MECC. N. 2004 01062/087


Atto n. 25



Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO - PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta ordinaria del




16 FEBBRAIO 2004



Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: BOSSO Giovanni, CACCIAPUOTI Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DEL BIANCO Marianna, DEMARIE Stefania, DELLE FAVE, Maria Grazia, DOMINESE Stefano, ENRICI BELLOM Maura, FARANO Nicola, FAZZONE Davide, FERRARI Francesco, FERRARI Giorgio, FRA Laura Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo, POLLINI Alfredo, PUGLISI Ettore, QUAGLIA Laura, RABELLINO Renzo, VALLE Mauro.


In totale n. 22 Consiglieri


Risultano assenti per giustificati motivi i Consiglieri:, GAI Giorgio, BARBARO Grazia, VIGNALE Gian Luca.


Con l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO


Ha adottato in

SEDUTA PUBBLICA


il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:



C. 4 PARERE- (artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento) avente ad oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri Commerciali Naturali".

CITTÀ DI TORINO

CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO - PARELLA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE


OGGETTO: C..4 PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REG.DEC.) AVENTE AD OGGETTO "LINEE GUIDA PER LA COSTITUZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI".

Il Presidente Guido ALUNNO, di concerto con il Coordinatore della III Commissione Marianna DEL BIANCO, riferisce.

Con nota del 16 dicembre 2003, Prot.n. 1786, la Divisione Economia e Sviluppo-Staff alla Direzione Programmazione Commercio, ha richiesto alla Circoscrizione di esprimere il parere di competenza ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri Commerciali Naturali".

La ricerca recentemente elaborata dalla Città di Torino ha dimostrato come i consumi siano fortemente segmentanti e quindi che i diversi tipi di distribuzione (grande, media, piccola, su area pubblica) in realtà rispondono a domande diversificate, con diversi canali distributivi che operano in modo sinergico prospettando la maggiore completezza commerciale possibile. Vengono quindi a giocare un ruolo fondamentale le capacità di coordinamento e di aggregazione sia tra gli stessi soggetti commerciali appartenenti ad uno stesso sistema locale, sia di questi con le altre componenti del sistema stesso.
I sistemi commerciali a base territoriale rafforzano quindi la loro solidità economica ponendosi come attrattori, non solo nei confronti dei potenziali consumatori interni alla realtà urbana, ma anche di un bacino più ampio.
Per tale ragione la promozione e l'attivazione di questi aggregati diventa un passaggio fondamentale nella strutturazione delle politiche di sviluppo e promozione del territorio, senza peraltro dimenticare le opportunità descritte dai fondi per lo sviluppo economico, specificatamente dedicati ad iniziative di questo tipo.
Nell'ambito dello studio della definizione delle diverse realtà aggregative si possono identificare livelli successivi, distinti da una maggiore o minore densità dei rapporti associativi.
Un primo livello è certamente il riconoscimento di realtà associative finalizzate alla realizzazione di eventi estemporanei periodici di promozione del territorio. In questo caso si tratta di evidenziare le caratteristiche che possono essere proprie delle associazioni di via.
Un secondo livello fa riferimento alle esperienze note nella letteratura specialistica come town management: la promozione del territorio assume forme più profonde ed integrate, a livello sia strutturale sia organizzativo, che richiedono la presenza di un soggetto maggiormente strutturato rispetto all'associazione di via. In Italia il concetto, che può essere funzionale a processi di questo tipo se opportunamente riempito di significato, è quello di Centro Commerciale Naturale.

