Divisione Servizi Culturali
Settore Musei
n. ord. 19
2004 00045/026
OGGETTO: FONDAZIONE MARIA ADRIANA PROLO - MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA - ARCHIVIO DI CINEMA, FOTOGRAFIA ED IMMAGINE. APPROVAZIONE NUOVO STATUTO ED ADESIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IN QUALITÀ DI SOCIO FONDATORE.
Proposta dell'Assessore Alfieri.
Con deliberazione del Consiglio Comunale dell8 luglio
1991 (mecc. 9107208/45) la Città di Torino ha aderito in
qualità di Socio Fondatore alla Fondazione "Maria
Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema, Fotografia e Immagine".
La Fondazione si è costituita in data 5 novembre 1992,
con atto a rogito del Dr. Antonio Maria Marocco, notaio in Torino,
repertorio n. 119556, registrato in Torino in data 11 novembre
1992, al n. 36822.
Con deliberazione del Consiglio Comunale del 14 febbraio 1994
(mecc. 9400909/60) la Città di Torino ha individuato nella
Mole Antonelliana il luogo idoneo per lesposizione delle
collezioni del Museo Nazionale del Cinema ed è stato successivamente
predisposto il progetto di restauro e riqualificazione della Mole
Antonelliana approvato con deliberazione della Giunta Comunale
del 30 agosto 1994 (mecc. 9406735/60).
Con deliberazione della Giunta Comunale del 19 dicembre 2000 (mecc.
2000 12436/26), esecutiva dal 9 gennaio 2001 è stata approvata
la convenzione fra la Città di Torino e il Museo Nazionale
del Cinema - Fondazione Maria Adriana Prolo per la gestione della
Mole Antonelliana.
Con deliberazione della Giunta Comunale del 13 maggio 2003 (mecc.
2003 03149/026), esecutiva dal 1° giugno 2003 è stata
approvata la convenzione che regola i rapporti tra la Città
e la Fondazione per quanto attiene in particolare la gestione
delle attività scientifiche, culturali, educative e allo
sviluppo museale e delle sue collezioni e in ordine allutilizzo
del contributo ordinario devoluto annualmente volto al funzionamento
ordinario del Museo e allo svolgimento dei programmi operativi
e delle attività individuate dal piano previsionale di
attività redatto dalla Fondazione.
Il precedente Statuto non contemplava indicazioni specifiche riguardanti
finalità di carattere museale. La nuova stesura non solo
ha chiare connotazioni ma introduce la nuova figura del Direttore.
Tale ruolo ha sia valenza scientifica sia competenze gestionali.
Inoltre con il nuovo Statuto si definiscono con precisione i ruoli
dei soci fondatori che acquisiscono una maggior valenza anche
in proporzione alla loro quota di partecipazione. Da tutto ciò
si evince che la Città di Torino e la Regione Piemonte
assumono un ruolo decisionale determinante.
In data 3 dicembre 2003, il prof. Mario Ricciardi, presidente
della Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema
- Archivio di Cinema, Fotografia ed Immagine ha provveduto, ai
sensi dello Statuto vigente, a depositare lo Statuto della Fondazione
nel suo nuovo testo aggiornato presso il notaio dott. proc. Giovanna
Ioli notaio in Torino. La Giunta Comunale, nel prendere atto delle
modificazioni dello Statuto e nel sottoporlo all'approvazione
del Consiglio Comunale, anche sulla base delle indicazioni emerse
in sede di V Commissione Consiliare, ha ritenuto, in ottemperanza
agli articoli 28 comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città
di Torino, di integrare tale Statuto con l'inserimento di un nuovo
articolo, riportato al punto 2) del dispositivo e destinato a
farne parte integrante.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di prendere atto dellesigenza di approvare il nuovo
testo di Statuto della Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo
Nazionale del Cinema - Archivio di Cinema, Fotografia ed Immagine
- con sede in via Montebello, 20 - Torino riconosciuta con atto
a rogito del Dr. Antonio Maria Marocco, notaio in Torino, repertorio
n. 119556, registrato in Torino in data 11 novembre 1992, al n.
36822;
2) di approvare il nuovo testo dello Statuto proposto dalla Fondazione
allegato al presente provvedimento (all. 1 - n. ) che ne costituisce
parte integrante e sostanziale inserendo dopo lart. 13 lart.
