Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 61
2000 12915/09
OGGETTO: VARIANTE N. 38 AL P.R.G. RELATIVA AL COMPARTO PRODUTTIVO - ARTIGIANALE - AI SENSI DEGLI ARTT. 15 E 17 DELLA LR. N. 56/77 E S.M.I. - PROGETTO PRELIMINARE - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il Piano Regolatore vigente della Città
di Torino è stato approvato con D.G.R. n. 3 - 45091 il
21 aprile 1995.
E' stato impostato e redatto in un periodo
in cui la Città di Torino attraversava una fase di intensa
ristrutturazione industriale, di rilocalizzazione di servizi,
di espansione delle infrastrutture e di notevole opportunità
di riqualificazione della città costruita offerta dalle
grandi aree industriali dismesse.
Contiene "regole generali",
rivolte al territorio nel suo complesso, e "indirizzi progettuali"
di grande scala da attuarsi a lungo termine.
Raggruppa il territorio in aree con omogenei
obiettivi di modificazione, riqualificazione e conservazione.
Per alcune si privilegia la salvaguardia dell'impianto urbano
esistente (Zone Consolidate pur con diverse destinazioni d'uso)
e per altre si privilegiano obiettivi di modificazione e rinnovo
urbano (Zone Urbane di Trasformazione e Aree da Trasformare per
Servizi).
In particolare, grande attenzione è
stata posta dal nuovo P.R.G. per individuare e regolare ambiti
nei quali consentire trasformazioni urbane in riduzione, sostanzialmente,
del tessuto produttivo, del quale si è ipotizzata un'estesa
sostituzione con nuovi insediamenti, prevalentemente residenziali
o destinati ad attività innovative (terziario, ecc.).
A titolo indicativo, contro i circa 18
milioni di mq di aree ad uso produttivo, esistenti a metà
degli anni '80, il nuovo P.R.G. prevede aree a destinazione industriale
per soli 10,5 milioni di mq.
Nel nuovo P.R.G le Zone Urbane di Trasformazione
costituiscono le nuove disponibilità edificatorie della
Città, in quanto soggette a radicale ristrutturazione urbanistica
indipendentemente dallo stato di fatto, mentre le Aree da trasformare
per servizi costituiscono il potenziale di servizi per la Città.
Le Zone Urbane di Trasformazione sono
154, interessano una Superficie Territoriale (ST) di circa mq.
8.900.000; di queste solo 9 sono destinate ad ospitare nuove attività
produttive ed interessano una ST di circa mq. 763.000.
Le Aree da Trasformare per Servizi sono
149, interessano una Superficie Territoriale (ST) di circa mq.
2.068.000.
Negli anni immediatamente successivi all'approvazione
del PRG le previsioni di evoluzione della città caratterizzate
prevalentemente da terziario, residenze e servizi si sono dimostrate,
almeno parzialmente, infondate.
Nonostante i processi di deindustrializzazione
in atto, Torino si connota ancora in senso industriale e manifatturiero.
Il sistema produttivo ha dato segnali
divergenti rispetto alla politica industriale indirettamente esercitata
dagli indirizzi urbanistici del Piano, ed a tali segnali l'Amministrazione
Comunale ha risposto con iniziative rivolte ad una analisi delle
tendenze in atto e ora con una proposta di variante al P.R.G.
relativa al comparto produttivo artigianale.
Proprio in quest'ottica è stato
avviato un programma di ricerche sul comparto manifatturiero torinese
allo scopo di predisporre gli strumenti conoscitivi di supporto.
Sono definite, sostanzialmente, quattro
linee di azione.
1 - Esame ricognitivo della normativa di
attuazione del piano finalizzato a individuare le modifiche da
introdurre, al fine di creare una situazione normativa atta a
costituire un ambiente favorevole al mantenimento, al miglioramento
delle condizioni insediative e all'attrazione di nuove attività
industriali e artigianali.
2 - Verifica delle previsioni inerenti
le Zone Urbane di Trasformazione e le Aree da Trasformare per
Servizi, attualmente prevalentemente orientate a favorire le nuove
localizzazioni residenziali.
