Divisione Edilizia e Urbanistica
n. ord. 159
Settore Procedure Amm.ve Urbanistiche
2000 06525/09
OGGETTO: OSPEDALE GRADENIGO - IMMOBILI UBICATI IN C.SO REGINA MARGHERITA N. 8 - VARIANTE PARZIALE N. 32 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ARTICOLO 17 COMMA 7 DELLA L.U.R.- ADOZIONE.
Proposta dell'Assessore Viano.
Il presente provvedimento riguarda
immobili ubicati nella Circoscrizione Amministrativa n. 7 - ex
quartieri Aurora, Vanchiglia Madonna del Pilone - e più
precisamente compresi tra il Corso Regina Margherita, la via Porro,
la via Ricasoli ed edifici destinati a residenza.
L'Istituto "Provincia di Torino della
Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo
De Paoli", titolare del Presidio Ospedaliero Gradenigo, ha
presentato alla Città di Torino una richiesta di variante
allo strumento urbanistico generale finalizzata al riconoscimento
di Servizio Pubblico per il complesso ospedaliero di cui trattasi,
coerentemente con le funzioni svolte, sia per l'area occupata
dal corpo principale situato lungo corso Regina Margherita n.
8, sia per l'area costituita dal "nuovo ampliamento"
sita in corso Regina Margherita n. 10. In particolare la richiesta
è volta a destinare tutta l'area ad attrezzature sociali,
sanitarie e ospedaliere.
Il complesso ospedaliero del Gradenigo
ha in programma lavori di complessiva riorganizzazione funzionale
al fine di adeguare, migliorare e potenziare allo stesso tempo
l'offerta di servizi verso gli utenti. In sintesi si sono rilevate
problematiche riguardanti l'inadeguatezza degli impianti elettrici,
dei sistemi di prevenzione incendi e sicurezza generale, l'insufficienza
e inadeguatezza del Pronto Soccorso e blocco operatorio, carenza
di spazi logistici, incoerenza dei flussi verticali e orizzontali
e di accessibilità verso il Pronto Soccorso, camera mortuaria
e centrale termica.
Inoltre, si rileva, più in generale,
una sostanziale rigidità nelle possibilità di ampliamento
dei singoli reparti che necessitano oltre agli adeguamenti impiantistici
sopra richiamati di interventi edilizi mirati e allo stesso tempo
molto articolati nei quali sono previste ristrutturazioni edilizie,
nuove costruzioni e sopraelevazioni.
La condizione urbanistica attuale, che
destina gli immobili di cui è caso (e per la quale viene
richiesta la variante) ad Area normativa SP e, più specificamente,
ad area a servizi privati di interesse pubblico di tipo "a,"
impone che gli interventi su tali immobili siano soggetti ai parametri
di trasformazione urbanistici ed edilizi della Zona normativa
di appartenenza.
Gli interventi previsti negli immobili
sopra richiamati, con l'attuale destinazione urbanistica, risulterebbero
di difficoltosa e parziale attuazione in quanto soggetti all'applicazione
di tutti i parametri di trasformazione (urbanistici ed edilizi).
Alle attrezzature di servizio ex art. 21 e 22 della L.U.R., ai
sensi dell'art. 19 delle N.U.E.A. di P.R.G.,cui saranno destinati
urbanisticamente gli immobili a seguito della variante, si applicano
invece i soli parametri edilizi della zona normativa di appartenenza,
fatta eccezione per la distanza dal filo stradale o dal filo di
fabbrica e spessore del corpo di fabbrica.
Pertanto, in relazione all'interesse pubblico
che riveste il complesso ospedaliero del Gradenigo, non solo a
livello di zona nella quale è storicamente radicato, ma
anche a livello urbano, in relazione alle condizioni giuridico-amministrative
in appresso richiamate, l'Amministrazione ritiene di addivenire
alla richiesta di variante urbanistica, come meglio specificato
in seguito, al fine di dare una destinazione coerente con l'uso
attuale della struttura e, al contempo, consentire maggior elasticità
di intervento, finalizzata a fornire ai cittadini migliore servizio
pubblico.
Preso atto che l'Ospedale Gradenigo è
stato riconosciuto dalla Regione Piemonte quale Presidio sanitario
ai sensi e per gli effetti dell'art.43, comma 2 della Legge 833/78
e che il Piano Sanitario Regionale per il triennio 1997-1999 (L.R.
12/12/97 n.61), nel riconfermare la struttura nello stesso ruolo,
lo classifica dal punto di vista funzionale come ospedale di rete,
rientrante tra i 45 presidi ospedalieri esistenti, ai quali si
applicano le norme per la programmazione sanitaria;
Considerato che il regolamento del Presidio
Sanitario Gradenigo, adottato ai sensi dell'art. 4 del D.lgs.
