Consiglio Comunale

2005 02662/002

C I T T À  D I  T O R I N O

ORDINE DEL GIORNO

Approvato dal Consiglio Comunale in data 16 maggio 2005

OGGETTO: PROGETTO DI "RIFORMA MORATTI". TUTELA DELL'INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE NELLE SCUOLE SUPERIORI.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO

che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, signora Letizia Moratti, ha reso di pubblica conoscenza lo schema di Decreto Legislativo concernente le norme generali relative al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione e ai livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, a norma dell’art. 1 della Legge 28 marzo 2003, n. 53;

PRESA VISIONE

del Documento di lavoro - predisposto dal Ministero - che presenta schematicamente i princìpi e le linee contenuti nello schema del succitato Decreto;

CONSIDERATO

che nell’ordinamento scolastico attualmente vigente l’insegnamento delle Discipline Giuridiche ed Economiche è attuato obbligatoriamente in tutti gli Istituti di Istruzione secondaria superiore quale materia comune nel biennio iniziale e quale materia caratterizzante di indirizzo nel triennio conclusivo dell’Istituto Agrario, Commerciale, Industriale, per Geometri e per il Turismo, nonché dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici, Sociali ed Alberghieri;

CONSIDERATO

per contro che, in virtù del progetto di riforma, si prevede la radicale soppressione dell’insegnamento delle Discipline Giuridiche ed Economiche per il sistema liceale, con la sola eccezione del Liceo Economico e che il residuale e modestissimo monte ore - in numero di 15 - settimanale di lezioni scolastiche previsto per il sistema di istruzione e formazione professionale lascia presumere che all’interno di tale sistema ben difficilmente l’insegnamento delle Discipline Giuridiche ed Economiche possa trovare adeguato spazio;

RITENUTO

che la soppressione dell’insegnamento delle Discipline Giuridiche ed Economiche sia ingiustificabile alla luce del significativo contributo offerto alla formazione ed alla crescita della consapevolezza del cittadino, all’educazione ed alla legalità ed alla convivenza civile nonché alla comprensione dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico e del sistema economico della società contemporanea nella quale lo studente si prepara ad operare;

RITENUTO ALTRESI'

che il ridimensionamento dell’insegnamento delle Discipline Giuridiche ed Economiche sia incompatibile con l’obiettivo, dichiarato dal Ministro dell’Istruzione, di voler garantire, attraverso la predetta riforma, "conoscenze, abilità, capacità e competenze decisive per essere cittadini attivi, in grado di concorrere al progresso materiale e spirituale del Paese (ex art. 4 Cost.) e dell’Unione Europea";

INVITA

il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a rivedere il progetto di riforma del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, prevedendo non solo il mantenimento ma anzi il rafforzamento delle Discipline Giuridiche ed Economiche presso tutte le Istituzioni scolastiche pubbliche."