Divisione Ambiente e Mobilità n.
ord. 176
Settore Tutela Ambiente 2000
07368/21
OGGETTO: ECOCENTRO RICICLO _ VIA ARBE _ VIA TIRRENO. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE. IMPORTO COMPLESSIVO DI L. 3.500.000.000 (EURO 1.807.599,15) IVA COMPRESA. FINANZIAMENTI: PER L. 1.153.000.000 A MEDIO- LUNGO TERMINE - PER L. 1.200.000.000 CON CONTRIBUTO MINISTERO AMBIENTE - PER L. 1.147.000.000 CON ECONOMIE SU FINANZIAMENTI GIA' PERFEZIONATI.
Proposta dell'Assessore Hutter.
I problemi ambientali che caratterizzano
la nostra epoca sono ben noti e conosciuti: l'uomo sta sfruttando
sempre più velocemente le risorse del nostro pianeta, continuando
a riversare nell'ambiente esterno gli scarti delle lavorazioni:
fumi, agenti inquinanti e rifiuti. In particolare, nell'ambiente
urbano, oltre all'inquinamento atmosferico, l'emergenza rifiuti
costituisce uno dei problemi più urgenti. Esso può
essere seriamente affrontato solo attraverso una scelta strategica
che punti sempre più decisamente su iniziative sia di sensibilizzazione
alla riduzione dei rifiuti, sia di raccolta differenziata degli
stessi per organizzare un più efficace sistema di riuso,
recupero e riciclo.
L'avvio di queste iniziative in maniera
corretta ed efficiente richiede un intervento innovativo su più
fronti (culturale, organizzativo, tecnico-gestionale ed economico)
che coinvolga più attori (amministratori locali, servizi
di igiene urbana, imprese, associazionismo e singoli cittadini).
Al fine di raggiungere i migliori risultati
per il recupero dei Rifiuti Urbani ed assimilati risulta molto
importante che siano previste e realizzate adeguate strutture
di servizio consistenti in infrastrutture ed attrezzature di supporto
alla raccolta, al conferimento separato, allo stoccaggio ed al
trattamento dei materiali stessi così come previsto anche
dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti emanato dalla Regione
Piemonte. Tali linee guida sono state recepite ed approfondite
anche dal Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti recentemente
approvato.
Tra le diverse azioni per avviare una
strategia integrata di riduzione, riuso e riciclo entrano, come
punto nodale, gli Ecocentri Riciclo. Si tratta di realtà
che si sono affermate in molte città dell'Europa centro
settentrionale e del Nord America. Essi stanno finalmente sorgendo
anche in alcune città italiane, affiancando alle attività
di raccolta differenziata e di riciclaggio anche iniziative incentrate
maggiormente sulla riduzione e sul riuso, visti come tentativo
di porre in atto una più ampia strategia di prevenzione
dei rifiuti e di alternativa alla mentalità dell'usa e
getta.
Con il termine Ecocentro Riciclo (per
brevità indicato nel seguito con ecocentro) intendiamo
indicare delle strutture multifunzionali nel campo del riuso,
del riciclo, della raccolta differenziata dei rifiuti, dell'informazione
ed educazione ambientale, dei servizi di riparazione di oggetti
e prodotti riutilizzabili che andrebbero altrimenti conferiti
in discarica. Gli ecocentri sono caratterizzati dalla compresenza
delle seguenti attività: struttura tecnica a supporto della
raccolta differenziata, del riuso e del riciclo, attività
educative in campo ambientale (sportello di informazione, luogo
per mostre, sala per incontri e dibattiti, sede per studi e ricerche,
punto per iniziative didattiche coinvolgenti le scuole), laboratori
artigianali volti al recupero di oggetti e materiali, mercato
dell'usato dove possono essere rivenduti gli oggetti provenienti
dai laboratori.
Gli ecocentri quindi, più che semplici
strutture tecniche, si propongono come luoghi complessi ed articolati,
spazi in cui trova posto un insieme integrato di attività.
Si occupano di recuperare, riparare e rivendere oggetti di uso
quotidiano che altrimenti costituirebbero un rifiuto da smaltire
in discarica, di produrre eventualmente nuovi oggetti assemblandoli
da parti scartate, nonché di suddividere il materiale raccolto
e non più utilizzabile in modo da facilitarne il riciclo.
