Divisione Ambiente e Mobilità
Settore Verde Pubblico - Nuove Opere
n. ord. 58
2001 02167/46
OGGETTO: C. 7 - C. 8 - ANELLO VERDE - PARCHI E SENTIERI COLLINARI - ADEGUAMENTO DEL PROGETTO PRELIMINARE AL D.P.R. 554/1999 ADOZIONE DI VARIANTE AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 1 COMMA 5 LEGGE 1/1978 E VARIANTE N. 42 AL PRG AI SENSI DELL'ART. 17 COMMA 7 L.U.R. REITERAZIONE DI VINCOLO ESPROPRIATIVO DECADUTO. ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Hutter,
di concerto con l'Assessore Viano.
Con deliberazione del 17 aprile 2000
esecutiva dall'8 maggio 2000 (mecc. 200002801/46), la Giunta Comunale
approvava il progetto preliminare Anello verde - parchi
e sentieri collinari.
A seguito della realizzazione degli studi
del Piano di Assetto Idrogeologico per la collina, coerentemente
con quanto disposto dal D.P.R. 554/1999, occorre inoltre adeguare
il progetto stesso ai nuovi indirizzi tecnico-geologici; pertanto
si sono dovute effettuare leggere modifiche alle planimetrie e
al quadro economico dei lavori del progetto contenuto negli allegati
progettuali approvato con deliberazione (mecc. 200002801/46) sopracitata.
Il quadro economico aggiornato risulta
dal seguente prospetto:
OPERE | LOTTO 1 | LOTTO 2 | TOTALE |
OPERE A CORPO | 150.000.000 | 200.000.000 | 350.000.000 |
OPERE A MISURA | 400.000.000 | 500.000.000 | 900.000.000 |
550.000.000 | 700.000.000 |
1.250.000.000 |
|
TOTALE DA APPALTARE |
550.000.000 euro 258.228,45 |
700.000.000 euro 361.519,83 |
1.250.000.000 euro 645.571,12 |
SOMME A DISPOSIZIONE |
IVA 10% su opere in progetto | 55.000.000 | 70.000.000 | 125.000.000 |
ONERI SMALTIMENTO RIFIUTI | 6.000.000 | 7.000.000 | 13.000.000 |
IVA 20% su oneri smaltimento rifiuti | 1.200.000 | 1.400.000 | 2.600.000 |
IMPREVISTI | 2.550.000 | 2.100.000 | 4.650.000 |
ACQUISIZIONE AREE |
PER ESPROPRIAZIONI E INDENNIZZI | 365.000.000 | 200.000.000 |
565.000.000 |
SPESE TECNICHE |
QUOTA 1,5% - LEGGE 109/94 | 8.250.000 | 10.500.000 | 18.750.000 |
Indagini geologiche e topografiche | 12.000.000 | 9.000.000 | 21.000.000 |
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE | 450.000.000 | 300.000.000 | 750.000.000 |
TOTALE DA FINANZIARE | 1.000.000.000 | 1.000.000.000 | 2.000.000.000 |
EURO | 516.456,90 | 516.456,90 | 1.032.913,80 |
Il costo annuo di gestione è
presunto in Lire 100.000.000.
La spesa di Lire 2.000.000.000 (Euro 1.032.913,80)
sarà coperta con finanziamento a medio/lungo termine da
richiedere ad Istituto da stabilire.
Si dichiara che i lavori previsti nella
presente deliberazione, data la loro natura, non richiedono il
parere tecnico di cui alla Legge Regionale n. 18/1984; inoltre
non alterano lo stato dei luoghi e non esistono vincoli al loro
espletamento ai sensi della Legge 1089/1939 sulla tutela delle
cose di interesse artistico e storico. Il progetto definitivo
verrà inviato al Corpo Forestale dello Stato per le autorizzazioni
previste dal R.D. N.3267/1923 trattandosi di aree sottoposte a
vincolo idrogeologico, mentre per quanto attiene il lotto 2 il
progetto definitivo verrà inoltre trasmesso alla Regione
Piemonte - Servizio Pianificazione Parchi per le autorizzazioni
previste dalla legge istitutiva del Parco della Collina di Superga
n.55/1991 e alla Commissione Igienico Edilizia per la subdelega
ai sensi della L.R. 20/1989 per i vincoli ambientali di cui alle
Leggi 1497/1939 e 431/1985.
