Consiglio Comunale
C I T T À D I T O R I N O
ORDINE
DEL GIORNO
Approvato dal Consiglio Comunale in data 9
febbraio 2009
OGGETTO: IMPEGNO DELLA CITTA' DI TORINO
A NON FAR MANCARE ALLA SCUOLA PUBBLICA E ALL'UNIVERSITA' QUEI SIGNIFICATIVI
INVESTIMENTI, INDISPENSABILI PER GARANTIRE UNA DIDATTICA DI QUALITA' E
L'ACCESSO PER TUTTI I GIOVANI AI LIVELLI PIU' ALTI DI FORMAZIONE.
"Il
Consiglio Comunale di Torino,
- l'articolo 64 del Decreto Legge 112/2008 convertito nella Legge 133/2008 ha imposto drastici tagli alla scuola pubblica;
- i tagli interessano l'intera rete scolastica nazionale e tutti i profili professionali di ruolo e non di ruolo stimando, complessivamente in un triennio, una riduzione di 130.000 posti e di 8 miliardi di Euro di finanziamenti;
- l'anticipo generalizzato della frequenza della scuola dell'infanzia toglierà a questa istituzione la caratteristica di prima scuola;
- il ritorno al "maestro unico", tuttologo, nella scuola primaria, sancito col Decreto 137 del 1° settembre 2008, produce un gravissimo arretramento pedagogico - culturale per la scuola primaria;
- la manovra del Governo, nonostante le proteste dei Rettori, comporta effetti disastrosi sul nostro sistema universitario. Tale manovra riduce infatti notevolmente gli stanziamenti ordinari, blocca le assunzioni (questo avviene in tutto il pubblico impiego impedendo la stabilizzazione dei precari), penalizza i giovani ricercatori e mira alla trasformazione degli atenei in fondazioni di diritto privato;
CONSIDERATO CHE
- le scuole dell'infanzia e primaria italiane sono reputate tra le migliori al mondo;
- gli attuali modelli organizzativi, centrati sul team ed un tempo scuola di almeno 30 ore settimanali e con un numero di alunni per classe non superiore a 25, si sono rivelati funzionali al processo di insegnamento-apprendimento e alla crescita di tutti gli alunni, compresi quelli in situazione di handicap e di svantaggio socioculturale;
- non un solo scienziato dell'educazione ha mostrato apprezzamento nei confronti di tale progetto che priva gli alunni della scuola primaria di tempi adeguati per apprendere, di più modelli di riferimento, di docenti competenti in una scuola che è diventata un ricco contesto di relazioni e di conquiste cognitive per tutti gli alunni oltre che di incontro delle diversità culturali e sociali;
- le attività didattiche e di ricerca nelle nostre Università rischiano, in virtù di tali provvedimenti, la paralisi;
- è cosa certa che il benessere economico e il futuro di un Paese siano condizionati dalla qualità della formazione dei cittadini e non a caso gli Stati più moderni, in sede di bilancio, prevedono per l'istruzione e per la ricerca scientifica stanziamenti più alti rispetto al nostro esiguo 3,5 % del P.I.L.;
INVITA
il Sindaco e la Giunta a:
1) esprimere la propria contrarietà a questo progetto teso solo a ridurre considerevolmente le risorse alla Scuola Pubblica e all'Università e, in particolare, a indebolire la scuola primaria;
2) sostenere tutte le iniziative di mobilitazione tese a non far mancare alla Scuola Pubblica e all'Università quei significativi investimenti, indispensabili per garantire una didattica di qualità e l'accesso per tutti i giovani ai livelli più alti di formazione;
3) assicurare a questo Ordine del Giorno la massima diffusione."