Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA",
convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del
22 LUGLIO 2004
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via
Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: BOSSO Giovanni,
CACCIAPUOTI Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DELLE FAVE Maria
Grazia, DOMINESE Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FERRARI Giorgio, FRA Laura Maria,
LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo, POLLINI Alfredo, PUGLISI Ettore, RABELLINO Renzo,
VALLE Mauro, VIGNALE Gian Luca, ZACCURI Rocco.
In totale n. 18
Consiglieri
Risultano assenti per giustificati motivi i Consiglieri:
BARBARO Grazia, DEL BIANCO Marianna, DEMARIE Stefania, GAI Giorgio, FARANO
Nicola, FAZZONE Davide, QUAGLIA Laura.
Con l'assistenza del
Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del
giorno:
C. 4 PARERE- (artt.43 e 44 del Regolamento sul
Decentramento) avente ad oggetto “Programma comunale di gestione dei
rifiuti solidi urbani con raccolta differenziata al 65%”.
CITTÀ DI
TORINO
CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO -
PARELLA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
OGGETTO: C4 PARERE (ARTT. 43 E 44 DEL REGOLAMENTO SUL DECENTRAMENTO)
AVENTE AD OGGETTO "DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA POPOLARE N. MECC. 2004 05281/002
AVENTE PER OGGETTO "PROGRAMMA COMUNALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI CON
RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 65%"
Il Presidente Guido ALUNNO,
di concerto con il Coordinatore della VI Commissione Ferdinando CARTELLA
riferisce.
Con nota del 29 giugno 2004, n.prot.3169, il Consiglio
Comunale ha richiesto alla Circoscrizione di esprimere il parere di competenza
ai sensi degli artt.43 e 44 del Regolamento del Decentramento in merito alla
proposta di deliberazione di iniziativa popolare avente per oggetto
“
Programma comunale di gestione dei rifiuti solidi urbani con raccolta
differenziata al 65%”.
La proposta è stata illustrata e
discussa nella seduta della VI commissione del 20 luglio 2004.
Nella
proposta si legge quanto di seguito riportato.Quanto sia importante
ed attuale la problematica della gestione rifiuti è noto a tutti;
altrettanto evidente risulta un livello di raccolta differenziata oggi
assolutamente insoddisfacente, non allineato con gli obiettivi della Legge
Ronchi (22/97).
Infatti nessuno degli Enti preposti alla gestione dei
rifiuti ha raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata che si era dato: la
Regione Piemonte (40%), la Provincia di Torino (47% entro il 2003), il Comune di
Torino (50% entro il 2003).Ricordiamo che l’obiettivo della citata legge
era il raggiungimento della quota di raccolta differenziata del 35% entro il
2003: a Torino si stima attualmente in 10 punti percentuali in meno; questo
limite comporta gravi conseguenze economiche ed ambientali per tutta la
cittadinanza.
Fino ad ora l’attenzione pare posta sullo smaltimento
per incenerimento e/o discarica come se questo fosse la sola soluzione dei
ritardi consolidati; riguardo a progetti seri che portino a livelli elevati di
raccolta differenziata sono state avviate soltanto “sperimentazioni”
in alcune porzioni del territorio con esiti contraddittori come nel caso di
Urban 2 dovuti a criteri gestionali non corretti.
Inoltre, ci risulta
che l'Ente esecutore, l'AMIAT, configuri progettualità ed investimenti
che contrastano con la logica della raccolta differenziata. Eppure, almeno
l’intenzione verso azioni positive, parrebbe esserci leggendo la
“Mozione 17” della Città di Torino approvata dal Consiglio
Comunale in data 9 aprile 2003: ma allo spirito della mozione non corrispondono
progetti e finanziamenti concreti, con la conseguenza che l'impegno per
l’inceneritore rischia di assorbire tutte le energie.
Si ricorda
che l’insistenza verso la forma di smaltimento, per discarica e/o
incenerimento, rappresenta comunque e sempre una sconfitta rispetto a pratiche
quali la riduzione della massa rifiuti (ad esempio un progetto per il recupero
degli imballaggi in accordo con le associazioni dei commercianti), elevati
livelli di raccolta differenziata che ridurrebbero anche economicamente
l’onere dell’amministrazione e della cittadinanza tutta. Di fatto
si invertono i termini di gerarchia dettati dalla legislazione europea la quale
pone lo smaltimento come l’ultima delle pratiche inerenti la gestione
rifiuti.
La proposta allegata (All.1- sintesi per un programma
comunale....) si propone l'obiettivo di elevare il livello di raccolta
differenziata al 65%, da realizzarsi in uno o due anni a seconda degli
investimenti effettuati. La filosofia di base risiede nel passaggio da raccolta
stradale a raccolta condominiale, con il conseguente risultato di trasformare la
raccolta differenziata da “aggiuntiva” a
“sostitutiva”.
