Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 30
2001 00466/09
OGGETTO: AMBITO 4.15 "CASTELLO DI LUCENTO" (PARTE) - VARIANTE PARZIALE N. 33 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.R. 56/77 E S.M.I. - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
L'ambito di trasformazione urbana 4.15
"Castello di Lucento" del PRG, approvato con deliberazione
G.R. n. 3-45091 del 21/04/95, pubblicata sul B.U.R. n. 21 del
24/05/95, comprende un insieme molto esteso di aree, con varie
proprietà e diverse destinazioni d'uso in atto.
Per l'intero ambito il PRG prevede interventi
di radicale ristrutturazione urbanistica, con la sostituzione
delle attività esistenti (che in anni passati, durante
la formazione del nuovo PRG, sembrava dovessero cessare) con nuove
attività prevalentemente produttive, concentrate sul lato
ovest dell'ambito, destinando a parco pubblico il lato est.
All'interno del complesso del Castello
Lucento il piano individua, inoltre, alcuni edifici di particolare
interesse storico e un perimetro di progetto unitario di suolo
pubblico in continuità con parte del tessuto urbano sito
a nord della via Pianezza.
Più specificamente, lungo corso
Regina Margherita, sono collocati alcuni impianti produttivi in
funzione (Riva e AST - Proprietà CimiMontubi e AST - 295.331
mq circa); la parte nord dell'ambito, corrispondente all'ex parco
rottami (Cadifer) del complesso siderurgico che si estendeva nella
attuale Spina 3, è in corso di trasformazione da parte
del Consorzio Bonafous che è succeduto alla CimiMontubi
(172.946); infine la parte di ambito circostante il vecchio "Castello
di Lucento" è occupata da edifici con attività
di tipo terziario in buone condizioni di conservazione e comprende
anche terreni liberi e sostanzialmente inutilizzati, antistanti
l'antica chiesa di Lucento (proprietà Teksid - 44.438 mq
circa).
Le indicazioni del Piano Regolatore risultano
incompatibili con la situazione in atto, soprattutto in quanto
le attività produttive esistenti nella parte dell'ambito
sono ancora vitali e mostrano significative prospettive di sviluppo.
Pertanto, è opportuno predisporre
una variante del piano stesso, per adeguarlo alle esigenze espresse
dal sistema produttivo sia, per quanto possibile, in termini di
maggiore offerta di aree, sia per una più agevole modalità
di intervento (maggiore flessibilità, ecc.).
Con questa stessa logica, è stata
accolta la proposta fatta dal consorzio di piccole e medie imprese
"Bonafous" per la reindustrializzazione della parte
nord dell'ambito (ex Cadifer), al fine di realizzare un programma
di trasformazione che fruisce anche del contributo finanziario
comunitario Resider II. La Regione Piemonte e la Città
di Torino hanno sottoscritto in data 19/05/1999 l'accordo di programma
"Castello di Lucento 2" che contiene una variante contestuale
al PRG avente ad oggetto la creazione di una nuova zona di trasformazione
denominata "4.19 Castello di Lucento 2" (S.T. 172.946
mq circa).
Si ritiene, altresì, opportuno
rivedere le indicazioni di PRG anche per le residue aree comprese
nell'ambito 4.15 del PRG, dal quale sono già state stralciate
quelle comprese nel programma "Castello di Lucento 2"
oggetto di finanziamento Resider.
Per quanto riguarda l'area occupata dagli
impianti industriali esistenti (AST e Riva), si sono previste
due prospettive.
a) Si confermano gli usi produttivi esistenti,
consentendo sugli edifici attualmente presenti nell'area interventi
fino al risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia,
oltre a eventuali ampliamenti nei limiti già ammessi dalla
normativa vigente (art. 15, punto 14, delle NUEA). Inoltre, in
linea con l'obiettivo di confermare il carattere produttivo di
tali aree, si consente anche l'insediamento di altre attività
dello stesso tipo (art. 3, punti 3A1, 3A2 e 3B).
Ai fini di contenere l'impatto ambientale
delle attività produttive sulle aree circostanti viene
prevista una fascia di inedificabilità pari a 70 mt. sul
lato ovest, verso la zona residenziale della E27, nella quale
sono consentite eventuali opere di urbanizzazione e il mantenimento
degli impianti tecnologici esistenti. Tali impianti dovranno essere
opportunamente schermati per limitarne l'impatto visivo e acustico,
nel rispetto delle normative vigenti. Ad integrazione delle misure
di salvaguardia ambientale, va rilevato che l'Amministrazione
è impegnata a realizzare opere di sistemazione della fascia
verde a cuscinetto tra l'area industriale e gli insediamenti residenziali
collocati a ovest, finalizzate all'attenuazione dell'impatto visivo
e sonoro.
