OGGETTO: PIANO PROGETTUALE SPERIMENTALE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI
A SOSTEGNO DELLA DOMICILARITA' EX LEGE 162/98: CRITERI APPLICATIVI PER
L'EROGAZIONE DEGLI ASSEGNI DI CURA A RILIEVO SANITARIO INTEGRATI EX
LEGE 162/98.
Proposta dell'Assessore Lepri.
Il presupposto che costituisce il riferimento fondante delle politiche sviluppate a favore
delle persone con disabilità è la realizzazione di interventi finalizzati al sostegno "domiciliare".
L'intervento di tipo domiciliare viene inteso come l'insieme delle azioni messe in atto per:
- sostenere la persona con disabilità e la sua famiglia nell'affrontare e superare le difficoltà
di gestione all'interno della propria casa
- superare le barriere fisiche e culturali
- garantire attività assistenziali, educative, abilitative e riabilitative volte all'acquisizione di
autonomie ed al potenziamento delle capacità cognitive ed espressive dell'individuo.
Complessivamente, l'obiettivo si sostanzia nel favorire la permanenza presso il proprio
domicilio di utenti la cui autonomia è limitata da problemi fisici, psichici o sociali, evitando o
rimandando il più possibile qualsiasi forma di ricovero residenziale permanente.
All'interno di una comunità locale intesa nell'accezione di contesto attivo ed interagente
assume particolare rilevanza il concetto di "domiciliarità" e di integrazione sociale quale principio
sostanziale della pianificazione dei servizi sociali a rilievo sanitario che devono poter potenziare
le risorse messe a disposizione della Città mettendo a punto ed avviando progetti innovativi e
sperimentali.
Dalle intese istituzionali e dal conseguente raccordo tecnico tra comparti sociale e
sanitario, che hanno tradotto a livello locale i dettati legislativi nazionali e regionali, deriva un
impianto programmatorio ed operativo che ampliando, innovando e qualificando la rete di
risposte attivate, tende ad affrontare i bisogni complessi ed il costante incremento della domanda
2001 03896/19
secondo una logica multidimensionale e multidisciplinare atta a produrre efficacia ed efficienza.
La strategia pianificatoria istituzionale trova linee guida ed al tempo stesso matrici di
sviluppo nell'atto convenzionale tra il Comune di Torino e le Aziende Sanitarie Locali 1, 2, 3, 4,
approvato con deliberazione della Giunta Comunale del 26 settembre 2000 (mecc.
200008339/19), dichiarata immediatamente eseguibile, esecutiva 16 ottobre 2000 che assume
significati di estremo rilievo sottolineando sempre più l'importanza di articolare una rete integrata
di risposte socio sanitarie per l'attuazione degli interventi a favore di persone con disabilità di
diversa origine e gravità.
Lo sviluppo della domiciliarità viene inteso come il principio e l'indirizzo prioritario entro
cui strutturare i vari percorsi di intervento, con la collaborazione delle Aziende Sanitarie
relativamente sia agli aspetti tecnici che a quelli di compartecipazione della spesa.
Nella convenzione citata, infatti, sono previsti tutti gli interventi innovativi anche
sperimentali alternativi al ricovero: l'assistenza domiciliare, il servizio di aiuto alla persona,
l'affidamento diurno e residenziale, i servizi di pronto intervento e di tregua.
Primo atto attuativo della convenzione è il piano progettuale operativo finanziario ex lege
162/98 presentato alla Regione Piemonte (determinazione dirigenziale n. 276 del 16/10/2000)
"Servizi integrati a sostegno della domiciliarità". Tale progetto si sviluppa in più azioni ad ampio
ed articolato respiro. In particolare :
A) sostegno alla persona e al nucleo familiare domiciliare e territoriale finalizzato all'integrazione
sociale: aiuto solidale, servizi socio-sanitari domiciliari e territoriali, servizio di aiuto alla
persona gestito in forma indiretta, servizio di accompagnamento alla persona;
B) sostegno alla persona e al nucleo familiare mediante specifici supporti e periodi di sollievo:
auto-mutuo aiuto, soggiorni.
La conseguente attribuzione finanziaria regionale ex lege 162/98, approvata con deliberazione
della Giunta Regionale n. 132-00718 del 31/07/2000, consente quindi di dare attuazione agli
impegni reciprocamente assunti, avviando sperimentalmente procedure, metodologie ed interventi
per favorire il mantenimento presso la propria abitazione di persone con disabilità gravi.
Tra i possibili interventi previsti nel piano progettuale e finanziabili con i fondi della legge 162/98
risultano particolarmente innovativi i "programmi di aiuto alla persona gestiti in forma indiretta"
mediante progetti personalizzati predisposti per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica
delle prestazioni erogate e della loro efficacia.
Scopo di tali interventi è essenzialmente garantire interventi di sostegno personale e individuare le
modalità di realizzazione di programmi di aiuto alle persone con disabilità permanenti e gravi
limitazioni dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita.
Il Comune di Torino ha già da tempo individuato una forma di contributo economico denominato
"custodia", ridefinito "assegno di cura" con deliberazione del Consiglio Comunale avente per
oggetto: "Disciplina degli interventi di assistenza economica" del 12 febbraio 2001 (mecc.
200005700/19), esecutiva dal 26 febbraio 2001, tra le prestazioni per far acquisire un servizio
domiciliare a favore del sostegno della "domiciliarità", con l'intento di garantire un supporto
economico a persone non autosufficienti, disabili o anziani.
Poiché la Regione non ha ritenuto opportuno definire criteri univoci in tutto il territorio
regionale per la predisposizione di interventi di cui alla legge 162/98, ogni ente gestore dei servizi
socio assistenziali ha facoltà di individuare i criteri e le modalità per l'utilizzo dei fondi assegnati.
Occorre pertanto approvare le modalità di sperimentazione della gestione dei "programmi di aiuto
alla persona gestiti in forma indiretta"
ex lege 162/98 relativamente agli aspetti previsti nell'art. 1
commi 1bis e 1ter della medesima legge (programmare interventi di sostegno alla persona e
disciplinare le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona) individuando i criteri
applicativi per l'erogazione degli assegni di cura integrati ex lege 162/98. Tali assegni verranno
incrementati utilizzando i fondi appositamente erogati dalla Regione Piemonte a seguito della
presentazione del piano progettuale operativo da parte del Settore Disabili della Divisione Servizi
Socio-assistenziali.
In considerazione dei finanziamenti disponibili si rende altresì indispensabile strutturare
procedure di monitoraggio degli interventi attivati e dei risultati raggiunti al fine di acquisire tutti
gli elementi di valutazione necessari per elaborare un modello di intervento da proporre alla Regione
Piemonte e per verificare gli aspetti tecnico/finanziari per la prosecuzione del progetto.
Con il presente atto si rende pertanto necessario regolamentare la sperimentazione dei criteri
per la gestione dell'assegno di cura integrato ex lege 162/98: accesso, caratteristiche, definizione del
bisogno di assistenza personale, criteri di definizione del contributo, durata, monitoraggio e verifica
secondo quanto descritto nell'allegato A.
Tutto ciò premesso,