OGGETTO: C.4 PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REGOLAMENTO SUL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO " TRASFORMAZIONE URBANISTICA DI SPINA 3. COSATITUZIONE DEL
COMITATO SPINA 3. APPROVAZIONE DELLO STATUTO".
Il Presidente Guido ALUNNO,
di concerto con il Coordinatore della II Commissione Claudio CERRATO,
riferisce.
Con nota del 4 novembre 2005 n.prot.2052, il Settore
Coordinamento Urban 2, ha richiesto alla Circoscrizione di esprimere il parere
di competenza ai sensi degli artt. 43 e 44 sulla trasformazione urbanistica di
Spina 3. Costituzione del "Comitato Spina 3". Approvazione dello
Statuto.
Nell'area Spina 3 si sta costruendo un pezzo di città
nuovo, connotato come gli altri ambiti urbani dalla sua morfologia,
dall'architettura degli edifici, dagli spazi e dalle funzioni pubbliche ma anche
dai cittadini che ci andranno a risiedere, a lavorare e che fruiranno dei
servizi spostandosi da altre zone di Torino.
La complessità insita
nella nascita di questo nuovo quartiere è evidente ed occorre affrontarla
per garantire la qualità della vita nel nuovo insediamento, dando per
acquisito quanto già definito in sede di progetto a livello fisico e
funzionale, partendo dalla consapevolezza che sono già presenti abitanti
e attività e che dopo le Olimpiadi negli edifici pubblici e privati ne
andranno a vivere altri, con storie, bisogni, attese che richiedono attenzione e
risposte per evitare che si sviluppino disagi e conflitti e per costruire senso
di appartenenza e identità.
Negli ultimi anni a Torino si sono
sviluppate esperienze positive di rigenerazione di contesti urbani, nell'ambito
del Progetto Periferie che ha posto particolare attenzione al coinvolgimento
degli abitanti e degli attori locali. Questo percorso si è connotato
sempre di più con l’attenzione allo sviluppo della comunità
locale, coinvolgendone gli aspetti culturali, economici e sociali in una cornice
di solidarietà finalizzata alla cittadinanza attiva.
Affrontare
ora il problema della qualità dell'abitare in un'area urbana "nuova"
richiede un ulteriore ripensamento degli strumenti utilizzati ed un grande
impegno per individuare un approccio innovativo. Il lavoro svolto attraverso il
coinvolgimento diretti dei cittadini ha confermato il valore della
partecipazione dei diversi soggetti alla progettazione delle azioni e la
capacità propositiva che si sviluppa nel dialogo tra gli attori presenti
in un territorio ed anche in questo caso può essere assunto come
metodo.
Per accompagnare la trasformazione di Spina 3 si sono
già definiti un piano di comunicazione e la collocazione di due
info
point nelle Circoscrizioni 4 e 5. Si tratto ora di avviare una fase nuova:
accompagnare lo sviluppo locale e promuovere la costruzione della
comunità nuova che si sta insediando e che si insedierà
nell’area di Spina 3 nei prossimi anni.
L’area della Spina 3
sotto il profilo territoriale e urbano si può rappresentare allo stesso
tempo come l’occasione per completare il disegno urbano dei quartieri di
Basso San Donato verso sud e di Lucento verso nord. Punto fondamentale di
collegamento e di snodo tra i due insiemi è il Parco della
Dora.
Il Parco, gli insediamenti di terziario superiore di rango urbano e
metropolitano, rappresentati da Environnement Park, dal centro commerciale di
Corso Umbria e dalla nuova chiesa del Sacro Volto, con i nuovi uffici
dell’Arcidiocesi, rappresentano un indubbio patrimonio per la parte di
città che si sta realizzando, ma altrettanta attenzione va prestata
all’integrazione dei nuovi quartieri con l’abitato circostante, non
si tratta infatti di una città nuova e autosufficiente, bensì di
due complementi urbani che gravitano necessariamente sul tessuto storico
preesistente.
In questo quadro particolare attenzione andrà posta
nella realizzazione ed assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale
pubblica, che risulteranno dalla riconversione del Villaggio Olimpico, in modo
da evitare la concentrazione di nuclei multiproblematici, favorendo la
realizzazione di un mix sociale con particolare attenzione anche al rapporto tra
le generazioni e alla presenza di nuclei formati da persone di età
inferiore ai 40 anni. Tutto ciò dovrebbe rendere più facile
l’integrazione sociale a livello locale
.L’obiettivo
evidenziato di monitorare e governare il processo di costituzione del nuovo
insediamento è stato condiviso sia dalle Circoscrizioni IV e V, il cui
territorio è interessato dalla trasformazione, sia dagli operatori che
hanno realizzato le opere destinate ad accogliere i nuovi cittadini e le nuove
attività economiche. Questi ultimi si sono impegnati a sostenerlo anche
finanziariamente, attraverso la corresponsione di 1 euro a metro quadrato
edificato.