13 bis che recita: "I progetti di bilancio preventivo e di
bilancio consuntivo, prima dellespressione dellavviso
sugli stessi da parte del Collegio dei Fondatori, nonché
la versione finale del bilancio preventivo e consuntivo, così
come approvata dal Comitato di Gestione, saranno inviati a tutti
i soggetti Fondatori. Il Presidente è tenuto a trasmettere
ai Fondatori i documenti di volta in volta richiesti dai medesimi,
relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura della Fondazione;
3) di autorizzare lufficiale rogante ad apportare quelle
modifiche di carattere tecnico e formale dirette ad una migliore
redazione dellatto;
4) di dichiarare, in applicazione degli artt. 28, comma 3 e 42,
comma 10 dello Statuto della Città di Torino, garantita
la trasmissione dei progetti del bilancio preventivo e del bilancio
consuntivo nonché della versione finale di tali documenti
così come approvata dal Collegio dei Fondatori; vengono
altresì trasmessi dal Presidente gli ulteriori documenti
richiesti di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa
e/o procedura della Fondazione (vedasi art. 13 bis dello Statuto
della Fondazione);
5) di impegnare il Sindaco, nella sua qualità di membro
del Collegio dei Fondatori, a presentare entro il 31 dicembre
di ogni anno al Consiglio Comunale, la relazione di cui all'art.
42, comma 6, dello Statuto della Città di Torino, e a procedere
a modificazioni dello Statuto vigente ai sensi dell'art. 9, punto
g), previa deliberazione del Consiglio Comunale;
6) di adottare successive determinazioni dirigenziali attuative;
7) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.
REPERTORIO N. 48685 RACCOLTA N. 16979
L'anno duemilatre il giorno tre del mese di dicembre, in Torino (TO), via Montebello numero 15 in un locale posto al piano terreno, alle ore nove e venti.
Avanti di me dott. GIOVANNA IOLI di Notar Francesco, notaio in Torino, iscritto presso il collegio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo.
- RICCIARDI MARIO, nato a Bra (CN) il 19 novembre 1943, domiciliato,
per la carica, in Torino (TO), via Montebello n. 20, docente universitario,
il quale interviene al presente atto in qualità di presidente
del consiglio di amministrazione della fondazione:
"MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA - FONDAZIONE MARIA ADRIANA PROLO
- ARCHIVI DI CINEMA, FOTOGRAFIA ED IMMAGINE" con sede in
Torino (TO), via Montebello n. 20, codice fiscale: 06407440012,
riconosciuta come persona giuridica privata in virtù di
delibera della ggiunta regionale piemontese in data 25 gennaio
1993 (verbale n. 173), già iscritta presso il registro
delle persone giuridiche presso il tribunale di Torino in data
19 novembre 1996 al numero 1370.
Il comparente, della cui identità personale io notaio sono
certo, previa rinuncia con il mio consenso all'assistenza dei
testimoni, mi dichiara di essere qui convenuto per partecipare
all'adunanza del consiglio di amministrazione della sunnominata
fondazione, convocato, in via straordinaria, ai sensi di statuto
per oggi, in questo luogo ed ora, per discutere e deliberare sul
seguente:
1) Comunicazioni;
2) Proposta di adozione di un nuovo testo di Statuto della Fondazione
Maria Adriana Prolo (U);
3) Varie ed eventuali.
Assume la presidenza dell'assemblea, a norma di statuto, il professor
RICCIARDI MARIO, il quale, dopo aver constatato e dato atto:
- che oltre ad esso presidente del consiglio di amministrazione,
è presente l'intero consiglio in persona di:
ZANETTI GIOVANNI, vice presidente; CIARLO GIOVANNI PIERO, consigliere;
MORANDI PAOLO, consigliere; ROSTAGNO MASSIMO, consigliere; SINISCALCHI
CLAUDIO, consigliere; VALLERO BALDO, consigliere;
- che è presente l'intero collegio dei revisori contabili
in persona di SARACCO CLAUDIO, revisore; PUDDU MAURIZIO, revisore;
FADDE MAURO, revisore;
- della regolarità della convocazione dei consiglieri nei
modi e nei termini di cui all'articolo 9 del vigente statuto;
- della legittimazione, ai sensi di legge e di statuto, dell'organo
oggi riunito a deliberare sugli argomenti posti all'ordine del
giorno e che per deliberare le modifiche statutarie occorre il
voto favorevole di almeno i due terzi dei suoi componenti in carica;
la presente assemblea validamente convocata e costituita in
sede straordinaria ed atta a deliberare sul sovramenzionato ordine
del giorno e chiama me notaio a redigere il presente verbale,
limitatamente al secondo punto posto all'ordine del giorno, facendo
presente che le deliberazioni dei restanti argomenti posti all'ordine
del giorno saranno verbalizzate separatamente.
