Atto n. 25
Il Consiglio di Circoscrizione n. 4 "SAN DONATO - CAMPIDOGLIO -
PARELLA", convocato nelle prescritte forme in 1^ convocazione, per la seduta
ordinaria del
16 FEBBRAIO 2004
Sono presenti nell'aula consiliare del Centro Civico in Via
Saccarelli 18, oltre al Presidente ALUNNO Guido i Consiglieri: BOSSO Giovanni,
CACCIAPUOTI Francesco, CARTELLA Ferdinando, CERRATO Claudio, DEL BIANCO
Marianna, DEMARIE Stefania, DELLE FAVE, Maria Grazia, DOMINESE Stefano, ENRICI
BELLOM Maura, FARANO Nicola, FAZZONE Davide, FERRARI Francesco, FERRARI Giorgio,
FRA Laura Maria, LAVOLTA Enzo, MOLINARO Aldo, POLLINI Alfredo, PUGLISI Ettore,
QUAGLIA Laura, RABELLINO Renzo, VALLE Mauro.
In totale n. 22
Consiglieri
Risultano assenti per giustificati motivi i
Consiglieri:, GAI Giorgio, BARBARO Grazia, VIGNALE Gian Luca.
Con
l'assistenza del Segretario Dott.ssa Anna Maria GROSSO
Ha adottato
in
SEDUTA PUBBLICA
il presente provvedimento così indicato all'ordine del giorno:
C. 4 PARERE- (artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento)
avente ad oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri Commerciali
Naturali".
CITTÀ DI
TORINO
CIRCOSCRIZIONE N.4 - SAN DONATO -
PARELLA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI CIRCOSCRIZIONE
OGGETTO: C..4 PARERE (ARTT.43 E 44 DEL REG.DEC.) AVENTE AD OGGETTO
"LINEE GUIDA PER LA COSTITUZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI".
Il Presidente Guido ALUNNO,
di concerto con il Coordinatore della III Commissione Marianna DEL BIANCO,
riferisce.
Con nota del 16 dicembre 2003, Prot.n. 1786, la Divisione
Economia e Sviluppo-Staff alla Direzione Programmazione Commercio, ha richiesto
alla Circoscrizione di esprimere il parere di competenza ai sensi degli artt. 43
e 44 del Regolamento del Decentramento in merito alla proposta di deliberazione
avente per oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri Commerciali
Naturali".
La ricerca recentemente elaborata dalla Città di Torino
ha dimostrato come i consumi siano fortemente segmentanti e quindi che i diversi
tipi di distribuzione (grande, media, piccola, su area pubblica) in
realtà rispondono a domande diversificate, con diversi canali
distributivi che operano in modo sinergico prospettando la maggiore completezza
commerciale possibile. Vengono quindi a giocare un ruolo fondamentale le
capacità di coordinamento e di aggregazione sia tra gli stessi soggetti
commerciali appartenenti ad uno stesso sistema locale, sia di questi con le
altre componenti del sistema stesso.
I sistemi commerciali a base
territoriale rafforzano quindi la loro solidità economica ponendosi come
attrattori, non solo nei confronti dei potenziali consumatori interni alla
realtà urbana, ma anche di un bacino più ampio.
Per tale
ragione la promozione e l'attivazione di questi aggregati diventa un passaggio
fondamentale nella strutturazione delle politiche di sviluppo e promozione del
territorio, senza peraltro dimenticare le opportunità descritte dai fondi
per lo sviluppo economico, specificatamente dedicati ad iniziative di questo
tipo.
Nell'ambito dello studio della definizione delle diverse realtà
aggregative si possono identificare livelli successivi, distinti da una maggiore
o minore densità dei rapporti associativi.
Un primo livello è
certamente il riconoscimento di realtà associative finalizzate alla
realizzazione di eventi estemporanei periodici di promozione del territorio. In
questo caso si tratta di evidenziare le caratteristiche che possono essere
proprie delle associazioni di via.
Un secondo livello fa riferimento alle
esperienze note nella letteratura specialistica come town management: la
promozione del territorio assume forme più profonde ed integrate, a
livello sia strutturale sia organizzativo, che richiedono la presenza di un
soggetto maggiormente strutturato rispetto all'associazione di via. In Italia il
concetto, che può essere funzionale a processi di questo tipo se
opportunamente riempito di significato, è quello di Centro Commerciale
Naturale.
Fino ad ora i commercianti, attraverso forme più o meno
organizzate a base locale, hanno stabilito con gli enti pubblici rapporti che
hanno avuto tradizionalmente un carattere rivendicativo o concertativo. Negli
ultimi anni le possibilità di collaborazione si sono anche estese alla
definizione di politiche di carattere organizzativo in particolare con
riferimento a politiche di marketing territoriale, di politiche sugli orari dei
sevizi.
In questo senso un interessante catalogo delle iniziative possibili,
anche se non esaustivo, è quello previsto dalla D.G.R. 77-3353 del 25
giugno 2001 "Deliberazione Cipe 5 agosto 1998 n. 100. Rifinanziamento art. 16,
comma 1, Legge 266/1997":
- predisposizione del piano di marketing inserito nel contesto territoriale
oggetto del PQU/PIR e riferito alle imprese associate o convenzionate;
- realizzazione di spazi per la gestione di servizi comuni a favore dei
consumatori. In tale caso, sono escluse le spese di acquisto dell'immobile e le
spese di gestione corrente;
- iniziative di fidelizzazione della clientela attraverso la gestione di
servizi comuni tra gli operatori aderenti all'iniziativa quali:
a)
il servizio di animazione e assistenza ai bambini
b) il servizio di
assistenza post-vendita alla clientela
c) il servizio di carrelli per mercato
e negozi
d) la realizzazione di carte accoglienza per sconti, benefits,
regali,...;
- iniziative promozionali quali la predisposizione di:
a) punti
fissi di informazione
b) canali telematici di informazione
c) materiale
informativo.
