Divisione Edilizia e Urbanistica Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
n. ord. 16
2000 12184/09
OGGETTO: AREA EX MANIFATTURA TABACCHI - VARIANTE PARZIALE N. 34 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ARTICOLO 17 COMMA 7 DELLA L.U.R. - ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
L'ambito 5.14, classificato dal Piano
Regolatore Generale come Zona Urbana di Trasformazione (di superficie
pari a mq. 139.000 circa) comprende:
- il complesso della ex-Manifattura Tabacchi,
di proprietà statale, nel quale sono presenti edifici e
manufatti di valore storico-documentario lungo il corso Regio
Parco (progetto Ferroggio del 1758), alcune fondazioni sotto l'attuale
infermeria, le vecchie officine tardo ottocentesche, nonchè
le maniche lunghe che delimitano il cortile di accesso, progettate
dall'arch. Brunati nel 1819 e ripristinate, parzialmente, su progetto
dell'Ing. Nervi, a seguito delle distruzioni dell'ultima guerra
mondiale;
- il complesso della ex-Fimit, di proprietà
della Città, opificio industriale ottocentesco, originariamente
destinato alla lavorazione tessile e, in particolare, alla filatura
del cotone; in seguito convertito in stabilimento per la brillatura
del riso. Nel secondo dopoguerra, successivi ampliamenti, costituiti
soprattutto da capannoni industriali, hanno determinato la saturazione
di quasi tutta la superficie libera del lotto;
- aree interposte tra la ex-Manifattura
Tabacchi e la ex-Fimit (di proprietà privata da sottoporre
ad acquisizione diretta da parte dell'Amministrazione) dove sono
presenti attività quali una officina meccanica con deposito
di autoveicoli e una ditta di trasporti;
- parte dei vivai comunali, a sud dell'ambito,
compresi tra un ramo del canale Regio Parco di proprietà
demaniale e la strada della Manifattura Tabacchi.
L'ubicazione dell'ambito è di grande
rilievo urbano poiché compreso tra la Borgata storica del
Regio Parco ed il fiume Po, con forti valenze ambientali, nella
Circoscrizione Amministrativa n. 6 (eccezion fatta per una marginale
porzione a sud est dell'ambito stesso, ricompresa nella Circoscrizione
Amministrativa n. 7).
L'ambito è destinato dal P.R.G.
vigente a essere trasformato per realizzare un complesso polifunzionale,
articolato in spazi per attrezzature pubbliche e private, quali
strutture ricettive, attrezzature di servizio alle persone e alle
imprese, aree per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport.
Le attrezzature ricettive, di prestigio, per la particolare ubicazione
del sito, possono realizzarsi per una superficie lorda di pavimento
di mq. 10.500 circa (max 50% SLP complessiva); mentre le attività
di servizio alle persone e alle imprese per mq. 5.000 circa, come
le attrezzature di interesse generale per mq. 5.000 circa. L'ambito
è, altresì, caratterizzato dalla bassa densità
fondiaria (0,15 mq SLP/mq ST pari a mq. 21.000 circa) e notevole
cessione di aree a servizi per la Città (70% della Superficie
territoriale pari a mq.97.300).
A distanza di qualche anno dall'approvazione
del P.R.G. l'ambito del Regio Parco, nel quadro di un programma
di sviluppo del sistema delle sedi universitarie della Città,
è stato interessato da altre proposte d'uso.
In particolare, per l'Università
degli studi di Torino, a fronte di accresciute esigenze di organizzazione
spaziale delle strutture didattiche, si sono delineate nuove opportunità
localizzative, che rendono necessario pianificare nuove prospettive
di sviluppo.
Allo scopo di approfondire la conoscenza
del settore e di favorire la formazione di programmi e progetti
di sviluppo, con deliberazione della Giunta Comunale del 19 dicembre
1996 (mecc. 9608376/09) veniva affidato incarico di consulenza
ai Dipartimenti Casa-Città e Interateneo Territorio del
Politecnico di Torino, riguardante "criteri ed orientamenti
per la definizione di una strategia di sviluppo a rete degli insediamenti
universitari nel territorio Torinese". Nell'ambito di tale
ricerca emergeva l'esigenza di prefigurare, per Torino, una soluzione
insediativa di tipo ..."multipolare" o a "rete",
dove numerosi nuclei universitari, ubicati nel più vasto
contesto urbano, vengono tra loro resi interdipendenti, sia attraverso
la predisposizione di adeguate condizioni infrastrutturali, che
attraverso la creazione di reciproche complementarietà
funzionali."