Molti Comuni in Italia e nella regione
Piemonte hanno già perseguito percorsi che definiremo virtuosi; queste
scelte paiono molto importanti per un paese che deve importare completamente le
materie prime, limitando così quella perversa catena comunemente chiamata
“usa e getta”, tanto condannata in tutti i consessi internazionali
da Kyoto in poi, ed anche dalla Comunità Europea che ancora recentemente
ha definito i rifiuti “risorse non rinnovabili”.
Un progetto
di grande rilievo rispetto alla raccolta differenziata risulta altresì
decisivo per l'applicazione integrale della citata Legge Ronchi, in particolare
per ciò che attiene al passaggio da tassa a tariffa, ovvero per
l'incentivazione della cittadinanza a ridurre le quantità di rifiuti da
avviare allo smaltimento, vero spreco in tutti i sensi.
L'adozione di
questa proposta di deliberazione comporta altresì l’impegno allo
studio e all’approfondimento delle possibili soluzioni per il trattamento
dei rifiuti residui; già oggi esistono diverse possibilità, ma il
cammino verso strade virtuose, ossia la riduzione al minimo degli sprechi,
impone la ricerca di possibilità di separazione per il riutilizzo della
maggior parte possibile del residuante 35% dei rifiuti solidi urbani.
Il
Consiglio Comunale di Torino ha approvato il 21 luglio 2003 la deliberazione
proposta dalla Giunta Comunale relativa alla prosecuzione dell’esercizio
della discarica AMIAT alle Basse di Stura (3° lotto) fino al 30 giugno
2005, deliberazione che non rispetta gli impegni assunti in diverse sedi per la
chiusura della discarica di Basse di Stura entro il 2003, poi confermato ed
approvato il 30 dicembre 2003 dalla Giunta Provinciale con la richiesta di un
serio impegno da parte dell’Amministrazione Comunale di Torino per un
deciso incremento della raccolta differenziata.
In relazione a
quanto suddetto al Consiglio Comunale, la proposta di deliberazione di
iniziativa popolare in oggetto propone di approvare quanto
segue:
- di fornire urgentemente all'AMIAT indirizzi impegnativi per l'incremento
della raccolta differenziata. La proposta qui allegata appare inoltre un logico
e coerente sviluppo del Programma Comunale Gestione Rifiuti della Città
di Torino 1998-2003 approvato dal precedente Consiglio Comunale per quanto
concerne lo sviluppo del sistema di raccolta “porta a porta” e la
realizzazione di Ecocentri in ogni Circoscrizione;
- di approvare la presente deliberazione di indirizzo, facendo propri gli
obiettivi e gli strumenti operativi qui indicati, demandando ad una Commissione
(composta dai Settori Comunali di competenza e dall'AMIAT ed inoltre da una
rappresentanza degli estensori della presente proposta a titolo consultivo)
l’approfondimento specifico della sua realizzazione in termini
organizzativi e di verificarne a breve termine i relativi impegni finanziari,
che verranno poi meglio precisati per quanto riguarda le conseguenti variazioni
di bilancio. Il raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta
differenziata, in tempi brevi, può spostare e rimandare
l’attenzione al problema inceneritore, peraltro rifiutato da tutte le
popolazioni che sono state via via interessate: soltanto quando si saranno
ridotti enormemente i volumi da smaltire si avrà la percezione esatta
circa l’opportunità o meno di insistere sulla forma di smaltimento
per l'incenerimento oramai obsoleta o comunque in arretramento in tutti i paesi
moderni. In questo modo si garantirebbe la massima credibilità
all’impegno assunto dal Consiglio Comunale e dalla Civica Amministrazione
di ridurre decisamente la quantità, le tipologie ed i volumi dei rifiuti
solidi urbani da conferire in discarica controllata entro i termini stabiliti
per l’esercizio della stessa.
