Servizio Centrale
Consiglio Comunale
n. ord. 76
2001 00897/02
OGGETTO: STATUTO DELLA CITTA'. REVISIONE GENERALE.
Proposta del Presidente Mauro Marino e della Vicepresidente Susanna Fucini.
Con deliberazioni del Consiglio Comunale
n. 182 del 25 giugno 1994 (mecc. 9404898/49) e del 25 luglio 1994
(mecc. 9406152/49) è stato adottato il vigente Statuto
della Città, esecutivo dal 1° agosto 1994. La versione
originaria di tale Statuto è stata successivamente modificata,
a più riprese nel corso degli anni, soprattutto al fine
di consentirne l'adeguamento a specifiche disposizioni di legge
che, particolarmente numerose, erano intervenute nel quadro normativo
degli enti locali e della pubblica amministrazione in generale.
A fronte tuttavia di una serie di modifiche legislative di grande
rilevanza, che hanno toccato gran parte delle funzioni attribuite
agli Enti Locali e delle relative modalità di svolgimento,
l'attuale quadro statutario appare soltanto in parte aggiornato,
in particolare laddove le modifiche non discendevano dalla necessità
di un mero ed improrogabile adeguamento alla legge, bensì
richiedevano di elaborare ed approvare scelte organizzative in
larga misura discrezionali.
Da ultimo, l'entrata in vigore della legge
3 agosto 1999 n. 265 Disposizioni in materia di autonomia
e ordinamento degli enti locali, nonchè modifiche alla
legge 8 giugno 1990 n. 142" e, in seguito, l'approvazione
del nuovo Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento degli enti
locali, approvato con il decreto legislativo 18 agosto 2000
n. 267, ha reso indispensabile - anche in virtù di espresso
precetto legislativo - un lavoro di complessiva e generale revisione
del testo statutario.
Su indicazione del Presidente del Consiglio
Comunale ed in accordo con il Segretario Generale del Comune è
stato quindi dapprima costituito un gruppo di lavoro tecnico presso
il Servizio Centrale Consiglio Comunale, al quale si è
attribuito il compito di predisporre una bozza di revisione statutaria.
Parimenti, presso il Servizio Centrale Giunta Comunale e Decentramento,
si è costituito analogo gruppo di lavoro in merito allo
studio ed alla proposta delle modifiche da apportare specificamente
al Titolo IV del vigente Statuto, riguardante le circoscrizioni
di decentramento comunale.
L'elaborazione compiuta dai gruppi di
lavoro tecnici ha costituito la base per il successivo approfondimento
e la discussione da parte della Commissione Consiliare Speciale
per la Revisione dello Statuto della Città, appositamente
costituita con deliberazione del Consiglio Comunale n. 83 del
23 maggio 2000 (mecc. 200004189/02). Esaurito nel corso di sedici
riunioni della Commissione l'esame in tale sede della nuova bozza
statutaria, quest'ultima veniva sottoposta all'esame della Conferenza
dei Capigruppo Consiliari nella veste di commissione permanente
per i problemi istituzionali, la quale ne discuteva il contenuto
con un' analisi completa e puntuale.
La bozza statutaria approvata dalla Conferenza
dei Capigruppo Consiliari risponde innanzitutto alla necessità,
come sopra indicato, di adeguamento alle novità introdotte
dalla legislazione degli ultimi anni, tenuto particolarmente conto
del riconosciuto ampliamento dell'autonomia statutaria (e regolamentare)
dei comuni e della conseguente competenza di tale fonte in ordine
alla regolazione di parti significative della vita politico-amministrativa
precedentemente demandate alla legge.
