Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche

n. ord. 66
2000 12832/09

CITTA' DI TORINO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE 26 MARZO 2001

(proposta dalla G.C. 19 dicembre 2000)

Testo coordinato ai sensi dell'art. 41 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale

OGGETTO: LA SPINA CENTRALE - VARIANTE PARZIALE N. 35 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. - ADOZIONE.

    Proposta dell'Assessore Viano.

    Visto il Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 il 21 aprile 1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995.
    Considerato che gli sviluppi attuativi riguardanti la Spina Centrale, innescati dai "programmi urbani complessi" (Programma Integrato per Spina 2 e Programmi di Riqualificazione Urbana per Spina 1, Spina 3 e Spina 4), hanno messo in evidenza le difficoltà attuative dovute alle particolari condizioni insediative degli ambiti della Spina, ovvero elevati indici fondiari e alti costi insediativi.
    Nei diversi momenti di confronto, in sede di Consiglio Comunale e con una proposta di mozione presentata dal Sindaco nel gennaio 1998, si è espresso un orientamento esplicito per una revisione delle indicazioni di PRG relative alla Spina, finalizzata alla riduzione del carico insediativo.
    Nell'ottobre 1998 il Consiglio Comunale ha approvato un documento programmatico con cui ha fissato i criteri generali per la revisione dei parametri urbanistici fondamentali della Spina Centrale.
    I criteri allora individuati, validi per tutti i quattro ambiti della Spina, erano i seguenti:
1)    generale riduzione della Superficie territoriale (ST), in particolare della quota rappresentata da viabilità perimetrale e della superficie territoriale conseguente allo stralcio di alcune situazioni particolari;
2)    riduzione dell'indice territoriale da 0,7 a 0,6 mq/mq, articolato in due valori:
    -    un primo indice di 0,4 mq SLP/mq ST relativo a tutte le aree comprese entro le Spine comprese le sedi stradali esistenti (sup. territoriale lorda);
    -    un ulteriore indice di 0,2 mq SLP/mq ST per edilizia "convenzionata", da assegnare alle sole aree da trasformare, al netto cioè delle sedi stradali esistenti che vengono confermate anche nel disegno finale (superficie territoriale netta);
3)    revisione della disciplina urbanistica delle aree FS comprese nella Spina, secondo un nuovo criterio che attribuisce diritti edificatori alle sole aree di proprietà FS che vengono trasformate, mentre quelle che mantengono l'uso ferroviario non generano diritti (comunque da verificare con le FS);
4)    rideterminazione della dotazione di aree da cedere per servizi in due quote:
    -    la prima corrispondente alla dotazione standard - art. 21 L.U.R. - per i nuovi insediamenti previsti;
    -    la seconda, aggiuntiva, pari al 20% della superficie territoriale che concorre a generare diritti edificatori.
    Per una parte della Spina, quindi, gli indirizzi allora definiti si sono già concretizzati con l'approvazione dei PRIU di Spina 1, Spina 3 e Spina 4.
    Per il resto della Spina Centrale è necessario predisporre una specifica variante urbanistica in coerenza con le linee tracciate negli atti già approvati. Linee che vengono ampiamente confermate con il presente provvedimento, ad eccezione di alcune modifiche apportate, alla luce di quanto emerso dalle trattative con le FS per l'acquisizione dell'area necessaria per il raddoppio del Politecnico.
    In particolare, nelle trattative intercorse, la Società FS ha richiesto che alle aree confermate a impianti ferroviari, comprese nel nuovo perimetro della Spina, fosse applicato un indice territoriale di 0,7/3 mq/mq, in analogia a quanto il PRG prevede per altre aree occupate da impianti ferroviari, comprese in zone di trasformazione esterne alla Spina.
    E' importante sottolineare che tale soluzione, in linea con lo spirito complessivo dell'operazione di revisione della Spina che mira a una riduzione consistente del carico insediativo, è stata ritenuta accettabile in quanto l'indice richiesto di 0,7/3 mq/mq sulle aree che mantengono l'utilizzo a impianti ferroviari, seppur superiore a quanto previsto dal succitato documento programmatico dell'ottobre 1998, risulta comunque di forte ridimensionamento rispetto a quello previsto dal PRG vigente che è pari a 0,7 mq/mq.
    La deliberazione di indirizzi, per quanto riguarda Spina 1 e 3, lasciava sostanzialmente invariate le porzioni territoriali da assoggettare alla trasformazione, ad eccezione della ridelimitazione dei perimetri, mentre venivano previsti stralci consistenti per gli ambiti Spina 2 e Spina 4 ove si riconoscevano porzioni territoriali in cui le previsioni si erano in parte attuate (Palagiustizia) o in cui le particolari condizioni di uso in atto apparivano difficilmente riconducibili a obiettivi di trasformazione (parco Sempione e altre porzioni di Spina 4).
    La presente variante muove da detti presupposti, in base ai quali sono stati condotti gli opportuni approfondimenti e affinamenti necessari a fine di pervenire ad una soluzione coerente con gli indirizzi espressi di riqualificazione urbanistica, che in parte confermano quanto già proposto nel documento di indirizzi, in parte introducono nuove proposte di disegno urbano che vengono successivamente illustrate, ambito per ambito.
    Si introduce, altresì, un criterio generale di flessibilità di localizzazione della edificabilità comunale, che consente, in fase attuativa, di prevedere la concentrazione delle capacità edificatorie generate dai sedimi di proprietà comunale anche al di fuori degli ambiti che le hanno generate, nelle aree di concentrazione dei diritti comunali previste nell'insieme della Spina Centrale, fermo restando che i servizi afferenti dovranno essere reperiti nell'ambito di atterraggio.
    Il Piano Regolatore individuava per le aree della Spina Centrale una suddivisione in quattro ambiti: 12.9 Spina 1, 8.18 Spina 2, 4.13 Spina 3, 5.10 Spina 4.
    L'anticipata parziale attuazione degli interventi della Spina Centrale, per effetto dell'approvazione dei programmi urbani complessi, richiede ora una differente suddivisione delle aree della Spina che tenga conto delle iniziative già in corso, nonché delle opportunità attuative prevedibili, anche in ragione dell'assetto patrimoniale di riferimento.
    Per quanto riguarda i quattro ambiti della Spina Centrale, originariamente previsti dal PRG vigente, se ne prevede un'articolazione negli ambiti di seguito definiti, al fine di rendere operative e fattibili le trasformazioni previste dal Piano.

