Consiglio Comunale

2008 06467/002

 

 C I T T Ā  D I  T O R I N O

 

ORDINE DEL GIORNO

 

Approvato dal Consiglio Comunale in data 9 febbraio 2009

 

OGGETTO: CANCELLARE L'EMENDAMENTO CHE NON CONSENTE LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI E SOLIDARIETA' ALLA LOTTA DEI RICERCATORI DELL'UNIVERSITA'.     

 

          "Il Consiglio Comunale di Torino,  

 

PREMESSO

 

che con un emendamento al Disegno di Legge 1441 quater collegato alla Finanziaria 2009 relativo ai lavori usuranti, il Governo ha deciso di azzerare le norme delle ultime due manovre che prevedevano la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato;

 

CONSIDERATO

 

che sono a rischio 50 mila precari dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, che potrebbero diventare 120 mila secondo stime sindacali;

 

VISTO

 

che l'iter burocratico del processo di stabilizzazione poteva essere avviato dagli Enti Locali e da Enti come l'Universitā solo per i lavoratori che hanno prestato la propria attivitā anche non consecutiva per tre anni negli ultimi cinque e previo un esame per la formazione di una graduatoria;

 

RITENENDO

 

che i lavoratori in possesso dei requisiti per la stabilizzazione del rapporto di lavoro hanno acquisito la professionalitā necessaria per garantire con il proprio impegno il buon funzionamento dell'attivitā amministrativa e la gestione fondamentale dei servizi degli Enti dove sono attualmente impegnati;

 

ESPRIMENDO

 

piena solidarietā ai 3000 ricercatori precari dell'Universitā che rischiano di vedere compromessa la propria carriera;

 

INVITA

 

Il Sindaco e la Giunta ad intervenire presso il Governo nazionale per chiedere che:

1)      venga cancellato l'emendamento al Disegno di Legge 1441 quater con il quale si č deciso di azzerare le norme delle ultime due manovre finanziarie che prevedevano la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato;

2)      sia riconosciuto ai lavoratori che hanno conseguito un'adeguata professionalitā, il "diritto" alla stabilizzazione;

3)      il Governo assuma iniziative contro la precarietā che non consente ai giovani il diritto a costruire il proprio futuro ed a sollecitare l'applicazione della direttiva del Parlamento Europeo che prevede la stabilizzazione del rapporto di lavoro dopo 24 mesi."