Sul lato est dell'ambito, lungo il fiume
Dora, si conferma la fascia di rispetto fluviale ex art. 29 L.R.
56/77 e s.m.i., già individuata dal piano vigente (allegato
tecnico n.7, foglio n.4);
b) Si prevede la possibilità di
avviare una trasformazione più profonda dell'ambito, con
densità più bassa (0,5 mq/mq) rispetto all'attuale,
subordinandola alla procedura di V.I.A. ai sensi della L.R. n.
40/98.
Tale indice è stato considerato
più rispondente alle reali esigenze di riordino industriale,
alla luce degli studi e delle simulazioni in corso finalizzati
alla revisione del PRG per il comparto produttivo e alla verifica
delle aree di trasformazione urbana caratterizzate dalla presenza
di attività produttive.
Per quanto riguarda l'area su cui insiste
il "Castello di Lucento" vero e proprio e nella porzione
di ambito, sempre di proprietà Teksid, prospicente la via
Pianezza, si riconfermano le previsioni del PRG vigente, ovvero
ZUT.
Sotto il profilo del bilancio dei servizi
le modifiche apportate comportano una riduzione della dotazione
attuale di PRG di circa 44.843 mq. In caso di attuazione della
trasformazione dell'ambito 4.15 (stralciata la parte già
oggetto del programma Castello di Lucento 2), con S.T. 350.344
mq circa, secondo i parametri del PRG vigente, si avrebbe una
cessione di circa 198.992 mq complessivi (di cui 140.137 aggiuntivi),
mentre in caso di attuazione della trasformazione delle aree,
secondo la presente variante, si avrebbe una cessione di 154.149
mq complessivi (di cui 70.068 mq aggiuntivi).
Tale riduzione è sostanzialmente
riconducibile al ridimensionamento della dotazione di servizi
aggiuntivi prevista dalla variante ed è da correlare alla
scelta di aver ricercato modalità attuative per gli eventuali
futuri insediamenti produttivi, più in linea con la domanda
effettiva espressa dal settore della piccola e media impresa,
come ha dimostrato il programma "Castello di Lucento 2",
recentemente sottoscritto, ovvero con insediamenti estensivi e
densità fondiarie relativamente basse.
In ogni caso, anche con la riduzione predetta,
il bilancio dei servizi di PRG è tale da rimanere nella
soglia di variazione prevista dall'art. 17, comma 4° punto
b) della L.U.R., ovvero per qualificare la variante come non strutturale.
In riferimento all'individuazione degli
edifici storici (Castello di Lucento e pertinenze) va precisato
che, su sollecitazione della proprietà, in applicazione
dell'art. 26, comma 23, delle NUEA del PRG, è stata condotta
una verifica sulle indicazioni di PRG sopra richiamate, avvalendosi
della collaborazione di esperti del Politecnico che hanno contribuito
alle ricerche storico-documentarie.
La verifica ha confermato alcuni errori
materiali e il mancato riconoscimento, tra gli edifici di valore
storico, del vecchio Castello di Lucento.
Si è provveduto, pertanto, anche
a correggere le indicazioni risultate non congruenti con separato
provvedimento assunto dell'art. 17, comma 8, della L.U.R. 56/77
e s.m.i..
Ciò premesso i contenuti della
variante consistono nelle modifiche, quali sopra descritte, alle
indicazioni di PRG, per l'ambito 4.15, prospicente il corso Regina
Margherita, con la previsione del mantenimento delle attività
industriali esistenti e riducendo l'indice territoriale dell'intero
ambito a 0,5 mq/mq.
Conseguentemente vengono apportate le
seguenti modifiche agli elaborati tecnici del PRG:
a) sostituzione della scheda normativa
relativa all'ambito "4.15 Castello di Lucento 1" del
PRG vigente con la nuova scheda normativa relativa all'ambito
"4.15 Regina Margherita";
b) modifica della Tavola n. 1 di PRG "Azzonamento
e destinazione d'uso", fogli n. 4A e 4B, scala 1:5000;
c) modifica dell'elenco delle "Schede
Normative delle Zone Urbane di Trasformazione" (art. 15),
sostituendo l'ambito "4.15 Castello di Lucento 1" con
l'ambito "4.15 Regina Margherita.