3 - Individuazione di opportunità
localizzative (non necessariamente in aree di nuovo impianto),
per attività attualmente ubicate in zone improprie o non
compatibili.
4 - Accrescimento delle opportunità
localizzative a completamento di insediamenti industriali esistenti
nelle aree di confine e di raccordo con i comuni limitrofi.
Con riferimento ai campi d'azione, sopra
evidenziati, si è proceduto all'individuazione delle ZUT
e ATS da sottoporre a verifica, con riferimento alle regole di
trasformazione, attraverso una selezione sulla posizione e funzione
attualmente esercitate nell'ambito della struttura del sistema
manifatturiero torinese.
I risultati di questa ricognizione sono
stati formalizzati nel documento "linee programmatiche e
sistematizzazione delle indicazioni sul comparto produttivo".
La verifica, ripartita per settori urbani,
ha riguardato i centroidi delle localizzazioni produttive per
sistema elementare, comparandone le caratteristiche con le destinazioni
che il P.R.G. assegna alle aree interessate.
I reticoli elementari che congiungono
le sezioni di censimento in cui è rilevabile l'attività
manifatturiera coincidono, ancora in buona parte, con le destinazioni
miste nel tessuto consolidato.
Sono state prese in considerazione, altresì,
tutte le ZUT e ATS direttamente interessate dalle attività
produttive di ogni centroide e quelle che, pur non essendo interessate
direttamente da attività produttive, sono collocate nel
contesto di un sistema elementare manifatturiero.
Sono complessivamente stati analizzati
180 ambiti dei quali 73 ZUT, di cui 61 interessate da attività
manifatturiere, e 107 ATS, di cui 56 interessate da attività
manifatturiere.
Di ogni ambito sono state valutate le
propensioni e difficoltà alla trasformazione.
In alcuni intorni urbani si è rilevata
la persistente vivacità delle attività insediate
negli ambiti di trasformazione che contribuisce a creare condizioni
di contorno per l'esercizio delle attività produttive o
comunque economiche che nel complesso arricchiscono le funzioni
urbane. La generalizzata monofunzionalità residenziale
che deriverebbe dalle destinazioni residenziali previste nella
maggioranza dei casi, prefigurerebbe una situazione di espulsione
dell'articolato complesso di attività che si esercitano
negli ambiti senza alternativa localizzativa in aree a tale scopo
previste.
L'analisi condotta sotto la guida della
rappresentazione dei "centroidi" delle attività
produttive e delle loro caratteristiche, ha consentito di individuare
i casi in cui è desiderabile che la fitta rete di attività
di carattere produttivo, terziario, commerciale, che costituisce
l'insieme dei fattori localizzativi del tessuto delle attività
produttive soprattutto artigianali, non sia espulsa, ma, anzi,
trovi più adeguate e urbanisticamente corrette condizioni
localizzative.
Per tali motivi negli ambiti così
individuati, in aggiunta alla variazione dei parametri di trasformazione
ed alle modifiche introdotte per favorire le propensioni alla
loro trasformazione, sono anche stati variati i mix funzionali
delle destinazioni.
Generalmente si propone l'aumento della
quota di S.L.P. da riservare ad ASPI, attività di servizio
alle persone e alle imprese, destinazione che ben si presta al
conseguimento degli obiettivi individuati.
Allo scopo di evitare che la destinazione
commerciale prevalga sulle altre, vista la pluralità delle
funzioni previste nelle ASPI, sono state introdotte limitazioni
percentuali all'interno di ciascuna delle attività ammesse
di seguito elencate:
- attività ricettive (punto 2A art.
3)
- attività produttive minori o di
artigianato non nocive e moleste (punto 3A1 art. 3)
- uffici pubblici e privati (studi professionali),
laboratori sanitari, agenzie turistiche, immobiliari, assicurative,
sportelli bancari, uffici postali (punti 5A1 - 5A2 art. 3), ecc.
