Divisione Servizi Tributari Catasto e Partecipate
Settore TARSU

  n. ord.178
2003 10157/013

 

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 9 DICEMBRE 2003

(proposta dalla G.C. 25 novembre 2003)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: COMPLETAMENTO DELLE ATTIVITA' ISTITUZIONALI CONCERNENTI LA NUMERAZIONE DELLE UNITA' IMMOBILIARI - AFFIDAMENTO ATTIVITA' AL COLLEGIO DEI GEOMETRI MEDIANTE CONVENZIONE.

Proposta dell’Assessore Bonino.

Il progetto della c.d. NUI (numerazione delle unità immobiliari) nasce dalla Divisione Tributi nel 1996 (deliberazione n. 1846 della Giunta Comunale del 2 aprile 1996, esecutiva il 23 aprile 1996), si attualizza nel 1997 con l’ordinanza del Sindaco n. 609 del 25 marzo 1997 diretta ai proprietari di fabbricati ed agli amministratori di condominio.
La volontà della legge è quella di integrare la numerazione civica principale (indirizzo e numero civico) con l’assegnazione (obbligatoria per Legge anagrafica 24 dicembre 1954 n. 1228 e D.P.R. 223/89), a tutte le singole unità immobiliari di un fabbricato, di un numero caratteristico idoneo ad individuare ciascuna di esse in modo certo ed univoco.
Dal suddetto obbligo di legge discendono effetti di notevole impatto ed interesse pubblico:
1) automatismo delle operazioni concernenti le variazioni ed i trasferimenti anagrafici della cittadinanza;
2) controllo, a fini statistici e di pubblica sicurezza, della situazione abitativa di ciascun fabbricato numerato;
3) controllo e recupero dell’evasione/elusione tributaria (TARSU – ICI) per dovere d’ufficio e motivi di equità fiscale;
4) individuazione dei componenti i nuclei familiari all’interno di ciascuna unità, ai fini della applicazione della tariffa Ronchi (D.Lgs. 22/97 e D.P.R. 158/99) e del controllo dei movimenti anagrafici;
5) aggiornamento della situazione catastale mediante l’acquisizione dell’ID (identificativo catastale).
Il 3 maggio 2000 il Vice Sindaco Domenico Carpanini firmava l’ordinanza n. 1277 che dava rinnovato impulso all’attività in argomento, iniziata con l’ordinanza 609/97 citata, aggiungendo alla stessa una dichiarata valenza tributaria.
La categoria professionale più interessata dall’ordinanza era quella degli amministratori di condominio ai quali veniva richiesto di provvedere alla numerazione delle unità immobiliari costituenti ciascun fabbricato da loro amministrato e di fornire per ognuna di esse la superficie, il nome dell’occupante e del proprietario e l’identificativo catastale (quest’ultimo: se disponibile).
Il percorso ipotizzato non si è rivelato semplice da un lato perché non tutti gli amministratori di condominio aderiscono alle Associazioni di categoria con le quali il Comune ha potuto instaurare un proficuo rapporto di collaborazione e dall’altro perché, obiettivamente, non tutte le informazioni richieste, in quanto necessarie, sono risultate facilmente reperibili, con particolare riferimento all’identificativo catastale.
Considerata la relativa produttività di tale scelta e dovendosi comunque, per legge, proseguire nell’attività di numerazione delle unità immobiliari, appare necessario impostare diversamente il modello organizzativo nel senso di prescindere dall’apporto degli amministratori di stabili pur continuando ad auspicarne la collaborazione.
L’unica soluzione tecnicamente possibile risulta quella di ricostruire "a tavolino" il fabbricato servendosi di tutte le banche dati disponibili: tributarie – catastali – toponomastiche – anagrafiche.
Al riguardo è da osservare che se la banca dati del catasto fosse completamente affidabile ed aggiornata non si porrebbe alcun problema. In realtà così non è, anche se negli ultimi anni grazie alle risorse investite allo scopo dalla Città molte cose sono migliorate. Com’è noto la Città ha finanziato l’attività di attribuzione delle rendite a 120.000 unità immobiliari che ne erano sprovviste. Questa attività è stata svolta dal Collegio dei geometri di Torino, che ha anche collaborato per l’aggiornamento e la bonifica delle partite catastali con allineamento alla toponomastica della città, al classamento di unità immobiliari speciali, al riordino degli archivi catastali con grande professionalità: (vedasi deliberazioni: Giunta Comunale n.mecc. 98 00761/13 del 4 agosto 1998, e n.mecc.99 01502/13 del 23 marzo 1999).
Ciò nonostante, l’Agenzia del territorio deve ancora provvedere, tra l’altro, alla notifica di decine di migliaia di rendite già attribuite, al completo allineamento con la toponomastica cittadina, all’informatizzazione delle planimetrie esistenti su carta, alla ricostruzione di quelle mancanti, al classamento – con attribuzione di rendita – a migliaia di fabbricati di gruppo D, all’allineamento dei dati catastali con quelli della conservatoria dei registri immobiliari. Attività che non potranno certo essere esaurite in pochi anni anche con il passaggio del catasto al Comune.
Dal quadro d’insieme sopra delineato emerge con chiarezza, oltre alla situazione precaria delle informazioni oggi disponibili in catasto, la professionalità esclusiva del Collegio dei geometri di Torino in tale materia ed il suo ruolo di collaboratore privilegiato dell’Agenzia del territorio: ne sono prova il fatto che il maggior flusso di aggiornamenti del catasto proviene dai geometri, supportati dall’indirizzo del Collegio.
Tenuto conto che queste professionalità non sono presenti nei servizi tributari appare necessario ricorrere a risorse specializzate esterne all’Amministrazione per un’attività che comprenda la ricomposizione del fabbricato, la sua suddivisione in piani, la numerazione, la determinazione della superficie lorda e netta e l’attribuzione dell’I.D. per ogni singola U.I. in base alle risultanze catastali e/o sopralluogo.
Il tutto, ovviamente, nei limiti degli stanziamenti di bilancio.
D’altra parte interrompere l’attività iniziata non sembra proponibile non solo per gli obblighi di legge sopra richiamati, ma anche per i risultati sin qui ottenuti è così riassumibili:
- ad oggi sono stati numerati n. 32.000 fabbricati comprendenti 420.000 unità immobiliari su un complessivo, rispettivamente, di circa 60.000 fabbricati e 740.000 unità immobiliari;
- questa attività ha consentito un recupero di evasione TARSU di Euro 33.575.594,00 dal 1997 ad oggi, con una media annuale di Euro 4.796.513,42.
Considerata la valenza prettamente pubblicistica dell'attività che deve essere effettuata e del suo carattere straordinario rispetto all'attività normale degli uffici, considerato d'altra parte il ruolo anche istituzionale ricoperto in tale ambito dal Collegio dei geometri della Provincia di Torino, si ritiene che la soluzione più proficua ed efficace per l'Amministrazione comunale consista nell'affidamento mediante convenzione al predetto Collegio.
Per tutti questi motivi si ritiene di affidare mediante convenzione al Collegio dei geometri di Torino tutte le attività che portano alla numerazione delle unità immobiliari ancora da considerare, e che ammontano a circa 320.000.
I professionisti incaricati dal Collegio "certificheranno" in modo definitivo le condizioni strutturali, catastali e di superficie delle unità immobiliari, dando certezza circa il dato finale da caricare, valevole sia ai fini catastali che ai fini tributari: per i primi la conseguenza sarà l’aggiornamento del catasto, rispetto al quale la Città si è pronunciata per la gestione diretta dello stesso (vedasi delibera di Consiglio Comunale n. 153 del 5 novembre 2001), per i secondi il recupero evasione/elusione (Tarsu – ICI) doveroso per legge e indispensabile per una corretta politica fiscale.
Il Collegio, per le attività descritte, ha presentato un’offerta per importi unitari (prot. n. 1023/2003 del 20 novembre 2003) ed ha aderito alla approvanda bozza di convenzione.
Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto l'art. 42, 2° comma, lett. e) che consente, mediante convenzione, l'affidamento di attività istituzionali dovute per legge;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) per le motivazioni espresse nella parte narrativa che qui integralmente si richiamano, di affidare al Collegio dei geometri di Torino e Provincia anche per il tramite della Fondazione dei geometri di Torino e Provincia ai sensi dell’art. 42, comma 2, lettera e) D.Lgs. 267/2000 le attività istituzionali concernenti il completamento delle numerazioni delle unità immobiliari con le modalità ed alle condizioni di cui all’allegata convenzione (all. 1 - n. );
2) di approvare l’allegato schema di convenzione composto da 11 articoli da sottoscrivere unitamente al predetto Collegio dei geometri di Torino e Provincia;
3) di dare atto, visto il bilancio pluriennale degli esercizi 2003 – 2004 – 2005 approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 51 (mecc. 2003 01334/024) dell’8 aprile 2003, esecutiva dal 21 aprile 2003 che all’uopo sono disponibili le seguenti somme:
anno 2003: Euro 774.685,00; anno 2004: Euro 774.685,00; anno 2005: Euro 574.685,00;
4) di demandare a successiva determinazione dirigenziale l'impegno di spesa derivante dall'attuazione del presente atto deliberativo;
5) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.