In ragione della natura e dell'entità
di tali modifiche, la variante si configura come "variante
parziale" ai sensi dell'art. 17, punto 7, della Legge Regione
Piemonte n. 56/77 e s.m.i..
La variante, di rilevanza esclusivamente
comunale, non presenta incompatibilità con i Piani sovracomunali
vigenti.
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento si procederà all'aggiornamento dei Fogli
n. 4A e 4B della Tavola n. 1 scala 1:5000, in conformità
alle variazioni descritte in precedenza.
Si prende atto che la Circoscrizione n.
5, alla quale è stato richiesto il prescritto parere ai
sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, ha
espresso con deliberazione del Consiglio Circoscrizionale (mecc.
01-00831/88 del 31 gennaio 2001 (all. 2 - n. ) parere favorevole
alle seguenti condizioni:
1. che si inserisca nella variante la realizzazione
del collegamento tra l'insediamento industriale "Bonafous"
e il Corso Regina Margherita, tra gli stabilimenti AST-ILVA e
la zona E27;
2. che si garantisca la fascia di rispetto
fluviale come le norme in vigore prevedono;
3. che sia esplicitato il significato di
impianti tecnologici consentiti nella fascia di rispetto di 70
metri sul lato ovest dell'ambito, prevedendone l'ampliamento a
100 mt, anche per consentire l'arretramento dell'asse viario,
con il divieto di installarvi alcun tipo di impianto rumoroso
o fastidioso;
- che siano eliminate le norme che prevedono
in particolare l'insediamento di nuove attività in loco
e una trasformazione più profonda dell'ambito, rimandando
valutazioni di questo genere alla verifica dell'impatto ambientale
e nei confronti dell'abitato circostante dell'insediamento industriale
attualmente in costruzione;
4. che la vecchia centrale di riscaldamento
esistente nell'area di trasformazione non sia riutilizzata per
lo stesso uso ed in particolare come sede di un impianto di incenerimento-
termovalorizzatore o come centrale di teleriscaldamento- cogenerazione;
5. che contestualmente all'approvazione
della variante si ribadisca l'impegno dell'Amministrazione Comunale:
- alla realizzazione
della collinetta e fascia verde in funzione antirumore sul fronte
E27;
- all'acquisizione
del manufatto "Castello di Lucento" ad uso pubblico.
Alle osservazioni presentate dal Consiglio
della Circoscrizione n. 5, si controdeduce quanto segue.
L'Amministrazione con tale variante ha
inteso confermare la destinazione urbanistica prevista nel PRG
vigente, ponendosi l'obiettivo da un lato di tutelare nel breve
periodo gli attuali insediamenti produttivi, inserendo altresì
prescrizioni specifiche di tutela ambientale, e dall'altro, nel
medio e lungo periodo, consentire la trasformazione dell'ambito
con densità inferiori a quelle previste dal PRG vigente.
La Circoscrizione ritiene necessario inserire
un elemento di garanzia che consenta di valutare, prima di qualsiasi
intervento, l'impatto ambientale e gli "effetti collaterali"
dell'insediamento Bonafous a pieno regime, ritenendo prematura
la possibilità di avviare una trasformazione più
profonda dell'ambito.
A tale riguardo, valutate le diverse soluzioni
di destinazione dell'ambito in questione, non appare praticabile
congelare la situazione attuale dell'ambito con una destinazione
a consolidato (IN) in quanto non efficace sul versante della salvaguardia
ambientale, mentre si ritiene di accogliere la proposta di inserire
un elemento di garanzia a tutela dei residenti delle aree circostanti
subordinando la trasformazione radicale dell'ambito ad una procedura
di impatto ambientale (V.I.A.) ai sensi della L.R. 40/98.
In tal senso, infatti, non risulterebbe
legittimo condizionare l'edificabilità di un'area a circostanze
esterne all'ambito in oggetto.
Ciò che, invece, risulta possibile
è chiedere espressamente, in sede di pianificazione urbanistica,
la verifica puntuale, secondo la normativa di settore, delle condizioni
ambientali esistenti.
Tale valutazione, naturalmente, non potrà
prescindere dalla situazione che si sta definendo nell'ambito
Castello di Lucento.
