Consiglio Comunale
2006 00667/002
OGGETTO: OFTALMICO: SALVAGUARDIAMO UN PATRIMONIO DELLA CITTA' DI TORINO.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- il documento dei responsabili di struttura
del presidio ospedaliero Oftalmico che enuncia che l'Ospedale
Oftalmico è "Presidio Ospedaliero Specialistico, con
funzioni di riferimento Regionale per Oftalmologia Infantile,
Glaucomi, Traumatologia, Retina, Maculopatia, Patologie Corneali,
Ipovisione, Oftalmologia Plastica e Ricostruttiva", oltre
che "sede di grandi attrezzature" e "Ospedale clinicizzato",
in quanto sede della Clinica Oculistica dell'Università
con fondamentali compiti e incarichi di assistenza, ricerca e
insegnamento unici nella Regione Piemonte a cui afferiscono oltre
450 studenti divisi fra Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia,
Corso di Laurea in Ortottica, Scuola di Specializzazione in Oftalmologia,
Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche - Oftalmologia;
- l'Ospedale è, inoltre, sede dell'unico
Pronto Soccorso Oculistico della Regione Piemonte e del Centro
di Riabilitazione Visiva, della Clinica oculistica dell'Università,
anch'esso Centro di riferimento regionale;
- l'Ospedale Oftalmico costituisce un complesso
integrato nel quale ben si compendiano tutte le attività
specialistiche e subspecialistiche dell'Oftalmologia con le attività
di supporto internistico, metabolico e diabetologico, anestesiologico,
radiologico e laboratoristico necessarie sia all'assistenza specialistica
ospedaliera, sia e soprattutto all'assistenza territoriale;
- l'attività dell'Ospedale, coordinata
dalla Direzione Sanitaria di Presidio, è suddivisa nei
seguenti Dipartimenti: Dipartimento di Malattie Oculistiche -
Dipartimento Funzionale di Produzione Diagnostica;
- punto di forza del Presidio Ospedaliero Oftalmico
è proprio la sua organizzazione di tipo dipartimentale
che consente, grazie alla totale condivisione del personale, degli
spazi e delle apparecchiature, di produrre sinergie che consentono
una gestione efficiente ed efficace non solo dell'attività
assistenziale, ma anche dell'attività clinica di ricerca
e della formazione;
- nel periodo 2001-2005 il Presidio è
stato sottoposto a totale ristrutturazione e pertanto tutti i
luoghi di diagnosi e cura rispondono pienamente ai requisiti della
L.R. 616/2000 e del D.Lgs. 626/1994. L'investimento economico
per tale ristrutturazione è stato di circa 8.500.000 Euro.
Nel solo corso del 2005 sono stati inaugurati la nuova sede del
Pronto Soccorso e il nuovo Reparto di Diagnostica strumentale
oculistica. Sono, inoltre, in corso di ultimazione i lavori di
ristrutturazione della V sala operatoria e del Reparto di Diagnostica
Radiologica dotati di apparecchiature innovative di ultima generazione;
- nel mese di gennaio 2005, l'intera struttura
è stata sottoposta al processo di verifica, da parte della
Commissione Regionale, ai fini dell'accreditamento. Il Presidio
è in attesa della certificazione in fascia A, con conseguente
incremento tariffario, dato che la verifica ha dato esito positivo.
Pertanto tutta l'attività effettuata all'interno del Presidio
si svolge, non solo in locali idonei e rispondenti in tutto alle
normative vigenti, ma anche secondo protocolli e linee guida condivise
e che garantiscono efficacia, efficienza nonché il massimo
della sicurezza sia ai pazienti che agli operatori;
- la maggior parte delle apparecchiature di diagnosi
e terapia oculistica sono state aggiornate ed inoltre sono state
acquisite apparecchiature innovative di nuova generazione ed altissima
tecnologia con un investimento, negli ultimi due anni, di circa
3.000.000 Euro, grazie anche alle donazioni effettuate dalla Compagnia
di San Paolo, capaci di tecniche d'indagine all'avanguardia che
si discostano dai livelli essenziali di assistenza, che consentono
di ottimizzare gli attuali standard diagnostici e di sfruttare
con migliore adeguatezza le più recenti tecniche terapeutiche.
