Atto n. 109
Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO -
PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta
ordinaria del
29 SETTEMBRE 2008
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli
18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO
Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio,
CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna,
DOMINESE Stefano, FONTANA Marco, LAVECCHIA Felice, FARANO Nicola, MAFFEI
Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, RABELLINO Renzo,
Davide TROIANO, VALLE Mauro.
In totale n. 22 Consiglieri
Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, LAZZARINI
Massimiliano, PUGLISI Ettore,
Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa
Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del
giorno:
C4 PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO – VARIANTE PARZIALE N. 160 AL P.R.G., AI SENSI
DELL’ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. DI ADEGUAMENTO URBANISTICO AI CRITERI
COMMERCIALI DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 MARZO 2007 N. 18
- ADOZIONE.
CITTÀ DI
TORINO
CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO -
PARELLA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
OGGETTO: C.4 PARERE (ARTT. 43 E 44 REGOLAMENTO DECENTRAMENTO ) AVENTE
AD OGGETTO "VARIANTE PARZIALE 160 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA
L.U.R. DI ADEGUAMENTO URBANISTICO AI CRITERI COMMERCIALI DI CUI ALLA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 12 MARZO 2007 N. 18- ADOZIONE".
Il Presidente Guido Alunno,
di concerto con i Coordinatori della II Commissione Claudio Cerrato e della III
Commissione Marianna Del Bianco, riferisce:
Con nota del 06/08/2008 Prot.
n. 2208 la Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata, invita la Circoscrizione
ad esprimere parere preventivo in merito alla proposta di deliberazione del
Consiglio Comunale n. mecc. 2008.04921/009, proposta dalla Giunta Comunale in
data 29/07/2008.
Le novità normative in materia di pianificazione
e programmazione delle attività commerciali, introdotte rispettivamente a
livello nazionale con il D.Lgs. 114/98 ed a livello regionale con la L.R. n.
28/1999 e la D.C.R. n. 563-13414 del 29 ottobre 1999, erano state recepite dalla
Città di Torino con Deliberazione del Consiglio Comunale del 18 maggio
2000, che ha fissato gli indirizzi generali e i criteri di programmazione
urbanistica per l'insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa.
Successivamente, con deliberazione del Consiglio Comunale del 27 marzo 2001, la
Città aveva approvato la variante urbanistica n. 31 al PRG, finalizzata
ad adeguare lo strumento urbanistico generale ai Criteri Comunali
sopraccitati.
L’adozione dei criteri comunali del 2000 e la
conseguente variante urbanistica del 2001 hanno pertanto dato il via ad un
processo di adeguamento complessivo, anche organizzativo, che consente oggi di
affrontare la pianificazione del commercio secondo gli attuali indirizzi con
maggiore consapevolezza ed esperienza.Il quadro normativo è
stato successivamente aggiornato dalla Regione Piemonte che, in ultimo, ha
modificato gli indirizzi generali della D.C.R. n. 563-13414 del 29 ottobre 1999,
con la D.C.R. 59-10831 del 24 marzo 2006 (pubblicata nel B.U.R. n. 13 del 30
marzo 2006).
La D.C.R. sopra citata richiama l’obbligo di
adeguare alle disposizioni ivi contenute gli strumenti urbanistici oltre ai
relativi atti presupposti e complementari.In adempimento a
quanto sopra, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 (mecc. 2006
10283/122) del 12 marzo 2007 sono stati approvati i nuovi “Criteri
Comunali per il riconoscimento delle zone di insediamento commerciale e per il
rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio del commercio al dettaglio
su aree private” dando atto, al contempo, che con separato provvedimento
si sarebbe proceduto ad approvare la relativa variante di adeguamento allo
strumento urbanistico con allegata cartografia, atta ad individuare
specificatamente gli ambiti di insediamento commerciale.
I Criteri approvati
sono ispirati dall'esigenza di favorire la complementarietà tra i diversi
canali di distribuzione commerciale e di valorizzare il contributo offerto dai
punti vendita al miglioramento della qualità urbana.
L'analisi delle
dinamiche commerciali rilevate a Torino negli ultimi anni evidenzia che i rischi
di desertificazione commerciale del tessuto urbano consolidato sono soprattutto
connessi alla presenza di grandi strutture di vendita localizzate in ambiti
extra e periurbani.