Per quanto concerne la viabilità
richiamata al punto 1 delle osservazioni, si ritiene di inserire,
come richiesto, la salvaguardia di un tracciato di viabilità
pubblica di connessione, ad ovest dell'insediamento industriale,
tra la viabilità dell'ambito 4.19 ed il corso Regina Margherita
nel periodo in cui si confermano gli usi in atto, mentre nel caso
di trasformazione parziale o totale dell'ambito dovrà essere
valutata l'opportunità di attuare tale connessione.
La variante prevede la realizzazione di
una fascia di inedificabilità pari a 70 metri che, insieme
all'area verde già esistente nell'area della E27 costituisce
una fascia complessiva pari a 150 metri circa a tutela degli insediamenti
residenziali esistenti.
Si ritiene di precisare che nella fascia
di 70 metri è consentito soltanto il mantenimento degli
impianti tecnologici esistenti.
Ad integrazione delle misure di salvaguardia
ambientale, si richiama in premessa della delibera l'impegno dell'Amministrazione
a realizzare opere di sistemazione della fascia verde a cuscinetto
tra l'area industriale e gli insediamenti residenziali collocati
a ovest, finalizzate all'attenuazione dell'impatto visivo e sonoro.
Per quanto concerne il punto 5 delle osservazioni,
si fa presente che la vecchia centrale di riscaldamento non è
oggetto di tale variante ma è compresa nell'ambito 4.19
Castello di Lucento già in corso di realizzazione.
Per quanto riguarda la possibilità
di acquisizione del manufatto "Castello di Lucento",
la questione non può che essere valutata nell'ambito del
piano triennale degli investimenti e delle compatibilità
economiche del bilancio.
Alla luce degli elementi sopra richiamati
le osservazioni si ritengono sostanzialmente accolte.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel
quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977
n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
- di adottare, ai sensi dell'art.17 comma
7 della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., la variante
parziale n. 33 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino
modificando le indicazioni di P.R.G. per l'ambito 4.15 e di apportare
le conseguenti modifiche agli elaborati tecnici descritti in narrativa.
Gli elaborati della variante sono i seguenti
(all. 1bis - n. ):
a) relazione illustrativa con allegato
stralcio Allegato Tecnico n. 7 del PRG vigente "Fasce di
rispetto", Foglio 4;
b) estratto della legenda della Tav. 1
- Foglio 0 (parte) del Piano Regolatore Generale;
c) estratto planimetrico della Tavola n.
1 - Fogli 4A e 4B (parte) del Piano Regolatore vigente, alla scala
1:5.000;
d) estratto planimetrico della Tavola n.
1 - Fogli 4A e 4B (parte) della variante al Piano Regolatore generale,
alla scala 1:5.000, con sovrapposizione di supporto trasparente
che evidenzia l'area oggetto di variante;
e) estratto delle Norme Urbanistico di
Attuazione - scheda normativa dell'ambito 4.15 Castello di Lucento
1 - Stato attuale;
f) nuova scheda normativa dell'ambito 4.15
Regina Margherita.
Viene dato atto che non è richiesto
il parere di regolarità contabile, in quanto il presente
atto non comporta effetti diretti o indiretti sul Bilancio.
Emendamenti all'allegato 1 - NUOVA SCHEDA NORMATIVA IN SOSTITUZIONE DELLA SCHEDA 4.15 CASTELLO DI LUCENTO 1:
- al paragrafo 4, dopo opere di urbanizzazione sostituire le parole "e impianti tecnologici" con le seguenti: "ed il mantenimento degli impianti tecnologici esistenti".
- alla fine del paragrafo 5, dopo le parole ..... i rumori;
inserire il seguente paragrafo:
Dovrà inoltre essere salvaguardato un tracciato di
viabilità pubblica di connessione ad ovest dell'insediamento
industriale tra la viabilità dell'ambito 4.19 ed il corso
Regina Margherita..
- alla fine del paragrafo 6, dopo le parole "foglio 4.
inserire il seguente paragrafo:
"La trasformazione dell'ambito è subordinata alla
procedura di V.I.A. ai sensi della Legge Regionale n. 40/98.
- alla fine della scheda, prima della nota (1) aggiungere il
seguente paragrafo:
"Nel caso di trasformazione parziale o totale dell'ambito
dovrà essere valutata l'opportunità di attuare la
connessione viabile tra l'ambito 4.19 ed il corso Regina Margherita
ad ovest dell'insediamento..