Consiglio Comunale
2001 12065/02
OGGETTO: SAFIYA HUSSEINI TUNGAR TUDU: CONDANNA A MORTE. NO ALLA PENA DI MORTE.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
Safiya è una giovane donna nigeriana condannata a morte mediante lapidazione per aver concepito un figlio fuori dal matrimonio.
La donna se non otterrà la grazia, in conseguenza della legge islamica (Sharia) sarà sepolta viva in una buca fino allaltezza del seno e poi lapidata a morte dagli abitanti del suo villaggio. Prima le sarà consentito di allattare per 144 giorni il bambino a cui ha dato la vita e che, per assurdo, è diventato la sua condanna a morte.
- la pena di morte è la negazione del diritto alla vita riconosciuto universalmente;
- le Nazioni Unite riconoscono lassenza di dati capaci di dimostrare che il suo uso sia un deterrente efficace contro i crimini più efferati;
- da anni i reati gravi non hanno subìto alcuna riduzione significativa, lì dove la pena di morte è stata reintrodotta;
- a logica crudele (come insegna il mito classico di Medea e Giasone) di "vita per vita" è avvertita come arcaica e inaccettabile in gran parte del nostro pianeta. Il sistema giudiziario praticamente ovunque cerca di superare questo modo inumano di trattare persone che hanno commesso crimini, anche i più gravi;
- oggi più della metà degli stati non utilizzano la pena di morte, alcuni lhanno abolita totalmente (da ultimo, la Jugoslavia), mentre altri hanno deciso, nei fatti, di non metterla in pratica.
il caso di Safiya è anche emblematico della degradante condizione in cui versano le donne in alcuni paesi del nostro globo.
gli APPELLI ALLA GRAZIA che provengono da più parti (la Comunità di Sant'Egidio, l'Agenzia Anbamed, il premio nobel Dario Fo, etc ).
il Sindaco a farsi: