Consiglio Comunale
2008 00411/002
OGGETTO: INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DEL VALENTINO PER IL 2011.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- il Parco del Valentino ospitò nel 1911 l'Esposizione
per i primi 50 anni dell'Unità d'Italia e che tale decisione
comportò numerosi interventi di sistemazione ancor oggi
visibili nel territorio del Parco, come per esempio la Fontana
delle Quattro Stagioni, e che per i 100 anni dell'Unità
d'Italia nel 1961 fu realizzato il Giardino Roccioso;
- l'Assessore alle Politiche per la Casa e al Verde Pubblico ha
comunicato nei mesi scorsi la decisione di richiedere al Ministero
per i Beni e le Attività Culturali il finanziamento (circa
15 milioni di Euro) di un progetto complessivo di riqualificazione
del Parco del Valentino in vista delle manifestazioni per i 150
anni dell'Unità d'Italia;
- in questi anni i problemi di gestione e manutenzione del
Valentino, a causa dei molti usi impropri non coerenti con la
fisionomia di un parco storico sono sempre più evidenti
con vistosi fenomeni di usura e degrado di aree verdi e arredi,
dovuti anche all'intensa frequentazione;
- molti problemi sono stati causati da attività poco compatibili:
come gli accessi incontrollati delle auto e la sosta abusiva,
ai quali fortunatamente recentemente si è data una prima
risposta;
- in un parco storico come il Valentino non esistono aree pedonali,
creando una vera e propria contraddizione che si potrebbe risolvere
con una coerente pedonalizzazione, fatti salvi gli accesi ai mezzi
di servizio e ai pochi aventi diritto, come avviene in tutte le
aree pedonali in base al Codice Stradale;
- il Parcheggio del V Padiglione è sottoutilizzato ed usato
per usi non consoni alla sua costruzione;
- ad oggi il Regolamento del Parco del Valentino non è
completamente applicato;
- all'interno del Parco non esiste un presidio dei Vigili Urbani;
- nei mesi estivi le grandi aree prative non vengono irrigate;
Il Sindaco e la Giunta a:
1) definire in maniera più corretta il Parco, in coerenza
col Piano Regolatore, come area pedonale: oggi esso è classificato
nel suo insieme come Zona a Traffico Limitato, e al suo interno
porzioni cospicue sono dedicate alle "strisce blu" come
sottozone o di San Salvario o del Quartiere Centro;
2) potenziare il ruolo del Parcheggio del V Padiglione, mettendo
in atto tutti i necessari provvedimenti affinché questo
in futuro sia usato esclusivamente come parcheggio per l'intero
arco dell'anno, escludendo altri eventuali usi. Oggi infatti è
sottoutilizzato e chiuso nei mesi invernali per "Natale in
Giostra". Esso potrebbe, con un modesto investimento, raddoppiare
la sua capienza, come era previsto nel progetto preliminare originario,
e potrebbe con grande semplicità essere attrezzata un'uscita
pedonale sul lato di Villa Glicini, verso la "Casa sospesa",
per raggiungere più facilmente l'area della Promotrice;
3) ampliare la disponibilità di posti auto in struttura,
con la costruzione di un altro parcheggio interrato di fronte
a Torino Esposizioni verso corso Massimo D'Azeglio in modo da
servire il futuro Science Center e la nuova sede di Experimenta,
oppure sotto corso Marconi nelle corsie centrali pedonalizzandone
la superficie, senza interferire con aree verdi o monumenti di
un certo interesse storico e architettonico. Abbandonando perciò
il progetto di costruzione di un parcheggio proprio davanti al
castello del Valentino;
4) ridurre le vaste superfici asfaltate di alcuni viali del parco,
come ad esempio viale Mattioli a lato dell'Orto Botanico, viale
Turr dietro il Borgo Medievale, viale Balsamo Crivelli, restringendo
ridondanti sezioni viabili, e incrementando le aiuole sul fronte
del Castello del Valentino;
5) individuare tracciati specifici per i ciclisti su viale Virgilio
senza creare conflitti con i pedoni;
6) chiudere o almeno limitare il traffico sull'asse di viale Bojardo,
usato spesso come alternativo a corso massimo D'Azeglio;
7) riportare al centro dei percorsi ciclopedonali del Parco l'elemento
"acqua" che era una delle caratteristiche del parco
storico riaprendo fontanelle e cascatelle ove possibile;
8) rivedere il progetto di recinzione del Valentino, presentato
in Commissione creando una recinzione lungo tutto il perimetro
in modo "leggero" e non "invasivo", più
che altro a scopo dissuasivo, senza esasperare i temi della "sicurezza",
ma soprattutto per evitare gli usi impropri del parco non prevedendo
la chiusura notturna del Valentino diversamente dalla recinzione
storica del giardino roccioso;
9) inserire un piccolo presidio della Polizia Municipale, soprattutto
nei periodi di più intensa frequentazione, che potrebbero
viaggiare molto più utilmente in bicicletta o con mezzi
a trazione elettrica all'interno del parco;
10) prevedere un punto informativo della Città in stretto
legame con la Circoscrizione all'interno del Valentino, aperto
ai tanti frequentatori e turisti capace di informare su tutte
le iniziative di carattere ambientale e sui percorsi ciclopedonali,
i sentieri della collina, l'anello verde;
11) recuperare il rapporto col fiume pulendo e riqualificando
le banchine, che sono ormai da 15-20 anni divenute impraticabili,
mentre fornivano un tempo piacevoli spazi per il passeggio e la
sosta al cospetto del fiume, soprattutto in estate, con sedili
inseriti tra le finte "roccette";
12) dare piena attuazione agli indirizzi contenuti nel Regolamento
del parco del Valentino, approvato dal Consiglio Comunale ormai
sette anni or sono e per molti aspetti disatteso;
13) costituire come previsto dal Regolamento un Comitato di gestione
del Parco, sotto la guida del verde Pubblico, che decida gli indirizzi
di gestione, contribuisca all'elaborazione di progetti di restauro,
vigili sulle attività e sulle manifestazioni che vi si
svolgono, coinvolgendo tutti i soggetti e gli enti interessati,
a partire dalla Circoscrizione con un suo rappresentante;
14) inserire nel progetto di riqualificazione un impianto di irrigazione
per le vaste superfici prative, nei mesi estivi ridotte a campi
di calcio brulli e costipati, con stagioni sempre più calde
e siccitose;
15) individuare ai margini del parco, in modo da non intaccare
la tipologia di parco storico,delle aree dove risistemare alcuni
campi da basket eliminati per riqualificare la superficie del
tetto del V Padiglione e non più ricollocati;
16) rivedere alcune concessioni e attuare un maggior controllo
su alcuni interventi edilizi nell'assenza di un piano di arredo
urbano per il parco."