Servizio Centrale Controllo Strategico e Direz.
Settore Sportello Unico per le Attività Produttive
n. ord. 112
2002 05478/068
OGGETTO: PROGETTO PER UNA PIATTAFORMA INTEGRATA PER IL TRATTAMENTO
DI AUTOVEICOLI DISMESSI NELLA CITTA' DI TORINO. COSTITUZIONE DEL
COMITATO PROMOTORE. PARTECIPAZIONE DELLA CITTA'. SPESA PREVISTA:
EURO 100.000,00.
Proposta degli Assessori Dealessandri, Viano e Ortolano.
Il ritiro, il recupero e lo smaltimento dei veicoli a motore pongono
problemi rilevanti non solo in Italia, ma ovunque: lautomobile
è senzaltro uno dei prodotti più venduti nel
mondo occidentale, con le conseguenti problematiche legate allo
smaltimento delle carcasse. Di conseguenza, lattività
di rottamazione si è sviluppata ovunque in modo non pianificato,
insediandosi anche su una parte del nostro territorio cittadino.
Si tratta comunque di un settore privo di regole precise e, a
parte i casi di abusivismo, i territori su cui sono insediati
i rottamatori sono di norma sottoposti ad un elevato rischio ecologico
e sovente, come nel caso della nostra Città, ricadono allinterno
di aree a forte valenza ambientale.
Negli ultimi anni è in corso un riordino della normativa
relativa a questo settore, sia a livello comunitario che nazionale,
con limposizione di condizioni più restrittive alla
realizzazione e gestione dei centri di demolizione, soprattutto
al fine di evitare che le sostanze pericolose contenute nei veicoli
vengano disperse nellambiente.
Si rende pertanto necessario, anche a livello locale, innovare
i centri di rottamazione che dovranno avere sempre più
il compito di bonificare i veicoli, recuperando e avviando allo
smaltimento i materiali pericolosi e favorendo il riutilizzo e
il riuso delle parti utili.
Attualmente quasi tutti gli autodemolitori presenti in Città,
circa trenta, sono localizzati in un sito non idoneo, molte delle
autorizzazioni sono in scadenza, la normativa sia fiscale, che
di tutela del lavoro che ambientale è spesso disattesa;
si tratta di unattività frammentata, a conduzione
prevalentemente familiare, e le cui fonti di ricavo sono legate
alla vendita dellautoricambio usato e alla cessione agli
impianti di frantumazione delle carcasse dauto bonificate.
E di tutta evidenza pertanto la necessità di un riordino
dellattività di rottamazione delle auto che risponda
allesigenza di maggiore tutela dellambiente, allontanandola
da siti densamente popolati e pertanto non idonei, ma anche di
salvaguardia e promozione delloccupazione, di creazione
dimpresa e di sostenibilità delle singole imprese
operanti nel settore. Il riciclaggio e lo smaltimento dei veicoli
a motore, insieme a quello dei beni durevoli, costituisce infatti
uno degli ambiti più promettenti di creazione di impresa
e di nuova occupazione, anche a livelli di professionalità
molto elevati. E necessario pertanto attivare politiche
di promozione dimpresa, che siano in grado di contemperare
i forti investimenti necessari a operare su scale economicamente
valide con lesigenza di salvaguardare e potenziare il ruolo
dei piccoli imprenditori che già operano nel settore.
La creazione di un centro polifunzionale in cui concentrare e
svolgere in modo consorziato le attività di bonifica, localizzato
in un sito idoneo, sembra essere la soluzione più adeguata
a questordine di esigenze.
I vantaggi di una forma di gestione consortile sono numerosi:
rafforzamento della capacità contrattuale dei singoli imprenditori
nella cessione dei materiali recuperati e di quelli pericolosi,
svolgimento in modo corretto delle attività di smontaggio,
con conseguente aumento dei materiali valorizzabili, e dellattività
di bonifica, con conseguente riduzione della pericolosità
dei residui e diminuzione dei costi di smaltimento; da ciò
deriverebbero maggiori utili da ripartire e quindi maggiori introiti
per gli imprenditori.
LAMIAT S.p.A., in collaborazione con la Città, ha
redatto uno studio di pre-fattibilità relativo alla realizzazione
di una piattaforma integrata per il trattamento di carcasse di
autoveicoli.
Tale piattaforma risulta composta di più aree di bonifica
e smontaggio, gestite dai singoli autodemolitori, nonché
di parti comuni destinate allo stoccaggio e al trattamento dei
materiali suddivisi in parti omogenee, ivi compreso un impianto
di frantumazione per la produzione di rottame ferroso.
Al fine di illustrare il progetto sopra indicato agli operatori
del settore, in data 21 novembre 2001, a firma dellAssessore
allUrbanistica, è stata inviata ai singoli autodemolitori
ed alle associazioni di Categoria (ADA e APDA) una comunicazione
esplicativa dei contenuti delliniziativa. A seguito della
richiesta, ai soggetti interessati, di inviare una formale dichiarazione
di interesse per il progetto in esame sono state inoltrate alla
Città 14 manifestazioni di adesione.
Un intervento di questo genere potrebbe inoltre beneficiare del
contributo finanziario dei Fondi Strutturali: La Commissione Europea
ha infatti approvato il Documento Unico di Programmazione (DOCUP)
2000-2006 per le aree obiettivo 2 della Regione Piemonte, e la
Regione Piemonte, in conformità alla normativa comunitaria,
ha predisposto il Complemento di Programmazione nel quale si identificano
le tipologie di intervento, le modalità di presentazione
dei progetti e le linee guida che li devono accompagnare. Tra
gli interventi classificati a "Regia Regionale" sono
compresi quelli relativi alla misura 2.3. "Completamento
e sviluppo di strutture insediative per il sistema economico";
si tratta di una linea di intervento che intende promuovere il
rafforzamento delle infrastrutture per gli insediamenti produttivi
ed il finanziamento a carico del DOCUP è pari a circa il
60% delle spese ammissibili.