SPINA 1
    La variante prevede lo stralcio delle trincee ferroviarie, poste lungo via Tirreno e la prosecuzione di corso Lione, che vengono ricomprese nella ZUT 12.3 Tirreno, di cui assumono i parametri e le prescrizioni con il trasferimento dei diritti edificatori nella ZUT 12.2 San Paolo (con la variante per il comparto produttivo, in corso di adozione, vengono poi ridefiniti i parametri urbanistici fondamentali di tali ambiti).
    L'ambito Spina 1 viene articolato in:
-    12.9/1 Spina 1 - PRIU
-    12.9/2 Spina 1 - FS
    Al fine di agevolare l'accessibilità veicolare ai lotti edificabili si è reso opportuno ampliare la sezione stradale di Via Rivalta.
    Nell'ambito 12.9/2 Spina 1 - FS viene disciplinata l'attuazione dei diritti edificatori generati dalle aree di proprietà FS, il cui disegno è già stato definito nel PRIU. È prevista la possibilità di trasferire in tale ambito 3.565 mq di SLP generati dalle proprietà FS di Spina 3 (ambito 4.13/2 Spina 3-Oddone).

SPINA 2
    Vengono stralciate, come peraltro previsto nel documento di indirizzi dell'ottobre 1998, l'area del nuovo Palazzo di Giustizia e l'area limitrofa al giardino pubblico, con sottostante parcheggio, nonché l'area del parcheggio interrato di corso Bolzano.
    Viene stralciata, inoltre, l'area relativa al fabbricato di proprietà FS, posto su corso Peschiera, nell'area compresa tra corso Ferrucci e corso Castelfidardo, con la relativa area pertinenziale (mq. 5.364); la restante parte, di proprietà FS, rimane destinata a verde pubblico e viabilità. L'area occupata dal fabbricato viene disciplinata, con la presente variante, come area del tessuto consolidato avente la destinazione d'uso attuale a terziario.
    L'ambito Spina 2 viene articolato in:
-    8.18/1 Spina 2 - PRIN
-    8.18/2 Spina 2 - Le Nuove
-    8.18/3 Spina 2 - Porta Susa
    Nell'ambito 8.18/1 Spina 2 - PRIN - Programma Integrato Spina 2 - viene eliminata la concentrazione prevista dal PRG vigente al margine sud dei giardini Lamarmora. L'esigenza di realizzare un nuovo centro culturale, comprendente biblioteca e teatro, in un lotto di concentrazione edificatoria previsto nel PRIN, comporta la destinazione di circa 35.000 mq. di SLP di diritti edificatori comunali, ad "attrezzature di interesse generale" ai sensi dell'art. 3, punto 7 lettera z) delle N.U.E.A. Dal momento che nell'ambito del PRIN sono disponibili solo 31.292 mq. di SLP comunale, si rende necessario prevedere il trasferimento di ulteriori diritti edificatori comunali dall'ambito 5.10/6 Spina 4-Lauro Rossi (mq 1.242), nonché dall'ambito 5.10/7 Spina 4-Gondrand (mq. 2.877).
    L'esigenza di attribuire una specifica capacità edificatoria (circa mq. 35.000 di SLP) alla biblioteca, sottraendola ad altre destinazioni, nasce da una logica di coerenza con il PRG vigente che nelle Zone Urbane di Trasformazione attribuisce alle attrezzature di interesse generale una SLP propria, in considerazione dell'elevato carico urbanistico che inducono tali tipologie di servizi e della necessità di definire, in sede di trasformazione dell'ambito, il disegno urbanistico e l'organizzazione tipologico-funzionale delle diverse aree comprese nell'ambito stesso.
    La modifica comporta, pertanto, una rielaborazione del Programma Integrato (perimetro e dimensionamento) che può essere aggiornato, senza compromettere l'attuazione dei diritti edificatori dei soggetti privati. Tali diritti, quantificati in misura corrispondente a quella risultante dall'applicazione del nuovo indice, non pregiudicano l'attuazione degli ulteriori diritti edificatori comunali, già previsti nel PRIN, pari a circa 19.000 mq di SLP, che vengono confermati.