Integrata nel centro si trova anche un'area per il conferimento
dei materiali riciclabili e degli ingombranti da parte di imprese
e privati cittadini.
Gli ecocentri sono inoltre in grado di
creare posti di lavoro, proponendo un impiego anche a soggetti
svantaggiati e offrendo loro una concreta possibilità di
riqualificazione professionale e di riscatto sociale. Per questo,
spesso, tali centri costituiscono un punto di riferimento e di
appoggio per i piani di reinserimento sociale e lavorativo da
parte dei servizi sociali, a livello comunale e anche della singola
circoscrizione.
La proposta dell'ecocentro nasce quindi
dalla volontà di sperimentare nuovi ed innovativi servizi
che permettano contemporaneamente di:
- affrontare in maniera completa l'emergenza
ambientale dei rifiuti grazie ad una strategia integrata che affianchi
la raccolta differenziata, la pratica del riciclo, l'allestimento
di laboratori ed attività per la riparazione ed il riuso
di oggetti scartati, la reimmissione nel circuito economico di
oggetti recuperati, la promozione di attività di informazione
e formazione per creare un livello di educazione e sensibilità
ambientale in grado di portare ad una sostanziale riduzione della
produzione dei rifiuti;
- avere riscontri positivi in campo sociale
(creazione di nuovi posti di lavoro, possibilità di riqualificazione
professionale), in campo economico (creazione di nuove attività
in grado di autosostenersi economicamente), in campo urbanistico
(in quanto occasione di rivitalizzazione del territorio - grazie
alla creazione dei laboratori per il riuso - e creazione di momenti
di socializzazione, grazie alla presenza di un mercato dell'usato),
in campo culturale, grazie alle attività di informazione
e formazione in campo ambientale.
L'ecocentro ha la funzione primaria di assicurare
la raccolta differenziata e la divisione dei flussi dei vari materiali
per la loro successiva valorizzazione; tale attività sarà
programmata in maniera complementare ai servizi di raccolta eventualmente
già avviati.
L'ecocentro ha inoltre la funzione di
sostituire, integrandoli, i tradizionali punti di conferimento
per i materiali ingombranti, che risultano spesso incustoditi,
e quindi di evitare o ridurre lo smaltimento abusivo dei rifiuti;
l'ecocentro consente anche di anticipare e consolidare le iniziative
di raccolta differenziata e di instaurare un proficuo e più
stretto rapporto di comunicazione tra il Comune ed i produttori
di rifiuti, evidenziando i problemi ed indirizzando i comportamenti
degli utenti.
Si prevede la realizzazione, nell'ambito
del territorio cittadino, di un ecocentro per ogni circoscrizione
presso il quale sia i privati cittadini sia i soggetti operanti
nel commercio, artigianato, attività di servizio, attività
agricole, possano conferire le diverse tipologie di materiali.
Ogni ecocentro deve essere realizzato
come un punto di conferimento e di raccolta polivalente, deve
essere collocato strategicamente in modo da facilitare i conferimenti
e deve essere dotato di personale in grado di far depositare,
negli spazi opportuni, i materiali divisi per flussi omogenei,
separati alla fonte di produzione. In questo modo le diverse tipologie
di rifiuto risultano meno contaminate da altre frazioni e con
un conseguente maggior valore economico.
I materiali conferibili sono quelli riutilizzabili, quelli pericolosi,
gli ingombranti e quelli per i quali il Comune indichi l'obbligo
di destinazione.
L'ecocentro, oltre a configurarsi come
un punto di conferimento dei diversi materiali riciclabili o pericolosi,
rappresenta il fulcro di un sistema integrato dei servizi di raccolta,
di conferimento dei cittadini e di dialogo con la cittadinanza.
La proposta di sperimentazione prevede,
in effetti, la realizzazione di un centro "multiservizio"
che può operare una ottimizzazione dei servizi di raccolta
differenziata (stoccaggio dei materiali, ricovero automezzi, ecc.)
e dei servizi di conferimento da parte dei cittadini.
Accanto a queste attività, l'ecocentro
prevede una serie di iniziative volte alla riparazione, riuso
e rivendita di oggetti scartati. Obiettivo primario di queste
attività, che risultano complementari a quelle dedicate
al riciclo, è il recupero di prodotti e beni di consumo
altrimenti destinati alla discarica.
