Vice Direzione Generale Gabinetto del Sindaco e Servizi Culturali
Gabinetto del Sindaco e Servizi CulturaliSettore Affari Generali
e Manifestazioni
n. ord. 169
2006 05127/001
OGGETTO: COSTITUZIONE DEL COMITATO "TORINO 2008 WORLD DESIGN CAPITAL" - PROVVEDIMENTI STATUTO.
Proposta del Sindaco Chiamparino e del Vice Sindaco De Alessandri.
Nel maggio del 2003 la Città di Torino ha partecipato
al bando indetto da ICSID, l'International Concil of Societies
of Industrial Design e da ICOGRADA l'International Council of
Graphic Design Associations, entrambi proposti allo sviluppo del
product e del graphic design in tutto il mondo, candidandosi ad
ospitarne la segreteria congiunta.
Torino è arrivata alla selezione finale confrontandosi
con Città quali Bruxelles, Copenhagen, Hong Kong, Montreal
e Nagoya; vedendosi riconosciuto dalla giuria il suo ruolo storico
di capitale dell'industria, il lungimirante progetto di conversione
dell'identità cittadina, oltre che una buona dose di capacità
di sperimentazione e di ricerca, ha superato le concorrenti ed
è riuscita a conquistarsi il merito di essere nominata,
nel corso dell'Assemblea Generale di ICSID del 30 settembre 2005,
prima "World Design Capital".
Tale riconoscimento è stato pensato non tanto per quelle
città che già da tempo si sono affermate a livello
internazionale per la loro vocazione al design, ma per quei centri
che stanno progressivamente avviando un discorso di ricerca in
tale ambito. Per Torino il conferimento vale a convalidare quel
processo di sviluppo economico e culturale che la proietta verso
l'auspicata trasformazione in città della progettazione
ben calata in ambito internazionale.
Torino nel 2008 sarà quindi il soggetto internazionale
di riferimento per il mondo del design.
Questo il senso dell'annuncio ufficiale avvenuto il 13 febbraio
di quest'anno, in occasione del quale è stato sottoscritto
un contatto tra ICSID e Città con cui quest'ultima si impegna
a sviluppare un calendario di manifestazioni ed eventi che permetterà
di evidenziare le eccellenze piemontesi nell'ambito del design,
dell'ingegneria e della ricerca e di sviluppare, nei medesimi
ambiti, reti di confronto internazionale.
In considerazione di quanto esposto la Regione Piemonte, la Città
e la Provincia di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione
Cassa di Risparmio di Torino, la Camera di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura di Torino e l'ADI - Associazione per
il Disegno Industriale, intendono costituirsi in Comitato per
la realizzazione e l'organizzazione delle attività connesse
all'evento 2008 World Design Capital.
L'adesione al Comitato è aperta alle Istituzioni, agli
Enti, alle persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private,
italiane e straniere che, oltre a condividere i principi e gli
scopi del Comitato, contribuiscono al suo patrimonio e alla sua
gestione nella misura determinata dal Consiglio di Amministrazione
e vengono ammessi con le modalità previste dallo Statuto
del Comitato stesso.
Il Comitato verrà finanziato dai suoi stessi membri e dalle
altre contribuzioni e dalle elargizioni che perverranno al medesimo
a qualsiasi titolo o che saranno destinate da parte di soggetti
pubblici e privati ad incremento del patrimonio.
Preso atto della significativa importanza per la Città
di Torino degli obiettivi perseguiti dal suindicato Comitato,
occorre ora provvedere agli atti necessari alla relativa costituzione
e all'approvazione del relativo statuto così come risulta
dal testo unito alla presente deliberazione per farne parte integrante
e sostanziale (all. 1 - n. ).
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per quanto espresso in narrativa:
1) di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa che
qui integralmente si richiamano, la partecipazione della Città
di Torino alla costituzione del Comitato "Torino 2008 World
Design Capital" nei termini illustrati in premessa;
2) di approvare lo schema di Statuto del sopracitato Comitato
che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
In applicazione degli artt. 28 comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto
della Città di Torino è garantita la trasmissione
dei progetti del bilancio preventivo e del bilancio consuntivo
nonché la versione finale di tali documenti così
come approvata dal Consiglio di Amministrazione; vengono altresì
trasmessi dal Presidente gli ulteriori documenti richiesti di
volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura
del Comitato (art. 15);
3) di partecipare al patrimonio del Comitato con un apporto da
stabilire con apposita deliberazione della Giunta Comunale la
quale dovrà, tra l'altro, prevedere le modalità
di finanziamento della spesa;
4) di autorizzare il Sindaco pro-tempore on. Sergio Chiamparino
alla sottoscrizione dell'atto costitutivo e dello Statuto del
comitato e di conferirgli il potere di apportare eventuali ed
opportune modifiche non sostanziali dirette ad una migliore redazione
dell'atto o di delegare, in sua vece, un rappresentante;
5) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione
del Comitato sono a carico di quest'ultimo, richiamato ogni beneficio
di legge;
6) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto
voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente
eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
E' costituito un Comitato denominato:
in appresso indicato come il "Comitato".
