Divisione Urbanistica ed Edilizia Privata
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 39
2004 05901/009
OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 78 AL P.R.G., (AI SENSI DELL'ART.17, COMMA 7 DELLA LUR), CONCERNENTE GLI IMMOBILI SITI IN TORINO: VIA LAGRANGE 2, VIA BOGINO 12, 16, 18 - CIRCOSCRIZIONE 1: CENTRO - CROCETTA, CORSO INGHILTERRA N. 7/9 - CIRCOSCRIZIONE 3: SAN PAOLO CENISIA POZZO STRADA. - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il presente provvedimento riguarda una porzione di immobili ubicati nella zona urbana centrale storica della città e compresi nella Circoscrizione n. 1, Centro - Crocetta, siti in via Lagrange n. 2 e in via Bogino ai nn. 12, 16 e 18.
Limmobile compreso nella Circoscrizione Amministrativa n. 3, San Paolo Cenisia Pozzo Strada, risulta in corso Inghilterra n. 7/9.
Il primo degli edifici in oggetto, insistente su una superficie fondiaria di circa mq. 778, prospettante su via Lagrange, è costituito dal Palazzo del Marchese Guido Villa, edificato nella seconda metà del Seicento ed inserito nellisolato di S.Giovanni Evangelista, i cui confini attuali sono rappresentati da Piazza San Carlo, e le vie Maria Vittoria, Lagrange e Giolitti. Vi si accede sia dalla via Lagrange sia dalla retrostante Piazza San Carlo e dalla via Maria Vittoria. Tale edificio è, inoltre, vincolato ai sensi della Legge 1089/1939 e s.m.i..
Trattasi di un edificio inserito in un complesso urbano di valore storico-artistico, ambientale e documentario, in gran parte danneggiato durante la seconda guerra mondiale. La piazza San Carlo immediatamente retrostante limmobile di cui trattasi, progettata da Carlo di Castellamonte nel 1637 sul modello francese delle "places royales", costituì il centro dellampliamento seicentesco della città quadrata, sullasse della via Nuova (via Roma).
Ledificio, ristrutturato nel 1967, è costituito da cinque piani fuori terra, da un piano interrato con annesso un piano ammezzato e da un piano mansardato. La facciata tardo barocca (attribuita allAlfieri) prospetta su via Lagrange, mentre la parte retrostante delledificio si affaccia su cortile interno.
Al piano interrato sono posizionati i locali archivio ed alcuni locali tecnici per le centrali termiche. Nellammezzato si trovano altri spazi per larchivio e i servizi igienici. Il piano terreno risulta suddiviso in due parti da un ampio androne carraio; allestremità sud-ovest si trova ununità immobiliare adibita ad alloggio del custode. I piani dal primo al quinto sono utilizzati ad uffici.
Gli altri immobili, compresi allinterno della Zona Urbana Centrale Storica, insistenti su una superficie fondiaria pari a circa mq. 2.160, oggetto di variante, si affacciano sulla via Bogino, il cui tracciato viario appartiene al secondo ingrandimento della Città (1660).
Si tratta di tre palazzi storici del XVII
secolo, omogenei sia per quanto riguarda i caratteri tipologici,
sia come impianto architettonico:
- Palazzo Barbaroux (al numero
civico 18), edificato alla fine del Seicento fu sottoposto -a
partire dal 1757 -ad ampliamenti e ristrutturazioni successive
nel tempo. Nel 1960 divenne proprietà della Provincia di
Torino e nel 1972 venne vincolato ai sensi della Legge 1089/1939
e s.m.i.. E costituito da un blocco di fabbrica con planimetria
ad "L", aperta verso il palazzo Cisterna con pianta
ad "U". La manica principale prospetta su via Bogino
mentre le altre due prospettano sul fronte interno, è adiacente
al Palazzo Del Carretto.
- Palazzo Del Carretto di Gorzegno
(al numero civico 16) anchesso realizzato alla fine del
Seicento; gli interventi edilizi successivi documentati sono pochi.