A tal fine l'ecocentro comprende un intero
settore dedicato a:
- laboratori per la riparazione ed il recupero
di oggetti scartati, derivanti principalmente dal servizio di
raccolta ingombranti ed in secondo luogo dal conferimento dei
privati;
- mercato dell'usato, che permette la reimmissione
di quanto recuperato nel circuito economico.
L'ecocentro quindi deve essere concepito
come un punto d'incontro per i cittadini, un luogo dove si può
ridurre lo scollamento fra gli stessi e l'Amministrazione Pubblica,
un punto dove il rifiuto si trasforma in risorsa, in lavoro ed
in ricchezza, non solo materiale ma anche sociale, un punto di
informazione ma anche di educazione ambientale; insomma un centro
accogliente, ben inserito, funzionale, produttivo e dinamico.
L'ecocentro potrà essere vissuto
dalla popolazione e dall'istituzione locale (la Circoscrizione),
in modo chiaro e trasparente, coinvolgendo le Associazioni, i
Comitati dei cittadini, le scuole, e contribuendo a costruire
la partecipazione alla vita sociale.
Una delle caratteristiche più innovative
del progetto è costituita dal coinvolgimento e dalla corresponsabilizzazione
di molti soggetti che operano sul territorio: l'ente locale, l'azienda
speciale per l'igiene ambientale, il sistema di raccolta differenziata,
sia affidato alle cooperative che gestito dall'azienda ed il mondo
del volontariato.
L'azione educativa e di sensibilizzazione
deve essere posta al centro delle iniziative integrate di raccolta
differenziata, riuso, riciclo e riduzione: non solo perché
senza un'adeguata campagna d'informazione risulterebbe più
difficile ottenere dei successi, ma soprattutto perché
tramite questi interventi si potrebbero modificare i comportamenti
e le abitudini dei cittadini, per quanto riguarda il rapporto
con il rifiuto e con il consumo.
Questo tipo di intervento raggiunge dunque
un duplice obiettivo: quello di sensibilizzare i cittadini sull'utilità
dell'ecocentro e sul suo ruolo nel sistema generale di raccolta
differenziata e quello, ancor più rilevante, di educazione
ambientale dei cittadini, al fine di renderli consapevoli del
collegamento esistente tra la crescente produzione dei rifiuti
e l'aumento dei consumi.
Considerata la particolare natura delle
opere si prevede di adottare successivamente i necessari provvedimenti
affinché la AMIAT S.p.A. possa procedere alle attività
tecniche di progettazione esecutiva, direzioni lavori e collaudo.
La spesa per l'esecuzione delle opere
relative all'area attrezzata denominata ECOCENTRO - ammonta a
complessive L. 3.500.000.000 (EURO 1.807.599,15), ripartita secondo
il seguente quadro economico:
totale opere a corpo 1.500.000.000
totale opere a misura 1.000.000.000
totale opere
2.500.000.000
attrezzature ed arredi
500.000.000
Costi sicurezza D. L.vo 494/96 60.000.000
Totale A 3.060.000.000
I.V.A. 10% (opere)
250.000.000
I.V.A. 20% (att. ed arredi)
100.000.000
I.V.A. 10% (costi sic.)
6.000.000
Totale I.V.A. inclusa 3.416.000.000
spese tecniche 84.000.000
Totale B 3.500.000.000
Detto intervento è stato inserito
nel Programma Triennale OO.PP. 2000/2002 per l'anno 2000 al cod.
op. 2241 per L. 3.500.000.000.
Per quanto attiene la destinazione urbanistica
dell'area interessata dall'intervento sono attualmente previste,
dalla scheda normativa delle N.U.E.A. del P.R.G., tre specifiche
tipologie di servizio: aree per spazi pubblici a parco per il
gioco e lo sport, aree per attrezzature di interesse comune e
aree per parcheggi.
L'ecocentro si configura come un centro
di multiservizio, le cui funzioni che si vanno a svolgere possono
essere ricomprese in due tipologie di servizio, e precisamente:
aree per attrezzature di interesse comune (già prevista
per l'area in oggetto), e aree per servizi tecnici e per l'igiene
urbana (AR) da individuare.
L'approvazione del progetto preliminare
dell'opera pubblica di cui trattasi, anche se non conforme alle
specifiche destinazioni di piano, per quanto riguarda i servizi
tecnici e per l'igiene urbana, non comporta necessità di
variante allo strumento urbanistico ai sensi dell'art. 1 comma
4 della legge n.1 del 3 gennaio 1978 e s.m.i.
