Consiglio Comunale
2001 09070/02
OGGETTO: COOPERAZIONE INTERNAZIONALE.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
- le istanze sollevate dalla mobilitazione di Genova per l'incontro
del G8, al di là delle deplorevoli violenze, hanno riproposto
all'attenzione dell'opinione pubblica temi (la fame del mondo,
la collaborazione tra i popoli, le regole del commercio internazionale,
lo sfruttamento minorile, le morti per epidemie, modelli di sviluppo
diversi, ecc.) che sembravano scomparsi dell'agenda politica nazionale
e locale.
Si tratta di questioni che - nonostante gli straordinari progressi
dell'economia e della politica - appaiono tutt'altro che risolti.
Migliaia di persone muoiono ogni giorno nel mondo, per fame, malnutrizione
o mancanza d'acqua. L'AIDS, la malaria, la tubercolosi, il colera
mietono sempre più vittime;
- moltissimi bambini e adolescenti nei Paesi poveri sono costretti a prostituirsi o a lavorare per poche lire, invece di giocare e studiare. Il sottosviluppo, la fame, l'analfabetismo riguardano non solo l'Africa, ma anche parti di Paesi, come l'Albania, il Kossovo, la Bosnia, la Serbia, la Romania e altri Paesi dell'est europeo vicino all'Italia per geografia o per cultura;
- le politiche di mercato internazionale sviluppate dai Paesi più abbienti contribuiscono all'abbattimento delle protezioni sociali (assistenza sanitaria, istruzione, .) nei Paesi del cosiddetto "Terzo Mondo";
- Il G8 abbia individuato tre questioni sostanziali per uno sviluppo sostenibile:
1) iniziative per promuovere salute, istruzione e sicurezza alimentare;
2) maggiore partecipazione da parte dei Paesi in via di sviluppo al sistema commerciale globale;
3) maggiori investimenti;
- le tre questioni sono fortemente connesse: affermare il primo punto vuol dire creare le precondizioni per un accesso al circolo virtuoso dello sviluppo e, contemporaneamente, come recita il comunicato G8, "libero commercio e investimenti alimentano la crescita globale e la riduzione della povertà";
- lo strumento della "cooperazione decentrata" che consente, secondo la definizione del Ministero degli Esteri, agli Enti Locali di attivare "iniziative di cooperazione allo sviluppo ... anche con il concorso della società civile organizzata sul territorio ... attuate in rapporto di partenariato prioritariamente con analoghe istituzioni dei PVS", rappresenta la via maestra per l'Amministrazione comunale per contribuire al processo di sviluppo sostenibile;
- all'Amministrazione torinese compete la sfida di superare la logica dell'emergenza e di coinvolgere a fianco delle molte straordinarie iniziative di Organizzazioni non Governative e dell'associazionismo i diversi soggetti della società torinese dall'Università al Politecnico, alla Camera di Commercio con il Centro Estero, alle Organizzazioni degli imprenditori, al Sindacato, alle partecipate della Città per stabilire una logica di sistema in cui l'articolazione sociale torinese si possa riconoscere ed agire.
Tutto ciò premesso,
Il Sindaco e la Giunta: