Divisione Edilizia e Urbanistica
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 66
2000 12832/09
OGGETTO: LA SPINA CENTRALE - VARIANTE PARZIALE N. 35 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Visto il Piano Regolatore Generale
approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 3-45091
il 21 aprile 1995 e pubblicato sul B.U.R. n. 21 il 24 maggio 1995.
Considerato che gli sviluppi attuativi
riguardanti la Spina Centrale, innescati dai "programmi urbani
complessi" (Programma Integrato per Spina 2 e Programmi di
Riqualificazione Urbana per Spina 1, Spina 3 e Spina 4), hanno
messo in evidenza le difficoltà attuative dovute alle particolari
condizioni insediative degli ambiti della Spina, ovvero elevati
indici fondiari e alti costi insediativi.
Nei diversi momenti di confronto, in sede
di Consiglio Comunale e con una proposta di mozione presentata
dal Sindaco nel gennaio 1998, si è espresso un orientamento
esplicito per una revisione delle indicazioni di PRG relative
alla Spina, finalizzata alla riduzione del carico insediativo.
Nell'ottobre 1998 il Consiglio Comunale
ha approvato un documento programmatico con cui ha fissato i criteri
generali per la revisione dei parametri urbanistici fondamentali
della Spina Centrale.
I criteri allora individuati, validi per
tutti i quattro ambiti della Spina, erano i seguenti:
1) generale riduzione della Superficie
territoriale (ST), in particolare della quota rappresentata
da viabilità perimetrale e della superficie territoriale
conseguente allo stralcio di alcune situazioni particolari;
2) riduzione dell'indice territoriale
da 0,7 a 0,6 mq/mq, articolato in due valori:
- un primo indice
di 0,4 mq SLP/mq ST relativo a tutte le aree comprese entro le
Spine comprese le sedi stradali esistenti (sup. territoriale lorda);
- un ulteriore
indice di 0,2 mq SLP/mq ST per edilizia "convenzionata",
da assegnare alle sole aree da trasformare, al netto cioè
delle sedi stradali esistenti che vengono confermate anche nel
disegno finale (superficie territoriale netta);
3) revisione della disciplina urbanistica
delle aree FS comprese nella Spina, secondo un nuovo criterio
che attribuisce diritti edificatori alle sole aree di proprietà
FS che vengono trasformate, mentre quelle che mantengono l'uso
ferroviario non generano diritti (comunque da verificare con le
FS);
4) rideterminazione della dotazione
di aree da cedere per servizi in due quote:
- la prima corrispondente
alla dotazione standard - art. 21 L.U.R. - per i nuovi insediamenti
previsti;
- la seconda, aggiuntiva,
pari al 20% della superficie territoriale che concorre a generare
diritti edificatori.
Per una parte della Spina, quindi, gli
indirizzi allora definiti si sono già concretizzati con
l'approvazione dei PRIU di Spina 1, Spina 3 e Spina 4.
Per il resto della Spina Centrale è
necessario predisporre una specifica variante urbanistica in coerenza
con le linee tracciate negli atti già approvati. Linee
che vengono ampiamente confermate con il presente provvedimento,
ad eccezione di alcune modifiche apportate, alla luce di quanto
emerso dalle trattative con le FS per l'acquisizione dell'area
necessaria per il raddoppio del Politecnico.
In particolare, nelle trattative intercorse,
la Società FS ha richiesto che alle aree confermate a impianti
ferroviari, comprese nel nuovo perimetro della Spina, fosse applicato
un indice territoriale di 0,7/3 mq/mq, in analogia a quanto il
PRG prevede per altre aree occupate da impianti ferroviari, comprese
in zone di trasformazione esterne alla Spina.
E' importante sottolineare che tale soluzione,
in linea con lo spirito complessivo dell'operazione di revisione
della Spina che mira a una riduzione consistente del carico insediativo,
è stata ritenuta accettabile in quanto l'indice richiesto
di 0,7/3 mq/mq sulle aree che mantengono l'utilizzo a impianti
ferroviari, seppur superiore a quanto previsto dal succitato documento
programmatico dell'ottobre 1998, risulta comunque di forte ridimensionamento
rispetto a quello previsto dal PRG vigente che è pari a
0,7 mq/mq.
La deliberazione di indirizzi, per quanto
riguarda Spina 1 e 3, lasciava sostanzialmente invariate le porzioni
territoriali da assoggettare alla trasformazione, ad eccezione
della ridelimitazione dei perimetri, mentre venivano previsti
stralci consistenti per gli ambiti Spina 2 e Spina 4 ove si riconoscevano
porzioni territoriali in cui le previsioni si erano in parte attuate
(Palagiustizia) o in cui le particolari condizioni di uso in atto
apparivano difficilmente riconducibili a obiettivi di trasformazione
(parco Sempione e altre porzioni di Spina 4).
