MECC. N. 2008 04026/087


Atto n. 84





Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del


30 GIUGNO 2008

Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: ANTONELLI Roberto, CAPUTO Valentina, CAVALLARI Paolo, CLARICI Laura, CARTELLA Ferdinando, CAVONE Nicola, COLLURA Anna Maria, D’ACUNTO Angelo, DEL BIANCO Marianna, DOMINESE Stefano, FONTANA Marco, FARANO Nicola, MAFFEI Maurizio, MARRONE Maurizio, NOVO Valerio, PEPE Annunziata, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo, Davide TROIANO, VALLE Mauro.


In totale n. 21 Consiglieri

Risultano assenti i Consiglieri: BOSSO Giovanni, CERRATO Claudio, LAVECCHIA Felice, LAZZARINI Massimiliano


Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO

Ha adottato in

SEDUTA PUBBLICA




il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:




C4 PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REGOLAMENTO DEL DECENTRAMENTO) AVENTE AD OGGETTO:PIANO URBANO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE (PUMS). APPROVAZIONE LINEE D' INDIRIZZO.



CITTÀ DI TORINO

CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO - PARELLA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE


OGGETTO: C 4 PARERE (ARTT. 43 E 44 REGOLAMENTO DECENTRAMENTO) PIANO URBANO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE (PUMS). APPROVAZIONE LINEE DI INDIRIZZO

Il Presidente Guido Alunno, di concerto con il Coordinatore della II Commissione Claudio Cerrato, riferisce.

Con nota del 14/05/2008 Prot. n. 6454 la Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata, invita la Circoscrizione ad esprimere parere preventivo in merito alla proposta di deliberazione del Consiglio Comunale n. mecc. 1770/006, approvata dalla Giunta Comunale in data 01/04/2008.
Proposta dell'Assessora Sestero di concerto con l'Assessore Mangone.
Premesso che Torino dagli anni Novanta sta vivendo una fase di importanti trasformazioni economiche, sociali, culturali e urbanistiche, che hanno dovuto affrontare e superare la crisi della principale industria torinese e del suo indotto. Da città "dell'automobile" ha saputo investire sulle sue potenzialità e rinnovarsi, diventando oggi sede di importanti avvenimenti culturali e scientifici di livello internazionale che hanno restituito a Torino un'immagine degna della sua storia, gratificata dall'aumento continuo della presenza turistica. Le Olimpiadi hanno sicuramente accelerato quest'opera di trasformazione.
Con il Piano Regolatore del 1995 la Città ha dato l'avvio a un grande processo di modificazione dell'assetto territoriale, utilizzando vaste aree occupate da complessi industriali in disuso, per creare un ambiente urbano più eterogeneo, con una maggiore integrazione delle diverse componenti del vivere. Questo processo ha fatto da volano per iniziative di trasformazione diffuse sul territorio con la rilocalizzazione di attività produttive e artigianali in luoghi più idonei, meglio accessibili e inseriti in aree con infrastrutture e servizi adeguati.
La scelta cardine del Piano Regolatore è stata la trasformazione della Spina centrale e delle latistanti aree industriali dismesse, resa possibile dalla realizzazione del passante ferroviario con l'interramento dei binari, che ha consentito di ricucire e recuperare grandi spazi urbani da destinare a diverse attività e di migliorare l'attraversamento cittadino con la costruzione del viale della Spina, grande asse di distribuzione urbano, baricentrico alla Città.
La dimensione territoriale di riferimento per lo sviluppo di Torino oggi è quella dell'area metropolitana all'interno della quale, sono individuati gli ambiti per i nuovi insediamenti produttivi, economici, ma anche formativi, di ricerca e trasferimento tecnologico, nonché la rilocalizzazione di importanti poli di servizi quali la Città della salute e di sedi universitarie.