502/92 e s.m.i., è stato approvato con Decreto dirigenziale
del Ministero della Sanità del 22/11/97;
Tenuto conto che l'organizzazione dei
servizi offerti del presidio, in particolare l'erogazione di prestazioni
specialistiche, è conforme alla disciplina regionale di
organizzazione ospedaliera;
Nel rispetto dei disposti normativi del
Piano Regolatore Generale e, in particolare, alle specifiche prescrizioni
della scheda normativa relativa all'ambito 9.16 FARINI che per
le aree a servizi prevede che "Una porzione dell'area
destinata a servizi, posta nella parte sud dell'ambito, è
assegnata dalla città in concessione per l'ampliamento
dell'Ospedale Gradenigo (rep. n. 81988, raccolta n.2817); si potrà
procedere all'ampliamento suddetto anche prima dell'approvazione
della trasformazione."; considerato, altresì,
che l'articolo 19, comma 5 delle N.U.E.A. che disciplina le Aree
per servizi stabilisce che è ammesso l'intervento diretto
da parte di privati per la gestione di strutture a uso pubblico,
con modalità e forme di utilizzazione del bene che ne garantiscano
l'effettiva fruibilità pubblica;
Rilevato che l'area su cui insiste l'Ospedale
Gradenigo è in parte di proprietà privata (compresa
in area destinata a "SP") e, in parte, oggetto di concessioni
patrimoniali della Città (per la parte compresa nella Zona
urbana di Trasformazione 9.16 Farini) e che il presente provvedimento
di variante riguarda esclusivamente la parte di proprietà
privata che per espressa disposizione testamentaria è,
altresì, sottoposta a vincolo di destinazione a servizio
pubblico.
Tutto ciò premesso, si prende atto
che sussistono tutti gli elementi per ritenere che l'ospedale
Gradenigo fornisca un effettivo servizio pubblico, ancorché
erogato da struttura privata e, pertanto, si rende necessario
fare ricorso a variante urbanistica ai sensi dell'articolo 17,
comma 7 della Legge Urbanistica Regionale.
Alla luce di quanto sopra esposto la variante
prevede:
A) - il cambiamento di destinazione urbanistica degli immobili
ubicati in corso Regina Margherita n.
8, meglio individuati negli allegati estratti planimetrici del
P.R.G. alla scala 1:5000 (Stato attuale - Variante) da area a
Servizi privati SP di tipo " a"
(Servizi per l'istruzione, attrezzature sociali, assistenziali,
per residenze collettive, per attività sanitarie, sportive
culturali) ad area per Servizi pubblici S e, più
specificamente, ad area per attrezzature sociali, sanitarie e
ospedaliere " h";
B) - il conseguente assoggettamento dell'area interessata dalla
variante ai disposti del Piano Regolatore
Generale afferenti all'area normativa S.
La variante comporta incremento della
dotazione di servizi pubblici costituenti standard urbanistici
- servizi sociali e attrezzature di interesse generale (articolo
22 della L.U.R.) per una quota pari a mq. 3.800 circa, corrispondenti
all'area che si prevede di destinare a servizi pubblici "h".
Si specifica inoltre che per quanto attiene la quantità
globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti parziali
al P.R.G. vigente adottate e approvate successivamente alla data
di approvazione del P.R.G., compreso il presente provvedimento,
non sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del
comma 4 dell'articolo 17 della Legge Urbanistica Regionale.
Il presente provvedimento ha rilevanza
esclusivamente comunale, non presenta incompatibilità con
i Piani sovracomunali vigenti e costituisce variante parziale
al P.R.G. vigente ai sensi dell'art. 17, comma 7 della Legge Urbanistica
Regionale
Successivamente all'approvazione del presente
provvedimento, si procederà all'aggiornamento del Foglio
9B del Piano Regolatore Generale in conformità alla variante
precedentemente descritta.
Tutto ciò premesso,
Vista la legge 8 giugno 1990 n. 142
sull'ordinamento delle autonomie locali con la quale, fra l'altro,
all'art. 32 sono indicati gli atti rientranti nella competenza
dei Consigli Comunali;
Dato atto che i pareri di cui all'art.
53 della Legge 8 giugno 1990 n. 142 e sue successive modificazioni,
sono:
favorevole sulla regolarità tecnica e correttezza amministrativa
dell'atto;
favorevole sulla regolarità contabile;
Visto l'art. 17, comma 7 della Legge Regionale 5
dicembre 1977, n. 56 e s.m.i.;
Visto il Piano Regolatore Generale della Città
di Torino approvato con D.G.R. del 21 aprile 1995;
Preso atto che la Circoscrizione n. 7, alla
quale è stato richiesto il prescritto parere ai sensi degli
artt. 43 e 44 del Regolamento del Decentramento, ha espresso parere
favorevole con deliberazione del Consiglio Circoscrizionale del
24 luglio 2000 (n. mecc. 00-6720/90) (all. 2 - n. ).
Viste le disposizioni legislative sopra
richiamate;
Con voti unanimi, espressi in forma palese;
per i motivi espressi in premessa che qui integralmente si
richiamano:
- di adottare, ai sensi dell'art. 17 comma
7 della Legge Regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e s.m.i., la variante
parziale n. 32 al vigente Piano Regolatore Generale di Torino
che prevede la modifica di destinazione urbanistica degli immobili
ubicati in corso Regina Margherita n. 8, da area a Servizi
privati SP di tipo " a" ad area per
Servizi pubblici S e, più specificamente, ad area
per attrezzature sociali, sanitarie e ospedaliere " h".
Gli elaborati della variante sono i seguenti
(all. 1 - n. ):
a) relazione illustrativa;
b) estratto della
legenda Tavola n. 1, Foglio 0, del Piano Regolatore Generale;
c) estratto planimetrico
della Tavola n. 1, Foglio 9B (parte) del Piano Regolatore Generale
approvato con D.G.R. del 21/04/1995 - alla scala 1:5.000;
d) estratto planimetrico
della Tavola n. 1, Foglio 9B (parte) del Piano Regolatore Generale
come modificato con le varianti approvate - Stato Attuale - alla
scala 1:5.000;
e) estratto planimetrico
della Tavola n. 1, Foglio 9B (parte) del Piano Regolatore Generale
- Variante - alla scala 1:5.000, con la sovrapposizione di supporto
trasparente che evidenzia l'area oggetto della variante.