L'ambito 5.14 - Regio Parco - (meglio
identificato come "Manifattura Tabacchi" e "area
ex- Fimit") è stato individuato dalla ricerca sopra
richiamata tra quelli che potrebbero costituire il nuovo Polo
umanistico con strutturazione multipolare delle facoltà,
unitamente ai nuclei già consolidati di Palazzo Nuovo,
Palazzo Campana e Caserma Podgora nonchè del nuovo insediamento
universitario nell'area Italgas di corso Regina Margherita.
Infatti, con la Manifattura Tabacchi,
si costituirebbe una ..."struttura lineare disposta dal centro
storico verso la periferia Nord-est della città e che dovrebbe
essere sostenuta da forme consistenti di potenziamento del trasporto
pubblico lungo la direttrice del Corso Regio Parco". In
relazione a quest'ultimo aspetto la ricerca dei consulenti metteva
in luce che ..."il ricorso ad un efficace sistema di collegamenti
sia tramite trasporto pubblico verso gli attestamenti (stazioni,
punti di interscambio) delle principali linee di comunicazione
con il territorio, sia tramite percorsi ciclo pedonali protetti
verso le fasce commerciali e di servizio e verso parchi sembra
costituire un ulteriore requisito indispensabile."
Con successive deliberazioni della Giunta
Comunale del 30 dicembre 1996 (mecc. 960882/30) e del 27 luglio
1999 (mecc. 9906216/30) l'Amministrazione affidava incarico di
consulenza agli architetti P. L. Brusasco, G. Torretta, A. Comoglio,
C. Perino, finalizzato a redigere uno Studio di fattibilità
per la riqualificazione e l'utilizzo dell'area comprendente la
ex- Manifattura Tabacchi e gli immobili della ex Fimit.
Tale studio era inizialmente orientato
a definire potenzialità insediative del complesso, individuare
una funzione prevalente e allo stesso tempo assicurare una riconoscibilità
del carattere unitario. Si richiedeva, altresì, di formulare
ipotesi progettuali volte alla salvaguardia.
Nel corso della stesura dello studio,
si sono verificate due condizioni importanti a riguardo dello
stato patrimoniale degli immobili:
- la trattativa tra Demanio, Monopoli,
Comune di Torino e Università, portava all'acquisizione
in uso gratuito dell'intera Manifattura Tabacchi da parte dell'Università,
a esclusione di gran parte del fabbricato storico affacciato su
corso Regio Parco, che rimaneva di proprietà dell'Amministrazione
Autonoma dei Monopoli (verbale di consegna del 5 Luglio 1999);
- lo stabilimento ex-Fimit, a valle della
Manifattura, cessava la produzione e veniva acquisito dal Comune
di Torino (deliberazione del Consiglio Comunale mecc. 9809022/08).
In relazione a quanto sopra, l'Amministrazione
ha conseguentemente orientato lo studio verso l'obiettivo di verificare
soluzioni progettuali mirate ad insediare destinazioni d'uso prevalentemente
universitarie.
Pertanto, coerentemente con gli indirizzi
sia della Città che dell'Università sopra richiamati,
lo Studio di fattibilità ha definito ipotesi progettuali
finalizzate a dare attuazione al completamento del polo umanistico.
Si ricorda, altresì, che il potenziamento
delle sedi universitarie, e tra queste la "Manifattura Tabacchi",
fa parte del Piano Strategico della Città di Torino, in
particolare della Linea Strategica n. 3.
Lo Studio di fattibilità (alcuni
estratti del quale sono allegati al presente provvedimento a titolo
illustrativo) analizza lo stato di fatto degli immobili - stato
patrimoniale, vincoli urbanistici, tipologie costruttive e caratteristiche
distributive, destinazioni d'uso dei locali, ecc.- in relazione
anche al contesto urbanistico in cui sono inseriti.
Gli obiettivi e gli indirizzi progettuali
hanno tenuto in considerazione relazioni di tipo urbano, funzionale,
architettonico e ambientale nonchè del quadro vincolistico
a cui gli immobili in questione sono soggetti.
