Divisione Edilizia Ed Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 155
2002 06007/009
OGGETTO: VARIANTE PARZIALE N. 60 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.R. N. 56/1977 E S.M.I. -"AREA OLIMPICA - STADIO COMUNALE" IMMOBILI UBICATI NEL COMPRENSORIO DI PIAZZA D'ARMI- ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il presente provvedimento riguarda immobili ubicati nella zona sud-ovest della città, compresi nella Circoscrizione Amministrativa n. 2 "Santa Rita Mirafiori Nord" e, più precisamente, il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, larea dello Stadio Comunale e larea del campo Combi, destinati dal vigente P.R.G. a Servizi Pubblici "S".
In particolare la vigente destinazione di Piano Regolatore ascrive larea del "Vecchio Stadio Comunale", delimitata da corso Unione Sovietica, via Filadelfia, corso Giovanni Agnelli e Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, tra le "aree per verde e servizi con prescrizioni particolari comprese in ambiti di riqualificazione dello spazio pubblico" di cui allarticolo 19, comma 13 delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione e le aree retrostanti lex Istituto di Riposo per la Vecchiaia ex I.R.V. - (campi Combi) a verde pubblico e parcheggi.
Larea oggetto del presente provvedimento comprende lo Stadio Comunale Vittorio Pozzo, già "Mussolini", edificio per lo sport di valore storico-artistico e documentario, tra i primi esempi di tipologie sportive riferite allarchitettura razionalista in Italia; fu inaugurato nel 1933 su progetto di Raffaello Fagnoni, Enrico Bianchini e Dagoberto Ortensi. Comprende inoltre la Torre di Maratona con le biglietterie, la Piscina comunale e lo Stadio di Atletica, coevi dellimpianto principale, realizzati su progetto di altri professionisti.
Tale comprensorio è stato oggetto, alla fine degli anni 90, di studi progettuali riguardanti la riqualificazione funzionale ed architettonica dellintera area che, partendo dallipotesi di costruzione, in altra sede, dellimpianto sportivo destinato al gioco del calcio (costruzione del nuovo stadio delle Alpi in occasione dellevento dei Campionati Mondiali di Calcio 1990), prevedeva la localizzazione di funzioni rivolte ad attività e residenze universitarie, ricreazione e spazi aggregativi, aree mercatali, attività ricettive, sportive e verde pubblico.
Lambito di intervento costituiva pertanto un vasto comprensorio nel quale la connotazione universitaria, sportiva e del tempo libero veniva integrata con funzioni ed attività economiche, quali ad esempio attività commerciali, mercatali, ricettive, rivolte al quartiere e allintero territorio cittadino.
Il progetto intendeva risolvere, allo stesso tempo, le problematiche connesse alla presenza del mercato rionale ambulante, la realizzazione di un nuovo polo universitario, completata con la previsione di attrezzare larea della cosiddetta "piazza dArmi" come spazio per attività correlate con lo studio e il tempo libero.
In questo contesto lo Stadio, privato della sua funzione di arena sportiva, era ipotizzato quale struttura polifunzionale a servizio della Città con attrezzature specifiche per i giovani e per gli studenti con lipotesi di formazione di un parco organico, senza frammentazioni tra piazza dArmi e larea dello Stadio Comunale.
Il Piano Regolatore vigente aveva, già in sede di adozione del progetto preliminare, recepito le indicazioni progettuali dello studio, confermando le destinazioni duso previste nellambito dellapparato normativo allart. 19 e prevedendo "prescrizioni particolari" nellarea in questione.
Successivamente allapprovazione del Piano Regolatore Generale sono mutati gli scenari riguardanti la localizzazione delle strutture universitarie, nonché la localizzazione e le modalità duso degli stadi cittadini.
Per quanto riguarda, in particolare, la localizzazione degli stadi cittadini, lAmministrazione comunale, già nel 1998, con mozione del Consiglio Comunale n. 33 del 22 giugno 1998, si era impegnata nei confronti di entrambe le squadre torinesi, da un lato a garantire il pieno utilizzo della struttura dello Stadio delle Alpi, per la Società Juventus F.C., dallaltro ad approfondire gli studi e le analisi per dare soluzione alla localizzazione dellaltra squadra cittadina, ovvero il Torino Calcio.
A tal fine lo Stadio Comunale è risultato idoneo ad assolvere le esigenze della localizzazione della squadra Torino Calcio, prevedendo una riqualificazione dellimpianto sportivo che si colloca coerentemente con le destinazioni duso già previste dal vigente P.R.G..