    Nell'ambito 8.18/2 Spina 2 - Le Nuove - viene prevista la creazione di un ambito corrispondente all'area occupata dalle carceri, in cui concentrare i diritti edificatori generati dalle aree di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia per circa 25.000 mq.
    I suddetti diritti sono realizzabili mediante il recupero e la rifunzionalizzazione dei fabbricati esistenti, sui quali è stato posto un vincolo ai sensi della legge 1089/39.
    All'interno della stessa area viene soddisfatto il fabbisogno di servizi pubblici corrispondente alla totalità dei diritti edificatori dell'ambito.
    Nell'ambito 8.18/3 Spina 2 - Porta Susa - (i cui diritti edificatori generati ammontano a mq 81.380 circa) sono previste tre aree di concentrazione:
-    la prima corrispondente a due lotti antistanti corso Vittorio, posti ai lati del passante;
-    la seconda corrispondente all'area occupata dal previsto complesso della stazione ferroviaria e stazione linea metro di Porta Susa;
-    la terza corrispondente all'attuale edificio della stazione Porta Susa.
    L'ambito comprende, con destinazione a servizi, l'area occupata dal complesso delle ex Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato, il cui valore documentario, ai sensi della Legge 1089/39, comporta un intervento di rifunzionalizzazione e di restauro di grande attenzione.

SPINA 3
    In tale ambito si pone il problema di alcune piccole proprietà che sollecitano un'autonomia operativa allo stato attuale impossibile. La proposta è di mantenere le proprietà, di dimensioni tali da consentire un disegno autonomo, nonché quelle necessarie per consentire il completamento del disegno previsto. Sono state invece stralciate le aree la cui trasformazione appare un obiettivo difficilmente perseguibile, in rapporto all'uso in atto.
    Le parti stralciate vengono assimilate a situazioni analoghe presenti nel tessuto urbano consolidato.
    L'ambito Spina 3 viene articolato in:
-    4.13/1 Spina 3 - PRIU
-    4.13/2 Spina 3 - Oddone
-    4.13/3 Spina 3 - Metec
-    4.13/4 Spina 3 - Treviso
-    4.13/5 Spina 3 - Pianezza
    L'ambito 4.13/1 Spina 3 - PRIU - non è soggetta a modifiche.
    L'ambito 4.13/2 Spina 3 - Oddone - comprende l'area di proprietà FS occupata dalla linea ferroviaria, con relativo scalo, oggetto di trasformazione per la realizzazione del passante ferroviario.
    La concentrazione edificatoria e le aree a servizi previste che si affacciano lungo la nuova arteria ridefiniscono una maglia viaria di ricucitura con il tessuto urbano esistente.
    Nell'ambito 4.13/3 Spina 3 - Metec - la concentrazione edificatoria viene localizzata a sud dell'ambito, a completamento dell'isolato già parzialmente edificato, individuando una quinta edificata, lungo il filo di corso Umbria e Via Macerata. Si prevede, altresì, un'ampia area a servizi interposta tra l'ambito di cui trattasi e quello denominato 4.13/1 Spina 3 - PRIU.
    Nell'Ambito 4.13/4 Spina 3 - Treviso - i diritti edificatori vengono localizzati su Via Treviso, destinando a servizi l'area prospettante il centro commerciale previsto nel PRIU Spina 3 e l'area su Via Livorno, creando una continuità tra le aree a servizi.
    Nell'ambito 4.13/5 Spina 3 - Pianezza - si prevede il completamento del disegno urbano già previsto nel PRIU Spina 3 del Comprensorio Paracchi.

SPINA 4
    La variante riduce notevolmente il perimetro dell'ambito previsto nel PRG, con lo stralcio di due isolati occupati da fabbricati industriali, compresi tra corso Vigevano, la linea ferroviaria e via Cigna, per i quali si prevede un consolidamento delle vocazioni artigianali e delle attività assimilabili, mediante interventi di riordino.
    La variante prevede, inoltre, lo stralcio di alcuni isolati a prevalente destinazione residenziale e di aree già utilizzate a servizi pubblici (istruzione, attrezzature di interesse comune e parco) per le quali vengono confermate le destinazioni attuali.
    La porzione di area su cui insiste invece la Cascina Fossata, riconosciuta dal PRG vigente di particolare interesse storico, anche se in avanzato stato di degrado, nonché quella prospiciente la via Sospello, vengono classificate come Aree da Trasformare per Servizi. Ciò consente una prospettiva di riqualificazione per l'intero ambito, con la previsione della totale dismissione, per servizi pubblici, dell'area su cui insiste il complesso storico della cascina che, opportunamente recuperata, potrebbe ospitare funzioni di servizio al quartiere e dell'utilizzo dell'area posta a nord di via Sospello per la concentrazione dei diritti edificatori generati dall'intero ambito.
    L'ambito Spina 4 si articola in:
-    5.10/1 Spina 4 - PRIU
-    5.10/2 Spina 4 - Docks Dora
-    5.10/3 Spina 4 - FS 1
-    5.10/4 Spina 4 - FS 2
-    5.10/5 Spina 4 - Metallurgica Piemontese
-    5.10/6 Spina 4 - Lauro Rossi
-    5.10/7 Spina 4 - Gondrand
-    5.10/8 Spina 4 - Breglio
    Le aree, pur suddivise in ambiti separati, sono ricondotte sostanzialmente ad un disegno unitario mediante la realizzazione di interventi di trasformazione che prevedono un ventaglio di mix funzionali.
    Dal punto di vista del disegno urbano la variante assume in parte gli elementi considerati nel PRG che individuava l'area interessata dalla nuova fermata FS Rebaudengo come un'occasione di centralità urbana. Il disegno urbano previsto nella variante concentra la maggior parte degli interventi edificatori attorno ad una rotatoria, collocata in corrispondenza degli innesti sulla Spina degli assi delle vie Breglio, Fossata e Lauro Rossi, consentendo così la comunicazione del quartiere con la Spina Centrale. La realizzazione della rotatoria semaforizzata comporta la demolizione del soprapasso di via Breglio. Sarà così possibile attuare interventi edilizi integrati dal punto di vista fisico e delle funzioni urbane, con un disegno di grande immagine, costruito in corrispondenza dell'ingresso in città dalle più importanti vie di comunicazione.
    Per quanto riguarda i restanti ambiti interessati dalla Variante, alle variazioni finora descritte, se ne aggiungono altre, riguardanti aree diverse dalla Spina Centrale e che sono diretta conseguenza delle modifiche apportate alla Spina e degli accordi raggiunti con la Società FS.
    In relazione alla riduzione delle utilizzazioni edificatorie generate dalle aree FS di Spina 2, sono annullati i trasferimenti di quote di S.L.P. negli ambiti di trasformazione 12.5 Scalo Lingotto e 12.2 San Paolo, rispettivamente di mq. 37.000 e di mq. 30.000.
    Il P.R.G. metteva in relazione gli interventi di trasformazione, ricadenti nelle aree di proprietà ferroviaria relative a Porta Nuova e allo scalo di Corso Dante, con la cessione alla città delle aree ex O.G.R, prospettanti C.so Castelfidardo, destinate all'ampliamento della sede del Politecnico.
    Considerata la situazione di emergenza in cui si è trovato ad operare il Politecnico, si è definita, con un accordo patrimoniale, la cessione dell'area in questione, svincolandola dagli interventi di trasformazione urbanistica suddetta.
    La presente variante è classificata come variante parziale, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. n. 56/77 e s.m.i., in quanto non presenta aspetti che modificano l'impianto strutturale del P.R.G. vigente e non apportano alcuna significativa modifica alla funzionalità delle infrastrutture urbane, di rilievo sovracomunale, così come più dettagliatamente evidenziato nell'apposita tabella allegata alla relazione illustrativa. Inoltre i contenuti prescrittivi della presente variante non incidono sulla struttura generale dei vincoli nazionali e regionali, previsti e indicati nel P.R.G. vigente.
    Il presente provvedimento rispetta i limiti di cui al comma 4, lettere a), b), c), d), e) ed f), dell'art. 17 della L.U.R.
    Successivamente all'approvazione del presente provvedimento, si procederà all'aggiornamento delle Tavole di P.R.G. relative alle variazioni descritte in precedenza.
    Il presente provvedimento è stato trasmesso a tutte le Circoscrizioni, per il prescritto parere, ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento.
    Le Circoscrizioni n. 2, 9 e 10 non hanno espresso parere nel termine prescritto.
    Le Circoscrizioni n. 3, 6, 7,8 hanno espresso parere favorevole, con deliberazione di Consiglio Circoscrizionale.
    La Circoscrizione n. 5 ha espresso parere favorevole con le seguenti osservazioni: 'La riclassificazione dell'area Paracchi prevedeva la possibilità di trasferire i diritti edificatori in aree di concentrazione, permettendo l'acquisizione dell'area stessa da destinarsi a servizi pubblici e salvaguardando la Bocciofila Paracchi. Per Spina 4 si richiede il mantenimento del giardino e della bocciofila compresa tra via Breglio, C.so Venezia e via Lisa. Lo stesso si richiede per l'area compresa tra C.so Venezia, via Breglio e la ferrovia.'.
    A tali osservazioni si controdeduce che l'area della bocciofila Paracchi pur non essendo compresa nel Programma di Riqualificazione Urbana Spina 3 è sempre stata salvaguardata come area a servizi e la presente variante ne conferma la destinazione.
    Per quanto concerne le due aree poste su via Breglio nell'ambito della Spina 4 appare impossibile salvaguardare integralmente gli attuali utilizzi incompatibili con il ridisegno della viabilità, connesso alla realizzazione del viale della Spina, eliminazione del sovrappasso di via Breglio e realizzazione della nuova stazione del passante ferroviario "Rebaudengo"; tuttavia le aree destinate a servizi che si ricavano dalla trasformazione sono tali da consentire una ricollocazione ben più idonea dei servizi attualmente esistenti.
    La Circoscrizione n. 1 ha espresso parere sfavorevole.
    La Circoscrizione n. 4 ha espresso parere sfavorevole con la seguente motivazione: 'Le procedure e le scelte urbanistiche che governano il trasferimento di rilevanti capacità edificatorie derivanti da Fs, Comune e Demanio devono essere oggetto di valutazioni che non possono esaurirsi in una variante strutturale che riguarda solo ed esclusivamente la Spina Centrale e le aree limitrofe. Inoltre la collocazione e il valore economico delle capacità edificatorie devono essere considerati nel contesto dell'area urbana.'.
    A tali osservazioni si controdeduce che l'anticipata parziale attuazione della Spina Centrale per effetto dell'approvazione dei programmi complessi ha reso necessaria la predisposizione di una variante urbanistica che renda coerente le parti non oggetto dei programmi con le linee già individuate negli atti approvati.
    In particolare la variante prevede da un lato una consistente riduzione dei diritti edificatori previsti nel P.R.G. '95, dall'altro prevede una migliore organizzazione delle trasformazioni prendendo in considerazione sia gli aspetti patrimoniali che gli aspetti temporali.
    Tutto ciò premesso,

LA GIUNTA COMUNALE

    Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti nella competenza dei Consigli Comunali;
    Visto il P.R.G., approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
    Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e s.m.i.;
    Il presente atto viene trasmesso ai Consigli Circoscrizionali per l'espressione del parere previsto dall'art. 43, comma 1 del Regolamento Comunale sul Dicentramento;
    Dato atto che i pareri di cui all'art. 49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
    Con voti unanimi, espressi in forma palese;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si richiamano:
1)    di adottare, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.U.R. la variante n. 35 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino, concernente le modifiche del P.R.G. descritte in dettaglio

negli allegati (all. 1 - 2 - nn. ), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
    Gli elaborati della variante in oggetto, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, sono elencati nell'allegato.
    Viene dato atto che non è richiesto il parere di regolarità contabile, in quanto il presente atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2)    di dichiarare, attesa l'urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, 4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.