Consiglio Comunale
2005 02594/002
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO "INSULTO ALLA MEMORIA DEL 60^ ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE. RADUNO DI NAZIFASCISTI IL 27 MAGGIO 2005 A CONDOVE."
"Il Consiglio Comunale di Torino,
l'ipotesi di organizzazione di un "gemellaggio d'armi" tra ex combattenti della Repubblica Sociale Italiana e della Divisione Waffen SS "Charlemagne" a Condove (To) il 27 maggio p.v. e che il giorno successivo gli ex miliziani della Charlemagne, le cui mani grondano ancora sangue dovrebbero visitare il Cimitero Monumentale di Torino;
il tributo pagato dalla Valle di Susa e zone limitrofe durante il regime repubblicano fascista, le strazianti atrocità subite dalla popolazione da nazisti e repubblichini con oltre 2000 morti e che proprio dalla stazione di Bussoleno partì nel 1944 un convoglio di prigionieri ebrei e non, deportati nei campi di sterminio;
- la divisione Charlemagne (a cui si devono le efferate stragi di Oradour e Lidice provate al processo di Norimberga) e le Waffen SS si distinsero per i rastrellamenti e le repressioni di partigiani;
- è provato che la fucilazione di prigionieri disarmati ne era una pratica normale come l'assassinio di massa e le sevizie contro le popolazioni civili dei paesi occupati;
il ricorrere in questo anno del sessantesimo anniversario della Liberazione del Paese dal nazifascismo ad opera delle truppe angloamericane e del movimento di resistenza che diede vita al Comitato di Liberazione Nazionale;
la più netta contrarietà al raduno in oggetto;
- i Parlamentari piemontesi ad intervenire presso il Ministro degli Interni per impedire che il provocatorio raduno in oggetto abbia luogo;
- i componenti dei Consigli e delle Giunte Provinciali di Torino e della Regione Piemonte a rafforzare questa iniziativa tramite propri provvedimenti;
la necessità di contribuire costantemente al mantenimento di una memoria attiva della Liberazione combattendo il revisionismo negazionista, affinché non venga messo in discussione il valore fondamentale della Resistenza per la libertà e la democrazia dell'Italia né con iniziative di legge tendenti alla riabilitazione degli assassini, né permettendo lo svolgersi di indecenti raduni di sanguinari nostalgici nazisti."