Lo sviluppo urbanistico deve essere correlato da una pianificazione adeguata del sistema della mobilità. L'attuazione di scelte di trasformazione del territorio slegate dalle scelte trasportistiche, spesso, può portare nel tempo a rincorrere le problematiche e a risolvere gli effetti indotti, effettuando azioni, nei due casi, non sempre economicamente convenienti e comunque non sinergiche. Quasi non ci si fosse resi conto che il territorio è unico, e che il suo uso non è infinito. In tal senso, oltre all'ultimazione della prima linea della metropolitana e al completamento del Passante Ferroviario, è prioritaria oggi l'esigenza di un ridisegno complessivo e di una razionalizzazione del sistema della mobilità urbana con un'apertura verso l'area metropolitana. Questo anche nell'ottica dell'impegno per una mobilità sostenibile e per rispondere agli orientamenti dell'Unione Europea in merito alle politiche ambientali, quali quelle contenute nel Libro Verde del 2007, "Verso una nuova cultura della mobilità urbana", e alle politiche dei trasporti definite dal Libro Bianco del 2001, "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte".
Tenuto conto che:
- quanto descritto ha contribuito e contribuirà a definire il nuovo assetto di Torino e che la qualità urbana si confronterà con le scelte trasportistiche che devono essere adeguate alla nuova configurazione del territorio e alla distribuzione della popolazione su di esso;
- il sistema della mobilità urbana deve consentire a ciascuno l'esercizio del proprio diritto a muoversi, senza gravare, per quanto possibile, sulla collettività in termini di inquinamento atmosferico, acustico, congestione e incidentalità;
- si deve procedere valutando attentamente la situazione esistente, coordinando le future scelte sia in campo urbanistico che trasportistico, scelte che dovranno essere ambientalmente sostenibili e coerenti con le scelte già precedentemente espresse e in corso di realizzazione quali il passante ferroviario e la linea 1 di metropolitana;
i trasporti, in particolare la circolazione veicolare privata, sono una delle fonti principali dell'inquinamento atmosferico e del rumore in ambito urbano. Le stringenti norme europee di contenimento delle polveri sottili ed altri gas inquinanti (Nox, CO2, Ozono, ecc.), nonché del rumore, pongono le città di fronte a nuove sfide che comportano politiche ed azioni che incentivino le forme di mobilità sostenibile per l'ambiente e contemporaneamente disincentivino la mobilità più inquinante, garantendo comunque accessibilità a tutti;
- va garantito un sicuro ed efficiente movimento delle merci, in equilibrio con le altre esigenze della mobilità, dell'ambiente e della qualità della vita dei cittadini. Dovranno essere sviluppate politiche di regolamentazione e gestione dell'accesso all'area urbana commisurate alle esigenze ambientali e logistiche - in particolare per il centro storico.
Visto che:
- nell'ottobre 2007, il Ministero dei trasporti ha emanato le linee guida per il "Piano Generale della Mobilità". In cui, efficienza, sicurezza, sostenibilità, sono requisiti fondamentali che consentono di migliorare la qualità della vita dei cittadini in riferimento ad una delle funzioni fondamentali, quella del muoversi dai luoghi di residenza a quelli di lavoro, di servizio, di studio, di svago e così via. Analoghi requisiti sono definiti affinché le imprese possano assicurare la circolazione delle merci in condizioni di economicità di gestione, di sicurezza del lavoro e di rispetto dell'ambiente;

- la Giunta Provinciale ha approvato la proposta di Piano Strategico Provinciale per la Sostenibilità, in data 27 novembre 2007 con DGP n. 1382 - 1360852, ed in particolare la scheda tematica che individua le opzioni di mobilità sostenibile per il miglioramento della qualità della vita;
- l'Agenzia per la Mobilità Metropolitana di Torino, nel 2007 ha approvato il Programma Triennale 2007-2009 dei servizi di trasporto pubblico locale dell'area metropolitana di Torino (PTA) il cui principio ispiratore è il riequilibrio modale della domanda di mobilità a favore del trasporto pubblico.
Considerato che:
- i Piani del traffico della Città, quali il 1° e 2° PUT, rispettivamente del 1995 e del 2002, e il PGTU del 2000 (sviluppato in area metropolitana), hanno una prospettiva di medio periodo, su obiettivi prevalentemente trasportistici, e sono pressoché concluse le attività e le azioni previste e integrate dai piani di dettaglio adottati (Programma urbano dei parcheggi, Piano esecutivo del traffico dell'area centrale, Piano degli itinerari ciclabili, Piani esecutivi di regolamentazione della circolazione e della sosta);
- partendo da questi presupposti, per pianificare e gestire la mobilità dei prossimi anni, con un'orizzonte temporale del medio-lungo periodo (10 anni), in un quadro di complessiva coerenza e integrazione dei diversi piani di settore, la Città di Torino intende redigere il Piano Urbano della Mobilità sostenibile, allineato con i più recenti indirizzi sviluppati a livello dell'Unione Europea ed a livello nazionale e regionale;
- con deliberazione G.C. del 6 novembre 2007 (mecc 2007 07322/006), è stato affidato al Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo Territorio - Politecnico e Università di Torino (DITER) - Osservatorio Città Sostenibili, un contratto per lo svolgimento di attività di ricerca in materia di strategia europea della mobilità sostenibile e valutazione ambientale strategica;
  1. garantire e migliorare l'accessibilità al territorio.
Il fine è quello di governare l'accessibilità al territorio in relazione alla diversa offerta delle modalità di trasporto e calibrarla rispetto alle necessità, attraverso l'analisi delle diverse esigenze e tipologie di mobilità espresse dai cittadini, compresi quelli dell'area metropolitana, da quella sistematica (casa-lavoro, casa-scuola), a quella erratica (svago, loisir...), e studiare quali possono essere le misure da adottare per le diverse tipologie, in rapporto alle esternalità economiche e sociali;
2. garantire e migliorare l'accessibilità alle persone
Il principio di accessibilità è alla base di ogni componente del sistema della mobilità urbana, dalla mobilità collettiva a quella individuale motorizzata, ciclabile e pedonale. La Città intende quindi sostenere il diritto di tutti a muoversi nello spazio urbano attraverso la fruibilità del trasporto pubblico, il miglioramento dell'accessibilità degli spazi pubblici ai pedoni, l'integrazione e completamento dei percorsi ciclabili;

3. migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente urbano
E' assodato che i trasporti, in particolare la circolazione veicolare privata, sono una delle fonti principali dell'inquinamento atmosferico e del rumore in ambito urbano. Le stringenti norme europee di contenimento delle polveri sottili ed altri gas inquinanti (Nox, CO2, Ozono, ecc.), nonché del rumore, pongono le città di fronte a sfide quasi impossibili da risolvere. Saranno sviluppate politiche ed azioni che incentivino le forme di mobilità sostenibile per l'ambiente e contemporaneamente disincentivino la mobilità più inquinante;

4. aumentare l'efficacia del trasporto pubblico
Obiettivo irrinunciabile per conseguire risultati sul fronte della sostenibilità ambientale dei trasporti e per riqualificare gli spazi urbani di relazione è di indurre un riequilibrio della domanda di trasporto tra collettivo e individuale a favore del primo, in modo da diminuire la congestione, favorire l'intermobilità, migliorare l'accessibilità alle diverse funzioni urbane.
Tutto ciò comporta una politica incisiva della mobilità che ponga particolare attenzione a rendere il trasporto pubblico più efficace, appetibile e progressivamente usufruibile da parte di tutti.

5. garantire efficienza e sicurezza al sistema della viabilità e dei trasporti
Si dovrà procedere con gli adeguamenti della rete stradale, sia della maglia principale, costituita dalle direttrici d'ingresso e dai grandi viali storici, sia della viabilità secondaria, di quartiere e locale, coniugando le diverse necessità richieste dalla compresenza di più funzioni (residenziali, commerciali, scolastiche, ecc), compresa l'efficienza del servizio di trasporto pubblico, il tutto perseguendo il miglioramento della sicurezza stradale in linea con gli obiettivi definiti dall'U.E. e dalla Regione Piemonte rispetto alla riduzione delle incidentalità;

6. governare la mobilità attraverso tecnologie innovative e l'infomobilità
L'utilizzo della infomobilità per gestire la circolazione urbana, pubblica e privata, costituisce uno strumento versatile per segnalare in tempo reale tutte le anomalie della circolazione e per fornire a chiunque debba effettuare uno spostamento un supporto decisionale per la scelta dei percorsi e della modalità di trasporto più conveniente. Per migliorare l'efficienza della circolazione motorizzata, pubblica e privata, si svilupperanno i sistemi di controllo e gestione telematica del traffico, con l'incremento del numero degli impianti semaforici centralizzati, degli apparati di videosorveglianza e di monitoraggio della circolazione, l'estensione del controllo degli accessi alla ZTL, il rinnovo degli apparati di controllo della flotta dei mezzi pubblici, il potenziamento dell'informazione all'utenza in fermata e a bordo dei mezzi;



7. definire il sistema di governo del Piano
È necessario incrementare la comunicazione per informare e sensibilizzare maggiormente i cittadini sulle scelte strategiche della Città sulla mobilità sostenibile, soprattutto ove impattano fortemente su abitudini e bisogni individuali. Saranno predisposte campagne di informazione sulle alternative di mobilità e sulle convenienze economiche. Altrettanta importanza sarà data all'attività di monitoraggio per valutare l'avanzamento della messa in campo delle azioni previste dal Piano, con l'aggiornamento della banca dati del sistema della mobilità, e in parallelo verificando, con la messa in relazione dei dati, il raggiungimento degli indicatori finali, fissati come raggiungimento di ogni obiettivo.

Il parere in questione è stato discusso nel corso della seduta Della II° Commissione tenutasi in data 18 Giugno 2008.

Nella discussione, considerato che il PUMS è più sostenibile nella misura si collega ad un Piano urbanistico che riduca la necessità di spostamenti, è emerso che le linee di indirizzo del Piano, sintetizzate in narrativa, non danno la priorità agli spostamenti pedonali come prima modalità da favorire in una città “sostenibile”.
In particolare si ritiene opportuno modificare il punto 2 con la seguente dicitura:
“GARANTIRE E MIGLIORARE L’ACCESSIBILITA’ ALLE PERSONE
Il principio di accessibilità è alla base di ogni componente del sistema della mobilità urbana, a cominciare dalla mobilità pedonale, poi quella collettiva e ciclabile, ed infine quella individuale motorizzata. La Città intende quindi sostenere il diritto di tutti a muoversi nello spazio urbano attraverso la fruibilità del trasporto pubblico, il miglioramento dell'accessibilità degli spazi pubblici ai pedoni, l'integrazione e completamento dei percorsi ciclabili;”

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE


Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 (mecc. 9600980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc. 9604113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art.44 ne stabilisce i termini e le modalità

PROPONE AL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE






OMISSIS DELLA DISCUSSIONE


Risultano assenti dall’aula al momento della votazione i Consiglieri Rabellino, Novo, Marrone, Del Bianco e Maffei per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono 16


VOTAZIONE PALESE


PRESENTI: 16
VOTANTI:13
VOTI FAVOREVOLI: 13
ASTENUTI: 3 (Fontana-D’Acunto-Puglisi)

Pertanto il Consiglio


DELIBERA