Il Comitato richiede alla Regione Piemonte il riconoscimento della
personalità giuridica, ai sensi del D.P.R. 10 febbraio
2000 n. 361.
Il Comitato ha sede legale in Torino, Piazza Palazzo di Città
n. 1 e sede operativa ed amministrativa in Torino, all'indirizzo
che verrà determinato dal Consiglio di Amministrazione
con apposita deliberazione.
Il Comitato può istituire anche altrove uffici amministrativi
e di rappresentanza.
Il Comitato svolge la propria attività nel territorio della
Regione Piemonte.
Il Comitato non ha scopo di lucro e si propone di organizzare,
in accordo con ICSID - International Council of Societies of Industrial
Design l'evento Torino 2008 World Design Capital. Il Comitato,
a seguito dell'assegnazione della nomina alla Città di
Torino come prima World Design Capital e sulla base del contratto
sottoscritto tra ICSID e la Città di Torino in data 13
febbraio 2006, si impegna a sviluppare eventi e attività
che mettano in mostra le eccellenze del territorio piemontese
nell'ambito del design, ingegneria e ricerca, a promuovere la
cultura del design italiano da un punto di vista economico, sociale
e culturale e ad attivare e sviluppare reti e confronti di carattere
internazionale nell'ambito del design.
Per il perseguimento dei propri scopi il Comitato, ferma l'esclusione
di qualsiasi scopo di lucro, può compiere, sia direttamente
sia partecipando ad altri Enti e/o società, tutte le attività
mobiliari, immobiliari e finanziarie utili, necessarie o comunque
strumentali al perseguimento del proprio scopo.
Sono Membri Fondatori del Comitato, in quanto sottoscrivono
l'atto costitutivo o vi aderiscono entro un anno dalla costituzione,
la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di
Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio
di Torino, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
di Torino e l'ADI - Associazione per il Disegno Industriale.
I suddetti Istituzioni ed Enti, se non sottoscrivono l'atto costitutivo
del Comitato, hanno diritto di esservi ammessi quali Membri Fondatori,
dietro semplice richiesta scritta da inviarsi al Consiglio di
Amministrazione.
Possono altresì entrare a far parte del Comitato le Istituzioni,
gli Enti e le persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private,
italiane e straniere che, oltre a condividere i principi e gli
scopi del Comitato, accettano il presente statuto, contribuiscono
al suo patrimonio ed alla sua gestione nella misura determinata
dal Consiglio di Amministrazione e vengono ammessi con deliberazione
assunta a maggioranza assoluta del Consiglio di Amministrazione,
previa valutazione positiva in merito alla sussistenza delle condizioni
di cui sopra.
Il patrimonio del Comitato è costituito:
- dal fondo di dotazione iniziale, individuato in sede di atto
costitutivo ed aumentato dai Membri Fondatori successivamente
accettati;
- dai beni immobili e mobili e dalle altre contribuzioni che perverranno
al Comitato a qualsiasi titolo da parte di soggetti pubblici e/o
privati, espressamente destinati ad incremento del patrimonio;
- dalle elargizioni fatte da Enti o da privati con espressa destinazione
ad incremento del patrimonio;
- dalle somme derivanti dalle rendite non utilizzate;
- dai crediti relativi alle voci che precedono.
Le entrate del Comitato, tutte disponibili per il raggiungimento
dello scopo, sono costituite:
- dai contributi erogati dai Membri del Comitato;
- dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle
attività istituzionali;
- da eventuali donazioni, elargizioni, erogazioni o attribuzioni
da parte di soggetti pubblici e privati od a titolo di successione
mortis, che non siano espressamente destinate al patrimonio;
- da eventuali contributi attribuiti con questa specifica finalità
dallo Stato, da Enti Territoriali, da altri Enti pubblici ovvero
da soggetti pubblici e privati;
- da ricavi delle proprie attività istituzionali, accessorie,
strumentali e connesse.
Il patrimonio, come indicato nell'atto costitutivo e come ulteriormente
incrementato, ed i contributi e le elargizioni corrisposti da
soggetti pubblici e privati, con esclusione del fondo di dotazione
iniziale indisponibile e di eventuali ulteriori componenti espressamente
dichiarate indisponibili dal donante e/o dal Consiglio di Amministrazione,
hanno il fine di garantire il funzionamento del Comitato, la realizzazione
dei suoi scopi e la copertura degli eventuali disavanzi di gestione.