Nel 1972 fu ceduto alla Provincia di Torino. Pertanto, ledificio
in questione, risulta vincolato ai sensi della Legge 1089/1939
e s.m.i.. Si sviluppa su cinque piani fuori terra con impianto
planimetrico ad "U".
- Palazzo Seissel dAix
(al numero civico 12) si sviluppa su sei piani fuori terra, è
contemporaneo ai due limitrofi suddetti, ed ha subito numerose
modifiche nel corso dei secoli. Nel 1959 fu permutato con altro
palazzo di proprietà provinciale sito in corso Vittorio
Emanuele II. Nel 1972 fu vincolato ai sensi della Legge 1089/1939
e s.m.i.. I locali del primo, secondo e terzo piano sono destinati
ad uffici ed accessori. Al terzo piano si trova labitazione
del custode.
Limmobile di corso Inghilterra n. 7/9, a pianta rettangolare, si sviluppa su quindici piani fuori terra e comprende due piani interrati. Ledificio è destinato ad uffici ed accessori. I piani interrati sono destinati ad uso autorimessa e locali ad uso deposito. Il fabbricato insiste su unarea di superficie fondiaria pari a circa mq. 3.000.
Il Piano Regolatore Generale della Città di Torino del 1995, destina gli immobili compresi allinterno della Zona Urbana Centrale Storica, oggetto del presente provvedimento, a servizi pubblici "S" e, precisamente, classificati tra i servizi sociali e attrezzature di interesse generale oltre alle quantità minime di legge, contraddistinte con la lettera "f" -Aree per uffici pubblici e limmobile di corso Inghilterra ad Area normativa "TE": Aree o complessi di edifici a destinazione terziaria.
Gli edifici di via Lagrange n. 2, via Bogino n. 12, n. 16 e n. 18 (per una superficie fondiaria complessiva pari a circa mq. 2.938), sono classificati "Edifici di pregio storico-artistico" e tutelati ai sensi della Legge n. 1089 del 1° giugno 1939 e s.m.i..
Gli immobili che ricadono allinterno della Zona Urbana Centrale Storica sono compresi nellArea Centrale Storica, mentre ledificio di corso Inghilterra è compreso allinterno delle Zone suscettibili di ritrovamenti di interesse archeologico.
Gli immobili inseriti dallo Strumento urbanistico generale allinterno della "Zona Urbana Centrale Storica" sono soggetti ai disposti dellarticolo 10 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del Piano Regolatore.
Limmobile di via Lagrange 2 è individuato dal P.R.G. nel gruppo "Edifici recenti" comprendenti gli edifici costruiti dopo il 1945; mentre i tre immobili situati in via Bogino sono individuati come -"Edifici di rilevante interesse" nei quali sono compresi palazzi nobiliari, edifici residenziali del 600 e 700.
Gli interventi attuativi sono soggetti ai disposti dallart.10 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. e, in ogni caso, devono essere sottoposti allesame preventivo della competente Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici.
La Provincia di Torino ha presentato istanza di variante urbanistica, nellambito di un piano generale di riorganizzazione dei servizi e degli uffici che tiene conto, da un lato degli obiettivi di decentramento, dallaltro dellincremento delle competenze dellEnte.
Infatti, la relazione previsionale e programmatica 2002 -2004 ha confermato, fra le linee guida di gestione del Patrimonio Immobiliare, i processi di razionalizzazione del medesimo, attraverso lottimizzazione dellimpiego dei beni per le esigenze dellEnte, e di rilocalizzazione funzionale dei Servizi Provinciali.
Per le ragioni suddette, con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 155101 del 2001, è stata ribadita la necessità di razionalizzare al massimo lutilizzo dei beni immobiliari di proprietà provinciale, anche attraverso la dismissione dei beni non utilizzati e/o non utilizzabili a fini istituzionali, che consente, a sua volta, di liberare risorse per gli investimenti necessari.
Inoltre, la realizzazione del decentramento amministrativo, unitamente al conferimento di nuove attribuzioni in materia di Viabilità, Istruzione, Agricoltura, Edilizia Scolastica, Trasporti, Lavoro, Formazione Professionale, comporta lurgente esigenza, da parte della Provincia di Torino, di acquisire spazi nuovi in cui riorganizzare in modo funzionale i Servizi.
