Divisione Lavoro, Formazione Professionale e Sviluppo Economico
Settore Sviluppo Economico
n. ord. 137
2007 04627/068
OGGETTO: ADESIONE DELLA CITTÀ DI TORINO AL "COMITATO PROMOTORE INFOMOBILITÀ - LOGISTICA E MOBILITÀ SOSTENIBILI". APPROVAZIONE DELLO STATUTO - CONTRIBUTO DI EURO 20.000,00 PER LE SPESE DI GESTIONE DEL COMITATO PER L'ANNO 2007.
Proposta del Vicesindaco Dealessandri.
L'evoluzione nel campo delle telecomunicazioni di questi ultimi
anni ci permette di scambiare, dove e quando vogliamo, una vastissima
quantità di informazioni.
L'operatività sul territorio, la necessità di comunicazione
continua, la necessità di interazione tra "viaggiatore"
e "centrale" ci portano a introdurre il concetto di
Infomobilità, ovvero l'insieme delle tecnologie e delle
infrastrutture che permettono lo scambio di informazioni tra persone
e "cose" in movimento.
Il tessuto economico, imprenditoriale e scientifico della Regione
Piemonte è caratterizzato dalla cospicua presenza di specifiche
competenze e risorse, sia nel settore automotive sia nel settore
ICT, legate al territorio da decenni di intensa attività
produttiva ed innovativa.
La filiera produttiva piemontese, sia relativamente all'auto quale
output finale sia per quanto riguarda le componenti autoveicolari,
possiede know how competitivo sul mercato internazionale, nonché
importanti capacità di interfaccia con il mondo scientifico
ed accademico, che permettono l'investimento di significative
risorse umane e materiali nell'innovazione.
La filiera produttiva piemontese ICT ha il suo punto di eccellenza
in Torino Wireless, che raccoglie i più rilevanti soggetti
ICT dell'area del Piemonte in un sistema condiviso di valori,
strategie e azioni in modo da incrementare la competitività
del territorio attraverso una forte integrazione di ricerca e
sviluppo, imprenditorialità e risorse finanziarie.
Tali importanti competenze (uniche in Italia nella combinazione
della contemporanea presenza nello stesso territorio) trovano
nel settore emergente ed in forte espansione dell'infomobilità,
un naturale sbocco. Le capacità tecniche, industriali e
di verifica specifiche del territorio, rappresentano una peculiarità
di eccellenza che potrà essere compiutamente implementata
e quindi adeguatamente utilizzata nella realizzazione di servizi
e supporti per l'infomobilità autoveicolare e non.
Si riportano, di seguito, i più significativi esempi delle
risorse e delle esperienze territoriali in tale ambito:
- la presenza di Fiat, Iveco e Iribus, produttori storici di auto,
camion e bus. L'elemento di maggior importanza riguardo all'infomobilità
è lo sviluppo di specifiche e innovative competenze su
componenti e protocolli di comunicazione a bordo;
- la sperimentazione del trasporto pubblico locale. Torino è
stata una delle prime città ad adottare un sistema di gestione
del trasporto pubblico e controllo del traffico tramite 5T s.c.r.l.,
una società consortile nata nel 2001 su mandato della Città.
Lo sviluppo di competenze ha permesso una successiva esportazione
di questa soluzione o di applicazioni parziali in altre città
europee. La società partecipa ad iniziative di ricerca
a livello nazionale ed europeo per le quali il sistema 5T costituisce
un laboratorio permanente aperto a tutti per sperimentare le tecnologie
telematiche più innovative;
- la presenza del Politecnico di Torino, uno dei più importanti
centri accademici dell'intera Europa;
- la presenza dell'ISMB, centro di ricerca, un centro R&S
coinvolto in molti progetti, tra cui Galileo, finanziati da Istituzioni
europee (es. GJU), così come da soggetti industriali;
- la presenza della Fondazione Torino Wireless che ha come obiettivo
la creazione e il sostegno di un Cluster tecnologico insistendo
sulle sinergie tra soggetti pubblici e privati in Ricerca, Imprenditorialità
e Finanza;
- la presenza di Tilab, il centro R&S di Telecom Italia Group,
un centro di eccellenza nelle comunicazioni wireless;
- la crescita di buone competenze nello sviluppo di applicazioni
software;
- la presenza di molte aziende che producono apparecchiature elettroniche,
es. Magneti Marelli o Elem;
- la presenza del Comitato Promotore del Programma Galileo, la
cui missione è sostenere la partecipazione del Piemonte
nelle attività del programma Galileo.
- Altri fattori di forza saranno rappresentati negli anni dall'insediamento
a Torino delle infrastrutture di Precise Time Facilities di Galileo,
il nuovo sistema satellitare europeo. Questo contribuirà
fortemente ad un ulteriore sviluppo di competenze sulla misurazione
del tempo, favorendo la realizzazione di applicazioni specifiche
per la navigazione e servizi correlati.
Un cospicuo numero di soggetti industriali, centri di ricerca
e soggetti istituzionali stanno lavorando in molti progetti o
iniziative legate all'Infomobilità e a Galileo.
La presenza di soggetti quali la FIAT può portare allo
sviluppo di un ampio numero di aziende, specialmente PMI, attive
in tutte le diverse fasi dello sviluppo di prodotti e servizi
automotive, e potenzialmente del settore Infomobilità.
Queste aziende ora rappresentano un vantaggio di alto valore per
l'intera Regione, in termini di tecnologia e gestione della conoscenza,
tali da essere considerate una leva nella definizione e nell'operatività
delle politiche industriali all'interno del cluster tecnologico
di Torino.
Il tema dell'infomobilità rappresenta un'importante occasione
per il territorio piemontese di esprimere le eccellenze e le competenze
presenti con l'obiettivo di una crescita economica e industriale
del settore dei trasporti e dell'ICT. Quest'ultima area, coerentemente
agli indirizzi nazionali e europei, è ritenuta infatti
la tecnologia abilitante per realizzare soluzioni di eccellenza
sul piano dei prodotti/servizi.
La Città di Torino, da parte sua, ha posto in essere molti
progetti concernenti lo sviluppo locale e la riqualificazione
delle aree urbane degradate nonché alcune iniziative, assunte
di concerto con altri attori istituzionali impegnati sul territorio,
relative al sostegno e alla promozione sia di attività
economiche e produttive in fase di start up sia di quelle già
esistenti.
In considerazione dell'importanza di sostenere il consolidamento
e lo sviluppo dell'economia piemontese e valutate le potenziali
ricadute positive sul sistema della ricerca, dell'innovazione
e della produzione, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino,
il Comune di Torino con Finpiemonte S.p.A., ritengono opportuno
costituire un apposito Comitato Promotore Infomobilità.
Il Comitato, che non persegue fini di lucro, ha lo scopo di "promuovere
azioni strutturali per un approccio sistemico al tema dell'infomobilità:
tema che rappresenta un'importante occasione per il territorio
regionale e torinese di esprimere le eccellenze e le competenze
presenti".
Finpiemonte S.p.A., con nota MCP/fa/07/560 del 12 aprile 2007
(all. 1 - n. ), con la quale ha inoltrato alla
Città la bozza di Statuto del costituendo Comitato (all.
2 - n. ), si è resa promotrice della creazione
del Comitato in oggetto.
Nell'ottica di sostenere la crescita economica e industriale del
settore dei trasporti e della logistica e dell'ICT, si sottolinea
l'importanza della creazione del Comitato in oggetto in quanto
esso rappresenterebbe un importante veicolo di promozione e divulgazione
delle eccellenze di settore presenti sul territorio.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'articolo 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'articolo 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per le motivazioni meglio espresse in premessa, che qui integralmente
si richiamano e che fanno parte delle decisioni:
1) di approvare l'adesione della Città di Torino al "Comitato
Promotore Infomobilità", con sede legale in Torino,
presso Finpiemonte S.p.A.;
2) di approvare la bozza di Statuto del Comitato in oggetto (all.
2 bis - n. ) che si allega alla presente
deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;
3) di dare comunque atto che quanto previsto dall'articolo 14
dello Statuto del Comitato deve essere interpretato ai sensi dell'articolo
23 della Legge 241/1990, così come modificato dall'articolo
4 della Legge 340/2000, secondo il quale sono accessibili tutti
i documenti in possesso dei gestori di pubblici servizi dagli
stessi utilizzati ai fini dell'attività amministrativa;
4) di impegnare il rappresentante della Città nel Comitato
a relazionare semestralmente alla competente Commissione Consiliare
circa le attività svolte dal Comitato;
5) di rimandare, ad avvenuta costituzione del Comitato, a successiva
determinazione dirigenziale l'impegno di spesa previsto nella
misura di Euro 20.000,00 quale contributo a Finpiemonte S.p.A.,
in quanto Segreteria Tecnica del Comitato, per le spese di gestione
dello stesso;
6) di autorizzare il Sindaco della Città di Torino, che
è altresì autorizzato ad apportare eventuali modifiche
meramente formali laddove necessarie e concordate con i soggetti
promotori del Comitato, o un suo delegato a rappresentare la Città
nel Comitato e ad intervenire alla stipula dell'atto costitutivo;
7) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'articolo 134, 4° comma del Testo
Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
1. Su iniziativa di Regione Piemonte, Provincia di Torino,
Città di Torino, Finpiemonte S.p.A., in quanto effettivamente
aderiscano, è costituito il
"Comitato Promotore Infomobilità - Logistica e Mobilità
sostenibili"
(di seguito, per brevità, il Comitato).