La presente variante muove da detti presupposti,
in base ai quali sono stati condotti gli opportuni approfondimenti
e affinamenti necessari a fine di pervenire ad una soluzione coerente
con gli indirizzi espressi di riqualificazione urbanistica, che
in parte confermano quanto già proposto nel documento di
indirizzi, in parte introducono nuove proposte di disegno urbano
che vengono successivamente illustrate, ambito per ambito.
Si introduce, altresì, un criterio
generale di flessibilità di localizzazione della edificabilità
comunale, che consente, in fase attuativa, di prevedere la concentrazione
delle capacità edificatorie generate dai sedimi di proprietà
comunale anche al di fuori degli ambiti che le hanno generate,
nelle aree di concentrazione dei diritti comunali previste nell'insieme
della Spina Centrale, fermo restando che i servizi afferenti dovranno
essere reperiti nell'ambito di atterraggio.
Il Piano Regolatore individuava per le
aree della Spina Centrale una suddivisione in quattro ambiti:
12.9 Spina 1, 8.18 Spina 2, 4.13 Spina 3, 5.10 Spina 4.
L'anticipata parziale attuazione degli
interventi della Spina Centrale, per effetto dell'approvazione
dei programmi urbani complessi, richiede ora una differente suddivisione
delle aree della Spina che tenga conto delle iniziative già
in corso, nonché delle opportunità attuative prevedibili,
anche in ragione dell'assetto patrimoniale di riferimento.
Per quanto riguarda i quattro ambiti della
Spina Centrale, originariamente previsti dal PRG vigente, se ne
prevede un'articolazione negli ambiti di seguito definiti, al
fine di rendere operative e fattibili le trasformazioni previste
dal Piano.
SPINA 1
La variante prevede lo stralcio delle
trincee ferroviarie, poste lungo via Tirreno e la prosecuzione
di corso Lione, che vengono ricomprese nella ZUT 12.3 Tirreno,
di cui assumono i parametri e le prescrizioni con il trasferimento
dei diritti edificatori nella ZUT 12.2 San Paolo (con la variante
per il comparto produttivo, in corso di adozione, vengono poi
ridefiniti i parametri urbanistici fondamentali di tali ambiti).
L'ambito Spina 1 viene articolato in:
- 12.9/1 Spina 1 - PRIU
- 12.9/2 Spina 1 - FS
Al fine di agevolare l'accessibilità
veicolare ai lotti edificabili si è reso opportuno ampliare
la sezione stradale di Via Rivalta.
Nell'ambito 12.9/2 Spina 1 - FS viene
disciplinata l'attuazione dei diritti edificatori generati dalle
aree di proprietà FS, il cui disegno è già
stato definito nel PRIU. È prevista la possibilità
di trasferire in tale ambito 3.565 mq di SLP generati dalle proprietà
FS di Spina 3 (ambito 4.13/2 Spina 3-Oddone).
SPINA 2
Vengono stralciate, come peraltro previsto
nel documento di indirizzi dell'ottobre 1998, l'area del nuovo
Palazzo di Giustizia e l'area limitrofa al giardino pubblico,
con sottostante parcheggio, nonché l'area del parcheggio
interrato di corso Bolzano.
Viene stralciata, inoltre, l'area relativa
al fabbricato di proprietà FS, posto su corso Peschiera,
nell'area compresa tra corso Ferrucci e corso Castelfidardo, con
la relativa area pertinenziale (mq. 5.364); la restante parte,
di proprietà FS, rimane destinata a verde pubblico e viabilità.
L'area occupata dal fabbricato viene disciplinata, con la presente
variante, come area del tessuto consolidato avente la destinazione
d'uso attuale a terziario.
L'ambito Spina 2 viene articolato in:
- 8.18/1 Spina 2 - PRIN
- 8.18/2 Spina 2 - Le Nuove
- 8.18/3 Spina 2 - Porta Susa
Nell'ambito 8.18/1 Spina 2 - PRIN - Programma
Integrato Spina 2 - viene eliminata la concentrazione prevista
dal PRG vigente al margine sud dei giardini Lamarmora. L'esigenza
di realizzare un nuovo centro culturale, comprendente biblioteca
e teatro, in un lotto di concentrazione edificatoria previsto
nel PRIN, comporta la destinazione di circa 35.000 mq. di SLP
di diritti edificatori comunali, ad "attrezzature di interesse
generale" ai sensi dell'art. 3, punto 7 lettera z) delle
N.U.E.A. Dal momento che nell'ambito del PRIN sono disponibili
solo 31.292 mq. di SLP comunale, si rende necessario prevedere
il trasferimento di ulteriori diritti edificatori comunali dall'ambito
5.10/6 Spina 4-Lauro Rossi (mq 1.242), nonché dall'ambito
5.10/7 Spina 4-Gondrand (mq. 2.877).