Con determinazione dirigenziale n. 32 del 26 marzo 2002 del Direttore
Regionale Vicario, in attuazione degli indirizzi stabiliti dalla
Giunta Regionale con deliberazione n. 26-4892 del 21 dicembre
2001, sono stati approvati i bandi di accesso ai finanziamenti
previsti dal DOCUP per i soggetti pubblici e si è individuato
il 13 maggio 2002 quale primo giorno utile per la presentazione
delle manifestazioni di interesse per accedere ai finanziamenti
previsti dalle Misure a "Regia Regionale".
E dunque intenzione della Città di Torino e di AMIAT
proporre tale progetto per laccesso ai finanziamenti previsti
dal DOCUP; tale attività è propedeutica alla realizzazione
dellintervento (piattaforma) da parte della Città,
anche per mezzo di un soggetto attuatore che avrà, comunque,
una partecipazione maggioritaria della Città stessa. Nei
prossimi mesi dovrà quindi essere presentato, allegato
alla manifestazione dinteresse per laccesso ai finanziamenti,
il progetto definitivo dellopera.
Si ritiene dunque opportuno procedere, in una prima fase, alla
costituzione di un Comitato Promotore, formato pariteticamente
da rappresentanti della Città e da rappresentanti dellAMIAT,
che dovrà svolgere le seguenti attività:
integrare e perfezionare lo studio di pre-fattibilità della
piattaforma, nonché il business plan e il piano finanziario
del progetto;
redigere uno studio di supporto per leventuale predisposizione
di una variante urbanistica al P.R.G;
predisporre il progetto definitivo dellopera (ai sensi dellart.16
della Legge 109/94) e il relativo Studio di Impatto Ambientale
(qualora richiesto);
richiedere lautorizzazione alla realizzazione dellopera
ed alla gestione dellattività;
approntare la restante documentazione da allegare alla domanda
di finanziamento.
Inoltre, il Comitato dovrà:
curare i rapporti con gli operatori privati promuovendone la partecipazione
al progetto;
valutare la possibile composizione societaria della futura società
di gestione;
avviare un confronto tecnico-procedurale con i funzionari della
Regione ed il Comitato di Sorveglianza per i fondi DOCUP;
predisporre, infine, la richiesta ufficiale di finanziamento alla
Regione Piemonte, orientativamente entro la fine del mese di novembre.
Per il funzionamento del Comitato si è ipotizzata una dotazione
complessiva di 200.000 Euro, di cui 100.000 Euro a carico del
Comune e la restante parte a carico di AMIAT; tale dotazione è
destinata, pressoché nella sua totalità, alla realizzazione
del progetto definitivo dellopera (piattaforma) e dei suoi
allegati tecnici. Poiché lopera verrà realizzata,
anche con il contributo comunitario, da un soggetto che vedrà
la partecipazione maggioritaria della Città, la stessa
andrà ad incrementare il patrimonio dellAmministrazione.
Occorre pertanto approvare sia la partecipazione al Comitato,
il cui Statuto è allegato alla presente deliberazione e
ne forma parte integrante, sia lo stanziamento della quota di
partecipazione secondo quanto sopra indicato.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti
Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nel quale,
fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella
competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica,
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
Per le motivazioni meglio espresse in premessa, che qui integralmente
si richiamano:
1) di autorizzare la partecipazione della Città al costituendo
"Comitato promotore per la realizzazione di una piattaforma
integrata per il trattamento di autoveicoli dismessi" approvandone
lallegato Statuto costituente parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento (all. 1 n. ); in applicazione
degli artt. 28, comma 3 e 42 comma 10 dello Statuto della Città
di Torino è garantita la trasmissione di relazioni sui
progetti di attività e sulle modalità della loro
realizzazione, nonché degli ulteriori documenti richiesti
di volta in volta relativamente a qualsiasi iniziativa e/o procedura
del Comitato (vedasi art. 8 dello Statuto del Comitato); inoltre,
in applicazione dellart. 42 comma 6 dello Statuto della
Città di Torino, ai componenti del Comitato, designati
dal Comune di Torino, è fatto obbligo di inviare entro
il 31 dicembre c.a. al Sindaco ed al Consiglio Comunale una relazione
sul proprio operato e sul funzionamento del Comitato;
2) di rimandare a successiva determinazione dirigenziale limpegno
di spesa previsto nella misura di Euro 100.000,00= quale quota
di partecipazione della Città di Torino al fondo di dotazione
del Comitato, che sarà finanziato con economie di mutuo;
pertanto linvestimento non produce oneri finanziari aggiuntivi
o spese indotte;
3) di autorizzare lufficiale rogante ad apportare quelle
modifiche di carattere tecnico e formale dirette ad una migliore
redazione dello Statuto e dellatto costitutivo;
4) di dare mandato al Sindaco o a un suo delegato, di sottoscrivere
latto costitutivo;
5) di prendere atto che le spese relative e conseguenti alla costituzione
del Comitato Promotore sono a carico di questultimo, richiamato
ogni beneficio di legge;
6) di dichiarare, attesa lurgenza, in conformità
del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento
immediatamente eseguibile ai sensi dellart. 134, 4°
comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.
267.