Consiglio Comunale 2000 06171/02
OGGETTO: DELIB. N. MECC. 200004894/09 AVENTE PER OGGETTO: RILOCALIZZAZIONE CAMPO NOMADI DELL'ARRIVORE VARIANTE PARZIALE N. 17 AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 17, COMMA 7 DELLA L.U.R. - APPROVAZIONE
Il Consiglio Comunale di Torino,
- in data 7/3/2000 è stata approvata
una mozione (n. 16 mecc. 200000860/02) che impegna il Sindaco
e la Giunta a chiudere il campo dell'Arrivore perseguendo congiuntamente
i seguenti obiettivi:
a) limitare le
dimensioni dei campi nomadi (e quindi anche quello previsto in
Via Germagnano) a piccole comunità il più possibile
omogenee;
b) escludere che
il campo di Via Germagnano possa da solo risolvere il problema
della ricollocazione dei nomadi stanziati nel campo dell'Arrivore;
c) individuare
altre soluzioni (nuove aree, progetti di recupero partecipato
di cascine in Torino e nella cintura, edilizia popolare per chi
ne ha diritto) idonee a consentire nuove e dignitose soluzioni
abitative per i nomadi che non troveranno ospitalità nel
campo di Via Germagnano.
- La deliberazione n. 256 (mecc. 9906612/09)
stabilisce che l'area di sosta di Via Germagnano verrà
riservata prevalentemente alle famiglie ROM meno stabilizzate
che acconsentano a tale soluzione nel quadro di una generale e
organica risistemazione abitativa (il termine acconsentano
introduce un interessante principio di volontarietà);
- la stessa deliberazione n. 256 (mecc.
9906612/09) afferma testualmente che l'area per campi nomadi AN
di Via Germagnano potrà ospitare circa 30 piazzole.
- La Provincia di Torino, con nota del 16/2/2000 (prot. n. 40392) , in quanto soggetto portatore di interessi diffusi, ha espresso preoccupazione per un possibile incremento di capacità insediativa in conseguenza della rilocazione del campo nomadi dell'Arrivore
Il Sindaco e la Giunta Comunale:
1) a far sì che inizialmente il numero di abitanti
previsto nel campo nomadi di via Germagnano sia contenuto in non
più di 120 persone sulla base delle indicazioni del progetto
preliminare che prevede 4 posti letto per ogni attrezzatura
fissa di piazzola (Elaborato 002, in scala 1:50, del marzo
2000);
2) a indicare un tetto massimo di incremento insediativo
per il futuro prevedendo che l'utilizzo degli spazi esterni delle
piazzole, in seguito all'incremento demografico (che è
statisticamente elevato nelle comunità Rom) e a particolari
esigenze della famiglia nomade allargata, non possa determinare
un incremento superiore al 50% della popolazione iniziale.