Da un punto di vista degli effetti socioeconomici per il territorio,
appare evidente che l'utilizzo delle migliori tecniche per la
salvaguardia della visione ha determinato un impatto positivo
diminuendo il grado di handicap determinato da gravi patologie
oculari quali le maculopatie, le cheratopatie, il glaucoma e l'ambliopia
che sono tra le prime cause di malattia sociale;
- l'attività del Presidio Ospedaliero
si esplica tra Pronto Soccorso, attività di degenza e attività
ambulatoriale. In particolare il Pronto Soccorso del Presidio
accoglie circa 70.000 pazienti all'anno provenienti da tutta la
Regione essendo l'unica struttura 24H del Piemonte. Solo il 15%
dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso è residente
in A.S.L.1, il 78% proviene infatti dalle altre A.S.L. del Piemonte
e l'8% è costituito da pazienti provenienti dalle altre
regioni italiane e dall'estero. Presso il Pronto Soccorso operano
ogni giorno 7 medici oculisti con una organizzazione di tipo dipartimentale.
A questo proposito è utile, inoltre, sottolineare come
il Pronto Soccorso sia da anni il riferimento per molti pazienti
che, trattati presso altre strutture, pubbliche e private, prive
di specialisti nelle ore pomeridiane e/o notturne, vengono trasferiti
o si rivolgono direttamente all'Ospedale Oftalmico;
- l'attività di degenza conta circa 7.500
ricoveri anno (oltre 6.000 interventi chirurgici) suddivisi tra
degenza ordinaria e day surgery. Oltre il 50% dei ricoveri ordinari
dell'Ospedale proviene dal Pronto Soccorso. Ciò sta a significare
che più di 1000 pazienti sono ricoverati in stato di acuzie
e quindi con patologie oculari caratterizzate dalla grave compromissione
della funzionalità dell'organo e con problemi sanitari
e assistenziali di grado elevato;
- l'incremento di attività a cui si è
assistito dall'anno 2002 ha avuto due effetti benefici di estrema
rilevanza sia a livello sanitario sia a livello sociale:
1) tempi d'attesa per intervento di cataratta
ridotti al minimo e cioè al tempo strettamente necessario
per l'effettuazione dei controlli medici prericovero;
2) soddisfazione a tale livello del bisogno sanitario
per cui si è assistito gradualmente nel tempo alla diminuzione
sostanziale della domanda, sino ad arrivare negli ultimi mesi
dell'anno 2004 ad un dimezzamento rispetto al passato delle prenotazioni;
- questo fenomeno ha consentito agli operatori
dell'Ospedale Oftalmico di potersi maggiormente dedicare ad interventi
di maggior peso sanitario e quindi poter differenziare di più
l'offerta delle prestazioni erogate. La percentuale degli interventi
per cataratta, rispetto al totale degli interventi, ha subito
negli anni una netta riduzione attestandosi sul 50%, mentre, per
contro, il mix degli altri interventi ha avuto un contestuale
aumento nel medesimo periodo. I tempi di attesa per intervento
di cataratta sono da ormai due anni, stabilizzati in 2-3 mesi
per le quattro Divisioni Ospedaliere e 5-6 mesi per la Clinica
Oculistica. L'attività ambulatoriale è maggiormente
articolata e si svolge, per quanto attiene l'oculistica, sia all'interno
della struttura che presso i poliambulatori territoriali, per
un totale di circa 80.000 prestazioni annue;
- il modello organizzativo del Servizio di Anestesia
dell'Ospedale Oftalmico di Torino è fondato sulla centralità