Infatti la presenza di una corona di poli commerciali
presenti sul territorio dei Comuni confinanti genera forte attrazione in uscita
dei flussi di consumatori; nasce da qui l'esigenza di
“ripolarizzazione” verso gli addensamenti commerciali della
Città, utilizzando, a tal fine, le medie strutture di vendita in grado di
svolgere il ruolo di "ancore commerciali", ovvero di migliorarne la
capacità competitiva nella rete della distribuzione commerciale.
In
tal senso i Criteri forniscono indicazioni tese a favorire l'insediamento nel
tessuto commerciale diffuso ed introducono strumenti di concertazione atti a
promuovere, in modo sostanziale, l'integrazione tra i canali distributivi:
integrazione e complementarietà che investono anche gli aspetti
organizzativi ed edilizi (da qui il ricorso a Progetti di Coordinamento e
Protocolli d'Intesa), con il fine di favorire interventi
“estroversi”, ovvero con affacci commerciali e vetrine rivolte verso
lo spazio pubblico, piuttosto che spazi "introversi", dei quali le “big
boxes” (grandi scatole) attorniate dai parcheggi, tipiche dei primi Centri
Commerciali, costituiscono l'interpretazione più rappresentativa.
Le
localizzazioni commerciali L2 sono state conseguentemente circoscritte a quelle
già riconosciute dal P.R.G., escludendo la possibilità di nuovi
insediamenti, salvo nel caso in cui vadano a costituire occasione di
riqualificazione urbana.
A tal fine sono riconoscibili localizzazioni L2,
solo in aree produttive dismesse da almeno dieci anni, previa concertazione con
i rappresentanti delle organizzazioni più rappresentative a livello
provinciale dei commercianti e dei consumatori e purché l'intero ambito
sia oggetto di appositi piani di recupero e riqualificazione, valutata la
sussistenza del pubblico interesse.
Sotto un profilo più strettamente
tecnico i Criteri attuali hanno introdotto
modifiche circa il metodo di
riconoscimento degli addensamenti commerciali nell’ottica di garantire
maggiore flessibilità e coerenza alle dinamiche commerciali, anche in
relazione alla distribuzione dei negozi, la quale segue logiche diverse, a volte
legate agli assi viari, a volte con vocazione di carattere areale.
Per
quanto riguarda, inoltre, la dotazione di parcheggi ed altre aree per la sosta,
ferma restando la verifica dell'osservanza dello standard urbanistico di cui
all'articolo 21 della L.R. 56/1977 e art.25 dell’allegato A alla D.C.R.
563-13414 del 29.10.1999 e s.m.i., è stata introdotta la previsione di
una maggior dotazione di parcheggi per le nuove strutture di vendita.
In attuazione di quanto previsto della D.C.R. 59-10831
del 24 marzo 2006 e dei Criteri Comunali del 12.3.2007, con il presente
provvedimento si procede pertanto all’adeguamento del Piano Regolatore ai
sensi dell’articolo 17 della L.R. 56/1977 tramite variante urbanistica i
cui contenuti sono qui di seguito riepilogati.
La variante al P.R.G., in coerenza con quanto previsto dalla normativa
vigente e con i Criteri approvati dal Consiglio Comunale n. mec. 2006-10283/122
del 12.3.2007, integra l’assetto urbanistico con gli indirizzi e la
volontà espressi per l’insediamento delle attività
commerciali al dettaglio in sede fissa, tenuto conto degli obiettivi generali e
di settore, quali l’incentivazione e la modernizzazione del sistema
distributivo della Città, il favorire il mantenimento di una presenza
diffusa del servizio di prossimità, e orientare l’insediamento
degli esercizi commerciali in ambiti idonei alla formazione di sinergie tra le
differenti strutture distributive, la promozione e la diffusione sul territorio
delle gamme tipologiche dell’offerta distributiva, garantendo la
sostenibilità dell’offerta commerciale rispetto al territorio e
favorendo al contempo il miglioramento della qualità urbana,
architettonica e ambientale.
In merito, è stata svolta
un’analisi territoriale puntuale degli ambiti di insediamento commerciale,
ed in particolare dei sistemi e degli addensamenti commerciali.
Nell’ambito di tale ricognizione, ciascuno dei 22 sistemi individuati
dalla deliberazione del Consiglio Comunale del 12.3.2007 è stato
delimitato cartograficamente ed osservati fattori quali, ad esempio,
densità di popolazione ed esame degli indici di concentrazione di giovani
ed anziani, andamento del commercio nelle diverse categorie merceologiche,
studio della diffusione delle tipologie commerciali sul territorio, della media
e grande distribuzione, della densità commerciale e della ripartizione
per classi di superfici di vendita, etc.
