Consiglio Comunale
2004 08414/002
OGGETTO: AZIONI DI ATTUAZIONE DEL PIANO DEGLI ORARI E TEMPI DELLA CITTÀ.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- larticolo 50 comma 7 del Testo Unico delle Leggi sullOrdinamento
degli Enti Locali afferma che "Il Sindaco coordina e riorganizza,
sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nell'ambito
dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli
esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici,
nonché, d'intesa con i responsabili territorialmente competenti
delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico
degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare
l'espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali
degli utenti";
- il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Territoriale dei
Tempi e degli Orari della Città, nella seduta dell1
ottobre 2001, come stabilito dalla Legge 53/2000, "Disposizioni
per il sostegno della maternità e della paternità,
per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento
dei tempi delle città", per la quale lelaborazione
del Piano deve tenere conto degli effetti sul traffico, sull'inquinamento
e sulla qualità della vita cittadina degli orari di lavoro
pubblici e privati, degli orari di apertura al pubblico dei servizi
pubblici e privati, degli uffici periferici delle amministrazioni
pubbliche, delle attività commerciali. Esso è inoltre
vincolante per l'Amministrazione comunale, che deve adeguare l'azione
dei singoli Assessorati alle scelte in esso contenute;
- la mozione avente per oggetto: "Piano Territoriale dei
Tempi e degli Orari come strumento di Pari Opportunità",
(mecc. 2001 07718/02), ha impegnato il Sindaco e la Giunta a valutare
gli effetti del Piano anche in relazione alla variabile di genere;
- i risultati delle indagini condotte fra i dipendenti comunali
dal Comitato Pari Opportunità attraverso il progetto "Tempo
per te" e dal Settore Tempi e Orari della Città attraverso
il progetto "Una comune giornata" hanno evidenziato
che:
6. esistono problemi di conciliazione tra i tempi e gli orari
di lavoro e quelli per la famiglia e la cura, per se stessi e
la propria crescita, anche tra i dipendenti comunali;
7. questi problemi riguardano particolarmente le donne, tanto
più perché continuano ad essere "femminili"
i compiti legati alla crescita e alleducazione dei figli
e quelli legati alla cura di anziani, malati, disabili;
8. le difficoltà di conciliazione finiscono per diventare
un problema di pari opportunità, che in qualche misura
influisce sugli squilibri e sulle differenze di accesso alle carriere
professionali che si riscontrano tra uomini e donne;
9. esiste una rilevante disponibilità, quando non una richiesta,
nei confronti del cambiamento "in favore della conciliazione";
10. lintroduzione di nuove flessibilità favorevoli
alla conciliazione ("family friendly") non deve per
forza contrastare con le esigenze di apertura e di funzionamento
dei servizi comunali, ma anzi può essere compatibile con
il miglioramento della qualità e dellaccesso agli
stessi servizi che impattano i tempi di tutti i cittadini, ma
soprattutto, in quanto servizi alla persona, delle cittadine;
- la ricerca "Tempi, orari e mobilità nelle imprese
artigiane di Torino", condotta dal Settore Tempi e Orari
della Città, ha analogamente evidenziato tra i propri risultati
la richiesta di migliorare i livelli di accessibilità della
Pubblica Amministrazione e dei servizi in generale.
lattuazione del Piano degli Orari e Tempi della Città è un contributo concreto alle azioni che lAmministrazione comunale può evidenziare allinterno del bilancio di genere.
il Sindaco e la Giunta a considerare come azione prioritaria di attuazione del Piano degli Orari e Tempi della Città lavvio di un percorso di concertazione con OO.SS. mirato ad una sperimentazione relativa allaccessibilità dei servizi comunali e allintroduzione di formule innovative in tema di orari di lavoro e di flessibilità, che siano favorevoli alle esigenze di conciliazione delle lavoratrici e dei lavoratori e che, allo stesso tempo, risultino funzionali ai servizi per lutenza ed al loro possibile miglioramento."