Il presidente, passando alla trattazione del secondo argomento
posto all'ordine del giorno, espone all'assemblea i motivi che
hanno indotto i soci fondatori a suggerire al consiglio di amministrazione
di apportare alcune modifiche allo statuto della fondazione, riformulando
integralmente tutti gli articoli, per aggiornarlo alle intervenute
modifiche legislative e per adeguarlo alle più recenti
esigenze.
A questo punto il presidente informa delle modifiche principali
che riguardano:
- la riformulazione delle finalità della fondazione;
- la creazione di nuovi organi della fondazione (collegio dei
fondatori e direttore) e, correlativamente, il ruolo e la regolamentazione
degli stessi;
- l'elevazione del numero dei componenti dell'organo di amministrazione,
da un minimo di nove ad un massimo di undici membri;
- la variazione della durata del mandato dei membri dell'organo
di amministrazione che passa dagli attuali cinque a tre anni;
- le modalità di designazione dei revisori contabili;
e, quindi, dà lettura del testo del nuovo statuto della
fondazione.
Il consiglio, udito il nuovo testo dello statuto sociale ed i
chiarimenti forniti dal presidente, dopo breve ma esauriente discussione,
all'unanimità
- di approvare il nuovo testo dello statuto della fondazione
così come letto dal presidente.
Il presidente, infine, deposita lo statuto della fondazione nel
suo nuovo testo aggiornato che io notaio allego al presente atto
sotto la lettera "A".
Null'altro essendovi a deliberare e nessuno degli intervenuti
avendo chiesto la parola, il presidente toglie la seduta e scioglie
l'adunanza, alle ore nove e trentacinque.
Il comparente esonera me notaio dalla lettura dell'allegato, sottoscritto
a tenore di legge.
Le spese del presene atto, inerenti e conseguenti, sono a carico
della fondazione.
Richiesto io notaio ho ricevuto il presente atto che ho letto
al comparente, il quale, da me interpellato, lo riconosce conforme
a verità e con me notaio lo sottoscrive.
Scritto parte di mio pugno, parte a mano ed a macchina da persona
di mia fiducia questo atto consta di due fogli di cui occupa quattro
facciate e quanto della presente.
FIRMATI:
MARIO RICCIARDI
GIOVANNA IOLI NOTAIO
E' costituita la fondazione denominata "Museo Nazionale
del Cinema - Fondazione Maria Adriana Prolo - Archivi di Cinema,
Fotografia ed Immagine".
La Fondazione continua l'attività avviata dalla signora
Maria Adriana Prolo e proseguita dall'Associazione Museo Nazionale
del Cinema, da cui la Fondazione ha ricevuto in donazione le collezioni
che tuttora costituiscono il nucleo fondamentale del patrimonio
della Fondazione.
Concorrono alla Fondazione Fondatori e Sostenitori.
Sono Fondatori i soggetti che sono intervenuti nell'atto costitutivo
della Fondazione e quelli che, anche successivamente, hanno contribuito
in maniera determinante alla costituzione del patrimonio della
Fondazione. Sono dichiarati tali con deliberazione del Collegio
dei Fondatori assunta con il voto favorevole di almeno i tre quarti
dei Fondatori in carica, arrotondati all'unità di misura
superiore. Attualmente sono Fondatori l'Associazione Museo Nazionale
del Cinema, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, il Comune
di Torino, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, la Compagnia
di San Paolo e l'Istituto Luce S.p.A.
Possono essere Sostenitori soggetti pubblici e privati i quali
effettuino un versamento per il fondo di dotazione della Fondazione
e si impegnino ad effettuare un contributo annuale in misura libera,
purché non inferiore alla soglia minima fissata dal Comitato
di Gestione. Le domande di ammissione vengono sottoposte al Comitato
di Gestione il quale deciderà se approvare la candidatura.
I Sostenitori si riuniscono una volta all'anno per esaminare la
relazione sul programma di attività della Fondazione, che
viene loro sottoposta dal Comitato di Gestione, e possono formulare
osservazioni al Comitato stesso.