Sono state individuate diverse modalità
di intervento, che variano la disciplina delle ZUT e ATS in relazione
alle finalità individuate e che possono essere così
riassunte:
Variazioni delle prescrizioni normative in relazione alle destinazioni
d'uso ammesse;
Variazione dei parametri di trasformazione delle ZUT a destinazione
produttiva;
Individuazione di Ambiti di riordino;
Individuazione di Ambiti strategici;
Riorganizzazione e riarticolazione degli ambiti di trasformazione.
Per le variazioni che comportano la modifica
delle ipotesi di trasformazione sono state effettuate "simulazioni"
verificate in rapporto alla fattibilità economica e all'individuazione
dei corretti parametri urbanistici ed edilizi, con diverso grado
di approfondimento a seconda che si preveda la possibilità
del ricorso alla concessione convenzionata (e relativa predisposizione
della scheda da inserire nel testo normativo) o che l'attuazione
sia comunque subordinata a P.E.C..
Per ogni ambito sono state predisposte
le relative schede normative; l'aggiornamento cartografico di
PRG; l'attuazione anche per sottoambiti ove prevista; gli schemi
grafici allegati alle schede normative.
A supporto conoscitivo delle proposte
di variazione sono state predisposte schede sinottiche nelle quali
sono riportati i dati sintetici costituenti elementi principali
di valutazione delle ipotesi di trasformazione.
A supporto della riorganizzazione progettuale
degli ambiti di trasformazione si sono, altresì, introdotte
alcune variazioni e adeguamenti normativi, ritenuti necessari
per completare le ipotesi di variante. Tra questi l'introduzione
della possibilità di attuazione di alcune particolari ZUT,
specificamente individuate, per "sottoambiti" e alcune
precisazioni riguardanti gli "ambiti di riordino".
Sotto il profilo delle prescrizioni normative
sono state introdotte variazioni nel mix delle destinazioni funzionali
previste, tali che, in risposta alla forte presenza di attività
economiche ed alle caratteristiche di attrattività e varietà
del contesto urbano in cui si collocano, possano favorire l'arricchimento
della rete dei servizi alle imprese e l'elevazione dell'attrattività
localizzativa del contesto. L'obiettivo è perseguito modificando
la composizione del mix funzionale attraverso una drastica riduzione
della quota di residenza (max 20% della SLP totale) ed elevazione
della quota di ASPI (min 80% della SLP totale).
Inoltre per superare le attuali rigidità
imposte alle attività produttive nelle more delle trasformazioni
previste, con il provvedimento di variante normativa (var. n.
37) alle Norme Urbanistico-Edilizie del P.R.G, a carattere non
strutturale, è stata prevista una maggiore elasticità
negli interventi ammissibili negli ambiti ZUT e ATS, con norme
generalizzate a tutti gli ambiti.
Ambiti a destinazione produttiva.
Dei nove ambiti ZUT destinati dal P.R.G.
vigente ad attività produttiva o misto-produttiva solo
uno ha trovato attuazione comportando peraltro variazioni dei
parametri di trasformazione, almeno per una parte dello stesso
(ambito 4.15 Castello di Lucento).
In genere le trasformazioni previste dal
piano risultano poco praticabili a causa degli elevati indici
fondiari che si determinano in rapporto alla previsione di dismissioni
di aree a servizi per la Città (variabile tra il 30% ed
il 40% della ST). Le quantità edilizie rese possibili da
tali indici richiederebbero tipologie edilizie pluripiano ad alta
densità fondiaria difficilmente compatibili con le funzioni
che le stesse dovrebbero ospitare; nel contempo, le elevate potenzialità
edificatorie, per quanto solo nominali, danno luogo a elevati
valori immobiliari incompatibili con le attese del settore produttivo.
Per tali ambiti, quando il grado di compromissione
in atto non giustifica variazioni riconducibili a tipologie già
esaminate, la variante intende agire in funzione del contenimento
dei valori immobiliari e dei costi di insediamento per favorire
una utilizzazione a carattere produttivo, attraverso la riduzione
della quota di aree da riservare a servizi per la Città
al 20% della ST e la riduzione dell'indice di edificabilità
territoriale da 0,7 a 0,5 mq./mq..