SCHEMA DI CONVENZIONE

TRA LA CITTA’ DI TORINO ED IL COLLEGIO DEI GEOMETRI DI TORINO E PROVINCIA PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI CONCERNENTI IL COMPLETAMENTO DELLA NUMERAZIONE DELLE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE.

Con la presente scrittura privata non autenticata, tra:

La Città di Torino, codice fiscale n. 00514490010, rappresentata da ……………………. nato a ………….. il …………. domiciliato ai fini della presente convenzione presso la sede dell’Amministrazione Comunale, c.so Vittorio Emanuele II 8, Torino;

e

Il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, codice fiscale n…………… rappresentato da ……………., nato a ………….. il ……………. domiciliato ai fini della presente convenzione presso la sede dell’Ente in via Cernaia 18, Torino e la Fondazione dei geometri di Torino e Provincia, codice fiscale n. rappresentata da …………….., nato a ………………il ……………………..domiciliato ai fini della presente convenzione presso la sede di……………………;

PREMESSE

1. la Città di Torino avviò, per obbligo di legge, il c.d. progetto di NUMERAZIONE DELLE UNITA’ IMMOBILIARI (sigla: NUI) con deliberazione Giunta Comunale n. 4080 del 29 giugno 1995 e successiva n. 1846 del 2/04/1996 che consiste nel numerare – ai sensi della legge 24 dicembre 1954 n. 1228 e D.P.R. 30/05/1989 n. 223 – tutte le singole unità immobiliari di un fabbricato;
2. la numerazione in argomento ha le seguenti finalità:
- effettuare in modo automatico le operazioni concernenti le variazioni ed i trasferimenti anagrafici della cittadinanza;
- controllare, a fini statistici e di pubblica sicurezza, la situazione abitativa di ciascun fabbricato numerato;
- controllare e recuperare l’evasione/elusione tributaria (TARSU - ICI) per motivi di equità fiscale e dovere di legge;
- individuare i componenti i nuclei familiari all’interno di ciascuna unità, ai fini della applicazione della tariffa Ronchi;
- aggiornare la situazione catastale mediante l’acquisizione dell’ID (identificativo catastale);
3. all’uopo la Città emanò due ordinanze: la n. 609 del 25 marzo 1997 e la n. 1277 del 03/05/2000 rivolte, entrambe, ad amministratori di stabili e proprietari;
4. con il sistema di acquisizione dei dati mediante le summenzionate ordinanze, la Città ha già numerato circa 32.000 fabbricati comprendenti 420.000 unità immobiliari, rispettivamente su un complessivo di circa 60.000 fabbricati e 740.000 unità immobiliari;
5. si tratta ora di completare la numerazione per quelle unità che ne sono prive, e che ammontano complessivamente a 320.000;
6. al fine di perseguire un controllo capillare ed automatico dei dati contenuti nelle denunce tributarie (TARSU/ICI ecc.), è necessario provvedere ad una ricerca incrociata con le informazioni presenti in altre banche dati;
7. tra le chiavi più utilizzate e conosciute di ricerca e navigazione all’interno delle banche dati, vi è quella dell’identificativo catastale (I.D), previo l’esatto abbinamento dello stesso con la NUI;
8. l’attribuzione dell’I.D, richiede la ricostruzione nello spazio dell’intero fabbricato, per tramite dei subalterni appartenenti allo stesso numero catastale ed il successivo abbinamento alla N.U.I.;
9. per tale attività sono indispensabili specifiche conoscenze della materia catastale, proprie, in particolare dei geometri;
10. la fattiva collaborazione della categoria dei Geometri con l’Agenzia del Territorio, ha sviluppato indiscussi risultati nel perfezionamento delle procedure informatizzate degli atti di aggiornamento catastale, sino alla tenuta dei corsi per la formazione del personale della Agenzia anche nelle sedi dei singoli Collegi sia a livello provinciale che nazionale;
11. la stessa Città di Torino nel recente passato, e tutt’oggi, si è avvalsa della Collaborazione del Collegio dei Geometri di Torino anche per tramite della propria Fondazione, per il recupero dell’arretrato catastale, per la verifica dei classamenti con l’attribuzione delle rendite, per la fornitura di personale esperto in materia catastale, ed altri;
12. il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, anche per tramite della Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia, è in grado di coordinare e verificare l’attività dei propri iscritti, nella ricostruzione del fabbricato, col conseguente abbinamento dell’identificativo catastale (I.D.);
13. l’intervento dei Geometri si svilupperà sulle unità di cui al precedente punto 5) come segue:
a) Per i fabbricati con elaborato planimetrico (E.P.) esistente in catasto.
I professionisti, attraverso l’E.P. che verrà messo a loro disposizione, ricomporranno il fabbricato, suddividendo lo stesso in piani, a cui attribuire la numerazione, la superficie lorda e netta (a fini Tarsu) determinata per ogni U.I. in base ai dati catastali, l’esatto abbinamento dell’ID (identificativo catastale) alla NUI, effettueranno il sopralluogo di confronto e verifica con lo stato dei luoghi evidenziando le eventuali variazioni ed U.I. mancanti.
Per i fabbricati senza elaborato planimetrico:
b) i professionisti, con l’utilizzo delle planimetrie catastali di ogni singola U.I. messa a disposizione dalla Città di Torino ricomporranno il fabbricato, suddividendo lo stesso in piani, a cui attribuire la numerazione, la superficie lorda e netta (a fini Tarsu) determinata per ogni U.I. in base ai dati catastali, l’esatto abbinamento dell’ID (identificativo catastale) alla NUI ed effettueranno il sopralluogo di confronto e verifica dell’E.P. con lo stato dei luoghi evidenziando le eventuali variazioni ed U.I. mancanti.
14. in entrambi i casi di cui ai precedenti punti a) e b) il Collegio dei Geometri con propri iscritti provvederà a certificare l’abbinamento del numero dell’Unità Immobiliare (N.U.I.) con l’identificativo Catastale (I.D.) costituito da Foglio, numero, subalterno, scala, via e numero civico;
15. la Città di Torino ha provveduto ad approvare la presente Convenzione con atto Consiliare n. _____ del_____.
Tutto ciò premesso si conviene e si stipula quanto segue:

