Consiglio
Comunale
C I T T À D I
T O R I N O
MOZIONE N. 58
Approvata dal Consiglio Comunale in data 19
ottobre 2009
"Il
Consiglio Comunale di Torino,
PREMESSO CHE
- secondo
recenti studi il 18% della cittadinanza italiana è costituito da portatori di forme
di disabilità;
- la disabilità
costituisce spesso un ostacolo alla piena cittadinanza, limitando le
possibilità di spostamento, di fruizione dei servizi, di socialità;
- è molto alto
il numero di persone disabili costrette alla disoccupazione ed alla
marginalizzazione sociale;
- oltre agli ostacoli costituiti dalle barriere fisiche allo
spostamento, sempre più spesso i cittadini e le cittadine disabili si scontrano
con i pregiudizi che vedono nel portatore di disabilità un "diverso"
e quindi un "escluso";
- tali pregiudizi sono spesso radicati sin dalla più tenera
età, in assenza di un'attività di educazione e sensibilizzazione alla diversità
come un fatto naturale ed una risorsa, e costituiscono una discriminazione
strisciante dei cittadini portatori di disabilità;
- il sistema dell'informazione ha dato notizia negli ultimi
mesi di un numero crescente di inaccettabili episodi di aggressioni a ragazzi e
ragazze con disabilità da parte di coetanei;
- tali episodi mostrano la necessità di un'iniziativa da parte
della Città, in raccordo con gli Enti Locali, il Provveditorato agli Studi e
gli Uffici scolastici provinciale e regionale, per sensibilizzare scolari e
studenti della Città di Torino al valore della diversità, al diritti di tutti
alle pari opportunità ed alle pari iniziative, ai principi della non
discriminazione;
CONSIDERATO
CHE
- nel 2006
l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti
delle persone con disabilità;
- lo scopo della Convenzione, espresso all'articolo 1 della
stessa, è quello di "promuovere,
proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e
di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e
promuovere il rispetto per la loro inerente dignità, tenuto presente che le
persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali,
intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie
barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella
società su una base di eguaglianza con gli altri";
- la Convenzione, tra le altre cose, stabilisce all'articolo 19
il diritto delle persone disabili ad una vita indipendente. Così recita
l'articolo 19: "Gli Stati Parte di questa Convenzione riconoscono l'eguale
diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, in pari
condizioni di scelta rispetto agli altri, e prenderanno misure efficaci e
appropriate al fine di facilitare il pieno godimento da parte delle persone con
disabilità di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione
all'interno della comunità, anche assicurando che: a) le persone con disabilità
abbiano la possibilità di scegliere il proprio luogo di residenza e dove e con
chi vivere, sulla base di eguaglianza con gli altri e non siano obbligate a
vivere in una particolare sistemazione abitativa; b) le persone con disabilità
abbiano accesso ad una serie di servizi di sostegno domiciliare, residenziale o
di comunità, compresa l'assistenza personale necessaria a sostenere la vita e
l'inclusione all'interno della comunità e a prevenire l'isolamento o la
segregazione fuori dalla comunità; c) i servizi e le strutture comunitarie per
tutta la popolazione siano disponibili su base di eguaglianza per le persone
con disabilità e rispondano alle loro esigenze";
- la Convenzione non è ancora stata ratificata dall'Italia,
anche se l'attuale Governo ha garantito l'impegno per un'approvazione in tempi
rapidi, e ad oggi sta completando il suo iter in Parlamento una legge che ne
propone la ratifica urgente, prima firmataria Maria Antonietta Farina Coscioni;
- deve essere obiettivo prioritario per la Città di Torino
rendere effettivi ed esigibili i diritti delle persone con disabilità, poiché
la qualità della vita passa anche attraverso la qualità dei diritti, in primo
luogo riconoscendo il loro diritto a vedersi riconosciuta la garanzia
dell'applicazione di leggi e normative poste a loro tutela, ma che troppo
spesso sono disattese o applicate in modo approssimativo ed incompleto;
RILEVATO
che da ultimo con una petizione popolare, promossa dall'Associazione Claudia Bottigelli è stata promossa l'istituzione di una figura istituzionale per la garanzia della piena effettività dei diritti dei soggetti portatori di disabilità;
RICORDATO
CHE
- il Consiglio
Comunale di Torino ha in più occasioni sollecitato la ratifica da parte del
Parlamento Italiano della Convenzione internazionale sui diritti delle persone
con disabilità, che è stata finalmente approvata;
- il Consiglio
Comunale ha approvato nella seduta del 3 dicembre 2007 la modifica del
Regolamento di erogazione dei contributi in relazione alle barriere
architettoniche;
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta:
1) ad organizzare, con cadenza annuale, una giornata di
riflessione ed approfondimento sul tema dell'impegno contro l'esclusione e la
discriminazione delle persone con disabilità, incentrata sul loro diritto ad
una piena cittadinanza, autonomia ed alla partecipazione alla vita pubblica,
del diritto alla mobilità, alla socialità ed alla fruizione degli spazi e dei
servizi cittadini;
2) a riferire periodicamente nelle Commissioni competenti sullo
stato di attuazione, nelle strade, negli uffici pubblici, nelle case di
edilizia residenziale pubblica e, in particolare, negli istituti scolastici
della città, delle iniziative per il superamento delle barriere
architettoniche, adottando tutti gli atti necessari alla definitiva rimozione
di tali ostacoli;
3) a promuovere un'azione di sensibilizzazione sulla modifica del
Regolamento di erogazione dei contributi in relazione alle barriere
architettoniche, al fine di poterne verificare l'attuazione;
4) a potenziare l'ufficio del Difensore Civico per l'esame delle
segnalazioni relative alla disabilità; in particolare il Difensore Civico sarà
tenuto a fornire risposta scritta entro 30 giorni, come da leggi vigenti ed a
relazionare almeno due volte l'anno alla IV Commissione Consiliare Permanente;
5) a farsi promotori di iniziative nelle scuole elementari, medie
e superiori per sensibilizzare scolari e studenti al rispetto per la diversità
ed alla valorizzazione della stessa come una risorsa per la società,
intensificando in particolare le attività miranti ad aumentare la consapevolezza
di tutti i soggetti coinvolti nella vita dell'istituzione scolastica (alunni,
genitori e insegnanti) di come una scuola inclusiva e attenta ai bisogni sia il
primo e necessario passo verso percorsi di inclusione sociale."