Al Comitato potranno aderire in qualità di promotori altre
Province piemontesi e relativi Comuni capoluoghi in relazione
allo sviluppo di specifici progetti di competenza territoriale.
2. Il Comitato può inoltre autorizzare l'adesione di ulteriori
soggetti pubblici, o di soggetti privati rappresentanti interessi
generali, che intendano contribuire alla realizzazione degli scopi
del Comitato stesso.
1. Il Comitato ha sede in Torino
1. Il Comitato, che non persegue fine di lucro, ha lo scopo
di promuovere lo sviluppo di azioni strutturali per un approccio
sistemico ai temi dell'infomobilità, mobilità sostenibile
e logistica: temi che rappresentano un'importante occasione per
il territorio regionale e torinese di esprimere le eccellenze
e le competenze presenti. Obiettivo prioritario è la crescita
economica e industriale del settore dei trasporti e della logistica
in genere e dell'ICT in particolare. Quest'ultima area, coerentemente
agli indirizzi nazionali ed europei, è ritenuta infatti
la tecnologia abilitante per realizzare soluzioni di eccellenza
sul piano dei prodotti e dei servizi nel contesto dei temi individuati.
Il Comitato si propone di supportare con specifiche azioni la
valorizzazione delle capacità e delle eccellenze scientifiche
e imprenditoriali presenti sul territorio, anche al fine di promuovere
la nascita e/o lo sviluppo di PMI nella filiera infomobilità,
mobilità sostenibile e logistica, il tutto nel rispetto
dei principi statali e comunitari in materia di aiuti alle imprese,
laddove applicabili.
2. Per gli scopi anzidetti il Comitato raccoglie i contributi
di soggetti pubblici e privati, ai sensi del successivo articolo
6.
1. Nell'ambito degli scopi indicati dall'articolo 3 il Comitato
può:
a) promuovere e curare la raccolta e l'elaborazione di dati, di
ricerche e di studi di fattibilità per l'identificazione
delle potenzialità, delle risorse e delle competenze di
eccellenza possedute dagli attori territoriali e coinvolgere sulle
stesse progetti e proposte di ricerca del settore;
c) sollecitare i soggetti che esso riterrà più idonei
a contribuire agli scopi di cui all'articolo 3;
d) porre in essere le forme di pubblicità, di informazione
e di comunicazione idonee a favorire gli obiettivi di cui all'
articolo 3 e promuovere in ogni sede, in particolare in ambito
nazionale ed internazionale, l'interessamento agli scopi di cui
al suddetto articolo;
e) divulgare negli ambiti scientifici, economici, istituzionali
e negli altri ambiti ritenuti idonei, le informazioni utili al
perseguimento degli scopi di cui all'articolo 3;
f) promuovere e sostenere iniziative di divulgazione presso il
pubblico degli sviluppi e delle conoscenze del settore ICT;
g) sostenere iniziative finalizzate alla valorizzazione delle
competenze e del know how di settore, anche attraverso il supporto
di specifici strumenti di formazione, borse di studio e master
universitari;
h) promuovere, nell'ambito delle normative applicabili, ulteriori
iniziative volte al raggiungimento degli scopi di cui all'art
3 sulla base di specifiche intese da assumersi, di volta in volta,
con i competenti enti regionali e statali.
1. Il Comitato, al fine di perseguire gli scopi di cui all'articolo
3, si avvarrà della consulenza di un apposito Steering
Committee a cui possono partecipare enti di ricerca pubblici e
privati, nonchè aziende aventi sede nell'ambito geografico
regionale ed operanti in misura prevalente nel settore dell'infomobilità,
mobilità sostenibile e logistica e/o delle tecnologie ICT
per applicazioni innovative del settore, Associazioni imprenditoriali
ivi comprese quelle del settore artigianale e Organizzazioni Sindacali
di settore maggiormente rappresentative.
