Servizio Centrale Controllo Strategico e Direzionale
Sportello per le Imprese
n. ord. 147
2003 07803/068
OGGETTO: REGOLAMENTO CE 1260/99 OBIETTIVO 2 AREE A DECLINO INDUSTRIALE DOCUP 2000/2006 - ASSE 3, MISURA 3.2. "INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE LOCALE EFFETTUATI DA SOGGETTI PUBBLICI": RECUPERO AREA EX VITALI. CONVENZIONE CON LA S.IN.AT.EC. SPA. APPROVAZIONE.
Proposta degli Assessori Dealessandri, Viano, Tessore e
Bonino a nome dellAssessore Peveraro.
Con deliberazione della Giunta Comunale dell11 luglio
2002 (mecc. 2002 05492/068), la Città ha presentato alla
Regione Piemonte il progetto relativo al "recupero di parte
dellarea "ex Vitali"" al fine di beneficiare
di un contributo finanziario previsto dai Fondi strutturali Europei
(periodo 2000 2006) per le aree a declino industriale di
cui al Regolamento CE 1260/99.
Tale area, ubicata nella zona nord-ovest di Torino, delimitata
a nord da via Verolengo, ad est da via Orvieto, a sud da corso
Mortara e ad ovest da via Borgaro, è inserita nelle zone
Obiettivo 2 del Documento Unico di Programmazione (DOCUP) 2000-2006
ed ha una superficie pari a 250.000 mq.
Lintervento si inserisce nelle misure a "regia regionale",
(asse 3, misura 3.2 "Interventi di riqualificazione locale
effettuati da soggetti pubblici") finalizzate al recupero
di aree e siti degradati dismessi da destinare allinsediamento
di attività economiche produttive (industriali, artigiane,
turistiche, di servizio).
A tal fine la Città ha presentato, nella sua dichiarata
qualità di soggetto beneficiario del contributo, un apposito
progetto di intervento individuando, quale soggetto attuatore
dello stesso, la Società Insediamenti Attività Economiche
(S.IN.AT.EC. S.p.A.), avente sede in Torino, Galleria San Federico
54, C.F. n. 06341610019. Tale società, costituita dallIstituto
Finanziario Regionale Piemontese Finpiemonte S.p.A. e dalle
principali associazioni di categoria dellartigianato e delle
PMI, si caratterizza quale struttura specializzata di supporto
tecnico, organizzativo e finanziario nella realizzazione ed attuazione
di progetti complessi di riqualificazione immobiliare e persegue,
quale propria finalità istitutiva, la realizzazione di
aree attrezzate per insediamenti produttivi nella Provincia di
Torino.
La possibilità di avvalersi di un soggetto attuatore "terzo"
è peraltro espressamente prevista dalla stessa misura 3.2
del DOCUP 2000-2006, laddove si riconosce che i beneficiari possano
realizzare gli interventi mediante una convenzione con società
di intervento.
A questo riguardo la S.IN.AT.EC. S.p.A., che ha già collaborato
con la Città di Torino in altri importanti progetti di
recupero urbano per finalità produttive e di servizio,
si è assunta la responsabilità dellintervento
di recupero dellarea ex Vitali (deliberazione del Consiglio
di Amministrazione del 3 luglio 2002), assumendo a proprio carico
le garanzie finanziarie da fornire in relazione allo stesso.
Il Comune di Torino, nellambito del PRIU Spina 3, in cui
è compresa l'area "ex Vitali" oggetto del presente
provvedimento, è proprietario di aree della superficie
complessiva di mq. 165.119, cui corrispondono mq. 82.840 di SLP,
di cui mq. 28.119 sono collocati nel comprensorio Vitali. Tali
diritti edificatori di proprietà della Città hanno
destinazione urbanistica EuroTorino, che comprende, tra le diverse
destinazioni, attività produttive e innovative e centri
di ricerca.
Il programma di riqualificazione urbana prevede per lintero
comprensorio Vitali che circa i 2/3 della superficie siano destinati
ad attività di servizi e parco, e che la restante parte
sia destinata ad edilizia residenziale, produttiva (artigianale)
e commerciale. Allo stato attuale larea è occupata
da fabbricati e capannoni industriali (alcuni a struttura in acciaio,
altri in cemento armato) dismessi. La società CimiMontubi
S.p.A., proprietaria di una parte della superficie fondiaria,
ha già in corso lesecuzione delle opere funzionali
al recupero ambientale delle parti destinate a nuove edificazioni,
consistenti nelle attività di messa in sicurezza e/o di
bonifica e di demolizione delle strutture esistenti. Pertanto,
l'area oggetto dell'intervento risulta ad oggi bonificata e demolita.