Art. 1

La Città di Torino affida al Collegio dei Geometri di Torino e Provincia l’incarico di completare la numerazione le unità immobiliari degli stabili presenti sul territorio cittadino, comprese anche quelle destinate ad attività commerciale e industriale.
La numerazione si riferisce a tutte quelle unità ancora da numerare alla data della presente ammontanti complessivamente a circa 320.000.
Per attività di "numerazione" si intende:
- Ricomposizione planimetrica del fabbricato, mediante la ricerca e utilizzo degli Elaborati Planimetrici (E.P.), là dove esistono nella banca dati catastale, o delle planimetrie esistenti delle singole U.I. costituenti il fabbricato.
- Restituzione su supporto informatico dell’E.P. Elaborato Planimetrico di ciascun fabbricato con l’esatta individuazione dei piani e della numerazione di ciascuna unità ricomposta ed abbinata all’ID catastale (foglio, mappale, subalterno, piano, scala).
- Calcolo della superficie lorda e netta riferita a ciascuna unità immobiliare, desunta dall’E.P. o dalle singole planimetrie catastali.
- Individuazione dell’occupante di riferimento per singola unità immobiliare risultante dalla lettura del campanello/targhetta apposti fuori della stessa unità.
- Verifica mediante sopralluogo della corrispondenza tra la ricomposizione planimetrica del fabbricato con lo stato dei luoghi, da effettuarsi anche con l’utilizzo delle banche dati della Città di Torino.

Art. 2

Il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia anche per tramite della Fondazione dovrà garantire, in seguito alle attività di cui all’art.1, la "certificazione" delle informazioni trasmesse al Comune, consistente nella validazione complessiva dei dati attribuiti al fabbricato e leggibilità degli stessi. Per le finalità di cui al’art.1, tra Comune e Collegio dovrà stilarsi un protocollo tecnico specifico concernente l’esatta individuazione delle attività ed il loro iter, anche per l’utilizzo delle Banche Dati.

Art. 3

Per le attività di cui al precedente art.1, la Città mette a disposizione, per la sola consultazione dei professionisti, le banche dati relative al Catasto – Toponomastica – Carta tecnica.

Art. 4

Il Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, si impegna a dare la massima pubblicità e trasparenza, tra i propri iscritti, ricercando i geometri dotati di particolare competenza in materia catastale che dovranno avvalersi anche della collaborazione dei praticanti, al fine di creare amalgama lavorativa e travasare l’esperienza gli uni dagli altri. Individuati i geometri preposti all’espletamento dell’attività, la Divisione Servizi tributari ed il Collegio predisporranno le modalità ed il piano organizzativo avente valenza mensile.