Fino ad ora i commercianti, attraverso forme più o meno organizzate a base locale, hanno stabilito con gli enti pubblici rapporti che hanno avuto tradizionalmente un carattere rivendicativo o concertativo. Negli ultimi anni le possibilità di collaborazione si sono anche estese alla definizione di politiche di carattere organizzativo in particolare con riferimento a politiche di marketing territoriale, di politiche sugli orari dei sevizi.
In questo senso un interessante catalogo delle iniziative possibili, anche se non esaustivo, è quello previsto dalla D.G.R. 77-3353 del 25 giugno 2001 "Deliberazione Cipe 5 agosto 1998 n. 100. Rifinanziamento art. 16, comma 1, Legge 266/1997":
  1. predisposizione del piano di marketing inserito nel contesto territoriale oggetto del PQU/PIR e riferito alle imprese associate o convenzionate;
  2. realizzazione di spazi per la gestione di servizi comuni a favore dei consumatori. In tale caso, sono escluse le spese di acquisto dell'immobile e le spese di gestione corrente;
  3. iniziative di fidelizzazione della clientela attraverso la gestione di servizi comuni tra gli operatori aderenti all'iniziativa quali:
a) il servizio di animazione e assistenza ai bambini
b) il servizio di assistenza post-vendita alla clientela
c) il servizio di carrelli per mercato e negozi
d) la realizzazione di carte accoglienza per sconti, benefits, regali,...;
  1. iniziative promozionali quali la predisposizione di:
a) punti fissi di informazione
b) canali telematici di informazione
c) materiale informativo.
Queste attività possono però essere promosse da forme territorialmente aggregate e risultano strategiche per adeguare l'offerta del commercio diffuso alla competizione attuale. La natura di tali forme aggregative deve però garantire una stabilità e solidità di carattere giuridico, economico ed organizzativo.
In particolare dal punto di vista del diritto societario con il fine di confrontare e valutare le diverse forme costitutive è stato affidato un incarico specifico ad un esperto (l'avv. Pivano individuato con Determina Dirigenziale mecc. 2003 09013/069 del 3 novembre 2003 n. cronologico 1559). Dal suo parere è emerso che i Centri Commerciali Naturali possono configurarsi come società consortili a responsabilità limitata. Gli aspetti più specifici, in particolare relativi al funzionamento dell'organismo, andranno stabiliti in uno statuto-tipo da approvarsi con successivo provvedimento della Giunta Comunale, anche a seguito delle questioni emerse in alcuni casi laboratorio. Definite infatti le linee guida attraverso il presente provvedimento, sulla base di queste pare opportuno avviare lo studio e l'approfondimento attraverso alcuni casi specifici che possano costituire una sorta di laboratorio. A questo fine vengono individuate due aree che sembrano poter garantire tutte le condizioni al contorno necessarie affinché il caso risulti una buona pratica, in grado di costituire un modello per i casi successivi: un'area ha carattere di maggiore centralità, l'altra, invece, si colloca in un ambito esterno rispetto all'addensamento del centro storico principale. La prima, via Garibaldi, è un ambito ristretto con una fortissima identità, che raccoglie un elevato numero di esercizi commerciali aderenti all'associazione di via riconosciuta, con tipologie sufficientemente diverse; la seconda, l'addensamento di Borgo Dora, è stata oggetto di rilevanti investimenti da parte della Città, raccolti in un PQU finanziato dalla Regione Piemonte, che hanno riqualificato in modo sostanziale il suo ambito. Esistono inoltre associazioni di commercianti assai vive e vivaci, sia relativamente al commercio in sede fissa, sia al commercio ambulante. Inoltre sono presenti un elevato numero di altri soggetti non commerciali che svolgono attività di interesse pubblico.

La Proposta di Deliberazione è stata discussa nel corso della III Commissione riunitasi in data 29 gennaio 2004 in cui è stata espresso il timore che forme associative troppo complesse ed impegnative possano, di fatto, non facilitare i processi di formazione dei Centri Naturali Commerciali.

In particolare la preoccupazione condivisa riguarda l’unico Centro Naturale Commerciale presente nel territorio circoscrizionale che è già stato riconosciuto come tale dalla Città di Torino con deliberazione mecc. 04634/16 dell’8 giugno 1999. Il Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio, il cui ambito territoriale generale di riferimento è corso Lecce- corso Regina–corso Tassoni–corso Francia, è infatti da alcuni anni impegnato in un lavoro di promozione commerciale integrata con il territorio (si veda ad esempio la collocazione di opere artistiche tra le vetrine di via Fabrizi e corso Svizzera in collaborazione con il Museo di Arte Urbana) e dovrebbe dunque essere inserito come primo soggetto su cui investire da parte del Comune per sperimentare il modello proposto in delibera, con tutti gli adeguamenti dovuti alle innovazioni legislative.

In virtù di tale esigenza occorrerebbe inoltre prospettare un percorso temporale che permetta di assimilare il mutato quadro normativo adeguando la struttura sociale e le modalità progettuali con un supporto tale da garantire il reale coinvolgimento delle singole attività economiche e dell’associazione interessate.


Pertanto, si propone di esprimere parere positivo condizionato all’inserimento del Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio, accanto alle due aree già previste, quale progetto già esistente su cui investire, stanti le modifiche richieste dalla nuova normativa.


Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE

Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc. 1996 04113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art. 43 elenca i provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i termini e le modalità.



PROPONE AL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE

di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri Commerciali Naturali”, a condizione che vi sia l’inserimento del Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio, accanto alle due aree già previste, quale progetto già esistente su cui investire, stanti le modifiche richieste dalla nuova normativa.


VOTAZIONE PER APPELLO NOMINALE


PRESENTI: 22
VOTANTI: 14
VOTI FAVOREVOLI: 14
VOTI CONTRARI: //
ASTENUTI: 8 ( Bosso, Cacciapuoti, Demarie, Molinaro, Pollini, Puglisi, Quaglia, Valle)

Pertanto il Consiglio

DELIBERA


di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di deliberazione avente per oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri Commerciali Naturali”, a condizione che vi sia l’inserimento del Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio, accanto alle due aree già previste, quale progetto già esistente su cui investire, stanti le modifiche richieste dalla nuova normativa.