L'esigenza di attribuire una specifica
capacità edificatoria (circa mq. 35.000 di SLP) alla biblioteca,
sottraendola ad altre destinazioni, nasce da una logica di coerenza
con il PRG vigente che nelle Zone Urbane di Trasformazione attribuisce
alle attrezzature di interesse generale una SLP propria, in considerazione
dell'elevato carico urbanistico che inducono tali tipologie di
servizi e della necessità di definire, in sede di trasformazione
dell'ambito, il disegno urbanistico e l'organizzazione tipologico-funzionale
delle diverse aree comprese nell'ambito stesso.
La modifica comporta, pertanto, una rielaborazione
del Programma Integrato (perimetro e dimensionamento) che può
essere aggiornato, senza compromettere l'attuazione dei diritti
edificatori dei soggetti privati. Tali diritti, quantificati in
misura corrispondente a quella risultante dall'applicazione del
nuovo indice, non pregiudicano l'attuazione degli ulteriori diritti
edificatori comunali, già previsti nel PRIN, pari a circa
19.000 mq di SLP, che vengono confermati.
Nell'ambito 8.18/2 Spina 2 - Le Nuove
- viene prevista la creazione di un ambito corrispondente all'area
occupata dalle carceri, in cui concentrare i diritti edificatori
generati dalle aree di proprietà del Ministero di Grazia
e Giustizia per circa 25.000 mq.
I suddetti diritti sono realizzabili mediante
il recupero e la rifunzionalizzazione dei fabbricati esistenti,
sui quali è stato posto un vincolo ai sensi della legge
1089/39.
All'interno della stessa area viene soddisfatto
il fabbisogno di servizi pubblici corrispondente alla totalità
dei diritti edificatori dell'ambito.
Nell'ambito 8.18/3 Spina 2 - Porta Susa
- (i cui diritti edificatori generati ammontano a mq 81.380 circa)
sono previste tre aree di concentrazione:
- la prima corrispondente a due lotti antistanti
corso Vittorio, posti ai lati del passante;
- la seconda corrispondente all'area occupata
dal previsto complesso della stazione ferroviaria e stazione linea
metro di Porta Susa;
- la terza corrispondente all'attuale edificio
della stazione Porta Susa.
L'ambito comprende, con destinazione a
servizi, l'area occupata dal complesso delle ex Officine Grandi
Riparazioni delle Ferrovie dello Stato, il cui valore documentario,
ai sensi della Legge 1089/39, comporta un intervento di rifunzionalizzazione
e di restauro di grande attenzione.
SPINA 3
In tale ambito si pone il problema di
alcune piccole proprietà che sollecitano un'autonomia operativa
allo stato attuale impossibile. La proposta è di mantenere
le proprietà, di dimensioni tali da consentire un disegno
autonomo, nonché quelle necessarie per consentire il completamento
del disegno previsto. Sono state invece stralciate le aree la
cui trasformazione appare un obiettivo difficilmente perseguibile,
in rapporto all'uso in atto.
Le parti stralciate vengono assimilate
a situazioni analoghe presenti nel tessuto urbano consolidato.
L'ambito Spina 3 viene articolato in:
- 4.13/1 Spina 3 - PRIU
- 4.13/2 Spina 3 - Oddone
- 4.13/3 Spina 3 - Metec
- 4.13/4 Spina 3 - Treviso
- 4.13/5 Spina 3 - Pianezza
L'ambito 4.13/1 Spina 3 - PRIU - non è
soggetta a modifiche.
L'ambito 4.13/2 Spina 3 - Oddone - comprende
l'area di proprietà FS occupata dalla linea ferroviaria,
con relativo scalo, oggetto di trasformazione per la realizzazione
del passante ferroviario.
La concentrazione edificatoria e le aree
a servizi previste che si affacciano lungo la nuova arteria ridefiniscono
una maglia viaria di ricucitura con il tessuto urbano esistente.
Nell'ambito 4.13/3 Spina 3 - Metec - la
concentrazione edificatoria viene localizzata a sud dell'ambito,
a completamento dell'isolato già parzialmente edificato,
individuando una quinta edificata, lungo il filo di corso Umbria
e Via Macerata. Si prevede, altresì, un'ampia area a servizi
interposta tra l'ambito di cui trattasi e quello denominato 4.13/1
Spina 3 - PRIU.
