Consiglio Comunale
2001 09051/02
OGGETTO: TRASFERIMENTO A MILANO DELLA SEDE SOCIALE TELECOM.
"Il Consiglio Comunale di Torino
VISTO
CHE
Ha appreso, attraverso gli organi di stampa, dello spostamento della sede sociale di TELECOM Italia S.p.A. da Torino a Milano.
Nella prossima assemblea degli azionisti, fissata il 7 novembre p.v., verrà ratificata la decisione del consiglio di amministrazione della TELECOM Italia S.p.A., decisione che è stata definita irrevocabile dal rappresentante della proprietà in audizione presso la III commissione.
Ciò comporterebbe un danno per la Città di Torino,
che ha visto storicamente la nascita e lo sviluppo del settore
delle telecomunicazioni in Italia, prima nella STIPEL, poi SIP
e successivamente TELECOM.
Ciò comporterebbe per il territorio torinese un indebolimento
del settore della telecomunicazione e della ricerca, in contrasto
con un lungo processo volto a qualificare l'area attraverso presenze
di eccellenza come il centro CSELT ed attraverso gli investimenti
della città, della stessa TELECOM e di altri operatori
nella predisposizione del cablaggio per le reti informatiche necessarie
ad attrarre investimenti in questo senso (nel caso MOTOROLA e
COLT).
Ciò rappresenterebbe immediatamente una ricaduta negativa sul fronte dell'occupazione, in quanto i servizi legati alla sede sociale, si trasferirebbero altrove (amministrazione, controllo di gestione, sistemi informativi, risorse umane, funzioni direzionali in genere).
Non sono state offerte spiegazioni convincenti sui motivi di tale scelta salvo non meglio definite esigenze di strutturare la società medesima in modo maggiormente efficiente e razionale.
Nonostante le assicurazioni della dirigenza TELECOM Italia S.p.A. al Sindaco, all'Assessore al Lavoro e nell'audizione alla III commissione permanente consiliare di ingenti investimenti nel processo di regionalizzazione della società medesima in Piemonte e a Torino in particolare, il piano industriale che dovrebbe tracciare lo sviluppo strategico dell'azienda ed il piano degli investimenti e occupazionale in Italia e nell'area piemontese-torinese verrà presentato alle parti sociali, solo a dicembre.
La delibera che l'assemblea degli azionisti del 7 novembre si appresta a votare lascia nell'incertezza l'area piemontese e la Città di Torino sulle reali ipotesi di sviluppo dell'azienda sul nostro territorio, che è stato sempre disponibile ad operare e a confrontarsi nell'ottica dello sviluppo e della innovazione.
Ad adoperarsi affinché, in stretta e fattiva collaborazione con gli altri enti istituzionali (Regione, Provincia), inviti il consiglio di amministrazione della TELECOM Italia S.p.A. a non affrontare nell'Assemblea del 7 novembre p.v. l'ipotesi di spostamento della sede sociale.
Ad acquisire gli elementi necessari e le relative assicurazioni circa il piano di investimento di TELECOM Italia S.p.A. in Piemonte e nell'area torinese, con preciso riferimento ad eventuali ipotesi di futuro coinvolgimento del pubblico che dovessero essere avanzate dalla proprietà."