Fin dal momento della costituzione partecipano allo Steering Committee,
previa intesa, un rappresentante dei seguenti enti: Confindustria
Piemonte, Unioncamere del Piemonte, Fondazione Torino Wireless.
La partecipazione allo Steering Committee, dovrà essere
approvata da parte del Comitato.
2. Le prestazioni svolte nell'ambito dell'attività dello
Steering Committee sono gratuite.
1. Per raggiungere gli scopi precisati, il Comitato si avvale
degli apporti di qualunque tipo, procurati da componenti o da
soggetti terzi, tanto pubblici quanto privati; in particolare,
detti apporti possono consistere anche in ricerche, studi di fattibilità,
progetti comunque denominati.
2. La natura e l'entità degli apporti e la loro accettazione
sono determinate con deliberazione del Comitato.
1. L'organizzazione del Comitato e le decisioni inerenti al
suo funzionamento ed agli impegni economici e finanziari sono
di competenza del Comitato stesso.
2. Gli Enti e le Società pubbliche aderenti saranno rappresentati,
rispettivamente, dal Presidente della Regione Piemonte o suo delegato,
dal Presidente della Provincia di Torino o suo delegato, dal Sindaco
della Città di Torino o suo delegato, dal Presidente di
Finpiemonte o suo delegato. Gli Enti e le società pubbliche
che aderiranno successivamente saranno rappresentati dai loro
legali rappresentanti o loro delegati.
Gli altri componenti, non Enti pubblici, possono farsi stabilmente
rappresentare per iscritto da un soggetto delegato.
I rappresentanti possono essere revocati o sostituiti in ogni
momento dal componente che ha effettuato la nomina.
Ciascun componente ha diritto ad un solo voto. I rappresentanti
possono nominare volta per volta propri sostituti per il caso
di impedimento.
3. Il Presidente del Comitato è nominato tra i rappresentanti
dei componenti; potrà inoltre essere nominato anche un
Vice Presidente. Con le stesse modalità è altresì
nominato un Segretario, anche tra persone estranee al Comitato.
1. Il Comitato, che si riunisce presso la sua sede o altrove,
è convocato dal Presidente di sua iniziativa ovvero su
richiesta di almeno due dei componenti o loro rappresentanti,
su "ordine del giorno" da comunicarsi con preavviso
minimo di tre giorni, mediante raccomandata A.R. o fax.
2. Le riunioni sono validamente tenute se è presente la
maggioranza dei componenti o dei loro rappresentanti.
3. Le deliberazioni sono validamente assunte con il voto favorevole
della maggioranza dei componenti, salvo nel caso in cui si tratti
di stabilire l'entità degli apporti finanziari dei componenti,
nonché di autorizzare l'adesione al Comitato da parte di
nuovi componenti che ne facciano domanda, ai sensi del comma 2
dell'articolo 1, nel qual caso è richiesta l'unanimità.
4. Delle deliberazioni del Comitato si redige verbale sottoscritto
dal Presidente e dal Segretario, ed inoltre trascritto in apposito
libro. Ogni componente del Comitato ha facoltà di ottenere
copia dei verbali.
1. Al Presidente del Comitato è attribuita la legale
rappresentanza per ogni atto necessario all'esecuzione delle deliberazioni
del Comitato medesimo.
In caso di assenza o impedimento del Presidente, tali funzioni
saranno demandate al Vice Presidente ove nominato.
1. Il Comitato può nominare, nell'ambito dell'Albo dei Dottori Commercialisti di Torino e del Registro dei Ragionieri di Torino, un Revisore per il controllo della regolarità e della correttezza della Gestione.
1. Il Comitato affida le funzioni di tesoreria e di cassa a Finpiemonte Spa.
1. Ogni componente ha facoltà di recesso dal Comitato, con preavviso di almeno trenta giorni, mediante lettera raccomandata al Presidente.
1. Il Comitato cesserà la propria attività e si scioglierà non appena attuate le proprie finalità e comunque non oltre il 31 dicembre 2010. L'eventuale residuo attivo del patrimonio sarà devoluto ai conferenti in quote proporzionali ai rispettivi apporti finanziari.
1. Il Presidente trasmette agli enti pubblici aderenti i documenti di volta in volta richiesti dai rappresentanti da essi nominati relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura del Comitato.
1. Per quanto non previsto dal presente statuto si fa rinvio
ai principi generali del diritto ed alle norme del codice civile.
In originale firmati: