Consiglio Comunale
2006 06963/002
OGGETTO: COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DA PARTE DELLA CITTA` NEI PROCESSI DI VIOLENZA CONTRO LE DONNE.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
che per volontà del Comune di Torino, nel 1998 si è costituito il "Coordinamento Cittadino contro la violenza alle donne", composto dall'Amministrazione Comunale, dagli Enti che operano sul territorio cittadino quali ASL, ASO, Associazioni ed Organizzazioni che svolgono attività di prevenzione, aiuto ed assistenza alle donne, con l'obiettivo di costruire una rete tra questi soggetti, sviluppando la conoscenza del fenomeno, armonizzando le rispettive metodologie di intervento e permettendo di avere una conoscenza dei dati e delle rispettive iniziative intraprese per creare una rete di contrasto al fenomeno;
- la violenza sulle donne è una delle forme di violazione
dei diritti umani più diffusa ed occulta nel mondo, che
colpisce donne di Paesi e di continenti diversi, di religioni,
culture e retroterra sociali differenti, istruite o analfabete,
ricche o povere, sia che vivano in tempo di guerra o in tempo
di pace;
- secondo uno studio basato su cinquanta ricerche svolte in
tutto il mondo, almeno una donna su tre nella vita è stata
picchiata, costretta al sesso o ha subito altri tipi di abusi.
Solitamente questi abusi sono perpetrati da un familiare o da
un conoscente;
- il Consiglio d'Europa ha dichiarato che la violenza domestica
è la principale causa di morte e invalidità per
le donne in età compresa tra i 16 e i 44 anni, con un'incidenza
maggiore di quella provocata dal cancro o dagli incidenti automobilistici;
- in corrispondenza ai recenti casi di cronaca che rivelano
modi diversi di accanirsi sul corpo e la mente femminili, emerge
l'esigenza di un maggior ruolo delle istituzioni pubbliche nel
contrasto al fenomeno, sia con delle politiche di prevenzione,
sia a sostegno delle donne vittime di violenza;
- gli effetti della costituzione di parte civile del Comune
nel processo sarebbero molteplici e porterebbero a:
- modificazione dei parametri di valutazione del danno arrecato
all'atto di violenza poiché aggiungerebbero al danno sulle
persone il danno alla comunità;
- creazione di una giurisprudenza che riconosca nell'atto
della violenza, oltre che una lesione dell'integrità e
dei diritti della persona, anche un gesto lesivo dei diritti collettivi
alla cittadinanza di un territorio e quindi alla sicurezza e alla
libertà di circolazione;
- infine la costante presenza istituzionale delle Amministrazioni
locali estesa in diverse città quali parti civili nei processi
per violenza alle donne potrebbe essere un deterrente nei confronti
degli atti di violenza e quindi uno strumento di prevenzione;
Il Sindaco e la Giunta a:
- costituire il Comune parte civile nei casi di violenza contro
le donne denunciati in Città;
- verificare l'esistenza dei presupposti normativi e amministrativi
necessari e, in difetto, a predisporre tutti gli atti utili a
conseguire il risultato;
- valorizzare e sostenere le iniziative del Coordinamento
Cittadino contro la violenza alle donne, in modo che divengano
parte integrante delle politiche dell'Amministrazione comunale
sul tema della violenza."