Consiglio Comunale

2004 08414/002

C I T T À  D I  T O R I N O

MOZIONE N. 37

Approvata dal Consiglio Comunale in data 29 novembre 2004

OGGETTO: AZIONI DI ATTUAZIONE DEL PIANO DEGLI ORARI E TEMPI DELLA CITTÀ.

"Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- l’articolo 50 comma 7 del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali afferma che "Il Sindaco coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nell'ambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l'espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti";
- il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Territoriale dei Tempi e degli Orari della Città, nella seduta dell’1 ottobre 2001, come stabilito dalla Legge 53/2000, "Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città", per la quale l’elaborazione del Piano deve tenere conto degli effetti sul traffico, sull'inquinamento e sulla qualità della vita cittadina degli orari di lavoro pubblici e privati, degli orari di apertura al pubblico dei servizi pubblici e privati, degli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche, delle attività commerciali. Esso è inoltre vincolante per l'Amministrazione comunale, che deve adeguare l'azione dei singoli Assessorati alle scelte in esso contenute;
- la mozione avente per oggetto: "Piano Territoriale dei Tempi e degli Orari come strumento di Pari Opportunità", (mecc. 2001 07718/02), ha impegnato il Sindaco e la Giunta a valutare gli effetti del Piano anche in relazione alla variabile di genere;

RILEVATO CHE

- i risultati delle indagini condotte fra i dipendenti comunali dal Comitato Pari Opportunità attraverso il progetto "Tempo per te" e dal Settore Tempi e Orari della Città attraverso il progetto "Una comune giornata" hanno evidenziato che:
6. esistono problemi di conciliazione tra i tempi e gli orari di lavoro e quelli per la famiglia e la cura, per se stessi e la propria crescita, anche tra i dipendenti comunali;
7. questi problemi riguardano particolarmente le donne, tanto più perché continuano ad essere "femminili" i compiti legati alla crescita e all’educazione dei figli e quelli legati alla cura di anziani, malati, disabili;
8. le difficoltà di conciliazione finiscono per diventare un problema di pari opportunità, che in qualche misura influisce sugli squilibri e sulle differenze di accesso alle carriere professionali che si riscontrano tra uomini e donne;
9. esiste una rilevante disponibilità, quando non una richiesta, nei confronti del cambiamento "in favore della conciliazione";
10. l’introduzione di nuove flessibilità favorevoli alla conciliazione ("family friendly") non deve per forza contrastare con le esigenze di apertura e di funzionamento dei servizi comunali, ma anzi può essere compatibile con il miglioramento della qualità e dell’accesso agli stessi servizi che impattano i tempi di tutti i cittadini, ma soprattutto, in quanto servizi alla persona, delle cittadine;
- la ricerca "Tempi, orari e mobilità nelle imprese artigiane di Torino", condotta dal Settore Tempi e Orari della Città, ha analogamente evidenziato tra i propri risultati la richiesta di migliorare i livelli di accessibilità della Pubblica Amministrazione e dei servizi in generale.

SOTTOLINEATO CHE

l’attuazione del Piano degli Orari e Tempi della Città è un contributo concreto alle azioni che l’Amministrazione comunale può evidenziare all’interno del bilancio di genere.

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta a considerare come azione prioritaria di attuazione del Piano degli Orari e Tempi della Città l’avvio di un percorso di concertazione con OO.SS. mirato ad una sperimentazione relativa all’accessibilità dei servizi comunali e all’introduzione di formule innovative in tema di orari di lavoro e di flessibilità, che siano favorevoli alle esigenze di conciliazione delle lavoratrici e dei lavoratori e che, allo stesso tempo, risultino funzionali ai servizi per l’utenza ed al loro possibile miglioramento."