del paziente, sul controllo del rischio anestesiologico e rappresenta
un modello di efficienza e di qualità garantendo, con un
organico di soli 5 Anestesisti, oltre 8.000 anestesie all'anno
in elezione (di cui l'80% in day surgery) e la pronta disponibilità
per interventi in urgenza. L'inserimento del paziente nel percorso
anestesiologico, caratterizzato da fasi distinte (valutazione
preoperatoria, intervento chirurgico, controllo del dolore postoperatorio,
intervento in caso di urgenze) sottoposte ad un attento controllo,
ha ridotto il rischio anestesiologico a livelli tali che negli
ultimi anni non si sono registrate complicanze legate all'anestesia
nonostante la fragilità dei pazienti sottoposti alla chirurgia
oftalmologica (si tratta spesso di pazienti molto anziani e affetti
da patologie come ad esempio il diabete e le malattie cardiovascolari
che aumentano notevolmente i rischi legati all'anestesia e che
proprio per queste loro caratteristiche non vengono trattati in
altra sede);
- l'Oftalmico garantisce, mediante il Laboratorio
Analisi Ospedaliero, la diagnostica per l'intera Azienda. Sul
Servizio, che effettua circa 830.000 esami/anno, gravitano, infatti,
sette punti prelievo territoriali, le Cure Domiciliari, i Sert
e due residenze assistenziali la RSA Cardinale Ballestrero e il
Presidio Valletta. Tutta l'attività del laboratorio viene
svolta in accettazione diretta così come la gran parte
degli esami (oltre 15.000 all'anno) di diagnostica radiologica
che vengono effettuati presso il Presidio. Il Servizio di Radiologia
effettua circa 35.000 esami/anno ed è dotato di una TAC
spirale di nuova acquisizione. Il Servizio esegue routinariamente
indagini contrastografiche delle vie lacrimali ed indagini ecografiche
dell'orbita. Per questi esami l'affluenza è regionale essendo
la Radiologia dell'Oftalmico l'unica ad eseguirli in tutto il
Piemonte ed è anche di riferimento per gli altri Ospedali
per la diagnostica della traumatologia orbitaria. Inoltre presso
l'Ospedale ha sede la Struttura Complessa di Malattie metaboliche
e Diabetologia che ha in carico 6.350 pazienti diabetici attivi,
effettua un totale di circa 25.000 prestazioni annue e garantisce,
grazie alle specifiche sinergie con le Divisioni Oculistiche e
la Clinica Universitaria, un percorso diagnostico-terapeutico,
accreditato, completo ed efficace per la retinopatia diabetica;
- tutta l'attività dell'Ospedale viene
svolta da soli 275 operatori tra sanitari, tecnici e amministrativi,
in quanto l'organizzazione totalmente dipartimentale della struttura
consente di ottimizzare sia le risorse umane che strumentali,
infatti al continuo aumento di produttività a cui si è
assistito negli ultimi anni non ha fatto seguito un incremento
del personale;
- dal 2004 l'Ospedale Oftalmico fa, inoltre,
parte della rete HPH (Health Promotion Hospital) e grazie alla
formazione specifica degli operatori, all'elaborazione di protocolli
terapeutici e all'ampliamento dell'ambulatorio di terapia del
dolore garantisce un riferimento adeguato per il dolore relativo
alla patologia oculare in ambito regionale;
- dall'anno 2003 a tutt'oggi, a fronte di un
aumento di produzione soprattutto nell'ambito della day surgery,
l'Ospedale Oftalmico ha raggiunto e mantenuto il pareggio di bilancio.