Ambiti di riordino.
Per quegli ambiti ZUT e ATS dove le analisi
hanno evidenziato l'esistenza di edifici ed attività consolidate,
in certi casi con SLP esistente prossima o superiore a quella
attivabile secondo le regole di PRG., la variante procede ad un
puntuale riconoscimento fissando indici fondiari congruenti con
una motivazione economica al riordino ed alla riqualificazione
del tessuto esistente.
L'obiettivo è quello di offrire
opportunità di razionalizzazione e sviluppo di insediamenti
misto produttivi esistenti collocati all'interno del tessuto urbano
e costituitisi in modo frammentato e disordinato.
Per questi ambiti sono individuate prescrizioni
per le operazioni di riqualificazione e riordino, destinazioni
e mix funzionali consoni alle attività che in essi sono
radicate e che si intendono confermare, con prescrizioni riguardanti
il reperimento di adeguate dotazioni di aree a parcheggio (ambiti
interessati n. 5 - che sostanzialmente confermano la SLP esistente
ma in cui viene modificato il mix funzionale previsto dal PRG,
portando ad un incremento delle attività economiche pari
a circa mq. 55.000 di SLP).
Ambiti strategici.
Si tratta di ambiti che per la loro collocazione
strategica nel quadro della struttura del sistema manifatturiero
possono costituire un prezioso patrimonio atto ad incrementare
occasioni localizzative al comparto produttivo con caratteristiche
di qualità e dimensione tali da supportare strategie complesse.
Considerato il loro carattere "strategico"
che dovrebbe escludere l'ipotesi di una utilizzazione produttiva
generica, si sono adottate destinazioni già previste dalle
NUEA del PRG e classificate "EUROTORINO" che consentono
un mix di funzioni più consono alla attivazione di parchi
tecnologici legati alla produzione, comprensivo di centri di ricerca,
attività produttive e innovative, terziaria ecc.
Ambiti oggetto di riorganizzazione.
Si tratta di ambiti per i quali, stante
la particolare complessità e composizione degli usi, stati
conservativi e assetti proprietari, si sono rilevate difficoltà
di trasformazione pressoché insormontabili ove non si provveda
ad una loro riorganizzazione.
Le modifiche riguardano ambiti ZUT e ATS,
o parti di essi, per i quali sono rimosse condizioni normative
e procedurali che ne complicano la trasformabilità, in
funzione di sostegno degli utilizzi produttivi. In particolare
si persegue l'obiettivo di favorire la permanenza di attività
produttive non nocive e moleste nei contesti urbani in esame,
anche con valenza localizzativa strategica, confermando talvolta
il mix funzionale di attività economiche a carattere commerciale
e di servizio privato alle persone e alle imprese che concretizzano
condizioni di contorno favorevoli all'attrattività del
contesto urbano.
In tal senso per gli ambiti che presentano
caratteristiche di particolare rigidità alla trasformazione,
sono state proposte modifiche al disegno unitario della trasformazione,
ammettendo la trasformazione alternativa per "sottoambiti".
La scheda normativa unitaria in tali casi
è integrata dalle schede normative dei sottoambiti individuati
e sono fornite le perimetrazioni dei sottoambiti individuati.
In alcuni altri casi, si sono rilevate
situazioni molto "compromesse", con edifici scarsamente
trasformabili, che si è ritenuto più opportuno inglobare
nel tessuto consolidato.
Nuovi ambiti produttivi.
La proposta di variante, tenuto conto
della necessità di reperire aree per la riqualificazione
degli insediamenti produttivi esistenti, ha individuato una nuova
ZUT a destinazione produttiva di iniziativa pubblica (Piano per
insediamenti Produttivi - P.I.P.), nel settore nord-ovest del
territorio Comunale, in connessione con insediamenti produttivi
già esistenti.