Nell'Ambito 4.13/4 Spina 3 - Treviso -
i diritti edificatori vengono localizzati su Via Treviso, destinando
a servizi l'area prospettante il centro commerciale previsto nel
PRIU Spina 3 e l'area su Via Livorno, creando una continuità
tra le aree a servizi.
Nell'ambito 4.13/5 Spina 3 - Pianezza
- si prevede il completamento del disegno urbano già previsto
nel PRIU Spina 3 del Comprensorio Paracchi.
SPINA 4
La variante riduce notevolmente il perimetro
dell'ambito previsto nel PRG, con lo stralcio di due isolati occupati
da fabbricati industriali, compresi tra corso Vigevano, la linea
ferroviaria e via Cigna, per i quali si prevede un consolidamento
delle vocazioni artigianali e delle attività assimilabili,
mediante interventi di riordino.
La variante prevede, inoltre, lo stralcio
di alcuni isolati a prevalente destinazione residenziale e di
aree già utilizzate a servizi pubblici (istruzione, attrezzature
di interesse comune e parco) per le quali vengono confermate le
destinazioni attuali.
La porzione di area su cui insiste invece
la Cascina Fossata, riconosciuta dal PRG vigente di particolare
interesse storico, anche se in avanzato stato di degrado, nonché
quella prospiciente la via Sospello, vengono classificate come
Aree da Trasformare per Servizi. Ciò consente una prospettiva
di riqualificazione per l'intero ambito, con la previsione della
totale dismissione, per servizi pubblici, dell'area su cui insiste
il complesso storico della cascina che, opportunamente recuperata,
potrebbe ospitare funzioni di servizio al quartiere e dell'utilizzo
dell'area posta a nord di via Sospello per la concentrazione dei
diritti edificatori generati dall'intero ambito.
L'ambito Spina 4 si articola in:
- 5.10/1 Spina 4 - PRIU
- 5.10/2 Spina 4 - Docks Dora
- 5.10/3 Spina 4 - FS 1
- 5.10/4 Spina 4 - FS 2
- 5.10/5 Spina 4 - Metallurgica Piemontese
- 5.10/6 Spina 4 - Lauro Rossi
- 5.10/7 Spina 4 - Gondrand
- 5.10/8 Spina 4 - Breglio
Le aree, pur suddivise in ambiti separati,
sono ricondotte sostanzialmente ad un disegno unitario mediante
la realizzazione di interventi di trasformazione che prevedono
un ventaglio di mix funzionali.
Dal punto di vista del disegno urbano
la variante assume in parte gli elementi considerati nel PRG che
individuava l'area interessata dalla nuova fermata FS Rebaudengo
come un'occasione di centralità urbana. Il disegno urbano
previsto nella variante concentra la maggior parte degli interventi
edificatori attorno ad una rotatoria, collocata in corrispondenza
degli innesti sulla Spina degli assi delle vie Breglio, Fossata
e Lauro Rossi, consentendo così la comunicazione del quartiere
con la Spina Centrale. La realizzazione della rotatoria semaforizzata
comporta la demolizione del soprapasso di via Breglio. Sarà
così possibile attuare interventi edilizi integrati dal
punto di vista fisico e delle funzioni urbane, con un disegno
di grande immagine, costruito in corrispondenza dell'ingresso
in città dalle più importanti vie di comunicazione.
Per quanto riguarda i restanti ambiti
interessati dalla Variante, alle variazioni finora descritte,
se ne aggiungono altre, riguardanti aree diverse dalla Spina Centrale
e che sono diretta conseguenza delle modifiche apportate alla
Spina e degli accordi raggiunti con la Società FS.
In relazione alla riduzione delle utilizzazioni
edificatorie generate dalle aree FS di Spina 2, sono annullati
i trasferimenti di quote di S.L.P. negli ambiti di trasformazione
12.5 Scalo Lingotto e 12.2 San Paolo, rispettivamente di mq. 37.000
e di mq. 30.000.
Il P.R.G. metteva in relazione gli interventi
di trasformazione, ricadenti nelle aree di proprietà ferroviaria
relative a Porta Nuova e allo scalo di Corso Dante, con la cessione
alla città delle aree ex O.G.R, prospettanti C.so Castelfidardo,
destinate all'ampliamento della sede del Politecnico.
Considerata la situazione di emergenza
in cui si è trovato ad operare il Politecnico, si è
definita, con un accordo patrimoniale, la cessione dell'area in
questione, svincolandola dagli interventi di trasformazione urbanistica
suddetta.
La presente variante è classificata
come variante parziale, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R.
n. 56/77 e s.m.i., in quanto non presenta aspetti che modificano
l'impianto strutturale del P.R.G. vigente e non apportano alcuna
significativa modifica alla funzionalità delle infrastrutture
urbane, di rilievo sovracomunale, così come più
dettagliatamente evidenziato nell'apposita tabella allegata alla
relazione illustrativa. Inoltre i contenuti prescrittivi della
presente variante non incidono sulla struttura generale dei vincoli
nazionali e regionali, previsti e indicati nel P.R.G. vigente.
Il presente provvedimento rispetta i limiti
di cui al comma 4, lettere a), b), c), d), e) ed f), dell'art.
17 della L.U.R.
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento, si procederà all'aggiornamento delle Tavole
di P.R.G. relative alle variazioni descritte in precedenza.
Il presente provvedimento è stato
trasmesso a tutte le Circoscrizioni, per il prescritto parere,
ai sensi degli artt. 43 e 44 del Regolamento sul Decentramento.
Le Circoscrizioni n. 2, 9 e 10 non hanno
espresso parere nel termine prescritto.
Le Circoscrizioni n. 3, 6, 7,8 hanno espresso
parere favorevole, con deliberazione di Consiglio Circoscrizionale.
La Circoscrizione n. 5 ha espresso parere
favorevole con le seguenti osservazioni: 'La riclassificazione
dell'area Paracchi prevedeva la possibilità di trasferire
i diritti edificatori in aree di concentrazione, permettendo l'acquisizione
dell'area stessa da destinarsi a servizi pubblici e salvaguardando
la Bocciofila Paracchi. Per Spina 4 si richiede il mantenimento
del giardino e della bocciofila compresa tra via Breglio, C.so
Venezia e via Lisa. Lo stesso si richiede per l'area compresa
tra C.so Venezia, via Breglio e la ferrovia.'.
A tali osservazioni si controdeduce che
l'area della bocciofila Paracchi pur non essendo compresa nel
Programma di Riqualificazione Urbana Spina 3 è sempre stata
salvaguardata come area a servizi e la presente variante ne conferma
la destinazione.
Per quanto concerne le due aree poste
su via Breglio nell'ambito della Spina 4 appare impossibile salvaguardare
integralmente gli attuali utilizzi incompatibili con il ridisegno
della viabilità, connesso alla realizzazione del viale
della Spina, eliminazione del sovrappasso di via Breglio e realizzazione
della nuova stazione del passante ferroviario "Rebaudengo";
tuttavia le aree destinate a servizi che si ricavano dalla trasformazione
sono tali da consentire una ricollocazione ben più idonea
dei servizi attualmente esistenti.
La Circoscrizione n. 1 ha espresso parere
sfavorevole.
La Circoscrizione n. 4 ha espresso parere
sfavorevole con la seguente motivazione: 'Le procedure e le scelte
urbanistiche che governano il trasferimento di rilevanti capacità
edificatorie derivanti da Fs, Comune e Demanio devono essere oggetto
di valutazioni che non possono esaurirsi in una variante strutturale
che riguarda solo ed esclusivamente la Spina Centrale e le aree
limitrofe. Inoltre la collocazione e il valore economico delle
capacità edificatorie devono essere considerati nel contesto
dell'area urbana.'.
A tali osservazioni si controdeduce che
l'anticipata parziale attuazione della Spina Centrale per effetto
dell'approvazione dei programmi complessi ha reso necessaria la
predisposizione di una variante urbanistica che renda coerente
le parti non oggetto dei programmi con le linee già individuate
negli atti approvati.
In particolare la variante prevede da
un lato una consistente riduzione dei diritti edificatori previsti
nel P.R.G. '95, dall'altro prevede una migliore organizzazione
delle trasformazioni prendendo in considerazione sia gli aspetti
patrimoniali che gli aspetti temporali.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel
quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977
n. 56 e s.m.i.;
Il presente atto viene trasmesso ai Consigli
Circoscrizionali per l'espressione del parere previsto dall'art.
43, comma 1 del Regolamento Comunale sul Dicentramento;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di adottare, ai sensi dell'art. 17,
comma 7 della L.U.R. la variante n. 35 al vigente Piano Regolatore
Generale di Torino, concernente le modifiche del P.R.G. descritte
in dettaglio
negli allegati (all. 1 - 2 - nn. ), parti integranti e sostanziali
del presente provvedimento.
Gli elaborati della variante in oggetto,
parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, sono
elencati nell'allegato.
Viene dato atto che non è richiesto
il parere di regolarità contabile, in quanto il presente
atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio;
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134,
4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267.