Tra i vari vincoli, di natura ambientale,
idrogeologica, di tutela storico artistica, che interessano il
complesso, si mettono in evidenza:
- il Piano stralcio delle fasce fluviali
del bacino del Po, che esclude per la quasi totalità
gli immobili di cui trattasi dai limiti della fascia B- di esondazione-,
come pure da quelli della fascia C- di inondazione- per piena
catastrofica, fatta eccezione per una marginale porzione non edificata
ad est dell'ambito;
- le modificazioni introdotte ex officio
dalla Regione Piemonte in sede di approvazione del P.R.G. riguardanti
le aree esondabili, come risulta evidente dalla Tavola
1 del Settore Prevenzione del Rischio geologico, Meteorologico
e Sismico della Regione Piemonte e dall'estratto della tavola
7, foglio 5, del P.R.G. -fasce di rispetto- nel quale l'immobile
FIMIT risulta totalmente compreso entro la fascia di esondabilità
e, in quanto tale, in base alle prescrizioni introdotte dalla
Regione Piemonte, sottoposto alla disciplina di cui all'articolo
30 della L.U.R.;
- le prescrizioni di competenza dell'Autorità
di Bacino riguardanti il progetto di Piano stralcio per l'assetto
idrogeologico (P.A.I.) nonchè le prescrizioni risultanti
dagli studi idrogeomorfologici relativi al territorio del Comune
di Torino ai sensi dell'art. 3 bis del P.A.I..
Si segnalano, inoltre, le prescrizioni
del Piano Territoriale operativo (P.T.O) che ricomprende
l'area di cui trattasi tra quelle individuate come Zona T - Trasformazione
orientata. Per tali zone gli interventi devono perseguire la riorganizzazione
dell'affaccio del complesso della Manifattura Tabacchi attraverso
l'eliminazione delle strutture che ne impediscono la percezione
dal fiume.
Anche alla luce di tali indicazioni, gli
interventi previsti nello Studio di Fattibilità sono finalizzati
a valorizzare il complesso, in particolare per quanto concerne
l'affaccio sul fiume, attraverso l'eliminazione di superfetazioni
e manufatti non più idonei, in coerenza con le prescrizioni
del P.T.O., e aumento delle relazioni con piazza Abba ed il corso
Regio Parco. Infatti la soluzione progettuale ipotizzata prevede
la possibilità di integrare i pochi accessi esistenti lungo
il corso Regio Parco al fine di accentuare una maggiore permeabilità
fisica e funzionale del futuro insediamento universitario. Si
sottolinea in particolare l'ipotesi di costituire un porticato
aperto, previa demolizione di alcune parti edificate in corrispondenza
dell'incrocio tra il corso Regio Parco e la via Norberto Rosa.
L'obiettivo è quello di enfatizzare
il carattere di prevalente fruizione pedonale degli spazi antistanti
la Manifattura Tabacchi che, unitamente ad alcune destinazioni
previste all'interno del complesso, quali ad esempio spazi museali,
teatro biblioteca, attività di svago e sport, potranno
costituire raccordo con il quartiere, in un quadro di rapporti
tra Città e Università, circa l'utilizzo di alcune
strutture del complesso di cui trattasi.
In riferimento agli interventi previsti
dallo Studio, l'Ente di gestione del Sistema delle aree protette
della fascia fluviale del Po (Ente-Parco), si è già
espresso con deliberazione del Consiglio direttivo n.27/2000 in
data 6 Aprile 2000.
In detta deliberazione, a seguito di esame
preventivo di una prima versione dello studio in questione, si
esprimevano alcune valutazioni sia di carattere generale che particolare
le quali sostanzialmente collimavano con le ipotesi progettuali.
Emergevano invece perplessità riguardanti la viabilità
di accesso veicolare al complesso, così come in allora
era stata prevista.
