Consiglio Comunale
2006 01330/002
OGGETTO: SOSPENSIONE DEGLI SFRATTI NELLE CITTÀ CON MENO DI UN MILIONE DI ABITANTI.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- la Gazzetta Ufficiale n. 27 del 2 febbraio
2006 reca il Decreto Legge 1° febbraio 2006 n. 23, che prevede
la sospensione delle esecuzioni degli sfratti, per le famiglie
con portatori di handicap o ultrasessantacinquenni;
- il citato Decreto Legge si applica solo nelle
città con oltre un milione di abitanti e quindi esclude
la città di Torino;
- il Comune di Torino vive una situazione di
grave precarietà abitativa dovuta:
a) allalta incidenza
degli sfratti, in particolare per morosità;
b) ai livelli insostenibili
raggiunti dagli affitti;
c) ai tagli, operati
dal Governo in tutte le leggi finanziarie, del fondo per il contributo
di sostegno allaffitto;
d) allassenza di
fondi nazionali a sostegno di piani straordinari per laumento
e lo sviluppo dellofferta di alloggi di edilizia residenziale
pubblica;
- lesclusione del Comune di Torino dalla
sospensione degli sfratti prevista dal Decreto Legge 23/2006 è
grave ed inaccettabile.
Il Sindaco ad intervenire nei confronti dei Presidenti della
Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, nonché
nei confronti di tutti i gruppi parlamentari per chiedere la modifica
sostanziale del Decreto Legge 23/2006 nelliter parlamentare
di conversione in legge ed in particolare a richiedere le seguenti
modifiche:
1. che la sospensione degli sfratti si applichi
in tutti i Comuni ad alta tensione abitativa come da elenco dellapposita
delibera Cipe;
2. che la sospensione degli sfratti riguardi
tutti i nuclei famigliari soggetti a sfratto, senza distinzione
di tipologia, con reddito inferiore al limite di reddito fissato
per la decadenza dallassegnazione degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica;
3. che la sospensione degli sfratti sia almeno
di un anno per alloggi di proprietà di piccoli proprietari
e di almeno due anni per alloggi di grandi proprietà private;
4. che si avvii immediatamente un tavolo a cui
partecipino, oltre al Governo, le Regioni, i Comuni, i Sindacati
inquilini per definire un piano nazionale straordinario per il
recupero, lacquisto o la costruzione di almeno 500.000 alloggi
a canone sociale e/o concordato."