Sotto tale profilo le principali modifiche
contenute nella nuova bozza statutaria risultano essere le seguenti:
- L'attribuzione al Consiglio Comunale
delle competenze inerenti la partecipazione all'elaborazione,
l'adeguamento e la verifica dell'attuazione delle linee programmatiche
presentate dal Sindaco, relative alle azioni ed ai progetti da
realizzare nel corso del mandato;
- L'individuazione di nuovi strumenti di
controllo per il Consiglio atti a verificare il rispetto nell'ambito
gestionale delle linee programmatiche e degli indirizzi dallo
stesso deliberati;
- La previsione di nuove competenze del
Difensore Civico in materia di controllo degli atti e le prerogative
riconosciute allo stesso;
- L'introduzione del referendum abrogativo
su deliberazioni di competenza del Consiglio Comunale;
- La previsione, in via generale, in base
alla quale la presidenza delle Commissioni Consiliari aventi funzioni
di controllo e di garanzia spetta a Consiglieri facenti parte
dell'opposizione;
- La modifica delle competenze del Segretario
Generale e l'introduzione della figura del Direttore Generale.
Sotto altro aspetto le modifiche si riferiscono
non ad interventi legislativi, bensì alle innovazioni affermatesi
concretamente nella vita politica ed amministrativa della Città.
In particolare, nel corso degli ultimi
anni, si è assistito nel Comune di Torino ad un accrescimento
del ruolo del Consiglio Comunale, peraltro già preconizzato
- oltre che dallo Statuto ora vigente - particolarmente dal Regolamento
del Consiglio Comunale , approvato nel dicembre del 1996 e quindi
in epoca successiva allo Statuto; in alcuni casi, tra l'altro,
tali disposizioni regolamentari hanno costituito vere e proprie
anticipazioni delle previsioni contenute nella legge 265/1999.
Si è ritenuto pertanto appropriato,
per la rilevanza di alcuni temi in particolare, conferire rilievo
statutario ad alcune disposizioni già vigenti a livello
regolamentare.
Si segnalano, fra le altre:
- L'estensione del diritto di accesso dei
Consiglieri Comunali agli atti ed alle informazioni in possesso
delle società per azioni a mezzo delle quali il Comune
gestisce i servizi pubblici locali, dei consorzi ai quali il Comune
partecipa e dei concessionari di servizi comunali;
- Il ruolo della Conferenza dei Capigruppo
nell'organizzazione dei lavori del Consiglio Comunale e nella
tutela dell'autonomia dello stesso Consiglio;
- L'istituzione della Commissione Consiliare
Permanente sul controllo della Gestione;
- La previsione degli strumenti che consentono
al Consiglio Comunale di esercitare i poteri di indirizzo e di
controllo sull'attività esplicata da associazioni, fondazioni
ed agenzie costituite dal Comune, o alle quali lo stesso partecipa.
- L'istituzione dell'Agenzia per i Servizi
pubblici Locali.
Sono state introdotte inoltre numerose
altre modifiche orientate a rendere lo Statuto di più agevole
lettura. In tale ottica, ad esempio, si è frequentemente
rinviato ai regolamenti per la disciplina di materie non più
ritenute di rango statutario; occorre infatti considerare che
all'epoca della sua emanazione il vigente Statuto ha svolto un
ruolo almeno parzialmente sostitutivo di norme regolamentari in
quel momento non esistenti; tale ruolo risulta oggi anacronistico,
in considerazione del fatto che i regolamenti previsti a suo tempo
dalla legge 142/1990 sono stati ormai tutti adottati.
Nelle more dell'emanazione dell'attesa
nuova normativa in materia di servizi pubblici locali si sono
poi ancora recepiti nella nuova bozza statutaria alcuni principi
coerenti con il tenore dei disegni di legge attualmente all'esame
del Parlamento.
La bozza proposta introduce, invece, modifiche
limitate al titolo IV dello Statuto vigente, in materia circoscrizionale.
Pur nella consapevolezza dell'opportunità per il Comune
di porre mano a modifiche sostanziali in materia di organizzazione
e di individuazione delle funzioni delle circoscrizioni, nonchè
in ordine alla modalità di elezione degli organi delle
stesse, la Conferenza dei Capigruppo ha ritenuto di non affrontare
alla scadenza della tornata amministrativa un argomento che per
complessità avrebbe potuto ritardare se non compromettere
l'adozione del nuovo Statuto.
Dal punto di vista formale, infine, in
considerazione dell'entità delle modifiche proposte si
è ritenuto indispensabile ricorrere all'abrogazione del
testo previgente ed alla sua integrale sostituzione con il nuovo.