Sono stati, quindi, delimitati i 74
addensamenti individuati nominalmente con la D.C.C. del 12/03/2007,
raggruppabili per tipologia commerciale e per tipologia geografica.
Non
è stata prevista, al momento, la puntuale individuazione delle nuove
localizzazioni commerciali urbane non addensate L1, essendo demandato il
controllo del loro sviluppo al rispetto delle prescrizioni normative che ne
definiscono la compatibilità territoriale.
Come già anticipato,
per le cinque localizzazioni urbano periferiche non addensate L2
(Botticelli, Comau, Grandi Motori, Romania,
Stadio), il provvedimento in esame recepisce quanto indicato nei Criteri
Commerciali approvati il 12.3.2007 e negli specifici provvedimenti urbanistici,
ove esistenti, provvedendo alla loro perimetrazione indicativa; sarà
possibile riconoscere nuove localizzazioni urbano periferiche non addensate L2,
solo in aree produttive dismesse da almeno dieci anni, con specifico
provvedimento della Città, valutata caso per caso la sussistenza del
pubblico interesse e sentite le organizzazioni di tutela dei consumatori e le
organizzazioni imprenditoriali del commercio.
Con il presente provvedimento,
si è quindi innanzi tutto proceduto ad individuare nei Criteri Comunali
l’ambito di competenza della variante urbanistica, che necessitava di una
specifica attività di trasposizione (rappresentazione cartografica delle
aree di insediamento commerciale, attività commerciali ammesse nelle aree
normative di P.R.G., revisione e modalità di calcolo della dotazione di
standard e parcheggi, etc...), distinguendolo da quello inerente gli aspetti di
mero carattere commerciale (tipologie degli esercizi, autorizzazioni commerciali
e relative procedure, etc...), per i quali la normativa di settore ed i Criteri
stessi rimangono gli appropriati riferimenti prescrittivi.
Il raccordo tra le
due sfere di competenza è stato effettuato in modo tale da favorire ed
anzi stimolare lo sviluppo del commercio secondo le linee precedentemente
descritte con gli obiettivi sopra richiamati, mantenendo però la
necessaria autonomia delle scelte di pianificazione, tramite la verifica della
coerenza funzionale e urbanistica.
In un contesto in continua evoluzione
economica e sociale, il continuo raffronto tra la propensione commerciale e la
prefigurazione urbanistica di Piano Regolatore assicura, al contempo, una
conoscenza dinamica del territorio e la garanzia del controllo delle
trasformazioni ivi previste.
In tal senso, viene espressamente ribadito che
l’insediamento delle nuove attività commerciali è
subordinato, oltre che alla verifica dell’ammissibilità delle
superfici di vendita rispetto alla compatibilità commerciale sotto il
profilo tipologico e funzionale, anche alla conformità con le ulteriori
prescrizioni del P.R.G. vigente (destinazioni d’uso, parametri urbanistici
ed edilizi, etc...).
La contestualità delle autorizzazioni commerciali
e dei titoli abilitativi edilizi nonchè la presentazione delle istanze
allo Sportello Unico per le Attività Produttive che coordina le diverse
competenze, suggellano il principio sopra enunciato.
La trasposizione nel
Piano Regolatore di quanto precedentemente descritto ha comportato la
predisposizione di modifiche normative (alcuni articoli delle NUEA e
sostituzione integrale dell’Allegato C) e cartografiche (sostituzione
degli allegati introdotti con la variante n. 31), oltre alla produzione della
specifica documentazione a corredo delle analisi commerciali, elaborata dalla
Divisione Commercio.
In particolare l’ allegato C viene sostituito integralmente dal nuovo
allegato C “Norme sul commercio al dettaglio”, elaborato
prescrittivo contenente specifiche disposizioni in base alle quali viene svolta
la verifica di coerenza degli interventi sotto il profilo commerciale,
integrative delle prescrizioni di carattere urbanistico-edilizio contenute nel
restante impianto normativo del P.R.G.
In tal senso si è provveduto ad uniformare le norme in materia
commerciale con quelle delle NUEA del P.R.G., sia per quanto attiene
l’impianto normativo (articolazione in capitoli, commi, etc...) sia per
quanto attiene la terminologia adottata.