Infatti, anche con il presente provvedimento, si confermano destinazioni duso già previste, da attuarsi mediante interventi di riqualificazione dellimpianto sportivo e con nuove edificazioni; a tal fine viene quindi definita unarea di pertinenza, nella quale la struttura è inserita con destinazione a servizi privati e nella quale è prevista la possibilità di realizzare attività ricettive e di servizio alle persone e alle imprese.
Nel contempo, lattribuzione alla Città di Torino dellevento olimpico del 2006 ha reso possibile lindividuazione di alcune aree nelle quali insediare strutture per lo svolgimento delle manifestazioni sportive. Tra queste larea in questione è stata individuata per ospitare il Palazzetto dellHockey su ghiaccio e, nello Stadio, la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici.
Pertanto, la prospettiva di complessiva riqualificazione viene estesa ad un comprensorio vasto e importante rispetto al ruolo strategico che connota da sempre gli immobili oggetto del presente provvedimento.
E in questottica che la presente variante prevede, da una parte, la definizione di previsioni urbanistiche proprie per larea di seguito indicata come "Stadio Comunale" e dallaltra, per larea denominata "Area olimpica dellHockey e spazi collegati", adegua lo strumento urbanistico generale, confermando sostanzialmente le destinazioni già previste, al fine di poter dare attuazione agli interventi stessi in coerenza con le previsioni urbanistiche e con il recente progetto vincitore del Concorso Internazionale di Progettazione avente ad oggetto "Realizzazione del nuovo impianto sportivo Hockey e riqualificazione dellarea dellex Stadio Comunale di Torino".
Tale progetto, che comprende le aree sopracitate, facenti parte entrambe della più vasta "Area Olimpica", prevede, in sintesi, di realizzare i seguenti obiettivi generali:
Al fine di dare concreta attuazione ai programmi e agli interventi sopra esposti, ritenuti dallAmministrazione di pubblico interesse, si rende necessario predisporre provvedimento urbanistico di variante parziale ai sensi dellarticolo 17 comma 7 della LUR.
Premesso quanto sopra la variante prevede:
Il presente provvedimento comporta decremento delle aree per servizi pubblici, pari a circa mq. 73.415 di superficie, di cui mq. 62.092 costituenti, a seguito della variante, area destinata a Servizi Privati e di cui 11.323 costituenti aree per la viabilità.
Si precisa, tuttavia, che per quanto attiene la quantità globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento, non si producono gli effetti di cui al comma 4 dellart. 17 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale al P.R.G. vigente ai sensi dellart. 17, comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.
Si può, pertanto, procedere alladozione della Variante parziale n. 60, ai sensi dellart. 17, comma 7 della L.U.R. n. 56/77 e s.m.i..
L'approvazione definitiva della presente variante è, comunque, subordinata alla preventiva verifica di compatibilità con il Piano di zonizzazione acustica, di cui alla L.R. 52/2000, recante "Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico", in corso di adozione da parte della Città.
In data 2 agosto 2002, copia della presente deliberazione è stata trasmessa al Consiglio della Circoscrizione 2, per l'espressione del parere di competenza.
La Circoscrizione, con provvedimento in data 24 settembre 2002, che si allega alla presente deliberazione (all. 2 - n. ) ha espresso talune osservazioni in merito alla variante proposta, osservazioni alle quali si controdeduce nel seguente modo:
infine, si precisa che, trattandosi di atto di adozione della variante, è comunque possibile sino all'approvazione definitiva della stessa, approfondire gli eventuali aspetti non ritenuti esaustivi e stabilire d'intesa ulteriori indicazioni per le fasi progettuali attuative.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo
Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Preso atto di quanto espresso dal Consiglio della Circoscrizione 2;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:
1) di adottare, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R.
n. 56/77 la Variante parziale n. 60 al vigente Piano Regolatore
Generale di Torino, concernente le modifiche in narrativa e più
in dettaglio nellallegato (all. 1 - n. ) parte integrante
e sostanziale del presente provvedimento.
Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità
contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti
o indiretti sul Bilancio;
2) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
A pagina 7, ventesima riga, le parole "10 piani fuori terra", sono sostituite dalle seguenti: "6 piani fuori terra".
Nell'ultima parte, "ESTRATTO DELLE N.U.E.A. DI P.R.G. - VARIANTE", terza pagina, sedicesima riga, le parole "10 piani fuori terra", sono sostituite dalle seguenti: "6 piani fuori terra".