Ai sensi dell'art. 43 del vigente Regolamento
del Decentramento la nuova bozza statutaria viene trasmessa alle
Circoscrizioni per il prescritto parere.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.Lgs.18 agosto 2000 n. 267 nel
quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
favorevole sulla regolarità contabile;
Considerato che:
- nella seduta del 14 marzo 2001 ore 22,00 è stato
approvato l'emendamento 198 al provvedimento:
A pag. 3, l'ultimo capoverso della narrativa: Ai sensi
dell'art. 43 ... per il prescritto parere. è
sostituito con il seguente:
Ai sensi dell'art. 43 del vigente
Regolamento del Decentramento, la presente proposta di deliberazione
è stata inviata alle Circoscrizioni per l'espressione dei
pareri.
Le Circoscrizioni 2, 3, 4, 8, 9 e 10 non
hanno espresso alcun parere.
Le Circoscrizioni 1, 6 e 7 hanno espresso
parere negativo ( all. 2-4 - nn. ), motivando lo stesso con la
scelta, effettuata dalla Conferenza dei Capigruppo, di non modificare
il titolo IV dello Statuto, inerente competenze e modalità
di elezione degli organi circoscrizionali.
La Circoscrizione 5, pur non esprimendo
alcun parere, ha approvato un ordine del giorno che nella sostanza
ricalca quanto evidenziato dai Consigli delle Circoscrizioni 1,
6 e 7.
A tali pareri espressi, si ritiene peraltro
di controdedurre ribadendo la validità delle motivazioni,
esplicitate precedentemente nella presente proposta di deliberazione,
in base alle quali si è scelto di non modificare, se non
marginalmente, il suddetto titolo IV dello Statuto.;
- nella seduta del 19 marzo 2001 ore 16,00 è stato
approvato l'emendamento 213 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 3, Art. 2 - Finalità del Comune, lettera d), dopo
la parola: accessibile aggiungere: , mediante
l'abbattimento delle barriere architettoniche,;
- nella seduta del 19 marzo 2001 ore 22,00 è stato
approvato l'emendamento 224 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 3, Art. 2 - Finalità del Comune, lettera e), dopo
la parola: sociale aggiungere: e assicurandone
il sostegno anche tramite i servizi sociali ed educativi;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 242
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 4, Art. 3 - Metodi e strumenti del'azione del Comune, comma
1, lettera a), aggiungere al termine: , nel rispetto
delle rispettive competenze;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 245
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 4, Art. 3 - Metodi e strumenti dell'azione del Comune,
comma 1, lettera l), dopo la parola organizzazione
aggiungere: , considerandone strumento privilegiato di
attuazione le circoscrizioni, valorizzandone e sviluppandone le
competenze e le possibilità di intervento;
- nella seduta del 22 marzo 2001 ore 17,00 è stato approvato
l'emendamento 476 all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 11, Art. 17 - Giudizio sull'ammissibilità del referendum
abrogativo, comma 1, quarta riga, sostituire la parola: cinquemila
con: duemila; sesta riga, sostituire la parola:
quindicimila con: altre;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 500
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 11, Art. 17 - Giudizio sull'ammissibilità del referendum
abrogativo, comma 1, penultima riga, sostituire la parola: settantacinque
con: novanta;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 509
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 11, Art. 17 - Giudizio sull'ammissibilità del referendum
abrogativo, comma 5, penultima riga, eliminare le parole: il
massimo contenimento dei costi ed;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 561
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 17, Art. 28 - Consiglieri Comunali, inserire il seguente
comma 5:
5. Un terzo dei Consiglieri assegnati
all'ente può chiedere, con le modalità previste
dal successivo articolo 43, che la Giunta sottoponga al controllo
preventivo di legittimità ogni deliberazione dell'ente,
con le eccezioni delle deliberazioni per le quali la legge prevede
forme di controllo necessario o eventuale. Ogni Consigliere può
sottoscrivere la richiesta di cui al presente comma, fino ad un
massimo di due deliberazioni adottate in ogni seduta dagli organi
collegiali della Città.. Rinumerare i commi da
5 a 11 con i numeri da 6 a 12.