I Sostenitori possono recedere in qualunque momento, con semplice
preavviso scritto al Presidente, senza aver diritto di ripetere
le somme versate.
La Fondazione ha sede legale in Torino, Via Montebello n. 20,
nei locali della Mole Antonelliana, concessi in uso gratuito alla
Fondazione dal Comune di Torino. La Regione Piemonte, la Provincia
di Torino e il Comune di Torino si impegnano altresì a
mettere a disposizione della Fondazione altri immobili da destinare
alle attività espositive, di proiezione, al deposito dei
beni, agli uffici del personale e ad ogni altra attività
della Fondazione.
Il Comitato di Gestione può deliberare il trasferimento
della sede, sempre restando nell'ambito dell'area metropolitana.
La Fondazione, senza scopo di lucro e in conformità
alle disposizioni della Legge 29 dicembre 2000, n. 404, si propone
di:
a) ricercare, acquisire, conservare, documentare secondo gli standard
vigenti in ambito nazionale e internazionale i materiali e le
opere che si riferiscono alla storia ed alla tecnica della fotografia,
della cinematografia e dei nuovi linguaggi multimediali;
b) allestire in sedi idonee un'esposizione permanente aperta al
pubblico dei materiali e delle opere indicati al punto a);
c) effettuare acquisti, scambi, prestiti per l'incremento delle
collezioni esistenti, con specializzazione in materia di pre-cinema,
e di tecniche della produzione e della riproduzione dell'immagine;
d) ricevere in deposito, anche temporaneo, materiali e opere di
proprietà di terzi indicati al punto a), curandone la conservazione
e, ove del caso, la catalogazione, il restauro e l'eventuale esposizione
al pubblico;
e) incrementare e valorizzare le strutture e i servizi all'interno
della Fondazione, relativi alle collezioni e a tutti gli altri
settori di attività della Fondazione e renderli accessibili
al pubblico;
f) svolgere e promuovere qualsiasi attività informativa,
di studio, di ricerca, di documentazione, didattica e promozionale,
nell'ambito delle proprie finalità, in Italia ed all'estero;
g) concorrere alla realizzazione in Torino, in collaborazione
con le istituzioni competenti, di un polo europeo di documentazione,
di ricerca, di formazione e di produzione in materia di comunicazione
multimediale, in un quadro di relazioni internazionali;
h) intraprendere qualsiasi operazione che risulti utile o necessaria
per il raggiungimento delle finalità sopra elencate, e
perciò qualsiasi attività, purché non prevalente
rispetto alle finalità della Fondazione, commerciale, economica,
finanziaria, patrimoniale, mobiliare e immobiliare, ivi compresa
la partecipazione a società o enti commerciali, fermo restando
quanto stabilito all'art. 17 secondo comma del presente statuto.
Per raggiungere le predette finalità, la Fondazione può
attivare anche partecipazioni e finanziamenti da enti pubblici
e privati, mediante accordi o convenzioni, sulla base degli indirizzi
che in proposito saranno fissati dal Comitato di Gestione.
La Fondazione opera secondo le norme del diritto privato, fatta
eccezione per quanto diversamente stabilito da specifiche disposizioni
di legge, nei modi e con gli strumenti che sono di volta in volta
ritenuti dal Comitato di Gestione idonei al conseguimento delle
finalità istituzionali.
Il patrimonio della Fondazione, al netto del fondo di dotazione
finanziario indisponibile originariamente versato dai Fondatori
e delle sue eventuali integrazioni, è costituito:
a) dalla collezione e dai beni conferiti dall'Associazione Museo
Nazionale del Cinema;
b) dagli acquisti effettuati dalla Fondazione stessa;
c) dai lasciti, dalle donazioni, dalle oblazioni e dalle erogazioni
liberali.
Per l'adempimento dei propri compiti statutari la Fondazione
dispone di entrate derivanti:
a) dai contributi annuali versati dai Fondatori ed eventualmente
dai Sostenitori;
b) dai proventi derivanti dall'esposizione permanente delle collezioni,
da ogni altra manifestazione espositiva e da qualsiasi attività
svolta;
c) da contributi, sovvenzioni e finanziamenti di soggetti pubblici
e privati;
d) dai redditi derivanti dal proprio patrimonio, dalle attività
commerciali e dalle partecipazioni a società o enti commerciali;
e) dal contributo ordinario annuale dello Stato previsto dalla
Legge 29 dicembre 2000, n. 404;
f) da ogni altra entrata od acquisizione.
