Consiglio Comunale 2001 10793/02
OGGETTO: MANTENIMENTO DELL'ART. 18 DELLA LEGGE 300 DEL 1970.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
l'entrata in vigore della legge del 20 maggio 1970, n. 300,
ha tenuto ferme le regole, sancite dalla legge n. 604 del 1966,
in base alle quali per il licenziamento è necessaria la
forma scritta e la giustificazione, collegando diverse conseguenze
all'inosservanza di queste prescrizioni.
L'art.18 dello Statuto dei lavoratori stabilisce che, in caso
di licenziamento privo di giusta causa o giustificato motivo,
oppure dei requisiti formali e in caso di licenziamento discriminatorio,
il giudice ordina al datore di lavoro di reintegrare il lavoratore
nel posto di lavoro nelle aziende con più di 15 dipendenti;
l'art. 18 citato ha predisposto una tutela rafforzata nei confronti dei lavoratori, esigendo una motivazione oggettiva al provvedimento che sancisce la decisione del licenziamento;
la norma in questione stabilisce una forma di garanzia per oltre 10 milioni di lavoratori dipendenti ed è fondata su un principio di alta civiltà giuridica e sociale;
il Collegato alla Legge Finanziaria del 2002 prevede una delega al Governo in questa materia, scavalcando il Parlamento su un problema che ha grande rilevanza generale interessando il tema dei diritti sociali dei lavoratori;
la citata delega stabilisce che in deroga all'art. 18 della legge 300 e per quattro anni (la cosiddetta sperimentazione) è possibile il licenziamento senza giusta causa per i lavoratori "emersi" dal nero, per i lavoratori i cui contratti a tempo determinato siano trasformati a tempo indeterminato, per i lavoratori delle Aziende che superano la soglia dei 15 dipendenti;
su questa materia il popolo italiano ha deciso, a larga maggioranza, con il referendum di due anni fa, di mantenere il principio della "GIUSTA CAUSA" contenuto nell'art. 18.
Il Sindaco e la Giunta
- ad intervenire, di concerto con le altre istituzioni locali,
nei confronti del Governo, per manifestare le preoccupazioni relative
alle possibili conseguenze della cancellazione dell'art. 18 della
legge 300 che consente il reintegro del lavoratore nel posto di
lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa;
- a chiedere al Governo di tenere conto delle opinioni espresse
dalle OO.SS. al tavolo del confronto;
- a chiedere il rispetto dell'esito del referendum popolare di
due anni fa."