Esiste però uno scavo che la società CimiMontubi
S.p.A. si è impegnata a ricoprire; qualora ciò non
avvenisse, la Città si farà carico di provvedervi
anche attraverso la società d'intervento S.IN.AT.EC., rivalendosi
successivamente sulla società CimiMontubi stessa.
Nell'ambito del P.RI.U, area ex Vitali, come già detto,
è prevista una capacità edificatoria per attività
economico-produttive pari a 28.119 mq. di SLP di proprietà
della Città di Torino con una previsione di intervento
che vede la realizzazione, in un primo momento, di 15.161 mq.
di SLP e, in una seconda fase, della restante SLP pari a mq. 12.958.
Ciò premesso la Città intende promuovere lintervento
di recupero a fini produttivi dei propri diritti edificatori.
Poiché la scadenza del bando regionale sulla misura 3.2
era stata fissata per il 12 luglio 2002, la Città di Torino
aveva inviato entro tale data alla Regione Piemonte la candidatura
per il finanziamento, corredata, tra laltro, di copia del
progetto definitivo. Al fine di poter rispettare la suddetta scadenza,
la Società Insediamenti Attività Economiche (S.IN.AT.EC)
aveva infatti predisposto un progetto di recupero che era stato
sottoposto agli uffici comunali competenti, alle associazioni
di categoria ed agli altri soggetti rappresentati nel Comitato
di Pilotaggio per le politiche di sviluppo industriale. Nel corso
della riunione del Comitato, svoltasi il 4 luglio 2002, lintervento
aveva ricevuto una valutazione positiva da parte di tutti i soggetti
in esso rappresentati.
Con determinazione n. 224 del 19 dicembre 2002, assunta dal responsabile
della Direzione Regionale Industria, veniva ammesso al finanziamento
il progetto di intervento proposto dalla Città alla Regione
Piemonte per una somma pari ad Euro 7.792.364,84. Con successiva
lettera della Direzione Industria della Regione Piemonte n. 295/16
del 9 gennaio 2003 veniva inoltre segnalato che linizio
dei lavori ("da certificare tramite invio di dichiarazione
sottoscritta dal rappresentante legale o dal responsabile del
procedimento, attestante lavvenuto inizio dellopera
ovvero appalto espletato e consegna lavori in conformità
con le normative vigenti") dovrà necessariamente avvenire
entro il 15 ottobre 2003; veniva peraltro evidenziato in tale
nota che detto termine costituisce data-limite imposta dalla Commissione
Europea per lerogazione della quota di performance.
Poiché lintervento sullarea ex Vitali si compone
di due distinte fasi, si evidenzia che sia la richiesta di finanziamento
proposta alla Regione Piemonte sia il progetto esecutivo, realizzato
d'intesa con la Città, in funzione anche delle modifiche
apportate al P.R.I.U., riguardano solo il primo lotto funzionale
di recupero e precisamente la parte dellarea prospiciente
via Orvieto, per un totale di circa 15.161 mq. di diritti edificatori
comunali. Il secondo lotto a completamento dellintervento,
per la restante quota di diritti edificatori, verrà viceversa
definito e realizzato successivamente. Porzione di tale area risulta
tuttora, non essendosi ancora formalizzata la convenzione urbanistica
ed i conseguenti atti di cessione/permuta di aree, di proprietà
della Società Immobiliare Europea avente causa dalla CimiMomtubi
S.p.A.. Per consentire l'effettuazione dell'intervento entro il
termine sopra citato, la Società Immobiliare Europea ha
rilasciato autorizzazione all'utilizzo delle aree da parte della
Città e del soggetto attuatore per l'intervento in oggetto.
Lintervento in oggetto è quindi riferito all'attuazione
della prima fase e prevede la realizzazione di due blocchi di
edifici, a pianta rettangolare, che danno origine ad una corte
centrale coperta da una struttura in acciaio con lastre di policarbonato
trasparente ed aperta sulle testate da due blocchi di edifici.
Entrambi i blocchi si sviluppano su quattro livelli funzionali
fuori terra risolvendo la differenza di quota dettata dalla configurazione
di Via Orvieto con differenti altezze dei locali del piano terreno
dei fabbricati; i piani di calpestio dei livelli funzionali superiori
sono invece posizionati sulla stessa quota. Il progetto prevede
un livello interrato limitato al blocco nord e solo parzialmente
sotto quello sud, destinato ad autorimessa interrata (per circa
100 posti auto) e a locali tecnici. Laccesso allautorimessa
avviene attraverso due rampe circolari posizionate sul lato ovest
del complesso, in posizione baricentrica. Larchitettura
del complesso è fortemente caratterizzata da una immagine
unificata dei fronti lunghi: un rivestimento di elementi trasparenti
con testate in vetro. I due edifici sono destinati anche ad ospitare
attività artigianali-produttive nei primi due piani, accessibili
con automezzi, nonché attività di servizio alle
PMI al terzo e quarto piano, serviti con ascensori e montacarichi.
La tipologia di base prevede unità immobiliari di circa
450 metri quadrati ciascuno, con possibilità di abbinamento
e/o frazionamenti.
Il progetto prevede altresì la realizzazione di tutte le
opere di urbanizzazione connesse funzionalmente allintervento,
oltre la costruzione di una nuova viabilità ad ovest del
complesso immobiliare, che formerà con via Orvieto un anello
perimetrale di accesso sia agli edifici artigianali-produttivi
che al nuovo complesso residenziale.
Come sopra accennato, in merito al progetto esecutivo ed alla
congruità economica generale dei costi in esso previsti,
con nota prot. 2427 del 1° ottobre 2003 è stato espresso
parere positivo dalla Divisione Edifici Olimpici e Grandi Opere,
settore Tecnico Ristrutturazioni e Nuovi Edifici Municipali. Inoltre,
con nota prot. 32443-x-9-14 del 29 settembre 2003 la Divisione
Ambiente e Mobilità, settore Urbanizzazioni, si è
espressa positivamente per quanto riguarda la realizzazione delle
opere di urbanizzazione previste dal progetto esecutivo.
E stato pertanto definito lo schema di convenzione che dovrà
regolare i rapporti tra la Città e la S.IN.AT.EC., corredato
di un quadro di previsione economico-finanziario di massima da
cui si evincono le modalità di finanziamento delliniziativa
e le opere di urbanizzazione necessarie. Nella convenzione, è
pertanto, precisato che:
- lintervento proposto per il finanziamento comunitario
riguarda larea definita "Area 1" su cui atterrano
i diritti edificatori comunali pari a 15.161 mq. di SLP;
- al termine dellintervento gli immobili verranno venduti
o locati ai prezzi concordati con la Città;
- il rischio di impresa connesso alla realizzazione dellintervento
è interamente a carico della Società S.IN.AT.EC.
S.p.A., avente sede legale in Torino, Galleria San Federico n.
54 C.F. 06341610019;
- i benefici attesi per la Città, oltre alla valorizzazione
patrimoniale dei propri diritti edificatori, sono in generale:
- il recupero di unampia porzione di territorio allinterno
della Spina;
- la creazione di unofferta di spazi destinati prevalentemente
alle attività economiche previste nellambito della
destinazione EuroTorino.
In relazione, infine, alle modalità di attuazione dellintervento,
quali specificamente definite nella convenzione allegata (all.
1), non sono previsti oneri aggiuntivi a carico del bilancio comunale
(fatta salva la previsione di introitare il contributo comunitario,
previsto pari a Euro 7.792.364,84 e successivamente allincasso,
di versare lo stesso importo a S.IN.AT.EC S.p.A.) mentre si dovranno
predisporre successivi provvedimenti atti a definire appositi
stanziamenti in entrata per la riscossione del corrispettivo dei
diritti edificatori (pari ad Euro 3.380.903,00, così come
indicato nella citata convenzione), nonché atti ad effettuare
la regolarizzazione contabile degli oneri di urbanizzazione.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
Per le motivazioni meglio espresse in premessa, che integralmente
si richiamano:
1) di prendere atto che la S.IN.AT.EC. S.p.A., avente sede in
Torino, Galleria San Federico n. 54 C.F. 06341610019, è
stata individuata con deliberazione della Giunta Comunale dell11
luglio 2002 (mecc. 2002 05492/068) quale soggetto attuatore dellintervento
di recupero di una parte dellArea ex Vitali (come definita
e descritta nella planimetria così come allegata alla convenzione)
e che detta Società, con deliberazione del proprio Consiglio
di Amministrazione datata 3 luglio 2002, si è assunta la
responsabilità di tale intervento nonché, a proprio
carico, le garanzie finanziarie da fornire in relazione allo stesso;
2) di approvare lo schema di convenzione (all. 1 - n. ),
che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento,
da sottoscriversi tra la Città di Torino e la Società
S.IN.AT.EC. S.p.A.;
3) di autorizzare la Società, o comunque il soggetto avente
diritto, a richiedere ogni necessaria autorizzazione, comunque
denominata, per la realizzazione dellintervento;
4) di autorizzare lUfficiale Rogante ad apportare le modifiche
di carattere puramente formale che si ritenessero necessarie alla
sottoscrizione della convenzione;
5) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla redazione
e registrazione della convenzione sono a carico della Società
di Intervento, richiamato ogni beneficio di legge;
6) di demandare a successive determinazioni dirigenziali gli accertamenti
e gli impegni derivanti dallesecuzione della presente deliberazione;
7) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.