A seguito di ulteriori approfondimenti
condotti dai progettisti, d'intesa con la Divisione Ambiente e
Mobilità, è stato redatto uno studio viabilistico
e trasportistico su scala territoriale più ampia, comprendente
ipotesi di riutilizzo degli attuali impianti ferroviari di Scalo
Vanchiglia e della trincea ferroviaria di corso Gottardo. Dette
ipotesi, che saranno per la maggior parte recepite dalla variante
strutturale relativa al comparto produttivo, in corso di predisposizione
dalla Città, sono finalizzate a convogliare il traffico
veicolare principale all'esterno della Borgata Regio Parco. Si
è definita pertanto una diversa soluzione di accesso al
futuro complesso universitario, salvaguardando il mantenimento
dei vivai comunali e allo stesso tempo ipotizzando un accesso
di servizio da realizzare con uno sviluppo ridotto rispetto alla
prima ipotesi, con caratteristiche tali da renderlo idoneamente
inserito nel contesto ambientale circostante. Oltre al sedime
veicolare è
prevista la formazione di una pista ciclabile da realizzarsi in
parte nell'area destinata ad università ed in parte nell'area
destinata a verde pubblico.
Il tratto di corso Regio Parco tra piazza
Abba e la Manifattura Tabacchi, liberato dalla funzione di asse
veicolare principale, potrà dare maggiore vivibilità
alle nuove attività polifunzionali rivolte anche al quartiere
come sopra richiamato.
Tutto ciò premesso il presente
provvedimento è volto a rendere coerente il P.R.G. con
la nuova destinazione in progetto, assumendo lo studio di fattibilità
come strumento attraverso il quale disciplinare puntualmente le
modalità di intervento sugli immobili interessati.
In questa ottica si è assegnata
una nuova destinazione d'uso alle aree interessate e si è
aggiunto l'ambito in questione tra le "aree a verde e servizi
con prescrizioni particolari" di cui all'articolo 19 delle
Norme urbanistico edilizie di attuazione del P.R.G, rimandando
la disciplina puntuale ad uno specifico "studio di fattibilità",
da approvarsi da parte del Consiglio Comunale.
Per quanto sopra, al fine di adeguare
il P.R.G. nel senso indicato e dare successivamente attuazione
agli interventi, si rende pertanto necessario fare ricorso a variante
parziale ai sensi dell'articolo 17 comma 7 della Legge Urbanistica
Regionale.
La variante prevede:
A la soppressione della scheda normativa
relativa all'ambito 5.14 - "Regio Parco";
B) l'inserimento all'articolo 19 delle
N.U.E.A. - Altre aree per verde e servizi con prescrizioni particolari
... del nuovo comma 22 - Area della ex-Manifattura Tabacchi. con
le seguenti prescrizioni: "L'area è oggetto di specifico
studio di fattibilità orientato alla riqualificazione urbana
fisica e funzionale degli immobili esistenti destinati ad ospitare
insediamenti universitari. Le destinazioni ammesse sono edilizia
universitaria e servizi complementari (attrezzature culturali,
ricettive, sportive, residenze universitarie).
Lo studio di fattibilità da approvarsi
con Deliberazione del Consiglio Comunale definisce l'assetto generale,
gli immobili da recuperare, i tipi di intervento e le specifiche
destinazioni d'uso degli immobili.
L'intervento sugli immobili esistenti
può essere consentito anche per parti (lotti di intervento)
sulla base delle puntuali prescrizioni e indicazioni dello Studio
di fattibilità.
Gli interventi sugli immobili esistenti
soggetti a vincoli e tutele di qualunque natura dovranno essere
sottoposti ai pareri preventivi degli Enti competenti.
La viabilità d'accesso al complesso
universitario, nonchè al parco fluviale, dovrà essere
realizzata avendo cura dell'idoneo inserimento ambientale. Per
la pavimentazione del sedime stradale si dovranno privilegiare
materiali lapidei in luogo di tradizionali materiali bituminosi";
C) la modifica della destinazione d'uso
dell'area oggetto del provvedimento, da Zona Urbana di Trasformazione
ad aree destinate a servizi pubblici "S" e più
specificamente ad Istruzione Universitaria "u", e Spazi
pubblici a parco, per il gioco e lo sport "v", così
come descritto negli allegati grafici dello stato attuale e della
variante al P.R.G. alla scala 1:5.000 della Tavola 1.
Il presente provvedimento determina nuove
destinazioni urbanistiche con una dotazione di aree a Servizi
pubblici - Istruzione universitaria "u" (attrezzature
di interesse generale oltre alle quantità minime di legge),
pari a circa mq 90.900 e di aree destinate a parco per il gioco
e lo sport "v" (dotazione standard ex art. 21 della
L.U.R.) pari a circa mq. 47.800.