Il Comitato, a seguito del riconoscimento della personalità
giuridica, risponde delle obbligazioni assunte esclusivamente
con il proprio patrimonio, restando comunque esclusa ogni responsabilità
degli Amministratori.
Ogni somma che sia versata al Comitato a titolo di contributo
o sottoscrizione non sarà in alcun caso ripetibile.
Il Consiglio di Amministrazione decide con apposita deliberazione
l'eventuale esclusione dei Membri del Comitato per i seguenti
motivi:
- grave e reiterato inadempimento degli obblighi e doveri derivanti
dal presente Statuto;
- inadempimento dell'obbligo di effettuare le contribuzioni ed
i conferimenti previsti dal presente Statuto.
Nel caso di Enti e/o persone giuridiche, l'esclusione ha luogo
anche per i seguenti motivi:
- estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;
- apertura di procedure di liquidazione;
- fallimento e/o apertura delle procedure prefallimentari e/o
sostitutive della dichiarazione di fallimento.
I Membri del Comitato possono, in ogni momento, recedere dal Comitato,
fermo restando il dovere di adempiere, fino alla data dell'approvazione
del bilancio in corso, le obbligazioni assunte sino a quel momento.
Sono organi del Comitato:
- il Consiglio di Amministrazione;
- il Presidente;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.
Composizione
Il Consiglio di Amministrazione è composto da un numero
di componenti pari al numero dei Membri del Comitato oltre al
Presidente.
Il Consiglio di Amministrazione è composto dal legale rappresentante
di ciascun Ente Membro del Comitato o da un loro delegato designato
in via permanente.
I membri del Consiglio di Amministrazione durano in carica per
tutta la durata del Comitato, salvo dimissioni o revoca.
Il Consiglio di Amministrazione elegge al proprio interno il Vice
Presidente.
Poteri
Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i
più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria
del Comitato e quindi, a titolo meramente esemplificativo e non
esaustivo, delibera in merito alle seguenti materie:
- linee di indirizzo generale dell'attività del Comitato;
- modifiche al presente Statuto;
- fissazione delle remunerazioni spettanti ai membri del Collegio
dei Revisori del Conti;
- approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo;
- scioglimento e liquidazione del Comitato, con nomina e poteri
dei liquidatori;
- ammissione di nuovi componenti;
- ogni decisione attinente al perseguimento dello scopo del Comitato;
- approvazione dei programmi operativi e dei budget relativi;
- verifica e controllo sulla conformità della destinazione
del patrimonio del Comitato con le disposizioni del presente Statuto
e sull'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
- attribuzione dei poteri al Presidente, oltre a quelli assegnati
al medesimo dal presente Statuto;
- gestione ed impiego del patrimonio, raccolta di fondi, monitoraggio
e controllo delle attività svolte;
- stabilisce compenso e poteri del Direttore.
Convocazione
Il Consiglio è convocato dal Presidente o, in caso di sua
assenza od impedimento, dal Vice-Presidente, o, in caso di sua
assenza o impedimento, dal Consigliere più anziano d'età
a mezzo di raccomandata, telefax, telegramma o e-mail con prova
dell'avvenuta ricezione, da spedire almeno il terzo giorno antecedente
quello della riunione del Consiglio di Amministrazione, con l'indicazione
del luogo, giorno e ora della riunione e degli argomenti all'ordine
del giorno.
Il Consiglio di Amministrazione è altresì convocato,
con le modalità di cui sopra, qualora lo richiedano per
iscritto almeno due membri del Consiglio medesimo.
Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione partecipano i componenti
del Collegio dei Revisori dei Conti e vi assiste, senza diritto
di voto, il Direttore che cura, di regola, la redazione del verbale
delle riunioni.
In caso di assenza o impedimento del Direttore, i verbali vengono
redatti dalla persona designata dal Presidente della riunione.
Il Consiglio di Amministrazione deve essere convocato almeno ogni
sei mesi e comunque:
- entro il mese di ottobre di ciascun anno per l'approvazione
del bilancio preventivo relativo all'esercizio successivo;
- entro il mese di aprile per l'approvazione del conto consuntivo;
- entro quindici giorni dalla richiesta di almeno due dei componenti
del Consiglio di Amministrazione.
Quorum
Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito
quando è presente la maggioranza assoluta dei suoi componenti
in carica.
Ogni componente del Consiglio di Amministrazione ha diritto ad
un voto.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione sono assunte
a maggioranza assoluta dei voti dei presenti. In caso di parità
prevale il voto del Presidente.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione cui partecipino
tutti i membri ed almeno due Revisori sono valide anche in difetto
di formale convocazione.