L'esercizio finanziario inizia il primo gennaio e termina il trentuno dicembre di ogni anno.
L'attività della Fondazione è svolta sulla base di programmi pluriennali e annuali, elaborati in conformità alle linee approvate dal Collegio dei Fondatori. Le procedure di redazione e approvazione sono definite dal presente statuto agli articoli 9, 12 e 14.
Sono organi della Fondazione:
a) il Collegio dei Fondatori;
b) il Comitato di Gestione;
c) il Presidente;
d) il Direttore;
e) il Collegio dei Revisori Contabili.
Il Collegio dei Fondatori è composto dai legali rappresentanti
dei Fondatori o loro delegati.
Il Collegio dei Fondatori si riunisce almeno due volte all'anno:
la prima entro il 30 aprile per approvare il bilancio consuntivo
della Fondazione, la seconda entro il 30 novembre per approvare
il bilancio preventivo dell'anno seguente. Il Collegio dei Fondatori
si riunisce inoltre ogni qual volta sia ritenuto opportuno dal
Presidente o richiesto da almeno due Fondatori.
Il Collegio dei Fondatori:
a) nomina i componenti del Comitato di Gestione e, nel suo ambito,
con votazione a maggioranza assoluta dei suoi componenti, il Presidente
e il Vice Presidente;
b) nomina i Revisori Contabili;
c) definisce le linee guida dell'attività della Fondazione;
d) approva il bilancio preventivo, i relativi programmi pluriennali
e annuali di attività e il bilancio consuntivo della Fondazione;
e) delibera sull'ammissione di nuovi Fondatori;
f) determina il gettone di presenza dei componenti il Comitato
di Gestione e gli emolumenti dei Revisori Contabili effettivi;
g) approva le modifiche allo statuto;
h) provvede ai sensi dell'art. 19 del presente statuto in caso
di estinzione della Fondazione.
Il Collegio dei Fondatori e convocato dal Presidente, mediante
avviso di convocazione con l'indicazione sommaria degli argomenti
da trattare, da inviare ai Fondatori (oltre che ai componenti
del Comitato di Gestione e ai Revisori Contabili) mediante lettera
raccomandata, telegramma, telefax o altro mezzo di comunicazione
elettronica da inviarsi almeno quindici giorni prima di quello
fissato per la riunione. Il Collegio dei Fondatori è validamente
costituito con la presenza della maggioranza dei Fondatori in
carica e le relative deliberazioni vengono assunte a maggioranza
dei voti dei presenti, fatte salve le maggioranze qualificate
stabilite dal presente statuto. Ciascun Fondatore ha diritto ad
un voto.
Ciascun Fondatore deve assicurare ogni anno il contributo economico
determinato dal Collegio dei Fondatori su proposta del Comitato
di Gestione contenuta nel bilancio preventivo (ad eccezione dell'Associazione
Museo Nazionale del Cinema che è esente da ogni contributo
economico).
I Fondatori sono tenuti a comunicare entro il 30 novembre di ogni
anno l'eventuale intenzione di non continuare a far parte della
Fondazione per l'anno successivo, con lettera raccomandata a.r.
indirizzata al Presidente. Il recesso, comunicato dopo l'approvazione
da parte del Collegio dei Fondatori del bilancio preventivo, comporta
comunque la corresponsione dei contributi economici per l'esercizio
successivo a carico del Fondatore receduto. Il mancato versamento
dei contributi in questione nei termini stabiliti comporta comunque
l'automatica perdita della qualità di Fondatore.
La Fondazione è amministrata da un Comitato di Gestione
costituito da un numero di nove componenti, così designati:
il Presidente della Regione Piemonte e il Sindaco del Comune di
Torino designano ciascuno due componenti del Comitato di Gestione;
il Presidente della Provincia di Torino e i legali rappresentanti
degli altri Fondatori designano ciascuno un componente del Comitato
di Gestione. Qualora ciò si renda necessario in conseguenza
dell'aumento del numero dei Fondatori, il Collegio dei Fondatori
può determinare, mediante delibera assunta con il voto
favorevole di almeno i tre quarti dei Fondatori in carica, arrotondati
all'unità di misura superiore, l'aumento dei componenti
del Comitato di Gestione, fino ad un massimo di undici, affidandone
la designazione ai legali rappresentanti dei nuovi Fondatori.
I componenti durano in carica tre anni e possono essere riconfermati.
I mandati dei componenti, anche se nominati in tempi diversi,
scadono contestualmente al termine del triennio. Tutti i componenti
restano in carica con pieni poteri sino alla loro conferma o sostituzione,
fatte salve le loro dimissioni che dovranno essere trasmesse per
iscritto al Presidente.
La carica non comporta emolumenti, fatto salvo l'eventuale rimborso
spese e il gettone di presenza. Al Presidente e agli eventuali
componenti investiti di particolari incarichi dal Comitato di
Gestione spetta una remunerazione che sarà determinata
dal Comitato stesso, sentito il parere del Collegio dei Revisori
Contabili, nell'ambito degli importi stanziati a tal fine nel
bilancio preventivo approvato dal Collegio dei Fondatori.
Qualora vengano a mancare uno o più componenti, il Collegio
dei Fondatori provvede a sostituirli, sulla base della designazione
del Fondatore avente diritto.
Il Comitato di Gestione è convocato e presieduto dal
Presidente.
Si riunisce secondo il calendario dei lavori fissato dal Comitato
stesso e comunque non meno di due volte l'anno, e inoltre ogniqualvolta
sia ritenuto opportuno dal Presidente o richiesto da almeno tre
componenti.
L'avviso di convocazione con l'indicazione sommaria degli argomenti
da trattare deve essere inviato ai componenti e ai Revisori Contabili
mediante lettera raccomandata, telegramma, telefax o altro mezzo
di comunicazione elettronica, da spedirsi almeno cinque giorni
prima di quello fissato per la riunione.
Nei casi di urgenza, la convocazione può avvenire mediante
telegramma, telefax o altro mezzo di comunicazione elettronica,
con semplice preavviso di ventiquattro ore. Qualora sia tecnicamente
possibile, le riunioni del Comitato di Gestione possono tenersi
in video conferenza.
Il Comitato di Gestione è validamente costituito con la
presenza della maggioranza dei componenti in carica e non dimissionari
e le relative deliberazioni vengono assunte a maggioranza dei
voti dei presenti, fatte salve le maggioranze qualificate stabilite
dal presente statuto.
Ciascun componente ha diritto a un voto.
In caso di parità dei voti, prevale quello del Presidente
o di chi presiede la riunione.
In caso di impossibilità o assenza del Presidente, il Comitato
di Gestione è convocato e presieduto dal Vice Presidente
e in mancanza dal componente più anziano di età.
Alle riunioni del Comitato di Gestione partecipa, senza diritto
di voto, il Direttore, e inoltre possono partecipare, con il consenso
dei componenti presenti alla riunione, senza diritto di voto,
quelle altre persone, anche estranee alla Fondazione, che il Presidente
ritenga di invitare.
Il Presidente nomina un segretario anche esterno al Comitato di
Gestione.
Delle riunioni del Comitato di Gestione viene redatto, su apposito
libro tenuto ai sensi di legge, il relativo verbale, che viene
sottoscritto dal Presidente e dal segretario.
Ove detto verbale non venga redatto e sottoscritto al termine
della riunione, deve essere approvato e sottoscritto al più
tardi nella riunione successiva.
Il Comitato di Gestione ha tutti i poteri necessari per l'amministrazione
sia ordinaria che straordinaria della Fondazione, fatte salve
le attribuzioni del Collegio dei Fondatori previste dal presente
statuto.
In particolare e a titolo meramente esemplificativo, il Comitato
di Gestione provvede e delibera in ordine:
a) alla predisposizione entro il 31 marzo di ogni anno del conto
consuntivo, con lo stato patrimoniale al 31 dicembre dell'anno
precedente, che dovranno essere messi a disposizione dei Revisori
Contabili e dei Fondatori nei quindici giorni antecedenti la riunione
del Collegio dei Fondatori chiamata a deliberare in proposito,
e alla predisposizione entro il 31 ottobre di ogni anno del bilancio
preventivo (comprensivo dell'indicazione del contributo economico
annuale a carico dei Fondatori) e dei relativi programmi pluriennali
e annuali di attività per gli anni successivi, che devono
essere messi a disposizione dei Revisori Contabili e dei Fondatori
nei quindici giorni antecedenti la riunione del Collegio dei Fondatori
chiamata a deliberare in proposito;
b) all'accettazione dei lasciti, delle donazioni, delle oblazioni,
delle erogazioni liberali in denaro, dei contributi e dei finanziamenti;
c) agli acquisti e alle alienazioni dei beni mobili e immobili;
per gli acquisti di beni immobili deve uniformarsi al contenuto
del bilancio preventivo approvato dal Collegio dei Fondatori.