Queste attività possono però essere
promosse da forme territorialmente aggregate e risultano strategiche per
adeguare l'offerta del commercio diffuso alla competizione attuale. La natura di
tali forme aggregative deve però garantire una stabilità e
solidità di carattere giuridico, economico ed organizzativo.
In
particolare dal punto di vista del diritto societario con il fine di confrontare
e valutare le diverse forme costitutive è stato affidato un incarico
specifico ad un esperto (l'avv. Pivano individuato con Determina Dirigenziale
mecc. 2003 09013/069 del 3 novembre 2003 n. cronologico 1559). Dal suo parere
è emerso che i Centri Commerciali Naturali possono configurarsi come
società consortili a responsabilità limitata. Gli aspetti
più specifici, in particolare relativi al funzionamento dell'organismo,
andranno stabiliti in uno statuto-tipo da approvarsi con successivo
provvedimento della Giunta Comunale, anche a seguito delle questioni emerse in
alcuni casi laboratorio. Definite infatti le linee guida attraverso il presente
provvedimento, sulla base di queste pare opportuno avviare lo studio e
l'approfondimento attraverso alcuni casi specifici che possano costituire una
sorta di laboratorio. A questo fine vengono individuate due aree che sembrano
poter garantire tutte le condizioni al contorno necessarie affinché il
caso risulti una buona pratica, in grado di costituire un modello per i casi
successivi: un'area ha carattere di maggiore centralità, l'altra, invece,
si colloca in un ambito esterno rispetto all'addensamento del centro storico
principale. La prima, via Garibaldi, è un ambito ristretto con una
fortissima identità, che raccoglie un elevato numero di esercizi
commerciali aderenti all'associazione di via riconosciuta, con tipologie
sufficientemente diverse; la seconda, l'addensamento di Borgo Dora, è
stata oggetto di rilevanti investimenti da parte della Città, raccolti in
un PQU finanziato dalla Regione Piemonte, che hanno riqualificato in modo
sostanziale il suo ambito. Esistono inoltre associazioni di commercianti assai
vive e vivaci, sia relativamente al commercio in sede fissa, sia al commercio
ambulante. Inoltre sono presenti un elevato numero di altri soggetti non
commerciali che svolgono attività di interesse pubblico.
La Proposta di Deliberazione è stata discussa nel corso della III
Commissione riunitasi in data 29 gennaio 2004 in cui è stata espresso il
timore che forme associative troppo complesse ed impegnative possano, di fatto,
non facilitare i processi di formazione dei Centri Naturali
Commerciali.
In particolare la preoccupazione condivisa riguarda
l’unico Centro Naturale Commerciale presente nel territorio
circoscrizionale che è già stato riconosciuto come tale dalla
Città di Torino con deliberazione mecc. 04634/16 dell’8 giugno
1999. Il Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio, il cui ambito
territoriale generale di riferimento è corso Lecce- corso
Regina–corso Tassoni–corso Francia, è infatti da alcuni anni
impegnato in un lavoro di promozione commerciale integrata con il territorio (si
veda ad esempio la collocazione di opere artistiche tra le vetrine di via
Fabrizi e corso Svizzera in collaborazione con il Museo di Arte Urbana) e
dovrebbe dunque essere inserito come primo soggetto su cui investire da parte
del Comune per sperimentare il modello proposto in delibera, con tutti gli
adeguamenti dovuti alle innovazioni legislative.
In virtù di tale
esigenza occorrerebbe inoltre prospettare un percorso temporale che permetta di
assimilare il mutato quadro normativo adeguando la struttura sociale e le
modalità progettuali con un supporto tale da garantire il reale
coinvolgimento delle singole attività economiche e
dell’associazione interessate.
Pertanto, si propone di
esprimere parere positivo condizionato all’inserimento del Centro Naturale
Commerciale Artigianale Campidoglio, accanto alle due aree già previste,
quale progetto già esistente su cui investire, stanti le modifiche
richieste dalla nuova normativa.
Tutto ciò
premesso,
LA GIUNTA CIRCOSCRIZIONALE
Visto il Regolamento del Decentramento, approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n. 133 (mecc. 1996 00980/49) del 13 maggio 1996 e n. mecc.
1996 04113/49 del 27 giugno 1996 il quale, fra l'altro, all'art. 43 elenca i
provvedimenti per i quali è obbligatorio l'acquisizione del parere dei
Consigli Circoscrizionali ed all'art. 44 ne stabilisce i termini e le
modalità.
PROPONE AL CONSIGLIO DI
CIRCOSCRIZIONE
di esprimere parere favorevole in merito alla
proposta di deliberazione avente per oggetto "Linee guida per la costituzione
dei Centri Commerciali Naturali”, a condizione che vi sia
l’inserimento del Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio,
accanto alle due aree già previste, quale progetto già esistente
su cui investire, stanti le modifiche richieste dalla nuova
normativa.
VOTAZIONE PER APPELLO
NOMINALE
PRESENTI: 22
VOTANTI: 14
VOTI FAVOREVOLI:
14
VOTI CONTRARI: //
ASTENUTI: 8 ( Bosso, Cacciapuoti, Demarie, Molinaro,
Pollini, Puglisi, Quaglia, Valle)
Pertanto il Consiglio
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in merito alla proposta di
deliberazione avente per oggetto "Linee guida per la costituzione dei Centri
Commerciali Naturali”, a condizione che vi sia l’inserimento del
Centro Naturale Commerciale Artigianale Campidoglio, accanto alle due aree
già previste, quale progetto già esistente su cui investire,
stanti le modifiche richieste dalla nuova
normativa.