Atto n. 110
Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO -
PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta
ordinaria del
29 SETTEMBRE 2008
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18,
oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna,
DOMINESE Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, FARANO Nicola, MAFFEI
Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, RABELLINO Renzo,
Davide TROIANO, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, LAZZARINI
Massimiliano, PUGLISI Ettore
Con l'assistenza del Segretario
Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del
giorno:
C.4- PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL
DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO “REGOLAMENTO COMUNALE NIDI
D’INFANZIA: MODIFICA CRITERI D’ACCESSO ED ACCREDITAMENTO NIDI
PRIVATI”
CITTÀ DI
TORINO
CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO -
PARELLA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
OGGETTO: C 4 PARERE (ARTT. 43, 44 REGOLAMENTO DECENTRAMENTO) AVENTE AD
OGGETTO "REGOLAMENTO COMUNALE NIDI D'INFANZIA: MODIFICA CRITERI D'ACCESSO ED
ACCREDITAMENTO NIDI PRIVATI."
Il Presidente Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore della V Commissione,
Stefano Dominese, riferisce:
Tramite nota prot. n. 18900 del 4 agosto
2008, assunta in data 6 agosto 2008 al protocollo della Circoscrizione con il n.
10918, la Divisione Servizi Educativi ha richiesto, ai sensi degli art. 43 e 44
del Regolamento del Decentramento, il parere di competenza circoscrizionale in
merito alla proposta di deliberazione avente oggetto “ Regolamento
Comunale nidi d’infanzia: modifica criteri d’accesso ed
accreditamento nidi privati”.
I criteri ed i punteggi attualmente
previsti dal Regolamento comunale dei nidi d’infanzia per la
predisposizione delle graduatorie di accesso, furono approvati dal Consiglio
Comunale nel 1996. Sono quindi applicati da oltre un decennio e, negli ultimi
anni, i genitori, i Comitati di gestione e le Circoscrizioni hanno più
volte segnalato l’esigenza di procedere ad una loro revisione, per
adeguarli alle mutate condizioni sociali ed economiche della popolazione.
Per
affrontare in modo approfondito la questione, nel novembre 2007 è stato
istituito presso la Divisione Servizi Educativi un tavolo tecnico di lavoro, con
la partecipazione di genitori rappresentanti dei Comitati di Gestione,
rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali maggiormente
rappresentative a livello territoriale e rappresentanti delle RSU aziendali. Al
gruppo di lavoro hanno preso parte funzionari della Divisione, per raccogliere
le proposte e fornire un supporto tecnico e logistico. Nel mese di marzo 2008 i
genitori e le OO.SS., a conclusione dei lavori del tavolo, hanno presentato una
proposta di revisione dei criteri per la formazione delle graduatorie di accesso
ai nidi, sulla base della quale è stata elaborata l’ipotesi di
modifica che si propone all’approvazione. Tale ipotesi, è stata
presentata ai Presidenti dei Comitati di gestione nel corso di un incontro
svoltosi l’11 giugno 2008 e discussa con le OO.SS. confederali il 17
luglio 2008.
Il confronto è stato utile e proficuo, pertanto le
modifiche al regolamento oggetto di questa deliberazione accolgono la maggior
parte delle proposte presentate dai genitori e dalle OO.SS. nel tavolo di lavoro
e nei successivi incontri.
I punti che si ritiene di modificare rispetto alla situazione attuale sono
i seguenti:
- dare maggior priorità ai bambini in situazione di
disagio sociale, rispetto a quelli con gravi problemi di salute o conviventi con
persone che hanno gravi problemi di salute;
- istituire un’apposita
Commissione per valutare le certificazioni per il riconoscimento della
gravità delle condizioni di salute;
- definire una scala di priorità più differenziata rispetto
all’attuale, per ridurre le condizioni di parità;
- facilitare l’accesso alle famiglie numerose, in particolare a quelle
con figli fino a 11 anni;
dare maggiore possibilità di
accesso ai gemelli e alle famiglie in cui già un bambino frequenta il
nido;
- considerare lo stato di gravidanza della madre come condizione già
assimilabile alla presenza
di un altro figlio;
- assimilare al lavoratore il genitore disoccupato che abbia lavorato almeno 6
mesi nei precedenti 12;
- considerare disagio lavorativo solo la pendolarità lavorativa
giornaliera in territorio extraprovinciale ed i turni di lavoro sulle 24
ore;
- favorire il trasferimento del bambino già frequentante un nido, in
seguito a cambio di residenza;
- prendere in considerazione l’ISEE.
