Divisione Edifici Municipali
Settore Tecnico Manutenzione Edifici Municipali

n. ord. 129  
2001 02696/30

CITTÀ DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 10 SETTEMBRE 2001
(proposta dalla G.C. 4 maggio 2001)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO, AI SENSI ART. 194, C.1, LETTERA A DEL D. LGS. 267/2000, ARCH. MARIO DEORSOLA RISTRUTTURAZIONE STABILE STR. CUORGNE' 81 - INCARICO INTERROTTO PAGAMENTO A SALDO - IMPORTO L. 106.744.938 EURO 55.129,16.

Proposta dell’Assessore Passoni.

Con deliberazione del Consiglio Comunale del 13 marzo 1985 (mecc. 8503083/01), esecutiva dal 21 marzo 1985 veniva approvato il protocollo d'intesa tra il Ministero di Grazia e Giustizia ed il Comune di Torino per la costruzione e la realizzazione di tre strutture speciali penitenziarie.

Con detto protocollo la Città si era impegnata fra l'altro a mettere a disposizione del Ministero le strutture penitenziarie a vigilanza attenuata.

Con deliberazione della Giunta Comunale del 25 giugno 1986 (mecc. 8607548/30 - poi revocata con la sottoenunciata deliberazione - mecc.8708737/30) veniva affidato al Dott. Arch. Mario Deorsola l'incarico per la progettazione e direzione lavori dell'intervento di ristrutturazione ed adattamento funzionale a strutture penitenziali di due strutture edilizie di proprietà comunale, site rispettivamente in str. Cuorgnè 81 e str. del Villaretto 187.

Il Ministero di Grazia e Giustizia con lettera del 11/5/87 approvò la ristrutturazione relativa al fabbricato di str. Cuorgnè 81 a riuso per sede carceraria a vigilanza attenuata.

Con deliberazione n. 3907 del Consiglio Comunale del 12 ottobre 1987 (mecc. 8708737/30), esecutiva dal 12 novembre 1987 al Dott. Arch. Mario Deorsola veniva revocato l'incarico affidato con la precedente deliberazione (mecc. 8607548/30) ed affidato al professionista l'incarico di progettazione e direzione lavori dell'intervento di ristrutturazione dell'ex scuola di str. Cuorgnè 81 con destinazione a sede carceraria a vigilanza attenuata per un importo di onorario presunto di L. 100.428.720 al lordo degli oneri fiscali e previdenziali calcolato su una previsione di spesa di L. 1.100.000.000 sulla base delle tariffe del D.M. 29/06/1981 e secondo le modalità abitualmente applicate.

Il professionista consegnò in data 14 marzo 1989 il progetto esecutivo dell'opera completo dei pareri di legge, tuttavia non fu possibile procedere al pagamento della seconda rata dell'onorario pari al 30% in quanto previsto dall'art. 11 della convenzione "ad avvenuta approvazione del progetto esecutivo da parte del Consiglio Comunale". La delibera di approvazione del progetto non poteva infatti essere sottoposta al Consiglio Comunale fintantoché non fosse stato approvato il piano finanziario dell'opera, evento divenuto problematico in relazione alle divergenze insorte tra il Ministero di Grazia e Giustizia e la Commissione Comunale per le Carceri nell'interpretazione del carattere "di sicurezza attenuata" da dare alle linee progettuali.

Pertanto con deliberazione della Giunta Comunale in data l0 aprile 1990 n. ord. 3528 (mecc. 9004843/30) esecutiva p.d.t. in data 18 luglio 1990 convalidata dal Consiglio Comunale con deliberazione del 12 novembre 1990 n ord. 2071 (mecc. 9010205/02) esecutiva p.d.t. in data 11 dicembre 1990 veniva modificato l'art. 11 della convenzione del 16 dicembre 1987 RCU 6950 prevedendo il pagamento al professionista della seconda rata pari al 30% anziché ad avvenuta approvazione del progetto esecutivo da parte del Consiglio Comunale ad avvenuta presentazione del progetto esecutivo all'Amministrazione corredato del parere favorevole della Soprintendenza e della C.I.E..

Successivamente per il Ministero di Grazia e Giustizia è cessato l'interessamento all'opera che non fu più riproposta nel Piano Pluriennale Investimenti cosicché l'incarico fu di fatto interrotto ed il Professionista in data 16/02/95 richiese il pagamento della parcella ammontante a L. 147.280.339 oltre ad IVA 19% CNPAIA 2% e diritti di vidimazione e così complessivamente L. 178.430.130 e pertanto con un importo a saldo di L. 105.289.904 (al lordo di I.V.A. 19%, C.N.P.A.I.A. 2% ed oneri di vidimazione).

Il Settore Tecnico I con nota del 25 luglio 1995 contestava al Professionista tale parcella, in quanto calcolata su un importo dell'opera lievitato a L. 1.650.278.000 con il calcolo di tutte le opere impiantistiche con classi e categorie non concordate con la Città ed avendo adeguato le aliquote al DM 11/06/87, ed invitava il Professionista a rielaborare la richiesta di pagamento sulla scorta della parcella previsionale di spesa integrandola con la percentuale relativa all'interruzione dell'incarico per un importo complessivo a saldo, calcolato dal Civico Ufficio Tecnico, in L. 73.389.168 I.V.A. e C.N.P.A.I.A. comprese in aggiunta alle somme già liquidate dal Servizio Centrale Affari Legali in complessive L. 8.707.807 così suddivise L. 4.248.280 per spese legali e L. 4.459.527 per spesa CTU con determinazioni n. 48/99/41 del 4 marzo 1999, n. 106/99/41 del 31 maggio 1999 e n. 83/00/41 del 16 giugno 2000 del Servizio Centrale Affari Legali.

La spesa a carico della Città risulta in definitiva di complessive L. 115.452.745.

A fronte di tale richiesta l'Arch. Deorsola ha intentato causa alla Città e il Tribunale Ordinario di Torino con sentenza esecutiva del 27/03/2000, depositata il 19/04/2000 e notificata alla Città in forma esecutiva l'11 luglio 2000, come da comunicazione del Servizio Centrale Affari Legali (all. 1 - n. ), con la quale si evidenziava altresì la difficoltà e l'incertezza d'un eventuale successivo appello in merito ha stabilito in L. 68.442.768, al lordo delle ritenute di legge oltre IVA e CNPAIA, oltre agli interessi legali, maturati ed accettati dal creditore alla data del 1/03/2000 e così complessivamente L. 106.744.938 la somma che il Comune di Torino deve corrispondere a saldo delle prestazioni fornite.

Pertanto la somma complessiva spettante all'arch. Mario Deorsola risulta dall'atto di precetto del 6/03/2001 (all. 2 - n. ):

a) per capitale (onorario)                                  L.   68.442.768

c) per interessi dal 12/06/95 al 1/03/2001.        L.   21.203.194

d) per CPA 2%                                                L.     1.368.856

e) per IVA 20%                                               L.   13.962.325

f) per CTU                                                       L.        250.000

g) diritti di esposti                                             L.     1.517.796

                         Totale complessivo                  L. 106.744.938= EURO 55.129,16

Tenuto conto altresì che la somma lorda residua di L. 27.288.494 impegnata con la deliberazione (mecc. 8708737/30) sopraccitata è stata nel frattempo erroneamente mandata in economia.

Vista la relazione redatta in data 27 febbraio 2001 dal Direttore Divisione Edifici Municipali (all. 3 - n. ) e la relativa integrazione in data 2 agosto 2001 (all. 4 - n.                  ) non si individuano responsabilità che debbano essere perseguite, né risulta sostenibile l'ipotesi di ripetizione di alcuna spesa a carico del Ministero.

Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

Visto il Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l’altro, all’art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;

Dato atto che i pareri di cui all’art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;

Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi dell'art. 194 comma 1 lettera a) del D.Lgs. 267/2000 ammontante a Lire 106.744.938= EURO 55.129,16 a seguito della sentenza del Tribunale Ordinario di Torino del 27/03/2000, depositata il 19/04/2000 e vista l'esecutorietà della sentenza stessa, a favore del Professionista Arch. Mario Deorsola, con sede in Torino, Via Cosseria 1, P.I.V.A. 06243770010 quale pagamento a saldo di quanto dovuto e per interessi e spese;

2) di dare atto che lo studio Deorsola , nella persona dell'arch. Angelo Porcellato, ha accettato in data 20 febbraio 2001 il conteggio degli interessi maturati e calcolati a tutto il 1° marzo 2001 come indicato nella richiesta dello studio Legale Faletti;

3) di riservare a successiva determinazione dirigenziale l'impegno della suddetta spesa che troverà copertura negli stanziamenti presenti in parte corrente nel Bilancio di previsione 2001.