Per le alienazioni e per gli eventuali depositi permanenti presso
altri enti di beni provenienti dall'Associazione Museo Nazionale
del Cinema, deve acquisire il parere obbligatorio dell'Associazione
stessa;
d) all'eventuale nomina di consulenti ed esperti, sentito il Direttore,
definendone di volta in volta mansioni, funzioni, durata e compensi;
e) alla nomina e revoca del Direttore, fissandone la durata dell'incarico,
non superiore a cinque anni, le funzioni ed il compenso;
alla nomina dei dirigenti del Comitato Scientifico e degli altri
organismi indicati all'art. 15 del presente statuto;
g) alla determinazione dei rimborsi spese e delle remunerazioni
dei componenti il Comitato di Gestione ai sensi dell'art. l0 del
presente statuto;
h) alla definizione dei criteri generali di organizzazione e della
pianta organica del personale della Fondazione, su proposta del
Direttore o comunque sentito il Direttore;
i) agli eventuali regolamenti della Fondazione, nonché
alla loro modifica, revoca e abrogazione;
j) alla stipulazione di mutui e aperture di credito, nonché
ad ogni altra operazione bancaria ritenuta necessaria o utile
per il raggiungimento delle finalità istituzionali;
k) alla partecipazione a enti o società, anche commerciali,
le cui attività risultino direttamente o indirettamente
correlate con quelle della Fondazione;
l) all'eventuale delega al Presidente di ulteriori poteri rispetto
a quelli conferitigli dall'art. 13 del presente statuto e all'eventuale
delega di poteri al Vice Presidente e ai componenti del Comitato
di Gestione per singoli atti o categorie di atti inerenti la gestione
della Fondazione, fissandone i limiti e le modalità di
esecuzione;
m) all'individuazione e al conferimento d'incarico alla società
di revisione ai sensi dell'art. 17 del presente statuto.
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Fondazione
di fronte ai terzi ed in giudizio, esercita tutti i poteri conferitigli
dal Comitato di Gestione e vigila sull'attuazione delle delibere
del Comitato stesso.
Spetta tra l'altro al Presidente:
- convocare e presiedere il Collegio dei Fondatori, predisponendo
l'ordine del giorno delle sedute;
- convocare e presiedere il Comitato di Gestione, predisponendo
l'ordine del giorno delle sedute;
- sovrintendere all'attività della Fondazione, vigilando
sul rispetto delle finalità della Fondazione stessa, nell'ambito
dei poteri conferitigli;
- sovrintendere alla corretta amministrazione della Fondazione;
- nominare avvocati e procuratori per rappresentare in giudizio
la Fondazione; nominare procuratori nell'ambito dei poteri conferitigli
dal Comitato di Gestione; assumere qualsiasi provvedimento che
abbia carattere d'urgenza, riferendone al Comitato di Gestione
nella prima riunione successiva, e comunque entro sessanta giorni.
Il Direttore è nominato dal Comitato di Gestione e deve
essere in possesso di specifica competenza, comprovata esperienza
e specializzazione professionale nei settori di attività
della Fondazione. Dura in carica fino a cinque anni, secondo la
determinazione del Comitato di Gestione, e può essere riconfermato.
L'incarico può essere fatto cessare dallo stesso Comitato
di Gestione.
Il Direttore, tenendone informato il Presidente, assicura l'attuazione
dei programmi e realizza le attività della Fondazione;
in particolare:
- dirige le attività ed i servizi della Fondazione;
- esegue e cura l'attuazione delle delibere del Comitato di Gestione,
firmando gli atti su delega del Presidente;
- cura il buon andamento amministrativo;
- firma la corrispondenza nei limiti dei poteri conferitigli;
- provvede agli acquisti in economia ed alle spese indispensabili
al funzionamento ordinario della Fondazione;
- firma gli ordini al pagamento e le reversali di incasso;
- assume il personale, ad eccezione dei dirigenti, in attuazione
della pianta organica definita dal Comitato di Gestione e nell'ambito
dei fondi stanziati a tal fine dal Comitato stesso, dirige il
personale e determina l'organizzazione degli uffici;
- predispone, sentito il Comitato Scientifico ove nominato, i
programmi pluriennali e annuali da sottoporre al Comitato di Gestione;
- esercita le attribuzioni che gli sono delegate dal Comitato
di Gestione.