Art. 5

L’elenco dei geometri, individuati con le modalità di cui al precedente articolo, verrà fornito al settore NUI, anche perché ad ogni gruppo di tecnici incaricati verrà abbinato un operatore tributario che riverserà nell’apposita Banca Dati tutto quanto attiene a ciascun singolo fabbricato per la successiva lavorazione delle informazione prodotte dai Geometri.

Art. 6

Il Collegio dei Geometri, con propri esperti in materia catastale, eserciterà il coordinamento dei geometri e/o praticanti al fine di ottimizzare il successivo lavoro della Divisione Tributi. Il Collegio provvederà altresì a tenere opportuni corsi di preparazione e formazione dei propri iscritti individuati all’evasione dell’incarico.

Art. 7

La Città di Torino corrisponderà, per ogni fabbricato completato e certificato, un importo unitario determinato in base al numero delle Unità Immobiliari che lo compongono e così suddiviso:
A) ai geometri incaricati dal Collegio in base alle modalità sopra riportate, per ogni singola Unità Immobiliare (U.I.) costituente il fabbricato, Euro 12,00 + 2% ex Legge 773/1982 fino al 31 dicembre 2003 e 4% a decorrere dal 1° gennaio 2004 + IVA 20%, per quei fabbricati già dotati di Elaborato Planimetrico (E.P.), messo a disposizione dalla Città.
L’importo unitario per ogni singola Unità Immobiliare (U.I.) sarà di Euro 17,00 + 2% ex Legge 773/1982 fino al 31 dicembre 2003 e 4% a decorrere dal 1° gennaio 2004 + IVA 20%, nel caso in cui non esista l’Elaborato Planimetrico (E.P.).
B) alla Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia l’importo di Euro 6,80 + IVA 20% per ogni singola Unità Immobiliare (U.I.) costituente il fabbricato, per l’attività di Coordinamento, di preparazione e formazione dei geometri, e per la "certificazione" finale del lavoro svolto dai propri iscritti.

Art. 8

Qualora la Città di Torino verificasse la necessità della presenza fissa giornaliera di un geometra di particolare esperienza in campo catastale, e ciò in supporto agli operatori della Divisione Tributi, per dare soluzione alle problematiche più complesse che si dovessero eventualmente presentare, il Collegio dei Geometri si impegna a far fronte a tale necessità provvedendo ad inviare direttamente presso la Divisione Tributi, a turno, un proprio iscritto, di riconosciuta valenza e professionalità in campo catastale, per risolvere le questioni di più difficile trattazione. Il suddetto onere, sostenuto dalla Città di Torino, avrà il seguente ristoro orario di Euro 34,00, comprensivi di rimborso spese, più 2% (Cassa di Previdenza Legge 773/1982) ed IVA 20% per prestazioni in tempi frazionari giornalieri, con l’avvertenza che a decorrere dal 1° gennaio 2004 il contributo della Cassa di Previdenza passerà al 4%.
Nel caso in cui l’attività richiesta preveda un impegno corrispondente a più di 50 ore nell’arco temporale di un mese, per le ore eccedenti le prime 50, verrà corrisposto un ristoro orario di Euro 29,00, comprensivi di rimborso spese, più 2% (Cassa di Previdenza Legge 773/1982) ed IVA 20% per prestazioni in tempi frazionari giornalieri, con l’avvertenza che a decorrere dal 1° gennaio 2004 il contributo della Cassa di Previdenza passerà al 4%.

Art. 9

Il Comune di Torino si riserva, ed il Collegio dei Geometri ne riconosce al riguardo l’ampia ed insindacabile facoltà, di attivare la presente convenzione per lotti predeterminati annualmente sulla base e nei limiti degli specifici stanziamenti di bilancio.

Art. 10

I geometri ed il Collegio dei Geometri provvederanno ad addebitare all’Amministrazione Comunale il lavoro svolto con cadenza mensile: più precisamente le unità immobiliari censite in un mese, nel numero accettato e validato dall’ufficio N.U.I. e nel rispetto del piano previsto all’art. 4, verranno fatturate nel mese successivo. Le fatture relative, indirizzate a Divisione Servizi Tributari Città di Torino e regolarmente emesse, saranno liquidate entro 90 giorni dal loro ricevimento.

Art. 11

Il presente contratto sarà registrato in caso d’uso a tassa fissa ai sensi degli art. 5 e 39 del D.P.R. n. 131 del 26 aprile 1986.
I bolli e la tassa fissa di cui sopra saranno a carico del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia.
Letto approvato e sottoscritto in segno di integrale accettazione, senza riserve oggi come appresso.