione di detti piani; in attesa di tali provvedimenti, nel tessuto urbano così individuato, sono consentiti unicamente interventi fino alla manutenzione straordinaria;
3) di stabilire, ai sensi dell'articolo 28, comma 5, lettera C della Legge 457/1978 e s.m.i., che decorso inutilmente il termine di cui al punto 2 per la presentazione dei piani di recupero, l'Amministrazione potrà predisporre e approvare i relativi piani di recupero, intervenendo anche in via coattiva, in caso di inerzia dei privati, per garantire l'effettiva riqualificazione degli immobili individuati.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
4) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
ALL'EDILIZIA PRIVATA
E AL PATRIMONIO
F.to Viano
Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica.
IL DIRIGENTE COORDINATORE
ATTUAZIONE DEL P.R.G.
F.to Ciocchetti
IL DIRIGENTE SETTORE
PROCEDURE AMM.VE URBANISTICHE
F.to Virano
In originale firmato:
IL SEGRETARIO
Repice
IL PRESIDENTE
Coppola