Ai sensi dell'art.17 della Legge 109/94
coordinata con le modifiche introdotte dal D.L.101/95 convertito
in Legge 216/95 e successive modificazioni e integrazioni, l'incarico
di progettazione preliminare delle opere in oggetto è stato
affidato all'Ing. Gabriele Pancotti ed al Geom. Carletto ZERBINI,
quali progettisti, regolarmente abilitati all'esercizio della
professione.
Nel contempo, ai sensi dell'art. 7 della
citata Legge 109/94 e s.m.i., è stato nominato Responsabile
del procedimento l'Ing. Gabriele Pancotti.
Il tecnico incaricato ha elaborato il
progetto preliminare ai sensi dell'art. 16 comma 3 della Legge
109/94 costituito da una relazione tecnico-illustrativa comprensiva
di un preventivo sommario di spesa e da n. 2 disegni.
Il progetto è stato esaminato dal
Responsabile del procedimento che ne ha attestato la rispondenza
alle prescrizioni dell'art.16.3 della Legge 109/94 e s.m.i.
La relativa spesa sarà coperta
per L. 1.153.000.000 con finanziamento a medio o lungo termine
da richiedere ad Istituto da stabilire nei limiti consentiti dalle
vigenti disposizioni di legge parte per L. 1.200.000.000 con contributi
ministeriali (Decreto Ministero dell'Ambiente n. 1111856 del 28
luglio 1999) e per L. 1.147.000.000 con economie su mutui.
In data 3 luglio 2000, prot. n. 1559,
il Settore Tecnico Tutela Ambiente ha provveduto a richiedere,
ai sensi dell'art. 43 del Regolamento sul Decentramento, il parere
di competenza alla 2^ Circoscrizione in merito ai lavori in oggetto
ed ad inviarne al Settore Decentramento copia per conoscenza.
La 2^ Circoscrizione non ha fatto pervenire,
malgrado la concessa proroga al 15 settembre, il proprio parere.
Tuttavia in seguito alle osservazioni emerse nel corso del Consiglio
Circoscrizionale aperto alla popolazione l'Amministrazione si
impegna alla realizzazione, contestuale alla realizzazione dell'ecocentro,
delle seguenti opere:
a) piantumazione dell'area tra via Arbe
e via Tirreno a ovest dell'ecocentro salvo la parte eventualmente
interessata da nuovi impianti sportivi;
b) risistemazione della viabilità
di via Arbe;
c) realizzazione di barriere antirumore
sui due lati del cavalcavia Guido Reni.
Si impegna inoltre a prevedere, in sede
progettuale, la copertura dell'area stoccaggio dei materiali.
L'Amministrazione impegna i propri futuri
atti (anche come ente di indirizzo e proprietà dell'Amiat
S.p.A.) a regolare l'attività dell'ecocentro in modo da
limitare a un massimo di 10 gli ingressi giornalieri di autocarri
ed a un massimo di 70 gli ingressi di furgoni e autoveicoli, esclusivamente
nell'orario compreso tra le 7,00 e le 20,00. Tali quote potranno
essere riviste solo con il consenso della Circoscrizione. Dovrà
comunque essere riconosciuto un ruolo attivo alla Circoscrizione
nel controllo della gestione dell'Ecocentro.
Occorre ora procedere all'approvazione
del progetto preliminare.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
1) di approvare, ai sensi della L. 109/94
e s.m.i., il progetto preliminare per l'esecuzione delle opere
relative all'area attrezzata denominata, per un ammontare complessivo
di Lire 3.500.000.000 (EURO 1.807.599,15), quale risulta dal quadro
economico citato in narrativa.
Tale progetto è costituito da una
relazione tecnico-illustrativa comprensiva di un preventivo sommario
di spesa (all. 1 - n. ) e da n. 2 disegni. (all. 2 - 3 - nn. )
e verrà finanziato come meglio descritto nella parte narrativa
del presente provvedimento;
2) dare atto che l'approvazione del progetto
preliminare dell'opera pubblica di cui trattasi non comporta necessità
di variante allo strumento urbanistico generale, ai sensi dell'art.
1 comma 4 della legge n.1 del 3 gennaio 1978 e s.m.i.
3) di dichiarare, attesa l'urgenza, in
conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente
provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 47,
3° comma, della Legge 8 giugno 1990, n. 142.