Le opere in oggetto potranno essere progettate,
appaltate e realizzate in modo separato per ciascuno dei due lotti.
Nel frattempo, tuttavia, in data 21 aprile
2000, si è verificata la decadenza dei vincoli preordinati
all'espropriazione, come previsto dall'art. 2 legge n. 1187/1968,
che dispone la perdita di efficacia dei vincoli stessi qualora,
entro cinque anni dalla data di approvazione del Piano Regolatore,
non sia stata data esecuzione alle previsioni ivi contenute.
La decadenza del vincolo rende impossibile
per l'Amministrazione acquisire le aree necessarie con procedimento
espropriativo e impone alla stessa, nel caso voglia comunque realizzare
l'intervento previsto, di reiterare il vincolo preordinato all'espropriazione
secondo quanto previsto dalla giurisprudenza amministrativa (Consiglio
Stato A. P. n. 10/1984), la quale ha affermato la possibilità
per la Pubblica Amministrazione di riproporre il vincolo decaduto,
previa adeguata motivazione, anche attraverso il ricorso alla
procedura abbreviata della variante al P.R.G. di cui all'art.
1 comma 5 della legge 3 gennaio 1978, n. 1.
Tale orientamento è stato ribadito
dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 179/1999, la quale
ha dichiarato la illegittimità costituzionale degli artt.
7 e 40 della Legge n. 1150/1942 e dell'art. 2 della Legge n. 1187/1968
nella parte in cui consente all'Amministrazione di reiterare i
vincoli urbanistici scaduti, preordinati all'espropriazione, senza
la previsione di un indennizzo.
Per tali vincoli l'obbligo specifico di
indennizzo sorge una volta superato il periodo di ordinaria durata
temporanea quale determinata dal legislatore (cinque anni dall'approvazione
del P.R.G.), come alternativa all'espropriazione o al serio inizio
dell'attività preordinata all'espropriazione stessa.
Quindi, al fine di non incorrere in un
possibile profilo di illegittimità del provvedimento di
variante, si ritiene opportuno prevedere già in questa
sede il pagamento dell'indennizzo concernente la reiterazione
del vincolo preordinato all'esproprio, senza potere però
provvedere alla sua quantificazione e liquidazione.
Infatti, occorre evidenziare come lo stesso
giudice costituzionale, nella già citata sentenza n. 179/1999,
abbia rimesso al legislatore di precisare le modalità di
quantificazione e liquidazione dell'indennizzo, senza escludere
un intervento in tal senso del giudice competente sulla richiesta
di indennizzo, nel caso di persistente inerzia del legislatore
stesso.
In conseguenza di quanto sopra esposto,
quindi, si ritiene necessario procedere, contestualmente, all'adeguamento
del progetto preliminare al D.P.R. 554/1999 precedentemente richiamato,
nonché all'approvazione di variante parziale al P.R.G.
ai sensi del combinato disposto dell'art. 1, comma 5, legge 3
gennaio 1978 n. 1 e dell'art.17 comma 7 della Legge Regionale
5 dicembre 1977, n. 56 come sostituito dall'art. 1 della L.R n.
41/97, al fine di reiterare per la durata di anni cinque il vincolo
preordinato all'espropriazione dell'area individuata nell'allegata
planimetria.
Al fine dell'attuazione delle opere in
progetto e della fruibilità pubblica delle aree e tracciati
oggetto di intervento, si provvede:
1) tramite procedimenti di espropriazione
per le aree e i tracciati assoggettati alla presente reiterazione
del vincolo espropriativo decaduto (aree destinate a parchi collinari
P5, P9, P10, P11, P12, P2, P3, P4 - vedi Tavola 1 fogli 10A (parte),
10B (parte), 13A (parte), 13B (parte), 14 (parte), 17B (parte)
del P.R.G. alla scala 1:5000 con sovrapposizione di supporto trasparente;
nonché per quelle insistenti su fascia di rispetto stradale
così come individuate dall'Allegato Tecnico n. 7 al P.R.G.
- Fasce di rispetto);
2) tramite assoggettamento ad uso di pubblico
passaggio per i percorsi pedonali, così come individuati
nella tavola di azzonamento del P.R.G. (Tavola 1) non costituenti
oggetto di procedimento espropriativo di cui al precedente punto
1).
La reiterazione del vincolo preordinato
all'espropriazione si rende necessaria al fine di consentire la
realizzazione dell'opera già prevista nel Programma Triennale
delle Opere Pubbliche allegato al bilancio di previsione 2000
approvato dal Consiglio Comunale il 7 marzo 2000 con deliberazione
(mecc.200000623/24), esecutiva dal 30 marzo 2000, per gli anni
2001 e 2002 al codice opera 1167 l'opera Parchi e sentieri
collinari - Anello verde per l'importo complessivo di L.
1.985.000.000 e al codice opera 439 per un'importo di L. 15.000.000
per spese tecniche per indagini geologiche IVA e oneri compresi.
Tali opere sono state riproposte per il
triennio 2001-2002-2003 nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche
allegato al Bilancio Preventivo 2001 approvato dalla Giunta Comunale
in data 28 febbraio 2001 con deliberazione (mecc. 200101643/24)
in corso di superiore approvazione.
La realizzazione dell'intervento mira
a soddisfare l'interesse pubblico, attuale e concreto, in quanto
si colloca all'interno di un progetto più ampio di riqualificazione
dei parchi collinari e dei percorsi pedonali di collegamento fra
i parchi della fascia fluviale del Po (Progetto Torino Città
d'Acque) e quelli dell'area collinare (Parco della Collina) per
costituire un sistema continuo di verde pubblico individuato sino
dagli anni '80 e riconducibile alla denominazione di Anello
Verde come definita all'epoca.
All'approvazione definitiva della presente
variante, si procederà contestualmente all'approvazione
del progetto definitivo dell'opera, con dichiarazione di pubblica
utilità della stessa ai sensi dell'art. 14, u.c., legge
11 febbraio 1994 e s.m.i.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel
quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di approvare l'adeguamento al D.P.R.
554/1999 del progetto preliminare approvato dalla Giunta Comunale
in data 17 aprile 2000 con deliberazione (mecc. 200002801/46),
esecutiva dall'8 maggio 2000; tale adeguamento riguarda il quadro
economico contenuto nella Relazione Tecnico Illustrativa (all.
1 - n. )
e nella Relazione del Responsabile del Procedimento (all. 2 -
n.
) oltre alla tavola planimetrica n. 3 (all. 3 - n.
) ove sono evidenziate le modifiche per l'adeguamento del progetto
stesso ai nuovi indirizzi tecnico-geologici a seguito della realizzazione
degli studi del Piano di Assetto Idrogeologico per la collina;
2) di dare atto che la Giunta Comunale
provvederà ad adottare i successivi provvedimenti deliberativi
per l'approvazione dei progetti definitivi e esecutivi.
3) di adottare, ai sensi del combinato
disposto dell'art. 1, comma 5, legge 3 gennaio 1978 n. 1 e dell'art.17
comma 7 della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 come sostituito
dall'art. 1 della L.R n. 41/97, la variante al vigente Piano Regolatore
Generale di Torino, concernente la reiterazione per la durata
di anni cinque del vincolo preordinato all'espropriazione delle
aree e dei tracciati assoggettati alla presente reiterazione del
vincolo espropriativo decaduto (aree destinate
a parchi collinari P5 _ P9 _ P10 _ P11 _ P12 _ P2 _ P3 _ P4 _
vedi Tavola 1 fogli 10 A (parte), 10B (parte), 13A (parte), 13B
(parte), 14 (parte), 17B (parte) del P.R.G. alla scala 1:5000
con sovrapposizione di supporto trasparente; nonché per
quelle insistenti su fascia di rispetto stradale così come
individuate dall'Allegato Tecnico n. 7 al P.R.G. - Fasce di rispetto;
di rinviare a successivo provvedimento dirigenziale la liquidazione
e il pagamento dell'eventuale indennizzo dovuto per la reiterazione
del vincolo, come determinato dal legislatore o, in mancanza,
dal giudice adito;
4) L'elaborato della variante è
il seguente: estratto planimetrico della Tavola n. 1, fogli 10A
(parte), 10B (parte), 13A (parte), 13B (parte), 14 (parte), 17B
(parte) del P.R.G. - aggiornamento con le variazioni approvate
alla data del 24/07/2000 - presa d'atto con determina dirigenziale
n. 432/2000/A.U. del 27/09/2000 - stato attuale alla scala 1:5000,
con la sovrapposizione di supporto trasparente che evidenzia l'area
oggetto di reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio
(all. 4 - n.
);
5) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134,
4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267.