E in tale prospettiva che la Provincia di Torino ha ritenuto interessante lofferta di un immobile sito in Torino, in corso Inghilterra 7/9, e ciò in relazione alla superficie dellimmobile, alla sua capacità insediativa, nonché alla collocazione sul passante, attigua al centro e facilmente raggiungibile dal territorio della Provincia.
Per tutte le indicate ragioni, la Provincia ha deciso di acquisire limmobile sito in Torino, corso Inghilterra n. 7/9, da destinare a sede di uffici provinciali.
I proventi che verranno realizzati dalle alienazioni dei beni immobili, tra i quali quelli oggetto della presente variante, saranno utilizzati per dare copertura finanziaria alla spesa sostenuta per acquisire limmobile in parola.
Gli immobili di via Lagrange e via Bogino sono stati considerati nellambito del piano di razionalizzazione delle sedi e, per essi, si è realizzata una progressiva cessazione di utilizzo con conseguente acquisizione dei medesimi al patrimonio disponibile dellEnte.
Si rileva, inoltre, che la Provincia di Torino ha chiesto ed ottenuto il nulla osta allalienazione degli immobili di via Lagrange e di via Bogino sopra menzionati da parte della Soprintendenza Regionale per i beni e le attività culturali del Piemonte.
A seguito di tale nulla osta la Provincia in data 30 giugno 2003 ha altresì attivato una procedura di asta pubblica per lalienazione dellimmobile di via Lagrange, esplicando che per lo stesso era stata richiesta allAmministrazione Comunale la variante urbanistica che ne consentisse utilizzi riconducibili alla disciplina dellarea normativa TE (terziario).
Lasta è stata esperita in data 23 settembre 2003 e in esito alle successive verifiche è stata aggiudicata in data 31 ottobre 2003.
Limmobile di via Lagrange affaccia peraltro sullo stesso cortile interno dellimmobile di proprietà della Città di piazza San Carlo n. 161 per il quale, in vista della sua alienazione, è stata assunta una variante che ha limitato le destinazioni ammissibili alla sola utilizzazione ricettiva, oltre a destinazioni di servizio nello "zoccolo commerciale".
Preso atto del mancato esito delle procedure attivate per la cessione, si è ritenuto opportuno prevedere utilizzazioni transitorie, comunque qualificate e funzionali allevento olimpico. Nello specifico con atto del Direttore Generale in data 28 febbraio 2005 è stato previsto che limmobile sia occupato dal Servizio Centrale Comunicazione Olimpiadi e Promozione della Città fino a giugno 2006.
Per effetto di tale atto, la procedura per lalienazione dellimmobile di piazza San Carlo è sospesa.
Ritenuto, tuttavia, di dover consentire la
realizzazione degli obiettivi di valorizzazione e razionalizzazione
indicati dalla Provincia, si propone la variazione urbanistica
degli immobili in oggetto, che consiste:
A) nellattribuire agli
immobili di via Lagrange e via Bogino -attualmente destinati a
servizi pubblici "S", (servizi sociali e attrezzature
di interesse generale oltre alle quantità minime di legge),
in particolare lettera "f", "uffici pubblici"
- una nuova destinazione, e più specificamente: "Area
normativa TE", "aree o complessi di edifici a destinazione
terziaria"(vedi art. 8 punto 13 delle N.U.E.A. del P.R.G.);
B) nellattribuire allimmobile
di corso Inghilterra n. 7/9 -attualmente destinato ad area normativa
"TE" "aree o complessi di edifici a destinazione
terziaria"- una nuova destinazione, e più specificamente:
ad area per servizi pubblici "S", (servizi sociali e
attrezzature di interesse generale oltre alle quantità
minime di legge), in particolare lettera "f", "uffici
pubblici" (vedi art. 8 punto 64 delle N.U.E.A. del P.R.G.).
Per quanto sopra espresso, lAmministrazione, ritenendo sussista linteresse pubblico, ha disposto di procedere con variante urbanistica ai sensi dellarticolo 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.