L’esperienza che l’amministrazione ha già
acquisito tramite la gestione di programmi complessi negli ambiti interessati
dal programma PPU a Porta Palazzo e Urban 2 a Mirafiori Nord, caratterizzati sia
da coinvolgimento e responsabilizzazione di partner provenienti dal mondo
economico e sociale sia da ampia flessibilità ed autonomia gestionale,
inducono a riproporre il modello del Comitato di Scopo (ex art. 39 cc) come
strumento innovativo maggiormente rispondente alle specifiche necessità
del compito di regia che la città intende affidargli.
La
Città di Torino, ritenendo la dimensione partecipativa un fattore
strategico per il successo dei programmi complessi, intende coinvolgere nella
costituzione del “Comitato Spina 3” i seguenti soggetti:
- le
Circoscrizioni IV e V;
- gli operatori economici impegnati nella
realizzazione degli insediamenti abitativi e commerciali;
- la curia
metropolitana.
Sarà un obiettivo del Comitato allargare,
appena ce ne saranno le condizioni, i suoi organismi alla partecipazione delle
realtà locali associate in varia forma e interessate ad un coinvolgimento
attivo. Tale possibilità è espressamente prevista dallo Statuto
(allegato) all’art. 1.
Il Comitato, secondo quanto definito nello
Statuto (allegato) all’art. 4 avrà anzitutto il compito di definire
un programma pluriennale di attività concepito su base intersettoriale e
interdisciplinare, atto a rispondere alla pluralità di problemi connessi
con l’insediamento dei nuovi abitanti. Per l’elaborazione del piano,
al quale sarà dedicata la prima fase di lavoro del Comitato, saranno
attivate le più opportune collaborazione di livello scientifico adeguato
e il massimo coinvolgimento dei settori dell’Amministrazione direttamente
coinvolti.
Il Programma pluriennale di interventi, elaborato dal Comitato
Spina 3, dovrà essere sottoposto all’approvazione
dell’Amministrazione Comunale.
Rimarranno in ogni caso in capo e
sotto la responsabilità delle competenti Divisioni o Settori Centrali
dell’Amministrazione la realizzazioni di specifiche opere o
l’attivazione di servizi di competenza rientranti nel quadro del piano
deliberato dal Comitato e approvato dall’Amministrazione Comunale. Sotto
questo profilo per tutte le azioni che interesseranno le varie articolazioni
della struttura comunale, ancorché da queste proposte e condotte ed
inserite nel piano generale degli interventi del Comitato occorrerà
garantire, tramite opportuni provvedimenti della Giunta Comunale e del Direttore
Generale, un efficace coordinamento tramite l’inserimento degli obiettivi
corrispondenti nel PEG annuale di ciascuna Divisione o Servizio Centrale. Al
Comitato potranno configurarsi, con appositi provvedimenti, attribuzioni
specifiche ed estensive di quanto previsto in fase costitutiva, secondo quanto
previsto dallo Statuto all’art. 4.
Al Comitato verranno assicurate
dall’Amministrazione, unitamente ai partner economici che avranno
sottoscritto l’atto costitutivo, le risorse finanziarie necessarie al
raggiungimento degli obiettivi indicati nell’art. 4 dello Statuto. Il
conferimento eventuale di personale, locali, attrezzature o quanto altro
sarà necessario al suo funzionamento sarà regolato da apposite
convenzione tra l’Amministrazione ed il Comitato stesso.
Il favore
all’iniziativa espressa va accompagnato ad alcune considerazioni che
riteniamo possano migliorare e chiarire alcuni aspetti sul tema.
Data
l’importanza dell’iniziativa e la volontà di un reale e forte
coinvolgimento dell’intero Consiglio Circoscrizionale, che essendo un
organo elettivo non può essere semplicemente paragonato ad una Divisione
o a un Settore dell’Amministrazione Comunale, si ritiene necessario meglio
specificare il ruolo che i Consigli Circoscrizionali assumono in rapporto al
nascente Comitato.
Se tale struttura è infatti uno strumento per
l’amministrazione comunale e per le Circoscrizioni ed il suo impegno
prioritario è indirizzato all’accompagnamento sociale (e quindi a
strutturare nei modi più adeguati la partecipazione del territorio alla
trasformazione in atto e agli interventi ulteriori da richiedere all’ente
pubblico) pare centrale che i primi soggetti da coinvolgere siano i consiglieri
circoscrizionali, rappresentanti eletti dalla popolazione
territoriale.
Per tale ragione si intende richiamare la
necessità che l’approvazione del programma pluriennale proposto dal
Consiglio Direttivo del Comitato sia sottoposto anche al vaglio delle
Circoscrizioni, che l’accesso agli atti sia garantito anche ai consiglieri
circoscrizionali, che ogni sei mesi il Consiglio deliberi sull’andamento
dei lavori del Comitato proponendo istanze e priorità per il semestre
successivo e che il rappresentante della Circoscrizione nel Consiglio Direttivo
sia votato dal Consiglio Circoscrizionale e sia tenuto a dare comunicazione, in
apertura di ogni seduta consiliare, delle decisioni assunte dal
Comitato.
