Consiglio Comunale

2004 00979/002

CITTÀ DI TORINO

MOZIONE N. 8

Approvata dal Consiglio Comunale in data 8 marzo 2004

OGGETTO: ADESIONE AL TAVOLO REGIONALE DI LAVORO PERMANENTE SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

   "Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

-   la Dichiarazione Universale dei Diritti, approvata nel 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite afferma che "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti" (art. 1) e che "ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente dichiarazione senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione" (art. 2);

-   la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia impegna gli Stati a "rispettare i diritti che sono enunciati nella Convenzione medesima ed a garantirli ad ogni fanciullo senza distinzioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, del fanciullo o dei suoi genitori o tutori" (art. 2). "Gli Stati, inoltre, si impegnano a proteggere il fanciullo o la fanciulla contro ogni forma di sfruttamento e violenza sessuale" (art. 34) e "devono prendere ogni misura appropriata per prevenire il rapimento, la vendita o il traffico di fanciulli e fanciulle" (art. 35);

-   con la Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne "gli Stati parte condannano la discriminazione nei confronti della donna in ogni sua forma, convengono di perseguire con ogni mezzo appropriato e senza indugio, una politica tendente ad eliminare la discriminazione nei confronti della donna" (art. 2). Inoltre "gli Stati parte prendono ogni misura adeguata per reprimere, in ogni sua forma, il traffico e lo sfruttamento della prostituzione delle donne" (art. 6);

-   la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea sancisce che "è vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata in particolare sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o l’orientamento sessuale" (art. 21);

-   la Costituzione della Repubblica Italiana recita all’articolo 3 che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali";

-   la Legge 154/2001 "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari" prevede l’allontanamento immediato dalla casa di famiglia del coniuge accusato di violenza e consente altresì alle persone conviventi che, per effetto dell’allontanamento rimangono senza mezzi economici, di ottenere dal giudice il riconoscimento di un assegno periodico;

CONSIDERATO CHE

è in fase di costituzione, a livello regionale, il Tavolo di lavoro permanente sulla violenza contro le donne, promosso dalla Circoscrizione Piemonte - Valle d’Aosta di Amnesty International in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, con l’obiettivo di diffondere una cultura della conoscenza e del rispetto dei diritti delle donne e delle bambine, mediante lo scambio di informazioni e buone prassi e la costruzione di momenti di confronto fra istituzioni, enti, organizzazioni ed associazioni impegnate su questo tema in contesti nazionali ed internazionali.

RILEVATO CHE

per volontà del Comune di Torino, nel 1998 si è costituito il "Coordinamento Cittadino contro la violenza alle donne", composto dall’Amministrazione Comunale, dagli Enti che operano sul territorio cittadino quali ASL, ASO, Associazioni ed Organizzazioni che svolgono attività di prevenzione, aiuto ed assistenza alle donne, con l’obiettivo di costruire una rete tra questi soggetti, sviluppando la conoscenza del fenomeno ed armonizzando le rispettive metodologie di intervento;

IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta a:

-   aderire al Tavolo Regionale di lavoro permanente sulla violenza contro le donne anche attraverso il Coordinamento Cittadino contro la violenza alle donne, che già raggruppa gli Enti operanti sul territorio cittadino su questo tema;

-   inserire nelle politiche dell’Amministrazione orientate alle pari opportunità nell’ambito della cooperazione internazionale anche azioni ispirate al contrasto della violenza contro le donne."