Alla luce di quanto
sopra, questa Circoscrizione:
Preso atto:
che
l’esaurimento della grande discarica delle Basse di Stura (2003-2008)
pone la città di Torino di fronte all’assunzione di nuovi impegni
per superare arretratezze nelle modalità di raccolta e trattamento dei
rifiuti, nel quadro di una politica basata sul “sistema di gestione
integrata”. Tale modello pone al centro il concetto del recupero e della
valorizzazione conseguente delle frazioni merceologiche presenti nei rifiuti
solidi urbani (R.S.U.), sia sotto forma di materia che di energia (anche se non
rinnovabile) limitando il conferimento in discarica solo per quei rifiuti che
successivamente al trattamento non possono essere valorizzati in altri utilizzi,
ad esempio come combustibile derivato dai rifiuti (CDR).
che nel
programma provinciale l’obiettivo medio è del 50% di raccolta
differenziata (RD);
che raggiungere il 50% di RD permette di svolgere
correttamente il percorso integrato nelle sue tappe successive, su ognuna delle
quali ci dovrà essere specifica attenzione a livello provinciale (dalla
riduzione della produzione di rifiuti alla gestione degli
stessi);
che in un quadro di politica della sostenibilità
ambientale occorre applicare le innovazioni in corso per ridurre al massimo i
volumi della componente non riciclabile dei rifiuti.
che il
recupero è ancora la straregia di gestione dei rifiuti a minor impatto
ambientale ed è tra gli obiettivi puntuali del D.Lgs 22/97 collocato fra
il raggiungimento dell’autosufficienza nello smaltimento dei RSU in
ambiti territoriali ottimali e la promozione dell’utilizzo di tecnologie
di smaltimento in grado di garantire la protezione ambientale e la salute
pubblica .
Considerato:
che la IV Circoscrizione e le
associazioni presenti sul borgo Campidoglio e ambientaliste, insieme hanno
prospettato alla Città la possibilità di sperimentare nel proprio
territorio un progetto di raccolta differenziata spinta al 65% con un progetto
analogo presentato in una Assemblea Pubblica il 15 gennaio 2004 e oggetto di un
ODG votato in consiglio il 9-2-04.
che il ritardo nella RD (in
Torino e Provincia) appare imputabile principalmente ad una carenza
nell’estensione e nella efficacia dei servizi.
Visto:
che l’ampliamento della RD dei RSU è tra gli
obiettivi strategici del Piano di Azione Ambientale della città
aggiornato al 31-12-2001
che nelle linee programmatiche del Comune
di Torino contenute nella deliberazione del 9/7/2001 si afferma che per
raggiungere gli obbiettivi del Decreto Ronchi entro il 2003 occorreva
potenziare il “porta a porta” per arrivare a una percentuale di
raccolta differenziata del 35%, percentuale che nel precedente Piano
Quinquennale 1999/2003 era del 50% in linea con il Piano
Provinciale;
che la Città ha avviato una accurata e
graduale riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti
urbani;
che a fine anno Torino sarà il Comune con la
più grande area urbana servita dalla raccolta differenziata sotto casa
con oltre 100 mila persone raggiunte dal servizio.
Ritiene
Che la Città di Torino, già impegnata in politiche
ambientali d’avanguardia, possa investire nel settore della gestione dei
“suoi” rifiuti solidi urbani risorse umane ed economiche per
traguardi più ambiziosi di RD dando un contributo di eccellenza ai
risultati provinciali.
Non ritiene
condivisibile
l’obiettivo posto nella proposta di delibera di “spostare e
rimandare l’attenzione al problema inceneritore “,come conseguenza
della RD al 65%, visto il processo amministrativo e politico in corso che vede
impegnati , con prerogative diverse Provincia e Comuni.
Letto il parere
tecnico sulla proposta di deliberazione da parte della Divisione Ambiente e
Verde
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n. 133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc.
1996 04113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art.43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei
Consigli Circoscrizionali ed all'art.44 ne stabilisce i termini e le
modalità.
PROPONE AL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
di
esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione di
iniziativa popolare avente per oggetto “Programma comunale di gestione
dei rifiuti solidi urbani con raccolta differenziata al 65%” nello
scopo di individuare traguardi più ambiziosi di RD nel Programma
comunale per la gestione dei rifiuti specificando la non condivisione
dell’obiettivo posto nella proposta di delibera di “spostare e
rimandare l’attenzione al problema inceneritore”, come conseguenza
della RD al 65%.
OMISSIS DELLA DISCUSSIONE
Durante la discussione esce dall’aula il Consigliere Francesco
Cacciapuoti, per cui i Consiglieri presenti in aula al momento del voto sono
17.
VOTAZIONE PALESE
PRESENTI: 17
VOTANTI: 15
VOTI
FAVOREVOLI: 12
VOTI CONTRARI: 3 (Bosso, Vignale, Puglisi)
ASTENUTI: 2
(Pollini, Rabellino)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di
deliberazione di iniziativa popolare avente per oggetto “Programma
comunale di gestione dei rifiuti solidi urbani con raccolta differenziata al
65%” nello scopo di individuare traguardi più ambiziosi di RD
nel Programma comunale per la gestione dei rifiuti specificando la non
condivisione dell’obiettivo posto nella proposta di delibera di
“spostare e rimandare l’attenzione al problema inceneritore”,
come conseguenza della RD al 65%.