Un altro aspetto che ci pare vada espresso con maggior
chiarezza riguarda il compito principale del Comitato, che è rivolto al
coinvolgimento della popolazione dei nuovi insediamenti e dei quartieri
limitrofi, siano essi cittadini singoli o associati, per facilitare
l’integrazione tra “nuovi” e “vecchi” residenti,
per informare in modo puntuale sulle trasformazioni in atto e su quelle previste
per il futuro, per poter concorrere alla definizione di ulteriori interventi da
richiedere alla Città e alle Circoscrizioni. Anche a tal fine assume
rilevanza l’emendamento proposto che affida alle Circoscrizioni (oltre che
all’Amministrazione Comunale) il compito di approvare tramite
deliberazione il Documento Programmatico (documento pluriennale) previsto
all’articolo 4 dello Statuto: la partecipazione della cittadinanza
è infatti il compito precipuo dell’amministrazione decentrata e
l’attivazione da parte del Comitato di tutti gli interventi necessari ad
un coinvolgimento pieno della popolazione (nei modi e nelle forme più
varie, sulla scorta anche delle esperienze maturate dalla Città nei vari
progetti promossi dal Settore Periferie) va intesa come strumento al servizio
delle Circoscrizioni (oltre che del Comune). Da ciò derivano anche le
integrazioni richieste relativamente all’accesso agli atti e, soprattutto,
alla deliberazione semestrale di approvazione e di proposta da parte dei
Consigli Circoscrizionali.
Un terzo aspetto, solo all’apparenza
nominale, riguarda la denominazione del Comitato e la definizione che in
Delibera e in Statuto viene utilizzata per indicare i nuovi insediamenti.
Riteniamo
infatti non corretto fare riferimento ad un “nuovo
quartiere” né tanto meno utilizzare come elemento identificativo il
riferimento alla “Spina 3”. I nuovi edificati, diversamente rispetto
ad altre esperienze storiche della città (Falchera, Vallette), sorgono
all’interno di quartieri preesistenti caratterizzandosi quali ampliamenti
di quelle zone (con la necessità anzi di investire con forza sulla
già richiamata integrazione tra “vecchi” e
“nuovi” residenti) e non già come corpo a se stante. Per tale
ragione l’area di interesse del costituendo Comitato deve comprendere
anche i quartieri di San Donato e Campidoglio (IV Circoscrizione), Lucento e
Vallette (V Circoscrizione), mentre l’elemento qualificante ed unificante
i nuovi insediamenti, e che può quindi sostituire il riferimento
“ferroviario” alla Spina 3, potrebbe identificarsi nel futuro
“Parco della Dora”.
Le modifiche proposte, per le ragioni
suesposte, sono le seguenti:
Delibera, pag. 3 – II
capoverso
Riga 9, aggiungere dopo il punto:
I rappresentanti delle
Circoscrizioni sono nominati tramite elezione dei rispettivi Consigli che li
impegnano a dare comunicazione puntuale, in ogni seduta dell’assemblea,
sull’andamento dei lavori e sulle decisioni assunte dal
Comitato.
Delibera, pag. 3 – III capoverso
riga 13, dopo
“nuovi abitanti” aggiungere:
... , con l’integrazione tra
i nuovi residenti e quelli delle zone limitrofe e per un’armonizzazione
dei servizi complessivi dell’area interessata.
Delibera, pag. 3
– IV capoverso
riga 17, dopo “dell’Amministrazione
Comunale” aggiungere:
... e dei Consigli Circoscrizionali. Questi
ultimi, ogni sei mesi e con apposita deliberazione, verificheranno
l’andamento dei lavori del Comitato individuando le priorità da
proporre per il successivo semestre.
Delibera, pag. 3 – V
capoverso
Riga 19, dopo “dell’Amministrazione Comunale”
aggiungere:
..., nonché delle Circoscrizioni,...
Riga 21, dopo
“dall’Amministrazione Comunale” aggiungere:
...e dai
Consigli Circoscrizionali,...
Delibera, pag. 4 – punto 2)
Riga
19, dopo “all’Amministrazione Comunale”
aggiungere:
...(nonché ai consiglieri di Circoscrizione).
Allo
scopo di favorire la partecipazione della popolazione residente allo sviluppo
condiviso dell'area denominata Spina 3, si ritiene utile modificare la proposta
di Statuto Comitato Spina 3, secondo le seguenti modalità:
Risultano assenti dall'aula al momento della votazione i Consiglieri
Demarie e Rabellino per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto
sono 18.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 18
VOTANTI: 17
VOTI
FAVOREVOLI: 12
VOTI CONTRARI: 5 (Pollini, Cacciapuoti, Vignale, Puglisi,
Bosso)
ASTENUTI: 1 (Valle)
Pertanto il Consiglio