La superficie lorda di pavimento dell'ambito
destinato ad Istruzione universitaria sarà quella derivante
dagli interventi edilizi sugli immobili così come definiti
dallo studio (indicativamente mq. 67.000 circa di S.L.P.).
Il P.R.G. vigente prevede una S.L.P. complessiva
sull'intero ambito pari a mq. 21.000 circa e una dotazione di
servizi pubblici (art. 21 L.U.R.) di mq. 113.800 complessivi (pari
al 70% della superficie territoriale di servizi da cedere per
la Città, così come richiesto nella scheda normativa,
oltre all'80% della SLP max realizzabile, quale fabbisogno indotto
dall'insediamento).
Si specifica, inoltre, che, per quanto
attiene alla quantità globale dei servizi, per effetto
di tutte le varianti parziali al P.R.G. vigente adottate ed approvate
successivamente alla data di approvazione del P.R.G., compreso
il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di
cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell'articolo 17 della Legge
Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento ha rilevanza
esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con
i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale
al P.R.G. vigente, ai sensi del comma 7 dell'art. 17 della L.U.R.
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento, si procederà all'aggiornamento dei fogli
5B e 9B della Tavola 1 del Piano Regolatore Generale nonchè
dell'articolo 19, dell'elenco delle Zone urbane di Trasformazione
e della scheda normativa dell'ambito 5.14 in conformità
alle variazioni precedentemente descritte.
Tutto ciò premesso,
Visto il Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento
degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 nel
quale, fra l'altro, all'art. 42 sono indicati gli atti rientranti
nella competenza dei Consigli Comunali;
Visto il P.R.G., approvato con deliberazione
della Giunta Regionale n. 3-45091 del 21 aprile 1995;
Vista la Legge Regionale 5 dicembre 1977
n. 56 e s.m.i.;
Preso atto che la Circoscrizione n. 6,
alla quale è stato richiesto il prescritto parere ai sensi
degli artt. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, ha espresso
parere favorevole con deliberazione del Consiglio Circoscrizionale
(n. mecc. 0100182/89 del 12 gennaio 2001 (all. 2 - n. ) e che
la Circoscrizione n. 7 non si è espressa in quanto l'ubicazione
dell'ambito in oggetto è ricompresa per la quasi totalità
nel territorio della Circoscrizione 6 e, in quanto tale, si ravvisa
una carenza di interesse diretto circoscrizionale (nota n. 8775/x.9.1
del 20 dicembre 2000) (all. 3 - n. );
Dato atto che i pareri di cui all'art.
49 del suddetto Testo Unico sono:
favorevole sulla regolarità tecnica;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
1) di adottare, ai sensi dell'art. 17,
comma 7 della L.U.R. la variante n. 34 al vigente Piano Regolatore
Generale di Torino, concernente le modifiche al P.R.G. descritte
in dettaglio negli allegati, parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento (all. 1 - n. );
Gli elaborati della Variante sono i seguenti:
a) relazione illustrativa;
b) tavole illustrative
estratte dalla Ricerca riguardante lo sviluppo ed il potenziamento
delle sedi universitarie torinesi;
c) norme urbanistico
edilizie di attuazione del P.R.G. - Stato attuale e variante;
d) estratto della
legenda Tavola n. 1, Foglio 0, del Piano Regolatore Generale;
e) estratto planimetrico
della Tavola n. 1, Fogli 5B e 9B (parte) del Piano Regolatore
Generale come modificato con le varianti approvate - Stato Attuale
- alla scala 1:5.000;
f) estratto planimetrico
della Tavola n. 1, Fogli 5B e 9B (parte) del Piano Regolatore
Generale - Variante - alla scala 1:5.000, con la sovrapposizione
di supporto trasparente che evidenzia l'area oggetto della variante;
g) estratti, allegati
a titolo illustrativo, dello Studio di fattibilità per
la riqualificazione e l'utilizzo dell'area ex- Manifattura dei
Tabacchi dell'area ex-Fimit e delle aree interposte.
Viene dato atto che non è richiesto
il parere di regolarità contabile, in quanto il presente
atto non comporta effetti diretti o indiretti sul bilancio.
2) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134,
4° comma, del Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267.