I parametri urbanistici previsti per tale
ambito sono più bassi rispetto a quelli adottati per ambiti
aventi analoga destinazione (I.T. 0,3 mq/mq), per consentire di
destinare una quota significativa dell'area alla realizzazione
di fasce verdi attrezzate, di mediazione fra l'insediamento industriale
e le adiacenti colture agricole. Anche la previsione di aree a
servizi per la Città è incrementato al 30% della
ST.
La nuova Z.U.T. occupa una superficie
territoriale pari a circa mq. 193.000, con circa mq. 58.000. di
L.S.P. per nuove attività economiche di tipo produttivo.
Per tale Z.U.T. è previsto che
l'attuazione debba essere assunta dall'Amministrazione Comunale,
attraverso la formazione di un Piano per Insediamenti Produttivi
(P.I.P.) ai sensi dell'art. 27 della Legge 22 ottobre 1971, n.
865 e s.m.i. e dell'art. 42 della L.U.R..
In considerazione del numero e dell'entità
degli ambiti di trasformazione interessati, alcuni del tutto nuovi,
e delle variazioni introdotte ai mix funzionali, miranti ad accrescere
la possibilità insediativa di nuove attività economiche-produttive,
la presente variante riveste il carattere di variante strutturale,
modificando alcuni contenuti strutturali del P.R.G. vigente.
In sintesi, la variante prevede:
A) la modificazione di alcuni ambiti di
trasformazione (ZUT e ATS), specificati nella relazione illustrativa
e negli elaborati grafici allegati, per i quali, a seguito di
nuova riperimetrazione e riorganizzazione, si vengono a formare
alcuni nuovi ambiti;
Si rimanda ai fascicoli successivi per
la puntuale descrizione delle variazioni urbanistiche illustrate
nelle schede normative delle N.U.E.A. del P.R.G. - stato attuale
e variante - e nelle tavole di azzonamento (estratti della tavola
1 del P.R.G.) alla scala 1:5.000.
B) la conseguente modificazione di destinazione
urbanistica di alcune porzioni degli ambiti di trasformazione
oggetto del presente provvedimento che vengono stralciate assumendo
destinazione di zone urbane consolidate residenziali miste (R3,
R9, MP, TE), zone urbane consolidate per attività produttive
(IN) ed aree per la viabilità (VI), aree a servizi pubblici
(S) così come puntualmente descritte nelle tavole di azzonamento
estratti della tavola 1 del P.R.G. alla scala 1: 5.000;
C) la formazione di un nuovo ambito di
trasformazione che assume la denominazione di zona urbana di trasformazione
2.4 STRADA DEL FRANCESE (P.I.P.).
Tale nuovo ambito comporta conseguentemente
la modificazione della destinazione urbanistica attuale da area
a Parco P33 a zona urbana di trasformazione, così come
descritto nelle schede normative delle N.U.E.A. del P.R.G. - variante
- e nelle tavole di azzonamento (estratti della tavola 1 del P.R.G.)
alla scala 1:5.000;
D) la modificazione di alcuni articoli
delle Norme Urbanistico Edilizie di Attuazione del P.R.G. e più
specificamente degli articoli n. 2, 7, 8, 15, nonché l'inserimento
del nuovo articolo 35 nel TITOLO VI - DISPOSIZIONI TRANSITORIE
E FINALI", così come illustrato nel successivo Capitolo
6 (parte B);
E) l'introduzione di modificazione nella
legenda, così come descritte nella tavola n. 1 Foglio 0.
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento si procederà all'aggiornamento delle N.U.E.A.
e dei Fogli n. 0, 1, 2A, 4B, 5A, 5B, 6, 8A, 9A, 12A, 12B, 13A,
16A, 16B della Tavola n. 1, in conformità alle variazioni
descritte in precedenza.
Il presente provvedimento costituisce
variante strutturale al Piano Regolatore approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 3-45091 il 21 aprile 1995 e pubblicato
sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995 ai sensi dell'art.17, comma
4 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento è stato
trasmesso a tutte le Circoscrizioni, per il prescritto parere,
ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento.