Presidente è il Sindaco pro tempore della Città
di Torino o, in difetto, il membro del Consiglio di Amministrazione
delegato dal Sindaco della Città di Torino.
Il Presidente ha la rappresentanza legale del Comitato di fronte
ai terzi ed in giudizio, convoca e presiede le riunioni del Consiglio
di Amministrazione.
In caso di assenza o di impedimento del Presidente, le sue attribuzioni
spettano al Vice-Presidente e, in caso di impedimento di quest'ultimo,
al Consigliere più anziano d'età, sino alla cessazione
dell'impedimento o dell'assenza del Presidente ovvero alla nomina
di un nuovo Presidente.
Il Presidente dura in carica per tutta la durata del Comitato,
salvo dimissioni o revoca da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente nomina il Direttore fissandone la durata dell'incarico.
Il Direttore, che agisce sotto la sorveglianza del Presidente,
al quale deve rispondere del proprio operato:
- dirige e coordina le attività operative mirate alla realizzazione
di Torino 2008 World Design Capital e delle manifestazioni connesse;
- collabora all'attuazione delle deliberazioni del Consiglio di
Amministrazione;
- dirige e coordina gli uffici del Comitato ed il personale dello
stesso;
- coordina e controlla le attività degli enti e/o dei collaboratori
esterni chiamati a partecipare alle iniziative del Comitato;
- provvede alla instaurazione ed alla cessazione dei rapporti
di lavoro con riguardo a funzioni non dirigenziali;
- compie tutti gli atti di ordinaria amministrazione attinenti
la gestione; può ricevere procure attinenti la rappresentanza
dell'Ente.
Il Direttore partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione,
senza diritto di voto.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre
membri, nominati, uno ciascuno, dai Fondatori Regione Piemonte,
Provincia di Torino e Città di Torino.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di controllare
la gestione amministrativa del Comitato, di vigilare sull'osservanza
dello Statuto e di accertare la regolare tenuta della contabilità,
avvalendosi della collaborazione del Direttore.
I componenti del Collegio dei Revisori dei Conti hanno il diritto
di assistere alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e
nominano nel loro ambito il proprio Presidente.
Il Collegio dei Revisori dei Conti dura in carica per tutta la
durata del Comitato, salvo dimissioni o decesso.
I membri del Consiglio di Amministrazione svolgono la loro funzione gratuitamente, salvo l'eventuale rimborso di spese sostenute e documentate.
L'esercizio chiude al 31 dicembre di ciascun anno.
Il Consiglio di Amministrazione approva, entro il mese di ottobre
dell'anno precedente, il bilancio preventivo relativo all'esercizio
successivo e, entro il mese di aprile, il rendiconto della gestione
dell'esercizio precedente, accompagnato da una relazione che dia
conto degli obiettivi perseguiti dal Comitato e degli interventi
realizzati.
Nella redazione di tali documenti il Consiglio di Amministrazione
si attiene alle regole di ordinata contabilità, ai principi
contabili nazionali ed internazionali, nonché a quanto
previsto dal Codice Civile in materia di redazione di bilancio
di società.
I progetti di bilancio preventivo e di bilancio consuntivo,
almeno dieci giorni prima dell'espressione dell'avviso sugli stessi
da parte del Consiglio di Amministrazione (organo che approva
i bilanci), nonché la versione finale del bilancio preventivo
e consuntivo, così come approvata dal Consiglio di Amministrazione,
saranno inviati a tutti i Membri del Comitato.
Il Presidente trasmette ai Membri del Comitato i documenti di
volta in volta richiesti dai Consiglieri di Amministrazione da
essi nominati, relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura
del Comitato.
Salvi i casi di estinzione di cui al seguente articolo 17, il Comitato si scioglierà al termine degli eventi previsti per il 2008 ed inerenti allo scopo del Comitato stesso ovvero dell'ultima delle manifestazioni ad essi connesse, e comunque soltanto dopo che siano state regolarmente adempiute tutte le obbligazioni assunte dal Comitato in relazione al raggiungimento dello scopo di cui al presente Statuto e dopo l'approvazione del rendiconto finale.
Il Comitato si estingue per:
- il raggiungimento dello scopo;
- il venir meno, l'impossibilità o l'inattuabilità
dello scopo;
- deliberazione del Consiglio di Amministrazione.
L'eventuale patrimonio residuo, ultimata la fase di liquidazione,
sarà devoluto ad enti pubblici fondatori per opere finalizzate
ad attività correlate o simili allo scopo del Comitato
sul territorio della Regione Piemonte, secondo le direttive deliberate
dal Consiglio di Amministrazione del Comitato.
Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa rinvio ai
principi generali del diritto ed alle norme del codice civile
italiano e delle altre leggi italiane in materia.
Visto, per inserzione e deposito.
Torino, lì