Il posizionamento economico a pareggio di bilancio è intervenuto
con il procedere della riorganizzazione in atto, mirata ad una
maggiore efficienza operativa e ad un miglior controllo dei costi;
- l'eventuale trasferimento delle Divisioni oculistiche
presso altri ospedali cittadini, prospettata con la bozza del
P.S.S.R., avrebbe le seguenti implicazioni:
- chiusura dell'unico Pronto Soccorso Oculistico
della Regione;
- necessità di procedere all'assunzione
di ulteriore personale medico e infermieristico per rendere autosufficienti
le singole Divisioni di oculistica, infatti la gestione dipartimentale
delle risorse umane consente da questo punto di vista di svolgere
l'attività con un numero inferiore di unità;
- necessità di procedere all'acquisizione
di altre apparecchiature per fornire a tutte le divisioni la dotazione
minima di strumenti, attualmente in condivisione grazie all'utilizzo
dipartimentale delle apparecchiature e degli strumenti;
- necessità di procedere alla riqualificazione
del personale, infatti, ad oggi, i vari professionisti sono complementari
per le varie superspecializzazioni che si sono create nel tempo,
accanto all'attività di base effettuata da tutte le Strutture,
all'interno del Presidio;
- l'Ospedale Oftalmico, che rappresenta un riferimento
per tutta la popolazione piemontese da circa 150 anni, è
costantemente cresciuto sia dal punto di vista tecnico che dal
punto di vista strutturale, sino a raggiungere negli ultimi anni
un livello di eccellenza difficilmente riproducibile presso altre
strutture in quanto è stato reso possibile unicamente dall'aggregazione
e dalle sinergie che si sono create fra tutti i professionisti.
Non si deve, inoltre, dimenticare che da un sondaggio effettuato
tra i medici di famiglia l'Ospedale Oftalmico è risultato
il quarto Centro Oftalmologico a livello nazionale e che i numerosi
atti di solidarietà forniti dai pazienti, in questi giorni,
testimoniano la necessità di mantenere una struttura oftalmica
all'interno della rete ospedaliera regionale, bisogna, ancora,
sottolineare che a livello europeo esistono importanti ospedali
monospecialistici oculistici quali il Moorfield di Londra, il
Karlinska di Stoccolma e la Fondazione Rotchild di Parigi, oltre
agli Ospedali Oftalmici di Roma e Milano per citare i principali;
- lo "smembramento" dell'Ospedale Oftalmico
determinerebbe l'azzeramento di questa esperienza decennale nonché
della storia dell'Oftalmologia torinese che, presso il Presidio,
ha costruito sinergie irripetibili costituendo, anche e soprattutto
in quanto struttura pubblica e Centro di II e III livello, una
sicurezza nella diagnosi e indicazioni terapeutiche per il paziente
affetto da tutta la patologia oculistica.
L'ampio dibattito e le audizioni svolte in IV CCP sulla mozione in oggetto.
Il Sindaco e la Giunta a salvaguardare il patrimonio professionale
rappresentato dall'Ospedale Oftalmico nella riorganizzazione della
rete dei servizi di oculistica della Città e della Regione
nel contesto complessivo previsto dalla programmazione sanitaria
che scaturirà dal PSSR al fine di garantire il pieno soddisfacimento
dei bisogni di salute dei cittadini nonché l'integrità,
il coordinamento e l'appropriatezza delle risposte sanitarie.
A tal scopo si impegnano il Sindaco e la Giunta a promuovere,
nell'ambito dell'apposito organismo di coordinamento cittadino
e nelle consultazioni previste dal percorso di approvazione del
PSSR, un confronto articolato e approfondito con le sensibilità
e le competenze delle rappresentanze sindacali, professionali
e delle associazioni dei cittadini per adeguare, dal punto di
vista dell'efficacia e dell'efficienza, l'intera rete dei servizi
di oftalmologia e di quelli ad essi collegati nell'erogazione
delle prestazioni sanitarie in regime di urgenza, ricovero ordinario,
Day-Hospital, Day-Surgery e ambulatoriali.
Inoltre, per mantenere nella discussione un clima sereno, si richiede
che nel passaggio del documento da bozza a proposta di PSSR venga
riconsiderata l'affermazione in cui si parla di dismissione dell'ospedale
Oftalmico."