Le Circoscrizioni n. 2, 5, 7, 8, 9 e 10
non hanno espresso parere nel termine prescritto.
Le Circoscrizioni n. 3, 4 e 6 hanno espresso
parere favorevole (all. 2-3-4 - nn. ).
La Circoscrizione n. 1 ha espresso parere
sfavorevole (all. 5 - n. ) con la
seguente motivazione: Preso atto del progetto, tenuto conto
delle valutazioni emerse in sede di II Commissione, pur valutando
positivamente l'intervento sull'area compresa nel territorio della
Circoscrizione, si esprime parere sfavorevole all'approvazione
della medesima, in quanto verrebbero ad essere modificati i parametri
urbanistici, comportando in alcuni casi lo stravolgimento di programmazioni
ed investimenti in corso od in progetto da parte delle proprietà
o dei fruitori attuali o futuri delle aree oggetto di variante..
A tale osservazione si controdeduce che
la variante in oggetto ha l'obiettivo specifico di sostenere e
riqualificare gli insediamenti produttivi esistenti e di favorirne
nuove possibilità insediative. Tutto ciò ha comportato,
in taluni casi, la modifica dei parametri urbanistici esistenti.
In ragione del significativo interesse pubblico di tale atto si
ritiene, tuttavia, che le variazioni introdotte siano giustificabili
al fine di rendere effettive le nuove opportunità localizzative
previste.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel
quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977
n. 56 e s.m.i.;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano,
1) di adottare, ai sensi degli artt. 15
e 17, comma 4 della L.R. 56/77 e s.m.i., il progetto preliminare
della variante strutturale al vigente Piano Regolatore Generale
di Torino, consistente nelle variazioni e modificazioni descritte
in narrativa e, in dettaglio indicate nell'elaborato, parte integrante
del presente provvedimento.
Gli elaborati della variante sono i seguenti
(all. 1 - n. ):
A)-B) Relazione illustrativa - Norme Urbanistico
Edilizie di Attuazione, Stato attuale e Variante, comprendente
dati riepilogativi, dati quantitativi complessivi del P.R.G. e
della Variante, planimetrie di inquadramento generale - stato
attuale e variante - in scala 1:30.000.
C) Elaborati
grafici della variante:
Estratto
Legenda P.R.G. riguardante gli ambiti di trasformazione in Variante;
C0
Estratto Legenda P.R.G. con nuova destinazione d'uso introdotta;
C1
Mirafiori sud;
C2
San Paolo;
C3
Marche;
C4
Vigevano;
C5
Vanchiglia;
C6
Basse Stura - Bertolla;
C7
Venaria;
C8
Francese.
Tali elaborati grafici sono comprensivi di:
schede normative
N.U.E.A. - stato attuale e variante;
estratto P.R.G.
in scala 1:5.000 - stato attuale e variante;
schema di attuazione
ed articolazione dei sottoambiti;
edifici oggetto
di salvaguardia;
D) Situazioni fabbricative
degli Ambiti di trasformazione.
Costituiscono
documenti di studio (non allegati al presente provvedimento) per
la redazione della variante al P.R.G., i seguenti elaborati:
1) Linee
programmatiche e sistematizzazione delle indicazioni sul comparto
produttivo
2) Insiemi
problematici e sistemi elementari, sistemi elementari e aggregati
strategici, ricognizioni di coerenza fra previsioni urbanistiche
e le tendenze delle politiche localizzative.
3) Schede
analitiche degli ambiti di trasformazione;
4) Schede
sinottiche degli ambiti oggetto di trasformazione;
5) Valutazioni
riguardanti la propensione alla trasformazione di alcuni ambiti;
6) Schemi
planimetrici illustrativi di ambiti di trasformazione;
7) Atlanti
Z.U.T. e A.T.S. 1997 - 1999;
8) Progetto
di programma operativo;
9) Stato
di attuazione del P.R.G. al 31/12/98 - 1^ ricognizione;
10) Stato
di avanzamento dei lavori al 30/04/99.