La proposta si
articola, quindi come segue:
- mantenere l’attuale ordine di priorità per l’accesso
rispetto alla residenza:
a.1) famiglie residenti nel comune di
Torino,
a.2) famiglie non residenti nel comune di Torino, in cui almeno uno
dei genitori presti attività lavorativa a Torino,
a.3) altre famiglie
non residenti, per le quali il regolamento vigente prevede che vi sia un
preventivo accordo con il Comune di residenza. Si ritiene, invece, che questo
non sia necessario per l’accesso, in quanto l’accordo riguarda
aspetti tariffari ed è disciplinato da altri atti;
- nell’ambito delle suddette tre categorie garantire priorità
assoluta nell’ammissione ai bambini
con:
b.1) disabilità certificata (previa valutazione della
Commissione handicap centrale),
b.2) disagio sociale (con
richiesta di inserimento prioritario dei Servizi sociali del
Comune di Torino), in numero limitato per ogni nido, in modo da evitare la
concentrazione di situazioni problematiche;
b.3) gravi problemi di salute o
nel cui nucleo familiare siano presenti persone con
gravi problemi di salute (previa valutazione di apposita Commissione).
Come
già avviene attualmente, la priorità assoluta si applicherà
anche alla lista d’attesa, cioè se nel corso dell’anno
educativo, dopo la data di scadenza di presentazione delle domande, viene
consegnata al nido una domanda d’iscrizione riconducibile ad una delle
suddette condizioni, il nominativo del/la bambino/a viene inserito al primo
posto della lista d’attesa, scavalcando i nominativi
preesistenti.
Inoltre, accogliendo la proposta del Garante dei diritti delle
persone private della libertà, si ritiene di prevedere che, per i bambini
dimoranti con le madri detenute presso la Casa Circondariale o l’Istituto
penale per minorenni di Torino, il competente Dirigente della Divisione Servizi
Educativi possa disporre l’immediato inserimento al nido, oltre il limite
della capacità ricettiva. Analogamente si procederà nel caso di
provvedimenti adottati dall’Autorità di Giustizia
Minorile.
c) individuare le seguenti altre condizioni da prendere in
considerazione per la predisposizione delle graduatorie di accesso, con il
seguente ordine di priorità:
c.1) mancanza
di un genitore: bambino riconosciuto da un solo genitore o nucleo
familiare con un genitore deceduto o con un unico genitore a cui spetta la
potestà;
c.2) unico genitore coabitante: genitori separati,
divorziati, celibi/nubili che non coabitano;
c.3) genitori lavoratori:
comprendono i lavoratori discontinui che alla scadenza della presentazione delle
domande di iscrizione non sono occupati, ma hanno lavorato almeno 6 mesi nei
precedenti 12;
c.4) trasferimento da nido di altre circoscrizioni per cambio
di residenza;
c.5) numero di figli di età inferiore a 11 anni (al 31
dicembre dell’anno educativo di riferimento) o stato di gravidanza della
madre;
c.6) presenza di fratelli o sorelle frequentanti il nido per il
quale si chiede l’iscrizione o
presentazione di domanda di iscrizione in un unico nido per due
fratelli/sorelle;
c.7) genitori disoccupati, iscritti nelle liste
dell’immediata disponibilità al lavoro presso il Centro per
l’Impiego da almeno 3 mesi, alla data di scadenza della presentazione
delle domande;
c.8) permanenza in lista d’attesa alla fine
dell’anno educativo;
c.9) unico genitore coabitante con condizione di
lavoro disagiata: pendolarità lavorativa giornaliera o turni di lavoro
sulle 24 ore;
c.10) genitori studenti;
c.11) numero di figli da 11 a 18
anni (al 31 dicembre dell’anno educativo di
riferimento);
c.12) condizione di lavoro disagiata di ciascun genitore, in
famiglia in cui siano presenti entrambi.
Considerato che il TUEL attribuisce
al Consiglio Comunale funzioni di indirizzo politico-amministrativo generale, si
ritiene sia compito della Giunta Comunale stabilire gli specifici punteggi da
attribuire alle condizioni sopra indicate, considerando che gli stessi saranno
sommati qualora sussistano più di una delle condizioni elencate. Nelle
situazioni di parità di punteggio verrà data precedenza al bambino
con ISEE inferiore e, in subordine, qualora non venga presentato l’ISEE,
al bambino di età maggiore per le graduatorie dei “lattanti”
e dei “piccoli” ed al bambino di età minore nella graduatoria
dei “grandi”. Per ogni genitore con lavoro dipendente o assimilato
sarà applicata all’ISEE una decurtazione del 15%, le cui
modalità attuattive saranno individuate dalla Giunta Comunale.
Sia durante i lavori del tavolo tecnico che nei successivi incontri con i
genitori e le OO.SS. è stata sottolineata l’indispensabilità
di realizzare un sistema di controlli efficace sulle dichiarazioni sostitutive
rese dai genitori nella presentazione delle domande. Il Regolamento dei nidi
d’infanzia attribuisce al funzionario responsabile dell'Ufficio istruzione
circoscrizionale, la competenza per richiedere accertamenti mirati e a campione
e prevede che i Comitati di gestione possano segnalare i casi di ragionevole
dubbio. Si ritiene di segnalare ai soggetti competenti
l’opportunità di indirizzare i controlli in primo luogo alle
situazione che, se risultasse falsa la dichiarazione, perderebbero il beneficio
acquisito.
Nel corso del confronto con i genitori e le OO.SS. è
emerso, anche, che il rapporto posti disponibili/domande presentate per il tempo
breve è più favorevole rispetto al tempo lungo: in molti nidi
è sufficiente un punteggio più basso per essere ammessi nel tempo
breve. Attualmente, i posti per i due tempi di frequenza sono quantificati in
modo da rendere possibile la suddivisione dei bambini in sezioni distinte in
base al tempo di permanenza al nido. Per riequilibrare le possibilità di
accesso, è necessaria una diversa organizzazione delle sezioni con una
ridistribuzione dei posti che preveda la frequenza a tempo breve nelle sezioni
di tempo lungo. E’ quindi necessario modificare
il vigente Regolamento, prevedendo all’art. 2 che i nidi possano essere
articolati anche con presenza di posti di tempo breve all’interno di
sezioni di tempo lungo.
Per le famiglie il problema più rilevante
resta la difficoltà di accesso al nido, in quanto il numero di posti
complessivi non riesce a soddisfare la domanda. Sebbene nell’anno
educativo 2007/08 siano stati aperti 4 nuovi nidi comunali, attualmente la lista
d’attesa è pari a 1802 bambini, di cui 793 grandi, 835 piccoli e
174 lattanti. La Città intende rispondere alle richieste delle famiglie
anche attraverso il convenzionamento con nidi privati, nei quali riservare posti
da attribuire attraverso le graduatorie comunali; tale possibilità
è già prevista dall’art. 35 del vigente Regolamento dei nidi
d’infanzia, ma la legge regionale 8/1/2004, n. 1, stabilisce che per
l'instaurazione di accordi contrattuali con il sistema pubblico
l’accreditamento costituisca titolo necessario.
La legge attribuisce
alla Regione il compito di definire i criteri, gli standard e gli indicatori di
qualità ulteriori e specifici rispetto a quelli previsti per
l’autorizzazione al funzionamento dei servizi privati, nonché le
procedure del processo di accreditamento. Sebbene la legge individui i parametri
da prendere in considerazione ed i criteri per definire gli ulteriori requisiti
di qualità, la Giunta regionale non ha ancora adottato gli standard e gli
indicatori per la verifica e la valutazione dei suddetti parametri, né le
procedure del processo di accreditamento.
In mancanza di tali disposizioni,
fino ad oggi la Città ha stipulato convenzioni solo con enti gestori di
nidi privati situati in edifici comunali e con aziende che hanno istituito nidi
o micro-nidi, in attuazione della Mozione n. 1 (n. mecc. 2003 08896/002)
approvata dal Consiglio Comunale in data 12 gennaio 2004.
In attesa delle
delibere regionali, si ritiene necessario individuare i fattori di
qualità da prendere in considerazione ai fini dell’accreditamento,
per favorire la costruzione di un sistema integrato qualificato dei servizi per
la prima infanzia, tema affrontato anche nella V Commissione Consiliare nel
corso della discussione sulla proposta di deliberazione di iniziativa consiliare
n. mecc. 2008 00253/2.
Sulla base dell’elaborazione che in questi anni
ha visto il coinvolgimento di diverse figure professionali nell’ambito
della Divisione Servizi Educativi, prendendo in esame anche le disposizioni
emanate da altre Regioni, si ritiene che l’accreditamento possa essere
concesso sulla base dei seguenti requisiti:
- elaborazione e attuazione di un progetto pedagogico secondo il metodo del
lavoro di gruppo ed il principio della collegialità, con risorse adeguate
e coerenza tra finalità, obiettivi educativi e aspetti
organizzativi;
- presenza di un coordinatore pedagogico, con specifica formazione ed
esperienza nell’ambito di servizi per l’infanzia, per un tempo
adeguato a svolgere efficacemente la funzione di coordinamento;
- organizzazione e gestione del personale in modo da garantire la
continuità didattica, un monte ore adeguato per la partecipazione alla
progettazione educativa, alla formazione, all’aggiornamento, allo scambio
di esperienze e all’interazione con altri servizi per la prima infanzia
pubblici e privati;
d) iniziative di collaborazione e di coordinamento con
i servizi per la prima infanzia presenti sul territorio comunale;
- partecipazione delle famiglie attraverso l’istituzione di organismi di
partecipazione ed il coinvolgimento nella programmazione e realizzazione delle
attività;
- strumenti di valutazione del servizio per verificare il raggiungimento degli
standard qualitativi previsti ed eventualmente ridefinire il progetto
pedagogico, l’organizzazione e le modalità
gestionali.
La Giunta Comunale dovrà adottare gli standard
e gli indicatori per la verifica e la valutazione dei suddetti parametri,
nonché stabilire le procedure del processo di accreditamento.
Il
presente atto viene trasmesso ai Consigli Circoscrizionali per l'espressione del
parere previsto dall'art. 43, comma 1, del Regolamento del Decentramento.
Tale richiesta è stata discussa nell’ambito della V commissione
in data 24 settembre 2008.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
- Visto il Regolamento del Decentramento approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n. 133 (n. mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. 175 (n.
mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996) il quale fra l’altro,
all’art.43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatoria
l’acquisizione del parere del Consiglio Circoscrizionale ed
all’art.44 ne stabilisce i termini e le modalità.
- Visto l’art.54 dello Statuto.
- Visti gli artt.49 e 47 del T.U. delle Leggi sull’Ordinamento degli
Enti Locali approvato con D.L.gs 18 agosto 2000 e
s.m.i.
PROPONE AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE
- Di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione
avente ad oggetto: “Regolamento Comunale nidi d’infanzia: modifica
dei criteri d’accesso e dell’accreditamento nidi privati”.
OMISSIS DELLA DISCUSSIONE
Risultano assenti dall’aula al momento della votazione i Consiglieri
Del Bianco, Marrone, Novo, per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del
voto sono 19.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 19
VOTANTI: 19
VOTI FAVOREVOLI: 15
VOTI CONTRARI: 4
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
- Di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione
avente ad oggetto: “Regolamento Comunale nidi d’infanzia: modifica
dei criteri d’accesso e dell’accreditamento nidi privati”.