In particolare la variante prevede:
A) il cambiamento di destinazione
urbanistica delle aree (mq 2.938) (Immobili di via Lagrange e
via Bogino), meglio individuate negli allegati estratti planimetrici
del P.R.G. alla scala 1:5.000 (Stato attuale - Variante) da area
a Servizi pubblici "S" (Servizi sociali e attrezzature
di interesse generale oltre la quantità minima di legge)
lettera "f" -aree per uffici pubblici ad area normativa
"TE": "aree o complessi di edifici a destinazione
terziaria" (vedi allegato k);
B) il conseguente assoggettamento
degli immobili di via Lagrange e via Bogino oggetto della variante
ai disposti delle aree normative TE, punto 13 di cui allarticolo
8 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G., nonché
ai disposti dellarticolo 10 -Zona Urbana Centrale Storica
e dellallegato A delle stesse norme;
C) il cambiamento di destinazione
urbanistica dellarea (mq. 3.000) (Immobile di corso Inghilterra
n. 7/9), meglio individuate negli allegati estratti planimetrici
del P.R.G. alla scala 1:5.000 (Stato attuale - Variante) da area
normativa "TE" ad area a Servizi pubblici "S"
(Servizi sociali e attrezzature di interesse generale oltre la
quantità minima di legge) lettera "f" -aree per
uffici pubblici.
D) il conseguente assoggettamento
dellimmobile di corso Inghilterra n. 7/9 oggetto della variante
ai disposti delle aree destinate a servizi pubblici "S"
(Servizi sociali e attrezzature di interesse generale oltre la
quantità minima di legge) lettera "f" -aree per
uffici pubblici, punto 64 di cui allarticolo 8 delle Norme
Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G..
Si specifica, inoltre, che, per quanto attiene la quantità globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente, adottate e approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale al P.R.G. vigente, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49
del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Visti i pareri favorevoli delle Circoscrizioni n. 1 (mecc. 2004 08485/084) e n. 3 (mecc. 2004 08438/086) che si allegano (all. 2-3 - nn. ).
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:
1) di adottare, ai sensi dell'art. 17, comma
7 della L.U.R. la Variante parziale n. 78 al vigente Piano Regolatore
Generale di Torino, concernente il cambiamento di destinazione
urbanistica delle aree (mq. 2.938) relative agli immobili di via
Lagrange e via Bogino, da area a Servizi pubblici "S"
(Servizi sociali e attrezzature di interesse generale oltre la
quantità minima di legge) lettera "f" -aree per
uffici pubblici ad area normativa "TE": "aree o
complessi di edifici a destinazione terziaria" e, per quanto
concerne limmobile di corso Inghilterra n. 7/9 da area normativa
"TE" ad area a Servizi pubblici "S" (Servizi
sociali e attrezzature di interesse generale oltre la quantità
minima di legge) lettera "f" -aree per uffici pubblici
(all.1 - n. ).
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul bilancio.
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
Sono stati inoltre approvati i seguenti emendamenti all'allegato 1 - Piano Regolatore Generale di Torino:
Nelle schede riassuntive degli edifici oggetto di variante, alla scheda: "EDIFICIO SITO IN VIA BOGINO N. 12", PUNTO 7. DESTINAZIONE DI P.R.G. - PROPOSTA DI VARIANTE, ultima riga, le parole: "pari a circa mq. 1.116" sono sostituite dalle seguenti: "pari a circa mq. 720".
Nelle schede riassuntive degli edifici oggetto di variante, alla scheda: "EDIFICIO SITO IN VIA BOGINO N. 16", PUNTO 7. DESTINAZIONE DI P.R.G. - PROPOSTA DI VARIANTE, ultima riga, le parole: "pari a circa mq. 1.116" sono sostituite dalle seguenti: "pari a circa mq. 540".
Nelle schede riassuntive degli edifici oggetto di variante, alla scheda: "EDIFICIO SITO IN VIA BOGINO N. 18", PUNTO 7. DESTINAZIONE DI P.R.G. - PROPOSTA DI VARIANTE, ultima riga, le parole: "pari a circa mq. 1.116" sono sostituite dalle seguenti: "pari a circa mq. 900".