A pag. 30, Art. 43 - Competenza della Giunta, aggiungere al termine
i seguenti commi:
7. La Giunta, con le modalità
previste dalla legge, può sottoporre al controllo preventivo
di legittimità ogni deliberazione dell'ente, con l'esclusione
delle deliberazioni per le quali la legge medesima prevede forme
di controllo necessario o eventuale.
8. La Giunta deve comunque sottoporre al
controllo preventivo di legittimità le deliberazioni di
cui al precedente comma qualora, entro 10 giorni dalla loro pubblicazione
nell'Albo Pretorio, un terzo dei Consiglieri assegnati all'ente
ne faccia richiesta scritta e motivata, indicando le norme che
si ritengono violate.;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 718
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 32, Art. 46 - Consiglio di Circoscrizione, sostituire il
comma 4 con il seguente:
4. I componenti del Consiglio
Circoscrizionale sono invitati annualmente a dichiarare le strutture
associative alle quali aderiscono. Copia di tali atti è
trasmessa al Presidente della Circoscrizione e, previa richiesta,
ad ogni Consigliere. Tali soggetti sono tenuti al rispetto della
normativa in materia di tutela della riservatezza dei dati personali.;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 726
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 37, Art. 51 - Competenze proprie, al termine del comma
1 inserire il seguente testo:
e) manutenzione ordinaria dei
lavori pubblici: a tal fine in ogni circoscrizione verrà
istituita una ZIM - Zona di Intervento Manutentivo. L'Ufficio
Tecnico del Comune provvederà a redigere l'elenco delle
grandi opere di interesse cittadino, la cui manutenzione non verrà
trasferita alle Circoscrizioni.;
- nella stessa seduta è stato approvato l'emendamento 728
all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 37, Art. 51 - Competenze proprie, comma 2, eliminare le
parole: e il verde pubblico;
- nella seduta del 26 marzo 2001 ore 16,00 è stato
approvato l'emendamento 9* all'allegato 1 al provvedimento:
A pag. 33, Art. 47 - Elezione del Consiglio Circoscrizionale,
al termine del comma 9, aggiungere il seguente testo: Per
il calcolo del quoziente naturale di maggioranza si fa riferimento
esclusivamente ai voti ottenuti dalle liste dell'apparentamento
vincente e dei seggi da attribuire allo stesso apparentamento..
A pag. 33, Art. 47 - Elezione del Consiglio Circoscrizionale,
al termine del comma 10, aggiungere il seguente testo: In
questo caso il quoziente naturale di minoranza fa riferimento
esclusivamente ai voti ottenuti dalle liste e dagli apparentamenti
non vincenti e ai seggi da attribuire alla minoranza.;
- nella stessa seduta il Consiglio Comunale ha proceduto alla
votazione per appello nominale del provvedimento comprensivo degli
emendamenti approvati, che otteneva il seguente risultato:
PRESENTI
38
ASTENUTI 11
e precisamente i Consiglieri Alfonzi, Avanzi, Cantore, Chiavarino,
Contu, Coppola, Fucini, Lo Bascio, Patriarca, Ventriglia e Viale.
VOTANTI 27
VOTI
FAVOREVOLI 27 e
precisamente, oltre al Presidente Marino ed al Sindaco Castellani,
i Consiglieri Aden Sheikh, Appiano, Borgione, Borgogno, Branciforte,
Costa Rocco, Crosetto, Gallicchio, Gallo, Giorgis, Levi, Lodi,
Marzano, Migliasso, Monaci, Nigra, Nigro, Paolino, Porcellana,
Quesito, Rosolen, Rossomando, Sestero, Vinciguerra e Vuozzo.
VOTI
CONTRARI
/
Era assente dalla seduta il Consigliere Costa Raffaele.
Risultavano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri
Battuello, Borghezio, Bressan, Cavallo, Cenni, Cherio, Cifarelli,
Gabri, Ghiglia, Guazzotti, Lospinuso e Molino.