I contenuti
salienti del nuovo allegato C sono i seguenti:
- definizione e
modalità di riconoscimento delle
localizzazioni, dei sistemi e degli addensamenti commerciali, per i quali
l’unità di riferimento assunta per la rilevazione delle
attività commerciali presenti sul territorio è la sezione di
censimento;
- previsione di una procedura di aggiornamento degli addensamenti
commerciali, nel caso in cui il valore della sezione di censimento interessata
sia pari al massimo previsto (100%) cioè piena rispondenza, attraverso
apposita Conferenza di Servizi indetta dai Settori competenti in materia di
commercio, a cui sono invitate per la consultazione i rappresentanti delle
organizzazioni dei commercianti;
- previsione che le modifiche al perimetro
delle localizzazioni L2 vengano effettuate esclusivamente con Strumento
Urbanistico Esecutivo, sentite le organizzazioni di tutela dei consumatori e le
organizzazioni imprenditoriali del commercio;
- obbligo di verificare la
“doppia conformità” degli insediamenti previsti, ovvero sia
rispetto alle specifiche norme dell’allegato C (compatibilità
tipologico-funzionale delle strutture distributive del commercio, standard a
servizi pubblici e fabbisogno di parcheggi, verifiche di impatto ambientale e
sulla viabilità, ecc.), sia rispetto alla conformità urbanistica
di cui alle ulteriori e prescrizioni del PRG vigente (destinazioni d’uso,
parametri urbanistici ed edilizi,etc.);
- definizione delle modalità
di calcolo per la dotazione di superfici a servizi pubblici (di cui almeno il
50% a parcheggi) dovuta ai sensi dell’art. 21 comma 1 punto 3) della LUR,
che è incrementale in funzione del tipo di intervento urbanistico ed
edilizio previsto (dall’esenzione nel caso di interventi di manutenzione
ordinaria fino al 100% della SLP per gli interventi di nuovo impianto) e
prescinde dalla tipologia commerciale. Analogamente viene definita la
modalità di calcolo per il fabbisogno di posti a parcheggio ai sensi
dell’art. 21 comma 2 LUR, dell’art. 25 dell’allegato A alla
D.C.R. 563-13414 del 29.10.1999 e s.m.i. e dell’art. 17 della DCC
12.3.2007, che è invece incrementale in funzione della complessità
della tipologia della struttura distributiva commerciale e dell’aumento
della relativa superficie di vendita. Viene, altresì, data attuazione a
quanto previsto dai Criteri Comunali, che prevedono una dotazione aggiuntiva di
standards nel caso di superfici commerciali maggiori di 700 mq di SLP e/o con
Superficie di vendita maggiore di 400 mq per gli esercizi previsti negli
addensamenti commerciali;
- ulteriori garanzie di tutela degli ambiti di
particolare interesse culturale e paesaggistico: oltre al rispetto delle
specifiche prescrizioni del PRG per gli immobili vincolati, deve essere
verificato che gli interventi, con i relativi spazi vetrina, accessi ed arredi
commerciali, si inseriscano correttamente nel contesto tipologico degli edifici
adiacenti e, a tal fine, potranno essere sviluppati specifici regolamenti e
progetti di riqualificazione.
Un importante contributo è stato inoltre
dato dal Settore Ambiente e Territorio, in merito alle verifiche circa
l’impatto complessivo delle attività commerciali su
viabilità e parcheggi, clima acustico, verde, etc.. Viene infatti
ribadito che gli strumenti di programmazione e pianificazione commerciale devono
essere predisposti in coerenza con gli obiettivi di tutela ambientale, e che
l’approvazione dei progetti per il rilascio dei titoli abilitativi edilizi
e delle autorizzazioni per le nuove aperture, trasferimenti, variazione della
superficie di vendita e/o di settore merceologico degli esercizi commerciali,
è subordinata alla verifica della regolamentazione delle aree di sosta,
di impatto ambientale e di impatto sulla viabilità.
Contestualmente
all’elaborazione del nuovo allegato C, riferito espressamente alla
coerenza degli interventi sotto profilo commerciale, si è proceduto
all’adeguamento dell’impianto delle NUEA, principale elaborato
normativo prescrittivo del P.R.G..
E’ divenuto infatti fondamentale
garantire l’evoluzione del settore commerciale in modo integrato con le
altre componenti territoriali superando l’impianto settoriale originario
del Piano Regolatore, al fine di valorizzare al massimo la funzione urbana degli
insediamenti commerciali.
In questo senso è stato rivisto
l’articolato relativo alle destinazioni d’uso ammesse nelle Aree
normative e contestualmente aggiornate le specifiche categorie delle
destinazioni d’uso.
