Consiglio Comunale 2001
07718/02
MOZIONE
N. 35
Approvata
dal Consiglio Comunale in data 1° ottobre 2001
OGGETTO: PIANO TERRITORIALE DEI TEMPI E DEGLI ORARI COME STRUMENTO
DI PARI OPPORTUNITÀ.
"Il Consiglio Comunale di Torino
CONSIDERATO
CHE
1. L'obiettivo fondamentale delle politiche dei tempi e orari
è quello di consentire a donne e uomini di svolgere, in
fasi diverse dell'esistenza, gli impegni di lavoro, di cura, di
formazione culturale e professionale;
2. Nel tentativo di conciliare gli impegni lavorativi e famigliari,
sono le donne più spesso a mettere in discussione l'organizzazione
dei tempi della giornata e della vita, valorizzando le attività
non connesse al lavoro retribuito, ma alle responsabilità
familiari;
3. È necessario assumere come opzione strategica per le
politiche di Pari Opportunità la relazione tra le politiche
di valorizzazione delle competenze delle donne (strategie di carriera
e di presenza nella rappresentanza istituzionale e politica) e
le politiche di riconciliazione tra tempi di lavoro e di non lavoro;
4. Compito di ogni amministrazione è quello di favorire
l'applicazione della Legge 53/2000, in particolare in relazione
all'utilizzo del congedo parentale da parte di entrambi i sessi,
contribuendo allo sviluppo di una cultura delle pari opportunità,
da diffondere anche nell'ambito del sistema formativo e delle
scuole di ogni ordine e grado.
AUSPICATO
CHE
1. Sviluppare e rendere periodiche le indagini sull'uso del tempo
abbia anche il fine di misurare il valore economico del lavoro
di cura e di valutare l'asimmetria dei ruoli all'interno della
famiglia e del sociale;
2. L'accesso ai servizi definiti all'interno del Piano Territoriale
possa avvenire con uguali opportunità per tutte le fasce
della popolazione, prevedendo azioni positive atte al superamento
delle discriminazioni esistenti.
Tutto ciò considerato ed auspicato
il Sindaco e la sua Giunta ad attuare il Piano Territoriale dei Tempi e degli Orari anche come strumento di realizzazione delle Pari Opportunità, valutandone gli effetti rispetto alla variabile di genere."