In esito a tale risultato, la deliberazione, non avendo ottenuto
la prescritta maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati,
è stata rinviata a successive sedute del Consiglio Comunale
da tenersi entro 30 giorni, per procedere a ulteriori votazioni,
così come previsto dal comma 4 dell'articolo 6 del Testo
Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato
con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
- nella seduta, regolarmente convocata ai sensi dell'art. 84 del
vigente Regolamento del Consiglio Comunale della Città
di Torino, per lo stesso giorno 26 marzo 2001 alle ore
22,00 è stata posta nuovamente in votazione la deliberazione,
comprensiva degli emendamenti approvati. In esito alla votazione
per appello nominale, la stessa otteneva il seguente risultato:
PRESENTI
38
ASTENUTI
5 e precisamente i Consiglieri
Alfonzi, Avanzi, Contu, Lo Bascio e Ventriglia.
VOTANTI
33
VOTI
FAVOREVOLI 33 e precisamente, oltre
al Presidente Marino ed al Sindaco Castellani, i Consiglieri Aden
Sheikh, Appiano, Borgione, Borgogno, Branciforte, Cantore, Chiavarino,
Coppola, Costa Rocco, Crosetto, Fucini, Gallicchio, Gallo, Giorgis,
Levi, Lodi, Marzano, Migliasso, Monaci, Nigra, Nigro, Paolino,
Patriarca, Porcellana, Quesito, Rosolen, Rossomando, Sestero,
Viale, Vinciguerra e Vuozzo.
VOTI
CONTRARI
/
Erano assenti dalla seduta i Consiglieri Battuello, Borghezio,
Bressan, Cavallo, Cenni, Cherio, Cifarelli, Costa Raffaele, Gabri,
Ghiglia, Guazzotti, Lospinuso e Molino.
La deliberazione, avendo ottenuto il prescritto voto favorevole
della maggioranza dei Consiglieri assegnati, è stata rinviata
alla successiva seduta del Consiglio Comunale per procedere a
ulteriore votazione, così come previsto dal comma 4 dell'articolo
6 del Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267;
- in data odierna sono intervenuti, per dichiarazione di voto,
oltre al Presidente Marino, i Consiglieri Viale, Ventriglia, Borghezio,
Battuello, Marzano, Molino, Fucini, Giorgis, Quesito e Avanzi,
i cui interventi non vengono riportati nel presente provvedimento,
non essendone stata formulata esplicita richiesta, ferma restando
comunque l'inserzione degli stessi nel processo verbale della
seduta del Consiglio Comunale.
procede alla votazione per appello nominale.
Risultano assenti dall'aula, al momento della votazione, i Consiglieri Battuello, Borghezio, Cavallo, Chiavarino, Contu, Coppola, Costa Raffaele, Guazzotti, Lospinuso e Molino.
Al termine della votazione, il Presidente proclama il seguente risultato:
PRESENTI
37
ASTENUTI
4 e precisamente
i Consiglieri Alfonzi, Avanzi, Lo Bascio e Ventriglia.
VOTANTI
33
VOTI
FAVOREVOLI 33 e
precisamente, oltre al Presidente Marino ed al Sindaco Castellani,
i Consiglieri Aden Sheikh, Appiano, Borgione, Borgogno, Branciforte,
Bressan, Cantore, Cherio, Costa Rocco, Crosetto, Fucini, Gallicchio,
Gallo, Giorgis, Levi, Lodi, Marzano, Migliasso, Monaci, Nigra,
Nigro, Paolino, Patriarca, Porcellana, Quesito, Rosolen, Rossomando,
Sestero, Viale, Vinciguerra e Vuozzo.
VOTI
CONTRARI
/
Per l'esito della votazione che precede, e per l'esito delle precedenti votazioni, essendosi raggiunta per la seconda volta la prescritta maggioranza
1) di revocare lo Statuto della Città di Torino approvato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 182 del 20 giugno 1994 (mecc. 9404898/49) e n. 237 del 25 luglio 1994 (mecc. 9406152/49), esecutive dal 1° agosto 1994, così come modificato ed integrato dai provvedimenti successivamente adottati;
2) di approvare lo Statuto della Città di Torino nella nuova formulazione risultante dal testo allegato (all. 1 - n. ) e dagli emendamenti approvati.