Il Direttore partecipa senza diritto di voto alle riunioni del
Comitato di Gestione, al quale riferisce della propria attività.
Il Comitato di Gestione può nominare il Comitato Scientifico
della Fondazione, commissioni di studio e/o gruppi di lavoro su
problemi scientifici con lo scopo di collaborare ed esprimere
pareri sulle attività scientifiche e artistiche della Fondazione.
All'atto della nomina il Comitato di Gestione definisce composizione,
funzioni, compiti, durata e compensi di tali organismi.
In particolare è istituita una "commissione storica"
per la valorizzazione della memoria culturale delle tradizioni
cinematografiche della Fondazione, la valorizzazione dell'archivio,
del carteggio e della figura della fondatrice Maria Adriana Prolo.
La presidenza di questa commissione è attribuita a una
persona designata dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema
e nominata dal Comitato di Gestione.
Il Collegio dei Revisori Contabili è costituito da tre
membri effettivi e due supplenti, di indiscussa capacità
professionale e dirittura morale, scelti tra gli iscritti all'Albo
dei Revisori Contabili.
Il Collegio dei Revisori Contabili è nominato dal Collegio
dei Fondatori. I componenti vengono designati come segue:
- il Presidente è designato a turno dal Presidente della
Regione Piemonte, dal Presidente della Provincia di Torino e dal
Sindaco del Comune di Torino;
- i membri effettivi sono designati uno dal Ministro per i beni
e le attività culturali ed il secondo a turno dai legali
rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e
della Compagnia di San Paolo;
- i membri supplenti sono designati uno dall'Associazione Museo
Nazionale del Cinema o sue successive trasformazioni ed il secondo
a turno dai legali rappresentanti degli altri Fondatori.
Il Collegio dei Revisori Contabili dura in carica tre anni ed
è rieleggibile.
Il Collegio dei Revisori Contabili provvede al riscontro della
gestione finanziaria, accerta la regolare tenuta delle scritture
contabili, esprime il proprio parere mediante apposite relazioni
sul bilancio annuale della Fondazione, con facoltà di controllo.
I Revisori Contabili assistono alle riunioni del Comitato di Gestione
e del Collegio dei Fondatori.
Il bilancio annuale della Fondazione prima di essere approvato
dal Collegio dei Fondatori può essere certificato da una
società di revisione iscritta all'apposito Albo di cui
all'articolo 161 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.
Gli eventuali avanzi di gestione risultanti dal bilancio approvato
devono essere destinati al perseguimento delle finalità
della Fondazione, con espresso divieto di distribuire utili o
altre utilità patrimoniali.
Le modifiche al presente statuto, nei limiti consentiti dalla legge, devono essere approvate dal Collegio dei Fondatori, mediante delibera assunta con il voto favorevole di almeno i tre quarti dei Fondatori in carica, arrotondati all'unita di misura superiore.
La Fondazione è costituita senza limitazioni di durata.
In caso di estinzione i beni della Fondazione saranno devoluti
al Comune di Torino, che ne dovrà garantire la fruizione
e la custodia, rimanendo impregiudicata peraltro ogni altra destinazione,
da effettuarsi nell'ambito dell'area metropolitana e rientrante
nell'ambito della pubblica utilità, da assumersi da parte
del Collegio dei Fondatori, con il voto favorevole di almeno i
tre quarti dei Fondatori in carica arrotondati all'unita di misura
superiore.
Qualora non si verifichi una delle ipotesi sopra previste, i beni
della Fondazione dovranno essere devoluti all'Associazione Museo
Nazionale del Cinema o sue successive trasformazioni.
Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto, si fa riferimento ai principi generali del diritto ed alle norme di legge applicabili in materia.
Il presente statuto entra in vigore a seguito del riconoscimento
regionale ai sensi di legge. Fino all'insediamento degli organi
di nuova nomina, conservano ogni potere gli organi in allora in
carica.
FIRMATI:
MARIO RICCIARDI
GIOVANNA IOLI NOTAIO