Viene dato atto che non è richiesto
il parere di regolarità contabile, in quanto il presente
atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134,
4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267.
EMENDAMENTI ALL'ALLEGATO 1 - RELAZIONE ILLUSTRATIVA (PARTE A - B):
A pagina 8, le prime tre righe del punto 4.: Accrescimento
delle opportunità ... comuni limitrofi., vengono
sostituite dalle seguenti: Previsione di un insediamento
produttivo di iniziativa pubblica (Piano di Insediamenti Produttivi),
prioritariamente destinato alla rilocalizzazione di attività
incompatibili attualmente ubicate su aree a parco fluviale nonché
alla localizzazione di nuove attività produttive..
A pagina 9, seconda riga, le parole: (variante 21)
sono sostituite dalle seguenti: (variante parziale n.
37 di modifica alle NUEA del PRG vigente).
A pagina 14, paragrafo 3.1.1.a Variazione del mix delle destinazioni
funzionali, settima riga, dopo la parola: ASPI
inserire le seguenti: e di attività produttive.
A pagina 15, paragrafo 3.1.1.b Flessibilità per usi produttivi,
seconda riga, le parole: variante n. 21 vengono
sostituite dalle seguenti: variante parziale n. 37 di
modifica alle NUEA del PRG vigente.
A pagina 21 e 22 eliminare i periodi compresi da: Peraltro
l'intero contesto ......... alla Città di Torino..
Dopo la pagina 24, alla sesta tabella denominata NUOVI
AMBITI eliminare l'intera riga relativa a VARIANTE
AMBITO 2.4 STRADA DEL FRANCESE EST.
Dopo la pagina 24, alla sesta tabella denominata NUOVI
AMBITI eliminare l'intera riga relativa a VARIANTE
AMBITO 2.5 VILLARETTO.
Dopo la pagina 24, alla sesta tabella denominata NUOVI
AMBITI sostituire le indicazioni riferite alla denominazione
dell'AMBITO 2.6 STRADA DEL FRANCESE OVEST con le seguenti: AMBITO
2.4 STRADA DEL FRANCESE - P.I.P., apportando all'ultima
riga della tabella SUBTOTALE le necessarie modificazioni conseguenti,
che dovranno essere riportate anche a pagina 29 alle voci corrispondenti.
A pagina 26, punto C), la frase: la formazione ........
OVEST. è sostituita dalla seguente: la
formazione di un nuovo ambito di trasformazione che assume la
denominazione di zona urbana di trasformazione 2.4 STRADA DEL
FRANCESE (P.I.P.).;
alla quarta riga del punto C) le parole: Tali nuovi ambiti
comportano sono sostituite dalle seguenti: Tale
nuovo ambito comporta.
A pagina 27, punto C) Elaborati grafici della variante:
all'indicazione: C 8 Francese - Villaretto
eliminare la parola: Villaretto.
A pagina 37, quinta riga, dopo le parole: modalità
di attuazione inserire la seguente descrizione: La
variante n. 37 al Piano Regolatore ha introdotto disposti normativi
all'art. 15 delle N.U.E.A. (Zone Urbane di Trasformazione) volti
a permettere, nelle more della definitiva trasformazione degli
ambiti, insediamenti per attività produttive anche se non
in atto e allo stesso tempo ampliare i tipi di intervento ammessi.
Al fine, tuttavia, di non pregiudicare la trasformazione degli
ambiti, così come previsti nella tavola di azzonamento,
si rende necessario introdurre una norma che tuteli, tramite uno
studio unitario, il rispetto delle principali previsioni urbanistiche..
A pagina 37, Articolo 15, ultima riga, dopo le parole edifici
esistenti. inserire il seguente comma 14 bis:
Gli interventi eccedenti la manutenzione straordinaria,
consentiti ai sensi dei commi precedenti nelle more della trasformazione
dell'ambito, sono subordinati alla presentazione di uno Studio
Unitario di Riordino esteso all'intero ambito, nel quale siano
indicate le opere in previsione, le modalità e i tempi
di realizzazione e sia, altresì, verificato il rispetto
delle condizioni sopra indicate. A tale Studio dovranno adeguarsi
i successivi interventi da realizzarsi secondo le modalità
e le procedure previste dalla Legge..
A pagina 38, Parte B, sopprimere il testo: Attività
di commercio all'ingrosso in Aree IN ...... cui
all'art. 4 punto B3,.
Conseguentemente, alla pagina 26, al punto D), seconda riga, dopo
le parole: artt. n. 2, 7, cancellare il numero:
8,;
alle pagine 58 e 59 cassare dall'art. 8 Aree normative:
classificazione e destinazioni d'uso, le variazioni
normative introdotte in grassetto.
In tal modo si elimina, altresì, l'errore materiale riguardante
le attività turistico ricettive riportate al
comma 53, poiché tale variazione normativa è già
stata anticipata nella Variante normativa n. 37.
Nella Relazione Illustrativa - Parte A, pagina 24, dodicesima
riga, dopo la parola fascicolo, sostituire la frase:
D) - Dati quantitativi globali del P.R.G. così
come modificati a seguito della Variante- con la seguente:
Schede analitiche degli ambiti di trasformazione.
A pagina 62, sopprimere le indicazioni: 2.4 STRADA DEL
FRANCESE EST, 2.5 VILLARETTO, 2.6 STRADA DEL FRANCESE OVEST
ed inserire, dopo l'indicazione 2.3 CAVAGNOLO, l'indicazione:
2.4 STRADA DEL FRANCESE - P.I.P.
Sopprimere le nuove schede normative relative agli ambiti 2.4
STRADA DEL FRANCESE E 2.5 VILLARETTO.
EMENDAMENTI ALL'ALLEGATO 1 - ELABORATI GRAFICI:
All'ottavo foglio del fascicolo C1 MIRAFIORI SUD nella
scheda normativa Ambito 16.24 SAIMA OVEST PRG - PROPOSTA
DI VARIANTE - in corrispondenza della lettera B. Attività
di servizio alle persone e alle imprese, dopo le parole
di cui max sostituire il numero 50
con il numero 20, coerentemente a quanto prescritto
nei relativi sottoambiti.
Sostituire il tredicesimo foglio del fascicolo C2 - SAN
PAOLO - estratto grafico di PRG - VARIANTE - con un nuovo
foglio nel quale vengono riportati correttamente gli azzonamenti
riguardanti le relative schede normative degli ambiti di trasformazione
12.8 e 12.f.
Sostituire il sedicesimo foglio - estratto grafico di PRG - VARIANTE
- nel fascicolo C2 - SAN PAOLO, con un nuovo foglio
nel quale vengono riportati correttamente gli azzonamenti riguardanti
le relative schede normative degli ambiti di trasformazione 13.4,
13.5 e 13.6.
Sostituire il decimo foglio nel fascicolo C3 - MARCHE
- estratto grafico di PRG - VARIANTE, con un nuovo foglio nel
quale vengono riportati correttamente gli azzonamenti riguardanti
le relative schede normative degli ambiti di trasformazione 8.7
e 8.an.
Sostituire il ventunesimo foglio -nel fascicolo C4 - VIGEVANO
- estratto grafico di PRG - VARIANTE -con un nuovo foglio nel
quale viene riportato correttamente l'azzonamento riguardante
la relativa scheda normativa dell'ambito di trasformazione 9.11.
Al secondo foglio del fascicolo C8 - FRANCESE nella
scheda normativa Ambito 2.4 STRADA DEL FRANCESE EST
P.R.G. - PROPOSTA DI VARIANTE- alla tredicesima riga, dopo le
parole di iniziativa pubblica eliminare le parole
o privata e sostituirle con il seguente testo:
da adottarsi entro il termine di cinque anni dall'entrata
in vigore della Variante n. 38 al P.R.G.. Decorso il termine di
cui sopra gli interventi potranno essere attuati anche tramite
Piano esecutivo di iniziativa privata..