Consiglio Comunale
2001 06313/02
C I T T A' D I T O R I N O
ORDINE DEL GIORNO
Approvato dal Consiglio Comunale in data 17 luglio
2001
OGGETTO: CONTINUITÀ ESPERIENZA DELLE COOPERATIVE SOCIALI
NEI LAVORI DI PULIZIA E SORVEGLIANZA NELLE SCUOLE TORINESI.
"Il Consiglio Comunale di Torino,
Premesso che:
- da due anni i lavoratori delle cooperative sociali che operano
in 164 scuole di Torino e Provincia, svolgendo le mansioni di
pulizia e sorveglianza, e diversi servizi di supporto alle scuole,
aspettano una soluzione che riconosca la continuità e
la salvaguardia del posto di lavoro nonché la continuità
dell'esperienza.
- I dirigenti scolastici, i genitori, gli insegnanti hanno
pubblicamente manifestato, con diverse iniziative, la volontà
di mantenere i servizi e il lavoro affidati alle cooperative
sociali, riconoscendo la qualità del servizio svolto,
l'efficienza dimostrata, la disponibilità dei lavoratori
ad integrarsi con le diverse e molteplici esigenze delle scuole.
- La prevedibile disoccupazione di 1200 lavoratori, di cui
il 40% persone svantaggiate è, a nostro parere, una questione
che riguarda l'intera comunità locale e le istituzioni:
la Regione Piemonte, la Provincia, la Città di Torino,
non soltanto le cooperative, così come la qualità
dei servizi all'interno delle scuole, riguarda i genitori e i
bambini che ne sono in prima istanza i fruitori.
- La proroga dei contratti è, al momento, limitata a
due mesi per mancanza di risorse economiche e adeguata copertura
finanziaria. Non soltanto questi contratti, ma tutti i contratti
delle imprese e/o cooperative che lavorano nelle scuole italiane
per conto del Ministero della Pubblica Istruzione, dopo la Legge
124/99.
- Che la Città di Torino, la Provincia e la Regione
hanno individuato un tavolo di concertazione sulla problematica
della cooperazione sociale nelle scuole.
- Non è certo che l'imminente Decreto del Ministero
della Pubblica Istruzione sugli organici ATA comprenda (numericamente)
l'esperienza della cooperazione sociale in Torino e provincia.
Considerato che:
al contrario di ciò che è avvenuto a Torino e
nel centro Nord, nel centro Sud i lavoratori socialmente utili
in servizio come bidelli nelle scuole sono stati assunti (pare
oltre 17.000 persone), creando una forte discriminazione fra lavoratori
del Nord e del Sud;
Considerato infine che
i Ministeri del Lavoro e della Pubblica Istruzione hanno stipulato
il 6 giugno 2001 un'apposita convenzione per i bidelli L.S.U.,
ci si domanda perché non si possa fare altrettanto per
le cooperative sociali che operano a Torino e in altra città
del Nord.
IMPEGNA
il Sindaco a farsi promotore presso il Ministero della Pubblica
Istruzione affinché:
- siano attivate tutte le iniziative possibili perché
questa esperienza possa continuare e soprattutto affinché
ci sia la salvaguardia del posto di lavoro per i lavoratori delle
cooperative sociali;
- chieda, di concerto con Provincia e Regione, al Ministero
della Pubblica Istruzione di inserire l'esperienza della cooperazione
sociale all'interno del Decreto Ministeriale sugli organici ATA,
di imminente approvazione.
- coinvolga la Provincia di Torino e la Regione Piemonte, facendosi
interprete presso il Governo affinché possa essere adottato
un provvedimento diverso ma analogo a quello per la stabilizzazione
dei lavoratori socialmente utili (Decreto Ministeriale n. 65
del 20 aprile 2001), che permetta di garantire la continuità
dell'esperienza delle cooperative sociali nei servizi di sorveglianza
e pulizia nelle scuole interessate di Torino e provincia."