Nelle Aree normative in cui è consentita la
presenza di attività commerciali, vengono puntualmente precisate le
tipologie commerciali ammesse e calibrati i tipi di intervento.
Come detto precedentemente, il reperimento di idonei standard di aree a
servizi e di parcheggi - trattata analiticamente nell’allegato C, riveste
primaria importanza per il corretto inserimento degli insediamenti commerciali
nel territorio. Al fine di perfezionare l’efficacia dell’impianto
normativo è necessario intervenire anche su alcuni articoli delle
NUEA.
Tra le ulteriori modifiche introdotte nelle NUEA, vengono in ultimo dettate
le disposizioni transitorie e finali che fanno salvi gli Strumenti Urbanistici
Esecutivi, i Progetti ed i Protocolli di Intesa e gli interventi conseguenti a
convenzioni approvati prima dell’adozione della variante n. 160. In questi
casi, viene data comunque la possibilità di uniformarsi alle disposizioni
della stessa variante assumendole nella loro totalità.
Per quanto
riguarda gli elaborati cartografici, è stato inserito il nuovo Allegato
Tecnico - n. 17 – “Ambiti di insediamento commerciale”
prescrittivo che individua e delimita i Sistemi, gli Addensamenti e le
Localizzazioni commerciali L2, integrando quanto stabilito dalla Deliberazione
del Consiglio Comunale n. 18 (mecc. 2006 10283/122) del 12 marzo 2007, e
costituisce, pertanto, il riferimento per la verifica dell’appartenenza
degli esercizi commerciali a ciascuna sezione di censimento.
Come
precedentemente richiamato, per quanto attiene le Localizzazioni L2, la variante
recepisce quanto indicato nei Criteri Commerciali approvati e negli specifici
provvedimenti urbanistici ove esistenti.
A differenza dell’elaborato
grafico attualmente vigente, per garantire una più agevole lettura ed il
diretto raffronto con le altre tavole del Piano Regolatore, la tavola, è
suddivisa in n. 27 fogli a colori, analogamente a quella dell’Azzonamento
di P.R.G. ed utilizza come base cartografica la Carta Tecnica della Città
di Torino aggiornata a giugno 2007.
Al fine di permettere
una più agevole valutazione della classificazione commerciale del
territorio comunale sono state inoltre predisposte, a titolo illustrativo: una
versione di detto allegato tecnico, su foglio unico comprendente tutto il
territorio comunale (tavola M) ed una tavola nella quale gli Ambiti di
Insediamento Commerciale sono sovrapposti all’Azzonamento di
PRG.
La presente variante urbanistica rientra tra quelle “obbligatorie di
adeguamento a norme e piani sovraordinati”, di cui all’allegato II
della DGR n. 12-8931 del 9.6.2008 “Norme in materia ambientale - Primi
indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in materia di
Valutazione ambientale strategica di piani e programmi”, e si fonda sulle
scelte di pianificazione commerciale delineate con i Criteri approvati il
12.3.2007; tuttavia, data la valenza del provvedimento, si ritiene che sia
necessario procedere, prima dell’adozione da parte del Consiglio Comunale,
alla verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale.
A tal
fine, tenuto conto del fatto che l’iter del provvedimento di variante deve
essere sottoposto alla consultazione delle organizzazioni di tutela dei
consumatori e delle organizzazioni imprenditoriali del commercio rappresentative
a livello provinciale, secondo quanto disposto dall’articolo 29
dell’allegato A alla D.C.R. 563-13414 del 29 ottobre 1999 e s.m.i. e che,
pertanto, potrà essere oggetto di modifiche in recepimento della
consultazione suddetta, si è ritenuto necessario che la predisposizione
del provvedimento ed i lavori successivi prevedano l’affiancamento alle
strutture tecniche dell’Urbanistica e del Commercio da parte del
competente Settore Ambiente e Territorio che già ha contribuito nella
redazione della presente proposta. In tale sede sarà anche debitamente
sviluppata l’analisi di coerenza con il Piano di Zonizzazione Acustica.
Visto quanto sopra, la presente variante comporta:
1. La modifica dei
seguenti elaborati prescrittivi:
a) N.U.E.A. – stato attuale,
articoli 1, 3, 6, 8, 10, 15, 19, 24, 25, 26, 27, 31, 33, con l’analogo
fascicolo delle NUEA - variante [All.n.1.1 – 1.2].
2.La sostituzione
del seguenti elaborati prescrittivi:
b) N.U.E.A. - allegato C stato
attuale, con l’analogo NUEA fascicolo – allegato C variante [All.
n.2.1 - 2.2].
3.L’eliminazione dei seguenti elaborati
prescrittivi:
c) Tavole n.1 “Ambiti di insediamento
commerciale” e n.2 “Aree di lacuna e di copertura del servizio
commerciale di prossimità” allegate alla N.U.E.A. fascicolo I
– allegato C stato attuale [All. n.2.3 -
2.4].
4.L’introduzione dei seguenti nuovi elaborati
prescrittivi:
d) Allegato Tecnico n. 17 “Ambiti di insediamento
commerciale” integrando quanto stabilito dalla Deliberazione del Consiglio
Comunale n. 18 (mecc. 2006 10283/122) del 12 marzo 2007 – scala 1:5.000
-27 fogli a colori [All. da n.3.1 a
n.3.27].
5.L’introduzione dei seguenti nuovi elaborati a
titolo illustrativo:
e) Tav. M - “Ambiti di insediamento
commerciale” – scala 1:20.000 –foglio unico a colori
[All.n.4].
f) Tav. N - “Azzonamento con sovrapposizione degli ambiti
di insediamento commerciale”– scala 1:5.000 - 28 fogli a colori
[All.da n.5.1 a n.5.28].
g) Allegato “Riconoscimento delle zone di
Insediamento Commerciale” [All.n.6]
h) Allegato “relazione
illustrativa” [All.n.7]
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non
presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti, non comporta
modifica delle aree per servizi pubblici e non produce gli effetti di cui al
comma 4 dell’articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale, costituisce
pertanto variante parziale allo strumento urbanistico, ai sensi del comma 7
dell’art.17 della L.U.R.
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento, si procederà all'aggiornamento del Piano Regolatore
Generale in conformità alla presente variante.
Si dà atto che,
in merito agli indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in
materia di Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi, gli eventuali
approfondimenti necessari saranno valutati prima dell’adozione da parte
del Consiglio Comunale della variante urbanistica.
Come è emerso
dalla discussione in commissione, la variante attuale “fotografa”
minuziosamente la situazione del commercio torinese e le prossime future
trasformazioni, attualmente già previste dal piano commercio redatto e
approvato l‘anno passato.
Rispetto alla legislazione nazionale e
regionale, viene disciplinato e specificato un coefficiente per il calcolo dei
posti auto necessari per realizzare nuovi insediamenti di media
distribuzione.
Intervento positivo, considerata l’endemica mancanza di
parcheggio che affligge Torino, come qualsiasi grande città
italiana.
Sono quindi confermate le cinque aree previste per localizzare i
nuovi punti di grande distribuzione e gli svariati concentramenti di
attività commerciali presenti sul territorio cittadino.
Essendo
evidente nel passato piano del commercio che un corretto e funzionante sistema
deve integrare il piccolo commercio e quello ambulante con la media
distribuzione, sorge il dubbio che tale variante vada parzialmente a limitare lo
sviluppo proprio della media distribuzione, anello meno presente nel sistema
commercio dell’area cittadina.
Il parere in questione è
stato discusso nel corso della seduta Della II° Commissione tenutasi in
data 18 Settembre 2008.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
- Visto l'art.54 dello Statuto;
- Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n.133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e s.m.i., il
quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti per i quali è
obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed
all'art.44 ne stabilisce i termini e le modalità;
- Visti gli artt. 49 e 107 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli
Enti Locali approvato con D.L.gs 18 agosto 2000 e
s.m.i.;
PROPONE AL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
- di esprimere parere favorevole alla “VARIANTE PARZIALE N. 160
AL P.R.G., AI SENSI DELL’ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. DI ADEGUAMENTO
URBANISTICO AI CRITERI COMMERCIALI DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
COMUNALE 12 MARZO 2007 N. 18 - ADOZIONE.”
OMISSIS DELLA DISCUSSIONE
Risultano assenti dall’aula al momento del voto i Consiglieri
D’Acunto, Marrone per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del
voto sono 20.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 20
VOTANTI: 18
VOTI FAVOREVOLI: 13
VOTI CONTRARI: 5
ASTENUTI: 2 (Valle, Cavone)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
- di esprimere parere favorevole alla “VARIANTE PARZIALE N. 160
AL P.R.G., AI SENSI DELL’ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. DI ADEGUAMENTO
URBANISTICO AI CRITERI COMMERCIALI DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
COMUNALE 12 MARZO 2007 N. 18 -
ADOZIONE.”